•-- Chapter 3 --•
‹‹Signorina!›› sentì urlare da dietro.
Chaeyoung si fermò davanti al gazebo nel quale la sua padrona stava serenamente ricamando. Poggiò l'ago sul tavolino di legno di fronte a lei e diede un'occhiata alla sua ancella piegata in due per cercare di riprendere fiato.
‹‹Cosa succede?›› le domandò tranquilla.
‹‹Signorina, vostro fratello... - fece una breve pausa ed esitò – vostro fratello è uscito ancora senza permesso...››
Hwa Young alzò gli occhi al cielo. Non era una novità che il giovane Hajoon scappasse dalle sue stanze per andare a giocare con i suoi amici. Aveva la brutta abitudine, però, di non avvertire mai nessuno quando se ne andava e, spesso, suo padre affidava a lei il compito di andare a ritrovarlo.
‹‹Ancora? Beh, se la vedesse da solo...›› borbottò scocciata.
‹‹Signorina, aspettate, ha anche rubato un libro dalla libreria privata del vostro primo fratello›› aggiunse la serva.
‹‹Eh?››
Hwa Young, in fretta, si alzò dal suo posto. Osservò per un attimo infastidita la sua ancella, anche se essenzialmente non aveva fatto niente. Le dava fastidio il fatto che comunque era sempre lei a darle quelle notizie. Inspirò profondamente, poi appoggiò un piede sullo scalino di legno.
Mise le scarpe e si diresse nella camera di Hyun Tae per controllare personalmente.
Non appena spalancò le porte, si accorse che era vuota e nulla era fuori posto. I bauli erano serrati e i fogli che si trovavano sul tavolo erano perfettamente in ordine, con un fermacarte sopra di essi. Neppure le armi erano state toccate.
Schioccò la lingua sul palato ed entrò a passo lento fino ad arrivare infondo alla stanza, dove c'erano vari scaffali pieni di libri.
Li controllò uno ad uno.
Conosceva bene ciò che il suo primo fratello leggeva e sapeva dei suoi gusti alquanto singolari. Proprio sopra alla dicitura "filosofia", nello scomparto più alto, c'era un cartellino con delle scritte in cinese che riportava "romanzi erotici".
Per un secondo, Hwa Young si disse che era impossibile che Hajoon, per prima cosa, fosse arrivato così in alto per prendere un libro, e per secondo, che ci poteva fare un quattordicenne con una cosa del genere?
Non ci rifletté molto, si alzò sulle punte dei piedi e cominciò a contare. Sgranò gli occhi quando si accorse che effettivamente ne mancava uno.
Si batté una mano sulla fronte. Se il maggiore l'avesse scoperto, l'avrebbe incenerito. Voleva bene ad Hajoon e non gli andava che l'altro glie la facesse pagare, anche se in realtà se lo sarebbe meritato, e parecchio.
Elegantemente, si voltò verso Chaeyoung, che l'aveva accompagnata fino a quel momento.
‹‹Ti prego, dimmi che hai visto dove è andato...›› la supplicò.
L'ancella scosse la testa in segno di diniego.
‹‹Signorina, purtroppo no, e se devo dire la verità, io ho visto che usciva dalla cucina con un libro, ma non pensavo fosse un fatto importante – abbassò la testa e strinse fra le mani le maniche dell'abito - in seguito, gli altri servi mi hanno detto ciò che è successo...››
Hwa Young sospirò rumorosamente, uscendo a passo lento dalla camera del fratello. Si poggiò al muretto che separava la sua dimora alla grande distesa verde lì davanti. Sullo sfondo, poco più in lontananza, c'era un bosco.
Aggrottò la fronte, pensando.
‹‹Forse so dov'è... - sussurrò in modo tale da farsi sentire solo dalla serva – di sicuro è entrato nella radura con i suoi amici››
Velocemente, si ricompose, passando le mani sulla gonna rosa per poter togliere le tracce più evidenti di polvere. Prese Chaeyoung per un polso e la trascinò all'esterno con lei.
Non appena raggiunsero la macchia, entrambe si guardarono intorno spaesate. Era enorme e ogni centimetro tappezzato di erba, piante o alberi. Gli sembrò tutto così identico.
‹‹Signorina, torniamo indietro e chiediamo aiuto, ci perderemo da sole...›› la implorò l'ancella, prendendola per un braccio e cominciando a scuoterla.
