•-- Chapter 1 --•
‹‹Guarda qua! Che ti dicevo? Con questi guadagneremo tantissimo!›› sorrise allegramente Yoo Jung, stringendo fra le mani delle erbe appena tagliate.
Sul volto di Saejin si formò un grande sorriso e contenta, cominciò a battere le mani. Non era la prima volta che le due amiche si inoltravano nella radura in cerca di verdure ed erbacce che poi avrebbero venduto al villaggio.
Avevano dei clienti abituali e ogni volta si dividevano il ricavato, anche se non era sempre così buono. Gli bastava anche poco per sfamare loro stesse e la loro famiglia.
Yoo Jung si alzò da terra per stiracchiarsi. Aveva la schiena a pezzi e gli arti intorpiditi per essere stata tutta la mattinata curva, poi diede un'occhiata alla sua cesta colma di erbe. Ci passò una mano per togliere quel poco terriccio di troppo e sbirciò anche in quella della sua amica.
‹‹Che dici? Basteranno?›› chiese.
‹‹Ma sì! Abbiamo fatto tanto oggi›› rispose l'altra, sollevandosi.
Si guardarono e cominciarono ad incamminarsi verso il mercato, dove le aspettava il medico che avrebbe acquistato le poche erbe medicinali che avevano recuperato. Era uno dei loro acquirenti più fidati, per tutti era vantaggioso, loro guadagnavano e lui comprava a basso prezzo.
Tante volte poi era successo che era stato proprio lui a prendersi cura dei loro familiari o amici malati e non aveva accettato nulla in cambio.
La nonna di Yoo Jung purtroppo, da quando il proprio figlio era morto, si era ammalata dalla disperazione, quindi era costretta ogni giorno a vivere una vita precaria e dalla salute cagionevole. Aveva costantemente bisogno delle cure della nuora e della nipote.
Yoo Jung lo faceva con piacere, l'amava e le faceva male il cuore quando aveva delle ricadute.
Saejin invece si preoccupava parecchio per il suo fratellino, soprattutto perché suo padre non ne voleva sapere nulla. Di nessuno dei due. Nonostante ciò, entrambi facevano finta di niente, subendo silenziosamente e cercando di sopravvivere nel migliore dei modi.
Non appena le due compagne misero piede nel mercato, notarono che era insolitamente pieno. La gente si accalcava tutta nelle strade, creando così solo una gran confusione. Molte donne avevano iniziato a correre verso la fine della strada, pareva quasi volessero aggiudicarsi qualcosa.
‹‹Ma che...››
Curiose, si avvicinarono ad un nobile uomo appoggiato al muretto di un'abitazione.
‹‹Scusate, sapete per caso cosa sta succedendo?›› domandò Saejin.
Il giovane alzò la testa, facendo vedere il suo volto. Era alto e bello, aveva la pelle pulita e liscia. La particolarità del suo viso erano le labbra, erano carnose e colorate da una leggera tinta rossa che le faceva sembrare gonfie, più di quanto già non lo fossero.
‹‹Si dice che il principe ereditario sia tornato da una guerra, quindi hanno organizzato un corteo in cui lui presiederà personalmente›› rispose con voce dolce.
‹‹Oh...grazie mille››
Si inchinarono in segno di gratitudine e, sempre insieme, cominciarono a seguire le altre persone.
Non era raro che un membro della famiglia reale organizzasse un evento del genere, ma quella volta si trattava del principe ereditario. Yoo Jung e Saejin non l'avevano mai visto e, dalle voci che circolavano per tutta Hanyang, doveva essere un ragazzo davvero bello. Peccato, però, che i suoi gusti fossero alquanto discutibili.
Si diceva, difatti, che egli non fosse interessato affatto alle ragazze, non si era mai innamorato e, ogni volta che gli veniva offerta l'occasione di passare la notte con qualche dama, rifiutava, preferendo chiudersi nelle sue stanze assieme ad un eunuco. Molti credevano fosse solo troppo preso dallo studio. In effetti avrebbe dovuto succedere al re e salire al trono.
