•-- Chapter 10 --•

Quella sera, quando Yoo Jung fu finalmente a casa, ad accoglierla trovò sua madre e sua nonna preoccupate. Entrambe le donne ormai erano abituate al fatto che la giovane rimanesse molto tempo fuori, la si poteva sempre trovare in giro per la città.

Sapevano quanto si impegnasse per portare avanti la famiglia e non potevano esser altro che grate, ma se avesse fatto sforzi eccessivi, avevano timore avrebbe potuto nuocere alla sua salute.

Infatti, non appena mise un piede oltre al cancello che divideva l'ingresso dalla strada, si poggiò una mano sulla schiena e mise a terra la cesta piena di spighe.

‹‹Ho raccolto dell'orzo!›› esordì soddisfatta la ragazza.

‹‹Park Yoon Jung, ti pare l'ora di tornare? Il sole è tramontato da un'ora...›› si lamentò sua madre, Soo Ah. Osservò il contenitore di paglia e sorrise dolcemente, cambiando repentinamente stato d'animo.

‹‹Ti fa tanto male la schiena? Devi esserti impegnata molto...››

‹‹Già, ci ho messo un po', ma ne è valsa la pena›› rispose la giovane.

La nonna, che fino a quel momento era rimasta un po' in disparte ad assistere alla scena, si avvicinò alla nipote, prendendo l'orzo.

‹‹Questa sera tua madre ha preparato la zuppa di riso, ci ha messo tanto amore per farla. Mangiamo o si sarà un peccato se si raffredda...›› disse con voce vellutata l'anziana.

Poggiò una grande pentola di coccio sopra al tavolo dove avrebbero mangiato e, dopo aver chiamato anche il padre che era nella sua stanza a riposare, si ritrovarono tutti insieme a cenare.

‹‹È buono!›› se ne uscì Yoo Jung, prendendo un altro boccone di riso.

‹‹Tua madre ha sempre cucinato bene!›› la rimproverò il padre, Seong Il.

E aveva ragione. Soo Ah per un periodo aveva lavorato come cuoca nella locanda del villaggio. Ancora non era sposata e veniva molto apprezzata dagli uomini che frequentavano il posto. In tanti le avevano proposto il matrimonio, ma lei non aveva accettato nessuno di loro.

Persino il suo attuale marito, ai tempi, era follemente innamorato di lei. Era convinto che una donna, per conquistare l'amore, doveva prima conquistare il suo stomaco, e così era stato.

Alla fine, dopo anni che lavorava lì, fu costretta a lasciare il posto a causa della gravidanza e non aveva mai ricominciato. Nonostante la loro situazione familiare, Soo Ah, preferiva prendersi cura della casa e della sua famiglia.

‹‹Domani ho intenzione di andare al mercato. Voglio vendere le spighe che ho raccolto. Potremmo usare il ricavato per comprare le medicine che il dottore ha prescritto alla nonna...›› disse Yoo Jung mentre appoggiava sul piatto ormai vuoto le bacchette.

‹‹Cerca di fare attenzione. Non è un posto pericoloso, ma è pieno di quei bambini che ti arrivano da dietro e rubano tutto›› si raccomandò Seong Il, il padre.

Fortunatamente per lui, aveva una figlia abbastanza responsabile ed indipendente. Non si trattava della prima volta in cui si avventurava da sola per il centro della capitale e conosceva molto bene le bande di quei piccoli criminali. Di certo non si sarebbe fatta portare via nulla.

Dopo aver riso fra di loro un po', l'intera famiglie decise che oramai era giunta l'ora di ritirarsi nelle proprie camere a dormire.

Yoo Jung dormiva sempre insieme a sua nonna, così, non appena si stesero sulle coperte, le si appiccicò al braccio e si addormentò profondamente.

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La mattina seguente, la giovane donna si trovava nel bel mezzo del mercato di Hanyang a girare come una trottola per cercare un possibile acquirente interessato al suo orzo.

