①②-𝐂𝐀𝐂𝐂𝐈𝐀𝐓𝐎𝐑𝐈 𝐄 𝐆𝐔𝐀𝐑𝐃𝐈𝐄!

Bonnie era ormai a pochi passi dai due malcapitati, così Mike spintonò via Jeremy ed i due evitarono per un pelo l'animatrone, che si schiantò contro un tavolo.

«M-ma che gli prende?!» Chiese Jeremy confuso.

«È quello che sto cercando di dirti da prima, dannazione, ci vogliono ammazzare!»

«Attento, sta tornando!»

Esclamò il ragazzo indicando il coniglio, il quale ribaltò furioso il tavolo e si diresse contro di loro. Mike stava per fuggire, quando Jeremy si affrettò a prendere una sedia e la lanciò contro Bonnie, ma questi non indietreggiò di un millimetro.

«Che diamine fai?!»

«Non lo so, nei film funziona sempre...»

Rispose Jeremy, ma non c'era tempo per imitare gli idoli cinematografici siccome in breve tempo l'animatrone raggiunse i due guardiani. Evitando un'altra delle sue prese mortali, notarono come fosse piuttosto lento e goffo in mezzo a tutto quel trambusto. Elaborarono allora una strategia e fuggirono tramite i vari tavoli della sala, riuscendo così a disorientare il nemico ed infine seminarlo facendo il giro della Dining Area.
Scampato il pericolo, i due guardiani decisero di approfittare del vantaggio per tornare subito in ufficio, ma una grottesca risata in quel momento fece gelare loro il sangue.

«Ora siete addirittura in due? Non importa, prenderò entrambi per andare sul sicuro!»

Esclamò Freddy alle loro spalle, emergendo dall'ombra della zona bagni, accompagnato dall'immancabile melodia del music box incorporato, mentre i suoi occhi luminosi fissavano le prede davanti a lui.

«Non abbiate paura, il vecchio Freddy vuole solo giocare con voi... vi fidate di me, vero?»

Rise mentre era già alle calcagna dei ragazzi, i quali misero le gambe in spalla e si diresso nelle cucine lì vicino, sperando di trovare un nascondiglio in cui poter stare al sicuro fino al mattino.
Una volta dentro, Mike si occupò di tenere le porte ben chiuse, mentre Jeremy illuminò con la torcia per dare un'occhiata in giro.

«Qualche idea?!» Chiese a Mike.

«C'è una dispensa, potremmo andare lì finche le acque non si saranno calmate.»

«Ehm... negativo, p-penso sia già occupata!»

Lo avvertì Jeremy indicando poco più avanti Chica, appostata alla soglia della stanza citata. Essa aveva la bocca semi-aperta e li fissava minacciosamente con i suoi occhi violacei e luminosi.

«Altra carne!»

Urlò lanciandosi verso i due guardiani, i quali si divisero e la lasciarono scontrare contro le porte, di conseguenza anche con Freddy che era lì fuori. Mike e Jeremy approfittarono dell'occasione per scappare e svoltare nel corridoio di fianco alle cucine, dal quale rientrarono nel loro ufficio. Molto presto però anche Chica stava per fare lo stesso, Mike allora si apprestò a chiudere la porta, appoggiandosi infine su di essa.

«C'è mancato poco...» Sospirò Jeremy.

«Spero ora ti sia finalmente chiaro ciò che stavo cercando di dirti.«

«Sì, cristallino!»

Rispose tremolante il ragazzo e si tenne poi a debita distanza dalle porte, cercando di riprendere fiato, per poi rivolgere lo sguardo verso Schmidt.

«Senti, riguardo a prima, non volevo...»

Ammise cercando di scusarsi, ma Mike sorrise e gli disse di poter stare tranquillo, dicendo che dopotutto anche lui aveva commesso l'errore di sottovalutare la situazione definendo pazzo il suo predecessore.
Successivamente controllò la finestrella accanto alla porta destra e vide che Chica era andata via, si affrettò allora nel riaprire l'accesso, sotto lo sguardo terrorizzato di Jeremy.

«Ehy, p-perchè l'hai riaperta?»

«Come ti ho detto, durante la notte c'è un generatore di energia limitata, se la esauriamo rimaniamo al buio... e tu non vuoi rimanere quì nell'oscurità, come è successo alla scorsa guardia morta, vero?»

