Capitolo 39
Mi avvicino velocemente alla figura slanciata della ragazza dai capelli nero corvino che subito mi corre in contro.
-Oh mio Dio, Beth! Non posso credere di poterti riabbracciare.
Esclama felice la mia cara amica mentre mi blocca quasi il respiro a causa del suo forte abbraccio.
-Emily, sei venuta per davvero!
Le rispondo sorridendo, anche se non può vedermi. Quello che invece può vedere la mia espressione è quel deficiente, ragazzo bellissimo ma deficiente che finge di essere commosso, tanto che quando lo vedo cacciare un fazzolettino di carta dal pacchetto nella tasca dei suoi jeans gli mando un'occhiataccia.
-Sì, Beth. Mi sono liberata in fretta di alcuni esami, organizzandomi lo studio, in modo da poter venire qui da zia Anastasia il prima possibile. Passeremo tutte le feste insieme, ti rendi conto?
Saltella su sé stessa per la felicità, battendo le mani.
Conobbi Emily tre anni fa ad un corso di sicurezza sul lavoro organizzato dalla mia vecchia scuola e da lì non abbiamo mai smesso di stare insieme. Devo dire di non aver avuto molti amici lì a Seattle e lei era una di quelle persone su cui potevo contare sempre, anche quando ti si infila una scheggia di legno nel piede in campeggio.
-Non potevi farmi un regalo più bello di questo, davvero.
Dico allegramente, riabbracciandola velocemente.
-Mi piace molto questo posto e anche il ricciolino lì non è niente male. Mi pare si chiami Harry, giusto?
Parla a bassa voce m, per poi girarsi lentamente verso il ragazzo che ci saluta con un gesto di mano, apparendo perfetto agli occhi della bruna.
-Oh no, ti prego, Emily. Non è un tipo con la testa sulle spalle. Credimi, è l'arroganza fatta persona.
-Mi sembrava fosse un-
-No, Emily, non è carino e coccoloso come i pinguini di Madagascar.
La interrompo, guardando poi oltre la sua alta figura, raggiungendo le iridi verdi del riccio, che continua a sorridere come un imbecille.
-Strano, mi era sembrato un tipo tranquillo e sereno.
-Credimi, Styles è tutto tranne che tranquillo e sereno.
Sbuffo, alzando gli occhi al cielo quando lo vedo avvicinarsi al noi.
-Ragazzina, perché non mi hai mai parlato della tua amica? Avrei potuto fare un salto a Seattle per qualche giorno.
Dice, lanciando uno sguardo malizioso ad Emily, la quale arrossa velocemente.
-Perché mai avrei dovuto parlarti di lei se a stento ti sopporto?
Domando irritata, sperando che sparisca dalla mia vista il prima possibile.
-Perché non bisogna ignorare mai una ragazza bella come lei.
Fissa la ragazza al mio lato insistentemente fino a quando lei abbassa i suoi occhi color nocciola.
-Harry, per piacere, smettila. Tra l'altro lei è impegnata con un ragazzo splendido, quindi lasciala stare.
Dico con voce dura, pregandolo con gli occhi di scomparire dalla faccia della Terra.
-Ti ricordi di Abigail Hughes?
Mi domanda improvvisamente Emily, guardandomi con uno sguardo che non riesco a decifrare.
-Ah, sì, la ballerina. E chi se la scorda quella tro... Quella trottola, faceva sempre piroette, no?
Rispondo, camuffando la vera identità di quella dolce e simpatica ballerina dai capelli biondo platino.
-Bene, Alan mi ha tradito, lasciandomi per quella trottola, come dici tu.
Sbuffa la bruna, abbassando lo sguardo per poi riportarlo nei miei occhi.
-Uhm, alla faccia del ragazzo splendido, ragazzina. Certo che tu le azzecchi semp-
-Senti, tu non aprir bocca, fai di peggio.
Inizia a parlare il riccio tuttavia riesco a bloccarlo, ammutolendolo.
-Certo che voi due andate davvero d'accordo, eh?
Scoppia a ridere la ragazza al mio lato, dimenticandosi del discorso appena interrotto.
-La tua cara amica ha rischiato di ridurre a brandelli la mia Range Rover di 105.450 mila euro!
Alza leggermente la voce il riccio, guardandomi in cagnesco.
-Tesoro, hai dimenticato i 3,99 euro. Devi essere più preciso, su.
Gli do una botta sulla spalla, sorridendogli falsamente.
-Che cosa hai fatto, Beth? Ti sei fatta male? Sei andata in ospedale? Perché non mi hai detto niente?
Mi chiede allarmata la ragazza, guardandomi preoccupata.
-Ma no, Em, ho frenato in tempo, non ho nemmeno sfiorato la sua auto - la tranquillizzo, vedendola poi sospirare - Tu dovevi esserci quando me lo hanno presentato giorni dopo. Gli ho pestato il piede con quelle scarpe argentate che abbiamo preso insieme.
-Oh mio Dio, mica quelle di Gucci? Farsi schiacciare i piedi con quelle scarpe è come andare in contro ad una morte lunga e sofferente.
-Amore, io ne so qualcosa.
Interviene Harry, facendo l'espressione da cucciolo, sperando che Emily lo consoli, cosa che però non accade.
Ad un certo punto ci voltiamo verso una voce che mi chiama e che riconosco subito.
Mia madre, esattamente, cosa ci fa qui?