Si era ritrovata più volte a fermare giovani nobili per convincerli a comprare con le più disparate scuse possibili. A parte al fatto che fosse un buon prodotto per preparare bevande all'orzo, si era inventata che, se lavorato bene e mischiato con i giusti ingredienti, poteva fungere da medicinale per vari malesseri quali mal di testa, mal di pancia o semplicemente da antidolorifico.

Davanti a lei passò l'ennesima coppia di nobil donne, tentò di fermarle, ma non le rivolsero nemmeno uno sguardo.

Dopo un po' che faceva avanti e indietro senza sosta, decise di prendersi una pausa. Si sedette su un gradino della scalinata di una bottega e controllò la cesta.

Fino a quel momento non aveva venduto nulla ed era già passata metà della mattinata, avrebbe solo dovuto impegnarsi di più, chiedere a più gente ed inventarsi più scuse. Magari se avesse detto in giro che era un ottimo prodotto da applicare sulla pelle, qualcuno le avrebbe creduto.

Proprio in quel momento, quasi per coincidenza, vide avvicinarsi dalla sua parte un giovane nobile dal viso affascinante. All'inizio non capì perché stesse andando verso la sua direzione, solo pochi secondi dopo comprese che molto probabilmente doveva entrare nella bottega.

Di scatto, si alzò e gli corse in contro. Non poteva permettersi che spendesse tutto il suo denaro al negozio invece che per le sue spighe, che erano di sicuro molto più utili.

‹‹Signore, è un onore potervi incontrare›› disse Yoo Jung, facendo un mezzo inchino al cospetto del ragazzo, non curandosi del fatto che molto probabilmente avevano un'età abbastanza simile.

Lui le rivolse uno sguardo confuso. Non aveva mai visto quella ragazza in vita sua e non era sicuro su ciò che volesse.

Non arrivò alcuna risposta da parte sua se non un leggero cenno di testa.

‹‹Mi chiamo Kyung Hee e vorrei proporvi un'offerta che non potrete assolutamente rifiutare – disse lei, provando ad essere il più persuasiva possibile. Stiracchiò su un sorriso e continuò – vedete queste spighe?››

Il giovane abbassò lo sguardo sulla cesta di paglia ed annuì solamente.

‹‹Bene, oggi è il vostro giorno fortunato! Ho notato da lontano che avete un viso davvero attraente e sono sicura che ve ne prendiate molta cura.››

Lui abbassò la testa leggermente in imbarazzo. Non che non gli piacesse ricevere complimenti, ormai era abituato alle tante ragazze che glie ne facevano, semplicemente era molto modesto.

Si grattò la nuca e appoggiò la mano sul collo.

‹‹Beh...grazie››

‹‹Ho notato una cosa però. Il colorito della vostra carnagione è molto chiaro, siete molto pallido, Signore... – fece una breve pausa – ma non dovete preoccuparvi, ho qui il rimedio fatto apposta per voi!›› esordì Yoo Jung, prendendo in mano una spiga e sbattendogliela in faccia.

Incuriosito da tale proposta, si fece poco più avanti, interessato ad ascoltare di più.

‹‹Con queste potrete creare una maschera per il viso che donerà colore alla vostra pelle magnifica. Non costa nemmeno molto, due poon per dieci di queste›› concluse indicando la cesta.

Il giovane nobile alzò le sopracciglia mostrandosi sorpreso.

‹‹E come si creerebbe questa maschera?›› chiese.

Dopo averglielo spiegato, Yoo Jung tentò di essere il più convincente possibile. Di quella sua piccola truffa ne andavano le medicine della nonna e non poteva fallire.

‹‹Se le cose stanno così, allora le prendo tutte››

Per poco non le venne un colpo.

‹‹Oh, avete fatto un ottimo affare, non ve ne pentirete assolutamente!›› disse lei, prendendo fra le mani il sacchetto di soldi che lui le stava offrendo.

‹‹Passate una buona giornata Signore››

‹‹Grazie, non vedo l'ora di farmi preparare un'ottima bevanda all'orzo›› disse lui, prima di congedarsi del tutto.

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