«Ok Mike, ho capito che ci vogliano fare secchi, ma ora basta inquietarmi!»

«Mi dispiace, ma te l'avevo detto che non c'è affatto da scherzare quì.»

«Lo so, il fatto è che sono ancora scioccato! Di certo ciò non c'era scritto nel mio contratto.»

«Beh, parliamo dello stesso contratto che dichiara la pizzeria non responsabile delle nostre morti, quindi due domande me le farei.»

«... già, ecco la fregatura!»

Rispose allibito, nel mentre Mike iniziò a spiegargli brevemente come stavano veramente le cose in quel luogo, oltre alle varie modalità d'attacco degli animatronics e come fermarli con successo.

«Quindi abbiamo un assassino, dei bambini morti in cerca di vendetta... e noi poveri stronzi che ci andiamo di mezzo?» Domandò Jeremy.

«Esattamente, vedo che hai appreso in pieno la situazione.»

La loro piccola discussione però fu improvvisamente interrotta dal ritorno di Bonnie, il quale aveva appena varcato l'entrata sinistra.
A tal punto Jeremy cercò di agire in fretta e prese una spranga di ferro, trovata fortunatamente in uno scatolone accanto alla scrivania, che usò per colpire pesantemente il coniglio e farlo indietreggiare. Esso finì con l'uscire dall'ufficio e Mike ne approfittò per chiudere la porta, osservando nel mentre "l'arma" usata dal collega.

«Ma guarda tu, non l'avevo mai notata prima. Sembra quasi un'insensata aggiunta dell'ultimo minuto da parte dell'autore.» Commentò Mike.

«Di cosa stai parlando?»

«Nulla, nulla... piuttosto, vedo che la grinta non ti manca!»

«Beh, di certo non voglio morire quì dentro! Inoltre sappi che, se ne uscirò vivo, me ne andrò domani stesso... ora capisco perché vuoi licenziarti!»

«Capisco il tuo pensiero, ma non è così facile. Anche io volevo tagliare la corda dopo la mia prima notte, purtroppo però il contratto parla chiaro: "bisogna fare cinque notti di prova"!»

«In poche parole siamo fottuti?»

«Sì, mi hai tolto le parole di bocca.»

Rispose Mike dandogli una pacca sulla spalla e riaprì la porta, mentre Jeremy tornò ad osservare le telecamere per avere un quadro generale della situazione: Bonnie era nel Backstage, Chica invece era nella zona dei bagni, mentre si poteva udire la Toreador March di Freddy provenire dalla cucina, probabilmente si trovava lì.
Mike e Jeremy proseguirono così nel collaborare per la loro sopravvivenza, districandosi tra i vari attacchi e le puntali allucinazioni, riuscendo a tirare avanti fino allo scoccare delle 4:00 a.m., ma nel mentre l'energia era già scesa al 25%.

«Dannazione, neanche la batteria del mio cellulare dura così poco! Fred ha contato i centesimi per far installare questo generatore o cosa?» Domandò Jeemy frustrato.

«Forse, ma posso dirti sicuramente che sembra non aver badato a spese invece per gli animatronics assassini.»

«Vero! Probabilmente avrá cercato offerte del tipo "paghi uno, ti uccidono in tre".»

Ormai l'ironia era l'ultima cosa rimasta ai due guardiani per tenere alto il loro morale, messo a dura prova dalla pressione scaturita dalla velocità di quelle macchine. Mike non li aveva mai visti così agguerriti, ma d'altronde era pur sempre la quarta notte, e sapeva bene che non gli avrebbero permesso di vincere ancora una volta.
Esatto, vincere, perchè ormai tutto ciò sembrava quasi essere diventato una sorta di gioco, ovvero un macabro nascondino dove in palio c'erano delle vite.
Successivamente Mike sentì una risata, era vicinissima, capendo che Freddy stava arrivando in ufficio. Avvertì allora Jeremy del pericolo, il quale con uno scatto chiuse la porta appena in tempo. Pochi istanti dopo si sentì un tonfo su di essa, seguito da passi e da vari rumori metallici, come se qualcuno stesse graffiando la porta. Calò il silenzio, ma fu interrotto bruscamente da una risata e da altri passi, stavolta lontani.

