Capitolo II

Sehemet smise di pulire i filtri cristallini della sua maschera e la rindossò. Prese una lunga boccata di fresca aria pulita, contento di essere finalmente sfuggito all'acre odore di fumo, gettato fuori dallo squarcio mezzo combusto sulla fiancata del cargo Kaavako. Il Krit fece il gesto di diniego con la mano, dando un'occhiata ai propri sottoposti mentre si aggiravano attorno al sito dello schianto e trascinando fuori alcuni pesanti casse, lamentandosi lagnosamente. Casse colme di armi che i contrabbandieri Kaavaki da qualche mese a quella parte vendevano in quantità industriali ai fottuti insurrezionisti che infestavano quel mondo; maledetti Kuam che disdegnavano l'onore di far parte dell'Impero Krit.

Sehemet sbuffò annoiato, spazzolandosi la divisa impolverata: si era seccato di dover attendere gli inviati Oray, ma persino lui – un banale ufficiale di prima linea dal livello medio – si rendeva conto del prezioso supporto fornito dall'Impero Oray al Krittio.

L'ufficiale gettò un'occhiata verso il fronte, attirato dai boati delle esplosioni: alcune navette stavano martoriando le postazioni degli insurrezionisti, sfrecciando timorose a una quota troppo elevata nel cielo rosato. Un'altezza che, con i sistemi stealth di cui i Kuam erano provvisti, impediva di essere precisi nel bombardamento, vanificando in gran parte l'attacco.

Tuttavia, visto come andavano le cose ultimamente, Sehemet non biasimava quei piloti: al loro posto avrebbe agito allo stesso modo.

Non che questo li tutelasse davvero. Infatti, dopo l'ennesimo passaggio della squadriglia, un fulmineo oggetto metallico si innalzò dal terreno brullo e martoriato rilasciando una lunga scia color lava, giungendo poi a colpire con precisione una delle navette.

Come Sehemet aveva già constatato di persona sin troppe volte, il SAM aveva attraversato la barriera degli scudi lasciandola intatta ed esplodendo invece contro la fiancata del velivolo, il quale aveva sbandato violentemente prendendo fuoco; poi era precipitato, intrappolato in una spirale discendente senza uscita e in cui era rimasto sino al collasso della struttura, avvenuto con una stupefacente esplosione azzurrina.

Non aveva mai visto uno di quei razzi mancare il bersaglio. E aveva assistito a molti lanci, troppi per i suoi gusti.

"Schifosi insurrezionisti" commentò il Krit, eseguendo il gesto di stizza.

"Hanno un dispositivo ad alternazione di fase progettato per gli scudi dei Razziatori: su di loro ha un modesto effetto, ma contro culture meno evolute ha un'efficacia straordinaria" illustrò una voce in fluente Krit.

Sehemet si volse trovandosi davanti i due ufficiali di collegamento Oray e un terzo membro della loro razza.


Angolino dell'autore:

Salve a tutti, ho detto che avrei pubblicato più frequentemente u.u

Originariamente questa storia era pensata per avere capitoli più lunghi, ma ho deciso di spezzettarla in frammenti più piccoli e perciò, in alcuni casi, delle scene verranno narrate solo nella pubblicazione successiva. Questo capitolo ne è un esempio.

Spero lo possiate apprezzare :3 

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