-Beth, amore della mamma, da quanto tempo non ti vedevo!
Arriva in fretta da me, abbracciandomi e scompigliandomi i capelli più di quanto già lo fossero.
-Ciao mamma, mi sei mancata anche tu... - parlo a voce bassa, mentre vengo derisa dal riccio di fronte - Ma perché sei qui?
Le chiedo dopo essersi allontanata da me.
-Ho accompagnato Emily qui, solo che ho perso qualche minuto perché non trovavo l'ingresso dell'edificio. Che sbadata che sono..
Sospira la donna davanti a me, mentre cerca qualcosa in borsa.
Vedo improvvisamente Harry avvicinarsi a me, per poi sussurrarmi "Proprio come la figlia".
Quando ritorna di fronte a me, lo fisso in cagnesco, provocando una sua risata.
Sposto subito lo sguardo su mia madre quando mi mostra qualcosa sul display del suo telefono.
-Beth, ma tuo fratello ha per caso cambiato il numero di telefono? O è sempre questo? Sono giorni che provo a chiamarlo ma non risponde mai. Proprio non capisco.
-Sì, dovrebbe essere questo. Meglio togliersi ogni dubbio, no? Fallo venire qui, starà seguendo qualche corso, per modo di dire.
-Sì, giusto. Hai ragione, tesoro.
Mi dice, dandomi un veloce bacio sulla guancia ma, prima che si allontani verso il centralino telefonico, la blocco.
-Ah, mamma, vuoi conoscere il mio ragazzo? Vedrai, ti piacerà.
Le parlo sorridendo, sperando che non vada di fretta.
-Oh, perdonami, che sbadata - parla, facendo qualcosa che non avrebbe mai dovuto fare - Ciao Tyler, io sono Rachel, piacere di conoscerti.
Stringe la mano ad Harry, che sorride come un cretino, calandosi nel personaggio.
-No, mamma, no! Non è lui il mio ragazzo. Lo vado a chiamare in classe, vengo sub-
Questa volta è lei ad interrompermi, capendo già cosa voglia dire quando guarda il suo orologio da polso.
-Oh mio Dio, scusami caro, pensavo fossi Tyler - parla, rivolgendosi ad Harry che, in questo momento, sembra quasi un ragazzo perfetto - Elizabeth, non credo di fare in tempo. Dovrò già parlare con Louis di diverse cose e fra poco ho un appuntamento con un cliente. Mi dispiace, sarà per la prossima volta.
Subito dopo averci salutato, scompare dalla nostra visuale, andando da un operatore scolastico per far arrivare mio fratello.
-Emily, io adesso devo tornare in classe. Tu vai a casa?
Chiedo alla mia amica, mentre si scambia degli sguardi strani con il ragazzo al suo lato.
-Sì, Beth, credo che aspetterò qui con tua madre e poi mi accompagnerà a casa di zia Anastasia. Noi poi ci vediamo appena avrai i giorni liberi, va bene?
Domanda, abbracciandomi nuovamente.
-Ma sì, certo. Non vedo l'ora di svagarmi un po' con te, mi mancano i vecchi tempi.
Ricambio l'abbraccio, per poi allontanandomi ed avviarmi al piano superiore.
***
HARRY'S POV
Afferro saldamente il mio vassoio rosso, alzandolo dal ripiano del bancone, per poi dirigermi verso il nostro solito tavolo, dove intravedo già tutti seduti al loro posto. Tutti tranne Niall.
-Oh, ma ciao Harry!
Esclama Luke, seduto di fronte a me mentre tagliuzza la sua fettina di vitello.
-Come prosegue la giornata?
Domando mentre mi accomodo tra Ashton e Louis.
-Beh, escludendo le urla di mia madre per non averle risposto a telefono per due settimane, tutto alla grande.
Parla il moro alla mia destra, prima di addentare il suo panino.
-Scusate, ma Horan dov'è?
Mi guardo intorno, non trovando il biondo qui vicino.
-Oggi è con qualcun'altro.
Indica Liam una direzione con il capo e rimango sorpreso nel trovarlo seduto allo stesso tavolo di Elizabeth, intenti a ridere e scherzare.
-Oggi lei è sola, gli ha chiesto di farle compagnia ed è corso subito da lei - sbuffa il fratello della biondina mentre versa dell'acqua nel suo bicchiere - ormai sono passato in secondo piano, se non in terzo.
-Fortunatamente, però, è impegnata con un altro ragazzo. Alla fine la situazione si è risolta in un modo differente, no?
Parla Zayn mentre cerca qualcosa nella sua agenda scolastica.
-Sì, beh, grazie ad Harry, altrimenti adesso probabilmente sarebbe stato Horan il suo ragazzo.
Dichiara Ashton che, finalmente, è riuscito a bloccare la sua bandana rosso mogano che si slacciava sempre fra i suoi capelli.
-Ripeto: a me tutta questa storia non convince, mi sembra troppo strano che uno come Niall poss-
Mi interrompe Louis al mio fianco, lasciando la sua forchetta nel piatto.
-Harry, come ha detto Zayn, si è risolto tutto, o quasi, ma va bene così. Anzi, adesso puoi anche lasciar perdere completamente mia sorella, non è più necessario.
Parla il ragazzo, guardandomi con i suoi occhi azzurri che mi ricordano tanto quelli della sorella.
-Oh, non mi dire che hai pensato male? Anzi, ho da poco trovato qualcuno di davvero molto interessante...
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