capitolo 13_i'm afraid
Pov's Stefano
Era tutto apposto,c'era lei è non poteva andarmi meglio.Eravamo in macchina,i finestrini abbassati,l'aria fresca,tutto perfetto,tranne una cosa,Salvatore,non so perché ma non lo levo dalla testa.Elisa è girata dall'altra parte e guarda fuori,come se fosse interessata,io ho la mano al volante e devo guardare attentamente la strada.
"Stefano"disse girandosi verso di me frettolosamente
"Si?"chiesi guardandola per pochi secondi
"Che hai?"chiese mettendo una mano sopra la mia che teneva il cambio,mi guardava negli occhi.
"Niente,sono solo stanco!"dissi sorridendole
Sapevo che non mi avrebbe creduto,ma annuì semplicemente,io ripartì velocemente.Arrivammo a destinazione con 6 minuti di ritardo,ma in realtà sono dettagli,entrammo mano nella mano,c'era Andrea,mi guardava....male,il suo sguardo trasmetteva odio,ma non capisco perché.subito mi diressi verso Sascha mentre Elisa mi aveva lasciato solo ,per andare da Sabrina.
"L'hai vista è bellissima!"disse indicando Sabrina,guardandola,anzi mangiandola con gli occhi,mi girai ,la guardai,si era carina,ma mai quanto Elisa,quest'ultima sorride mentre tiene in mano un alcolico,il che è preoccupante,lei solitamente non beve.Sascha comincia a parlare,decido finalmente di degnarlo di uno sguardo e ascoltarlo,è un ragazzo d'oro sempre disponibile.
"Andiamo!"dissi a Sascha,lo presi per il polso e lo trascinai fino al tavolo degli alcolici
"Ste!"mi fermo e mi guardo confuso"come mai tutta questa voglia di bere?"chiese,intanto io presi in bicchierino lo riempii di vodka alla fragola e feci spallucce,era una festa e sinceramente mi volevo diveritire.In quella immensa casa,c'era una specie di balcone al piano di sopra al coperto,esattamente in quel luogo incominciavano lentamente ad accendersi delle luci,come dei rifflettori,la gente si girò come me verso di essi e ne rimasero di stucco,da lì entrò la ragazza più bella della serata... Giulia,più bella per modo di dire,perché è quello che si vuole sentir dire,in realta oggi è il suo compleanno,ma non mi ha invitato come se fosse esso,ma una semplice festa.Aveva un vestito bianco,con il telo che scendeva e strisciava fino al pavimento senza il velo,sembrava un vestito da sposa,accanto a lei intanto era arrivato il suo accompagnatore,il giovane calciatore (nome inventato)peter wert ;un americano,una coppia che sul palco spacca,scesero e mentre scendeva mi ammaginai una scena,probabilmente ero già ubriaco,ma mi immaginavo lei che veniva verso di me è mi chiedeva "Andiamo all'altare?"inginocchiandosi,tutti cominciavano a ridere compreso me,non l'immagino perché la desideravo ma perché si sarebbe messa in ridicolo,mettendo in mostra la sua sensibilità,avete mai visto una donna chiedere ad un uomo di sposarlo?io no e non vorrei vederlo,ma sapevo che infondo voleva me,che pensava di aver fatto centro,ma non era così,lei era la classica ragazza ricca,viziata e che otteneva tutto ciò che voleva.Presi altri bicchierini e ballai come un dannato,ci sapevo fare,ogni tanto la guardavo sorridere e ballare insieme a dei ragazzi e a Sabrina,ma io mi fidavo ciecamente di lei,e comunque lo stavo facendo anch'io,i miei piedi si erano scatenati in una danza ribelle e libera di esistere,insieme a Sascha,Andrea e delle ragazze che fino ad ora non avevo mai visto.Sascha di allontanò, io rimasi a guardarlo da lontano ma poi lo persi di vista e lasciai stare,ma lo intravidi poco più tardi vicino al dj che li sussurrava qualcosa e mentre Sascha era occupato a tornare indietro il dj mise un lento,quella era una delle occasioni che assolutamente non mi potevo perdere.Giulia mi venne incontro ma io feci finta di non vederla e continuai a camminare,e per un'attimo mi chiesi dove fosse finito peter,diciamo che eravamo amici,è mai li avrei soffiato la ragazza anche perché non ero interessato,la mia 'preda' se così si può dire la stavo osservando mentre la raggiungevo,Elisa,lei non era piccola però la consideravo" la mia piccola",Sabrina guardò Elisa segnalandole di girarsi verso di me,intanto Sabrina venne presa o abbracciata da dietro da Sascha che la presa per mano e la porto in pista,io mi avvicinai e mi inginocchiai.
"Potrei avere l'onore di ballare con lei?"chiesi sorridendo,quella frase era stata generata dal mio cervello nel momento,prima volevo dire "vuole ballare con me?"ma mi sembrava troppo banale.
"Si" rispose dolcemente,presi deciso la sua mano e camminano insieme verso un punto a caso nella pista,ci fermammo.Le misi le mani nei fianchi e lei le mise intorno al mio collo,cominciai a muovermi a ritmo della musica e lei seguì i miei passi,è come il passaggio di un fulmine ci trovammo guardarci negli occhi,gli occhi che io bramavo,che con uno solo sguardo ti scioglievano,come lo smeraldo su minecraft perché anche la stessa parola suonava bene smeraldo,per me stava diventando il colore più bello al mondo,è come quando vai per strada perdi i sensi e ti perdi li,cercando di tornare a casa,potrebbe essere definita tortura ma questo è l'amore,ti acceca e poi non ti vuole più ridare la vita,che per tanti anni avevi progettato sono come i video dei pantellas aspettativa contro realtà ,ma il momento fu interrotto,cominciarono ad udirsi spari in tutta la villa,un'attentato,di colpo persi di vista Elisa e cominciai ad urlare disperato;corsi e trovai Sascha.
"Amico dobbiamo andarcene!"urlò poiché tra i rumori e gli spari non si sentiva niente,cominciarono ad entrare uomini incapucciati
"Io non me ne vado senza di lei!"urlai guardandolo male,rilassando la mascella,egli mi tiro per la camicia e mi trascino via,avevo paura,paura che non si fosse salvata,perché non l'avrei sopportato speravo tanto,che potessimo essere felici perché sapevo che lei mia amava...
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