Chapter 47

Ho sempre adorato il Natale. Le lucine colorate ovunque, la confusione per le strade, le confezioni regalo e le coccarde, i canti, gli uomini travestiti da Babbo Natale.
In questo periodo, che lo vogliamo o meno, diventiamo tutti un po' più buoni. Cerchiamo di non litigare con i nostri fratelli o di non smettere mai di sorridere, nonostante ci sia qualcosa che non ci vada giù, come tua madre che ti incita a chiamare ogni parente su questo mondo per fargli gli auguri.

-Mamma, ancora con quel telefono a comporre numeri? Mi hai fatto parlare pure con la sorella di tua zia di Canberra.
Sbuffo ma non in modo esagerato, guardando la donna di fronte a me mentre avvicina il cellulare all'orecchio, per poi sparire in cucina.

Beh, devo dire che la vigilia di Natale non è stata per niente male, soprattutto quando a mezzanotte e mezza si è presentato Harry davanti casa con una rosa rossa augurandomi buon Natale.

Harry Styles completamente diverso, i suoi regali e appuntamente perfetti... Troppo bello per essere vero. Sembra tutto un sogno e ho il timore che finisca presto.

-Tesoro, è Hanna - mia madre attira la mia attenzione, venendo verso di me - È in ospedale, non sta molto bene.
Parla a bassa voce, coprendo il microfono del telefono per poi porgermelo.

-Pronto, Hanna?
-Elizabeth, cara. Quanto mi è mancata la tua voce... Come va lì a Londra?
Quando sento la sua voce bassa e stanca quasi perdo un battito. Non ero abituata a sentirla così. Di solito ha una voce allegra e pimpante.
-Va tutto a meraviglia qui, ma mi manca la colazione che mi preparavi tu. Come va a te?
-Eh, tesoro mio, non sono in gran forma, per niente. È vero che presto mi verrai a trovare? Ho detto a tua madre dove potete trovarmi.
Dice la donna con la speranza percepibile nella voce, prima di sentirne un'altra, molto più giovane.

-Ciao Elizabeth, sono Rachel, la figlia di Hanna. Non le rimane molto da vivere. I medici le hanno dato massimo due mesi di vita. Appena puoi, passa a trovarla per l'ultima volta, sono sicura che le farebbe piacere.
Continuo a parlare con la donna per qualche altro minuto, dopo essermi fatta spiegare quale sia il male della mia vecchia governante.

Dopo aver chiuso la chiamata, delle piccole lacrime scivolano lungo le mie gote, ripensando a quanto tempo abbia passato con Hanna e immaginandola in un letto d'ospedale collegata a dei tubi.

Vengo distratta, però, dal tintinnio del cellulare, che prendo in fretta.
Rimango sorpresa nel trovare il nome di Niall, che mi ha appena inviato un messaggio vocale di 29 secondi.

"Ehi Beth, ho appena imbarcato i miei bagagli per Londra. Sì, ho deciso di anticipare la mia partenza di qualche giorno dato che, come al solito, siamo arrivati a litigare tutti quanti in famiglia. Che novità! Comunque appena arrivo voglio mostrarti una cosa e non vedo l'ora di darti il mio regalo. Spero di averci azzeccato. Appena sono lì ti mando un messaggio. Ciaoo!"

Decido anch'io di rispondergli con un audio, cosa che non faccio mai.

"Sarà strano vedere "Beth sta registrando" perché non accade mai. Sai bene quanto io odi la mia voce registrata. Comunque io ti aspetto qui, buttata sul divano mentre guardo il soffitto. Ah, e il mio regalo ti aspetta solo soletto sotto l'albero."

Concludo il mio audio di 21 secondi, ridendo ai messaggi del biondo "ELIZABETH TOMLINSON CHE REGISTRA?", "NON C'È REGALO DI NATALE PIÙ SORPRENDENTE DI QUESTO".

Sto per rispondergli quando sento il campanello alla porta. Sapendo già chi trovare dall'altra parte, prendo delle barrette di cioccolata dal frigorifero.

Sorrido appena trovo tre bambini avvolti in delle larghe sciarpe e coperti da cappelli di lana che lasciano intravedere a stento i loro occhietti. Appena terminano di cantare l'adorabile 'Adeste Fideles', consegno loro i dolcetti per poi vederli andar via nel freddo pomeriggio di 25 dicembre.

Non faccio in tempo a buttarmi nuovamente sul divano che c'è qualcuno nuovamente alla porta. Mi dirigo questa volta sbuffando dopo aver preso altre barrette di cioccolata ma quando mi ritrovo davanti il mio irlandese preferito mi metto a sclerare.

-Niall, oh mio Dio! Allora eri qui!
Alzo la voce, non dandogli nemmeno il tempo di parlare dal momento che lo abbraccio immediatamente.

