capitolo 23 together
Pov's Elisa
In una domenica così bella desideravo solo uscire da questa casa.Presi il cellulare e guardai le notifiche.Non c'era niente d'interessante.Appena appoggiai di nuovo il cellulare nel comodino lo sentì suonare.Lo ripresi velocemente e lo sbloccai era un messaggio di whattsaap;di Martina,avevo sperato che fosse stefano,guardai il suo ultimo accesso;oggi alle 2.48.visualizzai il messaggio di Martina e siccome non avevo voglia di rispondergli la chiamai.
"Buongiorno"erano le 9.14 del mattino mi sembrava adatto dare il buongiorno.
"Buongiorno a te cara"sembrava affannata.
"Cosa stai facendo?"chiesi intenta ad alzarmi.
"Joging"lo disse come se fosse ovvio,poi cambiò tono"uno di questi giorni dovremmo uscire...fra amiche"ciò voleva dire niente Stefano.
"Ti sta antipatico Ste"avrei voluto aggiungere il mio stefano.La sentì sbuffare.mi salutò e chiuse la chiamata dicendo che semplicemente era da tanto che non uscivamo fra sole ragazze,ed era vero,ma non sembrava avere buone intenzioni.
Tolsi le pantofole davanti alla porta del bagno che apri subito dopo.Tolsi i vestiti e mi misi dentro la vasca piena d'acqua calda,era rilassante.
"Elisa!"questa voce era riconoscibile,mio fratello si aggirava per casa e come sempre non trovava la mia camera,pregavo che non la trovasse;ero nuda in una vasca da bagno e non volevo essere vista da mio fratello.
Salvatore continuava a gridare.
"Sal sto facendo il bagno dopo arrivo!''gli urlai dietro,lui sembrò arrendersi.
...
Mi cambiai e scesi da lui.aveva le mani fra i capelli,sembrava frustrato e spaventato.Camminava avanti e indietro nel salotto.Appena mi vide si porse verso di me.
"Stefano..."mise le mani sulle mie spalle.
"Stefano cosa?"mi stava preoccupando e non leggermente"COSA?"li tolsi le mani e gli urlai contro.
"Lui è steso a terra"sussurró"io...non volevo e..."sospirò.
"tu cos'hai fatto"
"Io niente"disse velocemente.
"Portatelo in ospedale!"lo presi per il braccio invitandolo a portarmi da lui.
"Non possiamo"disse mentre correva davanti a me.
"Perchè?"chesi ormai confusa.Lui si fermò proprio davanti a me"se lo portiamo in ospedale andiamo tutti in prigione"sussurrò."era una rissa lui doveva farsi i cazzi suoi"ghignò alzando il capo che pochi secondi prima aveva abassato.
"Non me ne frega"ricomiciai a correre.
"Aspetta,aspetta ferma"urlava dietro di me;alla fine della via mi fermai.
"Possiamo chiamare un infermiera"voleva convincermi.
"Fanculo Salvatore!"dissi dando pugni nel suo petto"non lo lascierò morire"lui mi prese per mano e correndo raggiungemmo un posto,lontano dalla cittá,praticamente deserto.Stefano era sdraiato per terra con una ferita sulla tempia sinistra che buttava sangue fuori.Lì c'erano Giuseppe e Sascha.Mi abbassai e li acarezzai dolcemente i capelli.
"Tu cosa ci fai qui?"chiesi riferendomi a Sascha.
"Ero con lui"fece cenno riferendosi a Stefano.Controllai il battito cardiaco che stava rallentando.Avevo ansia e non sapevo cosa fare,la cosa sicura era che non l'avrei lasciato lì.
"Ce un ospedale fuori cittá"insinuo sascha"lì non faranno domande"
"Quanti minuti?"ero disperata,avevo paura.
"20 da qui"sussurrò.
"Prendete il vostro lurido furgoncino"si guardarono"e tu dammi la tua maglietta"ordinai a Salvatore.
"Ma-"cercò di ribattere.
"Dammi la tua fottuta maglietta"dissi guardandolo con odio.Lui si tolse la maglietta e me la porse.La strappai e ne usai un pezzo per metterlo sulla testa di Ste dovevo evitare che fuoriuscisse più sangue.I ragazzi lo presero e lo caricarono dietro.
Andai con lui dietro,Giuseppe era alla guida.
"Siete dei bastardi"ghignai,era l'unica cosa che mi veniva in mente per farli sentire incolpa.
"Lui mi voleva difendere".
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