«Credo di aver perso un battito...»

Sospirò Jeremy portandosi una mano al petto e si apprestò a riaprire la porta.
Nel frattempo i minuti continuarono a scorrere, così come ci furono sempre più attacchi dagli animatroni assetati del loro sangue.
Il tempo però era tiranno ed avanzava lentamente, mentre la corrente fu maligna a modo suo, ovvero scendendo sempre più velocemente, fino a raggiungere il 12% rimanente.

«D'accordo, niente panico, sono passate le cinque già da un bel po'. Possiamo farcela, dobbiamo solo cercare di farci bastare questo sputo di corrente!»

Cercò di rassicurarsi Mike, ma in quel momento un rumore proveniente dal vetro destro lo allarmò, Chica era lì a bussare, così il ragazzo chiuse l'acceso e di conseguenza la percentuale iniziò a calare minacciosa.
Poco dopo il robot andò via, ma ormai era troppo tardi ed in brevi istanti il generatore ausiliario si spense, lasciando al buio i due guardiani.

«Mike, d-dobbiamo andarcene subito da quì, non riesco nemmeno a ritrovare la torcia con questo buio!»

«Sarebbe inutile, loro sono già appostati lì fuori, dobbiamo solo sperare ora...»

Mentre concluse quella frase, si sentirono in lontananza dei passi diretti all'ufficio, lenti e minacciosi. Ben presto dalla porta sinistra fecero capolinea gli occhi azzurri di Freddy, seguiti dalla sua Toreador March, un motivetto che fu un tempo composto per inaugurare la vittoria dell'esercito, mentre in quell'occasione divenne la condanna a morte di due poveri malcapitati.

«Moriremo porca puttana, moriremo di sicuro...»

Ansimò Jeremy disperato mentre Freddy chiudeva e riapriva gli occhi robotici, la tua testa si muoveva a scatti e la musica continuava a incutere terrore, finchè non cessò facendo calare l'oscurità. Si sentirono poi degli altri passi e, dopo alcuni istanti di tensione, l'animatrone uscì allo scoperto.
Jeremy però era riuscito a ritrovare la sua torcia, cosi la usò per illuminare il nemico e cercò di bloccare l'attacco. Non avrebbe retto a lungo però, Mike lo sapeva, così avvistò la spranga di ferro al suolo e fulmineo la usò contro l'orso meccanico, incastrandola tra le sue fauci.

«Ah, fottiti stronzo!»

Esultò assieme a Jeremy, il quale lo ringraziò per l'aiuto. Il loro momento di gloria però non durò a lungo dato che a Freddy bastò un singolo morso per spezzare facilmente in due l'oggetto.
I due deglutirono iniziando a indietreggiare, finchè non si ritrovarono con le spalle al muro. Il nemico era pronto ad attaccare nuovamente, ma in quel momento arrivarono le sei di mattina ed il suono dell'orologio fu una melodia per i due ragazzi, i quali esultarono appena tutte le luci si riaccesero e Freddy scappò via, con la coda tra le gambe.

«Sarò sincero Mike, me la sono fatta addosso, ma è stata una figata pazzesca!» Esclamò Jeremy.

«Certo, se per figata intendi il rischio di finire al manicomio o al cimitero, sono della tua stessa opinione.»

Ridacchiò il ragazzo in risposta, sospirando poi di sollievo: un altro turno era terminato, ormai solo una notte lo separava dalla fine di quella follia.
In seguito i due decisero di salutarsi e darsi appuntamento alla serata successiva.
Mike si avviò infine verso il suo appartamento e, una volta giunto lì, non ebbe neanche il tempo di sdraiarsi che subito si addormentò. Quella notte era stata particolarmente dura per lui, si sentiva letteralmente sfinito.

➖➖🅢🅟🅐🅩🅘🅞 🅒🅤🅞🅒🅞➖➖

Sì, so che quel "cuoco" fa strano, ma non mi andava di scrivere autore! XD
Ecco il continuo della quarta notte, Jeremy è veramente particolare, anche io mi sono meravigliato scrivendo le sue gesta. Per quanto riguarda la storia di Herobrine, scusate se non la aggiorno spesso ma per ora ho più idee su questa di Fnaf, ma non disperate che appena possibile arriverà un nuovo capitolo.
Alla prossima!!!

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