Hwa Young non si mosse e continuò ad osservare il paesaggio incantata. Poteva capire perché suo fratello si era nascosto là. Era un luogo solitario e silenzioso, in sui nessuno avrebbe mai osato dargli fastidio. C'era pace e tranquillità.
Purtroppo, però, quella volta l'aveva fatta grossa e non poteva transigere oltre.
‹‹No, andiamo da sole. Già è parecchio nei guai per aver rubato una cosa importante, se chiedessimo agli altri servi, accorrerebbero subito e mio padre lo scoprirebbe. Lascia che lo punisca io››
Dettò ciò, si incamminarono sempre più all'interno del bosco.
———☆*:.。. o❤️o .。.:*☆———
Arrivate vicino ad un lago, la giovane signora vide in lontananza delle ragazze in ammollo nell'acqua cristallina. Dalle loro spalle scoperte, dedusse che fossero lì per lavarsi.
Fece due passi in avanti, e sull'altra sponda, più lontana, c'era la figura di una ragazza che, a giudicare dall'aspetto, doveva essere anche lei una nobile. Le fu difficile capire cosa stesse facendo a causa della distanza, ma poteva udire chiaramente la sua voce alta mentre pareva stesse sgridando qualcuno.
‹‹Aspettami qui›› ordinò a Chaeyoung che annuì in silenzio e si fece carico di prendere il mantello della sua padrona, per permetterle di muoversi più agevolmente.
Un po' a fatica, oltrepassò delle rocce frastagliate e scivolose a causa della melma e arrivò dietro la ragazza. Diede un'occhiata in giro e subito si accorse che davanti a lei ci fossero suo fratello ed uno dei suoi amichetti, il figlio del ministro della guerra.
‹‹Ah, ecco dove eri, fratello...›› lo sgridò lei.
Hajoon si voltò di colpo verso la sorella, sbiancando. Le dita iniziarono a tremargli e la gola gli diventò secca. Sapeva bene che con Hwa Young nessuna scusante avrebbe retto e che in un modo o nell'altro avrebbe comunque avuto ragione.
‹‹Signorina, li conoscete?›› domandò perplessa la giovane lì accanto a loro.
Hwa Young la squadrò da capo a piedi per capire chi fosse e cosa voleva da loro. Il suo viso gli era sconosciuto, non l'aveva mai vista prima. Il vestito che indossava era pulito e di una seta pregiata, quindi dedusse che le sue origini fossero quelle di una una famiglia importante. La cosa che la colpì di più furono le stampe dell'abito, infatti, dalla base della gonna partivano dei rami pieni di fiori di ciliegio. Si ritrovò a pensare che in fatto di moda, avesse dei gusti strani, ma intriganti.
‹‹Sì, lui è mio fratello...›› disse Hwa Young indicando Hajoon.
‹‹Beh, allora non penso sarete lieta di sapere che vostro fratello e il suo amico stessero spiando delle donne in procinto di lavarsi››
‹‹Ah, è così? Io e Chaeyoung ti stiamo cercando da tutto il pomeriggio, e voi siete sempre stati qui? – chiese retorica lei, guardando piena di rabbia il fratellino – Dammi il libro...››
‹‹Non ce l'ho io, Hoon se l'è portato via›› rispose lui, provando ad essere convincente.
La sorella gli lanciò uno sguardo d fuoco, cominciando piano piano ad innervosirsi sempre di più. Alla fin fine, non sarebbe stata lei a finire nei guai e si chiese perché doveva essere sempre lei a proteggerlo, nessuno glie l'aveva mai imposto.
Abbassò la testa e solo in un secondo momento notò che il ragazzino aveva qualcosa che non andava. Da sotto la parte del vestito che gli copriva il petto, sporgeva qualcosa.
‹‹Hajoon, lo vedo da sotto la veste›› disse, aprendo la mano.
Dopo che la ragazza dall'abito fiorato se ne andò, Hwa Young, prese Hajoon per il polso, trascinandolo con sé fino a dove Chaeyoung si era fermata ad aspettarli, e non appena quest'ultima li vide, tirò un sospiro di sollievo.
‹‹Pensavo non tornaste più...››
‹‹Da' la colpa a lui, una ragazza l'ha pure beccato a spiare delle donne che si lavano - sbuffò sonoramente - Hajoon, ma che ti prende? Da quando sei così senza vergogna?››
Non arrivò alcuna risposta da lui, mentre l'ancella si metteva le mani sulla bocca per evitare di uscirne con qualche commento che di sicuro l'avrebbero fatta punire.
‹‹È inutile parlare con te, andiamo a casa...››
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