-Ciao Beth, mi sei mancata.
Parla con calma, facendo cadere le buste che aveva in mano.

-Dai, entriamo. Fuori ci saranno due gradi.
Lo invito ad entrare mentre vedo la sua espressione incantata.

-Wow, Elizabeth, bella casa, complimenti.
Si gira intorno, notando ogni decorazione o particolare presente.

-Oh, grazie mille, caro ragazzo dai capelli biondi. Tu devi essere Niall, giusto? Beth mi ha parlato di te.
Sbarro gli occhi quando riconosco la voce di mia madre infatti, appena mi volto, la vedo dirigersi verso di noi.

-È semplicemente la verità, Signora Tomlinson.
Le sorride il ragazzo al mio fianco mentre fulmino con lo sguardo la donna ficcanaso, nonché la mia adorata e innocua mamma.

-Va bene, va bene, me ne vado.
Alza le mani in aria, causando una risata da parte del biondo, e tornando al piano di sopra.

-È così impicciona, non la sopporto!
Sbuffo per poi seguire l'irlandese che si accomoda sul divano di pelle chiara.

-È meglio avere una madre fin troppo presente che una che ti rivolge solo 'buongiorno' e 'buonasera', credimi.
Resto in silenzio al sentire le sue parole, realizzando che ha perfettamente ragione.

-Comunque ho da darti due regali: uno da parte mia e uno da parte di mia nonna, non chiedermi il motivo - mi ferma prima che io gli domandi come mai - Questo è il suo.
Mi porge un sacchetto rosso, piuttosto morbido, cosa che mi indica si tratti di abbigliamento o roba simile.

-Oh mio Dio, è la cosa più bella che abbia mai visto.
Rimango a bocca aperta quando apro completamente il soffice maglione blu notte con un pupazzo di neve ricamato sopra.

-Un mese fa le mandai alcune foto per posta e in un paio eri con me. Ti ha fatto un maglione perché... ecco... pensava fossi la m-mia ragazza e le piacevi, q-quindi questo è il tuo regalo di Natale da parte sua.
Niall imbarazzato fa sempre tenerezza, soprattutto quando arrossa improvvisamente.

-Che carina! Lo adoro, anzi, lo metto subito.
Lo stringo a me per poi infilarmelo sopra il vestitino rosso che indosso.

-È meraviglioso, vorrei porterla ringraziare di persona.
Dico mentre molleggio su di me, fissando il pupazzo di neve.

-Diamine, ci manca solo che preferisci il suo regalo al mio - borbotta mentre prende un'altra busta, molto più grande - Dai, vedi se ti piace.
Mi incita indicando il mio regalo con la testa, per poi spostare i suoi occhi azzurro cielo su di me.

-Va bene, tanto già so che mi piacerà.
Dico mentre cerco gli strappare lo scotch trasparente che chiude saldamente il sacco di plastica. Scoppio a ridere quando tiro fuori una valigia da cabina rosa confetto, con un bigliettino sopra "Una valigia in più non fa mai male a Elizabeth Tonlinson."

-Niall ma è fantastica, e hai perfettamente ragione, grazie!
Mi alzo dal pavimento per abbracciarlo ma mi ferma.

-Aprila.

Sposto lentamente lo sguardo sul piccolo trolley, aprendo lentamente la cerneria che rivela al suo interno un pacco di bustina di tè.

-Muschio irlandese. Ti sei ricordato del mio tè, gr-
Mi interrompe nuovamente il ragazzo.

-Dormigliona, guarda ancora meglio.
Alzo gli occhi al sentire l'aggettivo da lui usato per chiamarli ma realizzo che ha perfettamente ragione quando noto una trousse nera. Sposto lo sguardo su di lui per poi aprirla, rivelando al suo interno i principali cosmetici utilizzati dalle donne.

-Niall, grazie mille, c'è davvero tutto qui.
Mi alzo definitivamente, arrivando alla sua altezza con la borsetta tra le mani.

-No, è qui che ti sbagli: c'è quasi tutto ma manca qualcosa.
Lo guardo con un'espressione confusa, controllando poi tutti i cosmetici all'interno, realizzando che effettivamente manca qualcosa.

-Il fondotinta, e ci sono due boccette di struccante.
Parlo con calma e con ovvietà quando capisco il motivo per cui manca il cosmetico da me più usato.

-Già. Non c'è perché sei perfetta così, Beth. E lo saresti ancora di più se non coprissi quelle tenere lentiggini che lasci intravedere nonostante il trucco - si avvicina pericolosamente a me, sorridendo e appoggiando i palmi della mani sulle mie guance, per guardarlo meglio - Non coprirle più, chiaro? Sei bellissima, Beth, e... E mi devi credere, è la verità.
Conclude nervoso, prima che io mi allontani per l'imbarazzo.