Altri addirittura erano arrivati a supporre che in realtà fosse attratto dagli uomini.
‹‹Chissà come sarà...›› sussurrò Saejin sognando ad occhi aperti. Si immaginava un bellissimo ragazzo che indossava vesti dorate.
‹‹È un reale, non aspettarti troppo. Sono tutti viziati››
‹‹Ehi! Che ne sai tu?›› rispose di rimando, dando alla sua amica uno schiaffo sulla spalla.
Yoo Jung si poggiò una mano dove era stata colpita e la guardò male.
Saejin stava per ribattere, ma fu interrotta dal suono di un tamburo che cominciava a suonare. Improvvisamente tutta la folla di persone si ammutolì, lasciando la strada in un silenzio quasi disumano.
La più grande delle due strinse forte la stoffa della gonna per provare a calmare l'ansia che l'attanagliava, poi, ci passò i palmi sudati sopra.
‹‹Dai, tranquilla...››
Non arrivò alcuna risposta. Yoo Jung non si accorse che le prime guardie avevano cominciato ad avanzare. Di seguito a loro un baldacchino sul quale era seduto un giovane nobile che brandiva una spada tra le mani.
‹‹Ok, magari avevo torto. È affascinante...›› sussurrò la più piccola.
Saejin sorrise e poi posò lo sguardo sul principe. Entrambe dovevano ammettere che aveva un bell'aspetto, sia per il suo viso luccicante che per il suo abbigliamento sfarzoso.
‹‹Wow, vorrei un marito bello quanto lui›› sentirono da dietro.
Si votarono verso quella voce e videro una giovane nobile con gli occhi sognanti che si stringeva le mani sotto al mento. Ridacchiarono a quella scena così carina.
‹‹Già...sarebbe bello potersi sposare con un ragazzo di bell'aspetto...›› disse Saejin, abbassando lo sguardo sulle sue mani.
‹‹Per questo io ho deciso di non sposarmi, gli uomini sono tutti uguali e quelli belli sono tutti presi. Se qualcuno ti chiedesse qualcosa, sono stata promessa ad un uomo partito per la guerra in Cina, ok?››
Saejin schioccò la lingua sul palato e roteò gli occhi per quella sciocchezza.
‹‹Non ti preoccupare, a chi lo devo dire tanto›› disse, facendo l'okay con le dita.
Intanto il corteo si spostava sempre di più verso la loro parte.
Da vicino le guardie facevano paura. Con le spade sfoderate incutevano un certo timore al pubblico che abbassava la testa.
La più grande alzò lo sguardo, aveva quel brutto vizio di guardare tutti negli occhi sin da quando era piccola.
I servi fecero avanzare il baldacchino e lo sguardo del principe venne incatenato da quello della contadina.
Egli aveva gli occhi vitrei e splendenti. Non c'era nulla di così straordinario in essi, erano scuri come quelli di ogni altra persona, ma l'emozione che trasmettevano le fecero venire la pelle d'oca.
In fretta, lui si voltò, guardando dall'altra parte della strada. Si morse il labbro e provò a trattenersi dallo scendere e correre via.
Era stata una questione di secondi ma che si rivelarono intensi.
Per un attimo Saejin non volle credere a ciò che aveva visto. Come poteva un principe così bello, ambizioso e affascinante non essere contento in una giornata del genere. Tutte quelle persone si erano radunate lì solo per festeggiarlo, però pareva che non gli bastasse. Gli sembrò stanco e triste.
Alla fine del corteo, Saejin non fece altro che pensare a Sua Altezza, a quanto fosse stato strano il suo comportamento. Si sentì impotente nei suoi confronti. Cosa poteva fare una semplice contadina, a malapena poteva avvicinarsi ad una grande personalità come lui, figuriamoci se avesse potuto parlarci.
Yoo Jung notò quel radicale cambiamento nella sua amica, non voleva forzarla a vuotare il sacco, sapeva perfettamente che l'avrebbe fatto da sola quando si sarebbe sentita pronta. L'unica cosa che fece, fu proporle di andare alla locanda insieme e spendere il ricavato della vendita delle erbe in alcool e buon cibo.
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