capitolo 9||~con te all'inferno e al paradiso~
Pov's elisa
Lunedì il solito inutile lunedì,stavo correndo con la mia converse verso il bar della scuola sperando di poter comprare la mia merenda,stanno abbassando le tapparelle,visto più veloce Elisa ce la puoi fare mi ripetevo,aumentai la velocità,è fortunatamente riuscii anche a frenare.
"Ah devo smetterla di arrivare in ritardo!"lo avrei riconosciuto fra mille , solo a sentire la sua voce d'istinto sorrisi
"Beh,per me è normale,ma piuttosto lei signor lepri!?"chiesi con aria professionale,mentre orfinavo le mie solite ciambelle con il the alla pesca
"Oh sa ci sto prendendo l'abitudine Bellucci"disse guardandomi mentre addentava la sua brioche alla marmellata
"Bene io vado ci sentiamo"sfreccio via sotto i suoi occhi verso il mio armadietto e incontrai Marina tutta calma,che cammina.
"Sei in ritardo"sussurro mentre mi piego in due essendo stanca dalla snervante corsa.
"Si ma tanto ho la giustifica"disse sorridendo prendendomi in giro,le feci il medio e aprii l'armadietto dopo essermi rialzata a stento
"Dai era solo per dire che tu non ce l'hai mai sta giustifica!"disse e aveva ragione,ma pensava che mi fossi offesa,mi girai , sorridendo ,e li passai il libro di storia che pochi giorni prima mi aveva prestato.
"Ancora qui voi"ancora lui
"E tu che ci fai qui chiese la marina"voltandosi e dignandolo di uno sguardo
"Questo è il mio corridoio siete voi fuori posto!"disse tirando indietro i capelli con la mano,facendosi foto
"Ehm....veramente caro Stefano,questo è il nostro corridoio!"dissi io convinta lui sorrise guardo l'orologio e i suoi divennero due piccole fessure che guardavano il piccolo orologio con sguardo sconvolto,poi guardo il numero del corridoio 'H' e si mise a correre "a dopo ragazze"urlò dopo che aveva già girato l'angolo.noi risimo come due cretine
Entrai in classe,stanca di stare con sto peso sulle spalle e soprattutto con le palle piene,che non ho della prof
"Bellucci lei deve portare 5 giustifiche!"disse urlando per rimproverarmi,peccato che a me non è che entra da un orecchio ed esce dal altro ,non entrà proprio!
"Pazienza"risposi sospirando,tutti si misero a ridere e io ritardata come sono ne capii dopo il perché,la prof di congnome fa Pazienza,è nessuno aveva mai osato dire così,ma io lo facevo sempre di solito con gli altri,ma questa volta mi è scappata
"Libretto e porti subito qua la sedia signorina"disse diretta mettendo a tacere la classe mentre si toglieva gli occhiali,mi alzai presi il libretto dallo zaino,stranamente non dimenticato a casa,presi la mia sedia e mi avvisi verso la prof che intanto sorrideva befferda,ma forse non si ricordava che matematica era un mio punto forte.Passarono le 5 ore di oggi andai al parco con i ragazzi ma prima misi il mio zaino dentro l'armadietto dove trovai un'altro bigliettino dove c'era scritto'ti avevo avvisato'in rosso,questa volta avevo deciso di portarlo con me per farlo vedere a Stefano,se era di Giulia avrebbe riconosciuto la calligrafia,presi i soldi dalla cartella la chiusi bene e mi recai velocemente al bar dove comprai dei panini e una bottiglia d'acqua,lo trovavo divertente ora dovevo tornare indietro per poi uscire dalla scuola e trovarmi con i ragazzi,correndo
"Sempre puntuale tu eh?"disse sascha mano nella mano a Sabrina,bene bene una nuova coppia sorrisi e lo guardai,andammo al parco e nel tragitto tra battute e risate ce la cavammo
"Stefano?"chiesi a Sascha che non smetteva di ridere,ero leggermente preoccupata
"Ha detto che ci raggiunge fra dieci minuti direttamente al parchetto"disse rialzandosi da terra dove poco prima era caduto
"Ok"sossurrai,quel 'ok'non si era quasi sentito.
Arrivammo al parco sani e salvi,è ci misimo a fare l' abitudinaria corsa per le altalene,le presimo io e Sascha il quale da vero gentil uomo lascio il posto a Sabrina,io mi dondolavo sul altalena mentre parlavano del cambio di atteggiamento di Sascha da quando sta con lei,quando finalmente arrivo Stefano col sorriso in faccia che fra pochi istanti si sarebbe spento Sabrina decise di alzarsi
"Ci lascio soli"sussurro Sabrina nel mio orechi dopo essersi alzata dal altalena,Stefano arrivo a passo lento e si sedette sulla sedia,lo guardai mentre continuava a sorridere,stava pensando a qualcosa di bello
"Eli,domani vieni al cinema con noi vero?"chiese voltandosi con sguardo interrogativo appoggiando il gomito al palo
"Penso di si perché?"chiesi sorridendo
"Bhe è il tuo compleanno no?"chiese confuso,già Me ne ero dimenticata domani faccio 18 anno e divento maggiorenne,sorrisi alzandomi dalla sedia
"È vero,che scema che sono !"dissi stupita
"Però ti devo rovinare la festa ste"dissi seria mettendo la mano in tasca e tirando fuori il bigliettino che tanto aspettavo di fargli vedere,lui smise di sorridere e diventò anche lui serio,io tesi la mano con in mano il bigliettino che lui prese,subito dopo mi risedetti sul altalena accanto la sua,dopo aver finito di leggere si voltò verso di me con ancora la lettera in mano,serio,mai visto così serio "giulia"sussurro,lo sapevo.
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