8
Mi ricompongo, aspettando qualche minuto prima di suonare il campanello.
Quando Hermione mi apre salgo le scale che portano al primo piano e me la trovo davanti sorridente.
"Harry, eccoti finalmente, dai entra. I miei non sono ancora a casa tranquillo" mi rassicura.
"Uhm, okay... Almeno ho il tempo di rendermi presentabile" dico alzando gli occhi al cielo.
"Si, effettivamente non hai una bella cera, è successo qualcosa?" noto il suo sguardo un po' apprensivo.
Non qualcosa... Moooolte cose.
Mi trattengo dal sorridere nel pensare ad alcune cose successe con Draco.
Il bacio... Cazzo.
La sua premura, la mia debolezza...
L'inadeguatezza.
Cerco di trattenere il nodo allo stomaco a cui sembra quasi mi stia abituando.
Non posso mostrarmi debole, non davanti a Hermione.
Non voglio trascinarla sul fondo insieme a me.
E perché Draco si? Perché gli fai questo?
"Mh, niente di che... Ho visto Malfoy prima di venire qui e abbiamo parlato un po'" dico evasivo.
"Tu e Malfoy? Sei sicuro sia una buona idea che, insomma, siate amici... O una cosa del genere?" esprime lo stesso dubbio che ho io.
"Perché?"
"Beh, fa parte del gruppetto di Denis, e anche se non ti ha mai preso di mira ed è quello che più si salva lì in mezzo, non so quanto possa essere affidabile"
Sospiro, cogliendo la logica del suo discorso.
"É che sembra così sincero nel parlarmi e tutto..." dico, passando una mano tra i capelli perennemente in disordine, esausto.
"E magari lo è, okay? Solo... Fa' attenzione. Ricorda qual è la sua famiglia. Se dovesse scegliere tra l'onore, la reputazione e tutte quelle cose là, e una persona a cui tiene, che però in base a certi standard sociali non dovrebbe frequentare... Beh, io avrei dei dubbi sulla sua scelta"
Sospiro affranto.
Ha ragione.
Hermione ha ragione, e io non posso rischiare una cosa del genere.
Non so se sopravvivrei a questo colpo.
Non posso dare quello che è rimasto di me in mano a una persona che potrebbe buttarmi via come se nulla fosse.
Mi annienterebbe.
E io annienterei lui se invece fossi io a spegnere la sua luce con la mia oscurità.
Chi potrebbe mai stare accanto a una persona con continui attacchi di ansia, scatti di rabbia, problemi di autolesionismo, e non crollare?
E pensare che fino a due giorni fa non avrei mai pensato tutto questo.
Non mi porrei un problema simile... Riguardo Draco poi.
La velocità con cui tutto è cambiato per me è assurda.
E mi fa paura.
Non ho scelta, devo farlo al più presto, prima che uno dei due possa ferirsi più del dovuto.
"Ti piace, vero?" mi chiede Hermione.
La guardo, interrompendo il mio dialogo interiore.
"Eh?"
"Draco, ti piace" sorride.
"Perché lo pensi?"
"Harry, dai, è evidente. Non saremo strettissimi come amici, ma in questi anni a scuola ho imparato a capirti guardandoti in faccia... Sei un libro aperto"
"Hey, non è vero!" dico confuso.
Davvero lo sono?
É davvero è ovvio che mi piace Draco?
"Mh, certo. Dai su, vai a sistemarti nella tua camera. Non so fatti una doccia, quello che vuoi, fa' come se fossi a casa tua. Se hai bisogno io sono nella mia camera a studiare"
"Okay, Herm... E grazie. Per tutto" dico evitando il suo sguardo un po' imbarazzato.
"Di niente, Harry" mi sorride abbacciandomi brevemente.
Ricambio il gesto sentendomi sereno per un attimo.
Realizzo così che forse non sono totalmente solo, e questo mi rincuora un po'.
Vado poi in quella che è almeno per il momento la mia stanza.
É semplice e pulita.
Letteralmente i due aggettivi che verrebbero in mente a chiunque nel vederla.
Un letto a una piazza è posizionato al muro, accanto un piccolo comodino con sopra una lampada, frontalmente vi è una scrivania in legno con una sedia pieghevole e poco distante un armadio sempre in legno.
Oltre questo arredamento base, vi è solo una finestra e un quadro di un paesaggio sul muro che altrimenti sarebbe spoglio.
Decido di collegare il cellulare alla presa per caricarlo e nel frattempo mi aggiro un po' per la casa osservando come sia piena di foto ricordo.
Scaccio il pensiero di me, con quasi nessuna foto della mia infanzia.
Decido di farmi una doccia, cercando di non sembrare malato o tossico nonostante questi due aggettivi me li senta cuciti addosso.
Quando arrivano i genitori di Hermione, mi presento la loro educatamente, scusandomi per la mia necessità di stare lì da loro.
La loro gentilezza mi scalda il cuore.
Mi rassicurano sul fatto che aiutare un amico di loro figlia non è assolutamente un problema, e che posso stare quanto voglio.
Quando la signora Granger ha cucinato la cena, ha rifiutato il mio aiuto, dicendo che ero appena arrivato e che dovevo solo riposare.
Inoltre non credo di aver mai mangiato così bene.
Insomma, non ero abituato a tutto ciò, di certo i signori Granger stavano 10 spanne sopra i Dursley, sotto qualunque punto di vista.
Quando lo dissi a Hermione, prima di andare a letto, sorrise comprensiva.
"Non devi preoccuparti Harry, qui sei a casa"
E con quel pensiero mi addormentai sereno, accantonando almeno in quel momento Draco.
---
Ok, da un lato questo capitolo non mi convince, perché mi sembra che la storia stia procedendo troppo lentamente, e come ho già detto non so dove voglio andare a parare, anche se man mano ho in mente vari avvenimenti, che però manco io so dove inserire. Quindi in conclusione: o questa storia avrà tanti capitoli, o non saprò come continuarla e rimarrà incompleta.... Vabbé lo scopriremo insieme lol
-Els
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top