Capitolo II - quarta parte
Salinar osservò con freddo distacco la sequela di esplosioni che stavano sconvolgendo le posizioni Krit, irradiando la notte di rossi bagliori. L'alternarsi ritmico e reiterato di lampi giallo rossastri, nonché i poderosi tuoni prodotti dagli scoppi richiamavano alla sua mente le composizioni di luce e suoni messe in scena nei teatri di Orayon. Solo che l'esibizione a cui stava assistendo era gradita esclusivamente ai nemici dell'Impero.
"Cadono come grut nella stagione di caccia" commentò arricciando il naso Sheena, riferendosi a un'ennesima navetta Krit al termine di una lunga parabola discendete, marcata e visibile grazie alla lunga scia di fiamme lasciata alle spalle.
Ben più traumatico era stato il primo impatto, quando la salva simultanea di missili aveva distrutto in un colpo solo l'intera formazione Krit accorsa per prima. Solo un'isolata navetta fuggita in preda al panico era sopravvissuta alla prima bordata, salvo poi essere tranciata a metà da una raffica di proiettili corazzati.
Scrutando contrariato l'orizzonte, il connestabile fu attirato da una grossa deflagrazione: un missile d'artiglieria aria-terra aveva colpito il luogo ove il cargo Kaavako era precipitato, uccidendo sicuramente qualunque essere vivente nel raggio di molte centinaia di passi. Con ogni probabilità anche Sehemet.
"Forse ci converrebbe davvero dare qualche soluzione tecnologica a questi incapaci o finiranno per soccombere e trattare una pace decisamente scomoda, per noi" disse Sheena, riservando uno sguardo truce a una coppia di aerei d'attacco che stavano rombando sopra la collina in cui si erano fermati loro tre, probabilmente diretti alla città principale della regione per un primo raid preparatorio.
Salinar scrutò più in basso, scorgendo alcuni mezzi Krit anneriti dal fumo che stavano procedendo verso sud, in piena rotta. E le truppe di terra nemmeno erano sbarcate.
"Inquisitrice, credo sarebbe opportuno ritirarsi. Gli insurrezionisti approfitteranno della situazione per avanzare."
La donna annuì senza distogliere lo sguardo dalle fiamme che si allargavano per tutta la linea del fronte, riverberando sulla sua maschera cromata.
"Siete ancora intenzionata a procedere con la vostra idea?" la interrogò Sheena con un'espressione di malcelato disgusto.
"Certamente. Dobbiamo sapere di più su questi umani, limitarsi a visionare i dati pubblici immessi nell'etere non ce li faranno comprendere appieno. Ormai sono diventati una potenza che non possiamo assolutamente ignorare. Questo," fece indicando innanzi a sé, "ne è la prova."
"Colloquiare con questi cavernicoli primitivi sarà orrendo. Spero solo che ne valga la pena, Inquisitrice."
"Lo spero anch'io" sussurrò lei.
Angolo dell'autore:
ecco a voi una nuovo pezzo :D spero che vi possa piacere. Ora avete fatto la conoscenza degli Oray e quindi la storia entra nel vivo, le premesse sono finite u.u
Cosa succederà ora? Vi sfido a capirlo :3
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