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<<Raccontami come è andata avanti>> piagnucolò Hoshi accasciato sul bancone, mentre il castano era occupato in una composizione. Aveva inviato per tutta la mattina dei messaggi al ragazzo perché gli raccontasse del giorno prima, messaggi che l'altro aveva ignorato da una parte perché indaffarato con il lavoro, dall'altra perché era ancora un po' imbarazzato e confuso per parlarne con tanta tranquillità. Per questo motivo il rosso si era presentato un'ora prima del suo turno lavorativo, assaltando il negozio di fiori sperando di convincerlo in qualche modo a raccontagli qualcosa. Il rosso era una persona molto curiosa, e questo Wonwoo lo sapeva bene, sapeva di correre il rischio di essere perseguitato fino a che l'altro non sarebbe stato soddisfatto. Era ormai mezz'ora che il maggiore non faceva altro che andare avanti e indietro, inseguendolo per tutto il negozio piagnucolando e canzonando domante continue, alla fine si era arreso, sapendo che rincorrendolo in ogni passo non avrebbe risolto nulla, decise così di optare per stendersi sul bancone continuando a bombardare di domande, era convinto che prima o poi l'altro avrebbe ceduto in qualche modo, ma non sapeva di dover fare i conti con un Wonwoo di buon'umore e con la testa leggermente fra le nuvole, capace di ignorare tranquillamente ogni suo lamento.

<<Smettila di ignorarmi>> urlò alla fine, frustato.

<<Hyung, cosa dovrei dirti?>> domandò questo, sospirando.

<<Qualcosa, qualsiasi cosa, ma dimmelo, rimanere all'oscuro mi fa sentire frustrato>> sbottò.

<<Abbiamo passato una bella giornata>> disse semplicemente.

<<E?>>

<<Siamo stati bene>>

<<E quindi?>>

<<È andata bene>>

<<Jeon Wonwoo, piantala di girarci intorno>> lo incalzò, sperando di ricevere la risposta tanto desiderata e non altri giri di parole.

<<Beh...>> cominciò il castano, imbarazzato <<Ehmm>> a quell'esitazione Hoshi grugnì esasperato, avrebbe voluto sbattere la testa varie volte sul bancone, e lo avrebbe fatto se non avrebbe dovuto lavorare poco dopo, e servire i clienti con del sangue colante dalla fronte non sarebbe stato una bella vista.

<<Vuoi sapere se ci siamo baciati Hyung?>>

<<Sì diamine>> urlò. Ma subito dopo si rese conto che a parlare non fosse stato Wonwoo, ma qualcuno alle loro spalle. I due portarono la loro attenzione all'ingresso per trovare il moro in piedi davanti a loro, sorridente. Non si erano accorti che fosse entrato, forse per le urla esasperate di Hoshi.

<<Tu>> urlò Hoshi, lasciando il suo posto per andare ad afferrarlo dalle spalle e cominciare a scuoterlo <<Dimmi qualcosa tu, sto per impazzire, quello non parla>> concluse, lanciando uno sguardo offeso al minore che era rimasto immobile dietro il bancone in silenzio. Mingyu ridacchiò a quella vista, doveva ammettere che vedere il maggiore esasperato in quel modo fosse abbastanza divertente, ma era credeva che questo avesse passato il suo tempo libero cercando di estorcere delle informazioni al castano, e che sicuramente a lui sarebbe toccato lo stesso trattamento, e dopo le lezioni mattutine non era psicologicamente forte per affrontarlo.

<<Ti dispiace?>> chiese, guardando Wonwoo, che capì subito a cosa si riferisse, così scosse la testa dando all'altro il via libera. Pensava fosse meglio fosse Mingyu a parlare, probabilmente avrebbe fatto più chiarezza anche a lui.

<<Beh, possiamo dire che ci siamo baciati, più o meno>> disse tranquillamente, rispondendo finalmente alla domanda del maggiore.

<<Che vuoi dire più o meno>> chiese confuso il rosso.

<<È stato un...semplice bacio veloce...>> rispose ridacchiando innocentemente.

Hoshi lasciò la presa sul ragazzo lentamente, andando a posare il suo sguardo prima su uno e poi sull'altro, come fosse scioccato.

<<Tutto qui?>> chiese confuso.

<<Tutto qui>> confermò Wonwoo.