-Vi siete messi d'accordo tu ed Harry con questo fatto? Va bene, siete due contro uno, non lo userò più - Sbuffo, alludendo al fondotinta sulle mie lentiggini - Adesso però apri il mio regalo, anche se non lascia molto spazio all'immaginazione.
Indico la chitarra sotto l'immenso albero al lato della scalinata centrale.

-Non puoi averlo fatto davvero, Elizabeth.
Dichiara il biondo mentre si avvicina al suo regalo.

Sto per rispondergli quando sento il suono del campanello della porta, avvicinandomi verso quest'ultima.

-L'ho fatto invece!
Alzo la voce prima di trovare un Harry accigliato davanti a me.

-Ehi, riccio, entra.
Gli dico, facendogli segno di accomodarsi, non prima di dargli un bacio sulla guancia, cosa che poi fa anche lui.

-Horan, che sorpresa. Cos'è che ha fatto Elizabeth?
Quando mi chiama con il mio nome intero non è buon segno, e adesso ho capito il motivo di quell'espressione sul suo volto.

-Gli ho regalato una chitarra per Natale.
Gli rispondo, sedendomi accanto a lui sul divano, appoggiando la testa sulla sua spalla, da poco liberata dal lungo trench color miele.

-Oh, fantastico, come questo adorabile e simpatico maglioncino. Regalo della nonna?
Abbasso lo sguardo, scuotendo la testa e alzandomi da lui. Ecco che arriva il solito Harry.

-Ehm, Beth, forse è meglio che vada - giro di scatto la testa verso Niall, che tiene la chitarra dal manico in pelle posto lateralmente alla custodia - Non so davvero come ringraziarti, non potevi farmi regalo migliore.
Mi abbraccia leggermente, prima di sparire da questa casa.

Comincio a camminare su e giù per l'intero ingresso, cercando di non dare di matto.

-Era pure ora che se ne andasse.
Il silenzio viene interrotto dal ragazzo sul divano che osserva con attenzione il trolley sul pavimento.

-Era pure ora che se ne andasse? Harry, è il mio migliore amico e gli avevo appena dato il suo regalo di Natale!
Alzo la voce, avvicinandomi al ragazzo che rimane sorpreso dalla mia reazione.

-Beh, chissà da quanto tempo era qui. Magari ti ha fatto pure la sorpresa.

-Non lo vedevo da quasi una settimana e non stavamo facendo niente di male! Non è considerato un reato scambiarsi i regali di Natale con il proprio mig-

-Tu lo vedi come migliore amico ma lui no, dannazione! Come puoi non capirlo!?
Mi interrompe, alzandosi dal divano e mettendomi un po' di paura quando alza la voce. Indica poi con il capo il maglione che indosso sopra il mio vestito, chiedendo spiegazioni.

-È un regalo di sua nonna. Mi ha visto in alcune foto con lui e pensava fossi... la sua ragazza.
Appena termino di parlare, lo sento scoppiare in un'amara risata per poi tornare improvvisamente serio.

-E lui te lo ha dato lo stesso? - si ferma qualche secondo, calmandosi - Elizabeth, è così tutto evidente. Come fai a non capirlo?

-Mi stai prendendo per una sciocca? Mi vuole bene, sono la sua migliore amica. Non ci vedo nulla di male nel regalarmi un maglione fatto dalla nonna.
Alzo gli occhi al cielo, passandomi le mani fra i capelli.

-Harry, noi cosa siamo? Cosa? Perché stiamo litigando come se fossimo una coppia da anni se non siamo nulla, perché?
Gli domando mettendomi di fronte a lui, in piedi di lato al divano.

-Davvero, Elizabeth? Cosa siamo? - chiede sarcastico - Davvero ancora non lo hai capito? Io già lo so, adesso devi capirlo tu.
Prende la sua giacca appoggiata sul bracciolo del divano, per poi dirigersi verso la porta d'ingresso mentre se la infila.

-Harry, aspetta! Non andare via.
Lo blocco per un braccio appena apre il portone.

-Perché dovrei restare? Io non sono nulla, lo hai detto tu stessa.
Risponde freddamente, per poi togliere le mie mani dal suo braccio, uscendo da casa, senza rivolgermi più lo sguardo.

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Ehi, come va?
Finalmente mi sono liberata di tutto. Scuola, animazione al campo estivo, lezioni di musica. Finalmente posso dedicarmi a questa storia.

Allora? Cosa ne pensate di questo capitolo?
Siete team Barry o team Biall?

Fatemi sapere cosa ne pensate, lasciando un commento o stellinando, sempre se vi va.

All the love xx
-Marts.

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