Hoshi li guardò ancora, in silenzio per qualche secondo, prima di riprendere il suo posto vicino al bancone e accasciarsi nuovamente su di esso.

<<Ed io che speravo fosse successo qualcosa di serio>> piagnucolò.

<<L'inizio di una relazione non è un qualcosa di serio per te Hyung?>> chiese ironico Mingyu.

<<Aspetta>> scattò il maggiore alzando la testa, movimento che fece anche il castano, sorpreso da quella frase <<State insieme?>> chiese quasi urlando.

"Stiamo insieme?" domandò a se stesso Wonwoo.

Mingyu annuì, e quella certezza appena pervenuta fece tremare le gambe al castano, credeva avessero iniziato a frequentarsi, l'altro non gli aveva fatto una vera e propria dichiarazione, più o meno, perciò non credeva che fosse impegnato in una relazione. Il roso urlò felice, andando ad abbracciare prima il castano e poi, una volta che si fosse avvicinato anche Mingyu.

<<Cos'è quella faccia, non dirmi che non lo avevi capito>> si lamentò giocosamente il moro, abbassandosi leggermente per lasciare un dolce bacio sulle labbra dell'altro, facendo ridacchiare il rosso che li guardava battendo le mani.

<<Non sei stato così chiaro ieri sera>> borbottò imbarazzato sulle sue labbra, in difesa.

<<Beh, ora lo sai>> ridacchiò.

<<Finalmente, come sono felice per te amico mio>> sospirò Hoshi.

<<Non dovresti pensare a te stesso?>> lo riprese questo, sperando di spostare l'attenzione su altro per il troppo imbarazzo.

<<Non so di cosa tu stia parlando>> rispose il rosso fingendo innocenza.

<<Non fare il finto tonto, sai benissimo di che parlo>> disse, sbattendogli in faccia un Lillà, fiore di cui il maggiore conosceva bene il significato.

<<Ma non posso, non ce la faccio, è troppo per me>> piagnucolò.

<<Sì che puoi, fallo, o vuoi vederlo con qualcun altro?>> protestò.

<<Posso sapere anche io di che parlate?>> chiese Mingyu che difficilmente tentava di seguire il discorso fra i due.

<<Non c'è nulla da sapere, nulla>> tagliò corto il maggiore.

<<Questo idiota qui è cotto da così tanto tempo che ho perso il conto, e ancora si ostina a non farsi avanti>> disse il castano, ormai ritrovatosi fra le braccia del minore che, sfruttando il piccolo battibecco fra i due, si era intrufolato dietro al bancone per sistemarsi dietro al suo, ormai, ragazzo per abbracciarlo teneramente e posare il mento sulla sua spalla.

<<Uh ma guarda come è tardi, devo andare a timbrare il cartellino>> urlò il rosso avviandosi alla porta.

<<Ma noi non timbriamo un cartellino Hyung>> lo smascherò il moro.

<<Sta zitto. E tu non usare più il Lillà contro di me>> urlò ancora, puntando il castano e uscendo dal negozio, lasciando un ragazzo spazientito e uno totalmente in balia della confusione.

<<Hyung, che significa il Lillà?>> chiese, curioso dalla reazione del maggiore a quel fiore, accarezzandone i petali di quel lilla tenue e delicato. Il maggiore sospirò prima di rispondere.

<<Significa "conquistare un nuovo amore" e lui lo sa bene perché è il primo fiore che gli misi davanti quando mi confidò di avere una cotta>> spiegò, rigirandosi fra le mani il fiore <<Vorrei veramente si facesse avanti, sono convito che sia ricambiato, ma non posso certamente farlo io per lui>>

<<Non c'è nulla che possiamo fare per aiutarlo?>> domandò <<Dopo tutto lui mi ha aiutato quando non avevo il coraggio di chiederti di uscire, sento di essere in debito con lui>>

<<Non credo>> sospirò. Ma proprio in quell'istate un'idea gli balenò nella mente, facendolo sorridere convinto fosse la cosa giusta da fare che avrebbe portato il maggiore a confessarsi <<Anzi, credo che qualcosa si possa fare, ma ho bisogno del tuo aiuto>>

<<Conta su di me>>

<<Sarà divertente>> ghignò.

<<Hyun? Mi fai paura>> disse, allontanandosi leggermente dal suo ragazzo che continuava a guardarlo con sguardò fin troppo eccitato. 

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