4
Hermione si siede nel banco accanto al mio.
"Harry ma che cazzo è successo, ero preoccupata, mi hanno detto che hai pestato Denis" inizia subito lei, I suoi occhi apprensivi mi scrutano, osservando la mia mano fasciata e notando come sul viso non avessi nemmeno un graffio.
Beh, almeno quello...
Bastano le occhiaie e la mia espressione non proprio serena a dipingermi come un criminale.
"Mi ha fatto perdere il controllo e non si aspettava che scattassi... Nemmeno io in realtà. Sono sempre riuscito a controllarmi, ma oggi no, prima i miei zii, poi lui..."
"I tuoi zii? Che ti hanno fatto?" il suo sguardo si incupisce se possibile ancora di più.
Lei sa a grandi linee di loro e del nostro infelice rapporto.
"Il solito, mi hanno praticamente offeso e non se ne sono nemmeno accorti. Ma non importa, non voglio più averci a che fare" stringo il pugno al pensiero, nonostante faccia male.
"Cazzo Harry... Aspetta, quindi adesso cosa fai?"
"Non lo so Herm, ma non posso tornare in quella casa, davvero..."
"Certo che no. Puoi stare da me... Almeno per un po'. Abbiamo una stanza in più in cui dormiva mia nonna che ormai non c'è più. I miei non dovrebbero dare problemi purché tu faccia la tua parte aiutando in casa"
"Dici sul serio? Cazzo Hermione... Sicura vada bene? Non penso i tuoi avranno una buona opinione di me" dico insicuro.
Sembro un cazzo di detenuto, mi manca solo la divisa arancione.
"Non dire sciocchezze, gli ho parlato spesso di te. Tu cerca di non fare quella faccia davanti a loro e nel peggiore dei casi avranno compassione... Ma almeno hai un letto su cui dormire"
"Aspetta... Quale faccia scusa"
"Esatto! Proprio questa! Sembri totalmente scazzato" mi prende in giro amichevolmente.
"Lo sono" dico alzando gli occhi al cielo.
"Solo non esserlo davanti a loro, okay? E poi cazzo sorridi, hai un'amica disposta ad aiutarti, non é così scontata come cosa"
"Hai ragione... Grazie Herm, comunque prima di fare questa cosa fammi sapere se i tuoi accobsentono. Ah quasi dimenticavo..." dico abbassandomi a cercare nel mio zaino.
"Ecco tieni... Me lo avevi prestato tempo fa. Mai finito, mi annoiava"
"Wow, chi non muore si rivede. Comunque é un romanzo stupendo, non capisci niente" dice lei ridendo e prendendo il libro.
Intanto entra il professore che inizia a spiegare.
I minuti passano... Perché cazzo le lancette dell'orologio si muovono più lentamente del solito?
Sono passati solo dieci minuti e già mi sento opprimere, mi sento come mi stessero fissando tutti.
Guardo di nuovo l'orologio, il ticchettio sembra amplificarsi nella mia testa.
Il gesso che striscia sulla lavagna rimbomba, insieme al rumore delle penne di chi prende appunti.
Cazzo.
Stringo le mani al bordo del banco, le nocche della mano fasciata bruciano, ma il mio cervello sembra ignorare quel dolore.
Cerco di controllare il respiro, ma sembra impossibile.
Più ci provo, più mi sento mancare.
"Harry" un sussurro mi arriva all'orecchio, nonostante il panico.
Mi giro, consapevole che il professore continua a parlare e scrivere alla lavagna, ignorandoci.
Basta un attimo, e vedo i suoi occhi incupirsi.
Riesce a capirmi troppo bene e questo mi spaventa.
"Digli che stai male cazzo" bisbiglia.
Non posso scoppiare qua, davanti a tutti, come uno psicopatico.
Non si tratta di scattare contro qualcuno, come con Denis.
Non è uno sfogo fisico.
É mentale, e questo spaventa le persone... Spaventa me.
"Professore non mi sento bene, posso andare in infermeria..." lo dico velocemente, sembra costarmi uno sforzo enorme, sembra che io abbia ancora meno fiato.
"Mh? Certo Potter... Stai bene? Vuoi che ti accompagni qualcuno?"
"Vado io" dice Draco, ancor prima che il professore finisse la frase.
Hermione sembra shockata, non aveva nemmeno notato il mio stato, immersa nei suoi appunti.
Mi alzo e praticamente mi teletrasporto fuori dalla classe, con Draco che cerca di stare al passo.
"Harry... Harry, cazzo! Fermati!" mi afferra per il polso bloccandomi contro gli armadietti.
É la seconda volta oggi, bene.
"Respira Harry, RESPIRA. Lentamente... Okay?"
Ma il filo dei miei pensieri è ancora troppo confuso, il silenzio in questo corridoio sarebbe perfetto per calmarsi, eppure é quasi troppo assordante.
Delle lacrime mi bagnano inaspettatamente le guance.
Inizio a scivolate verso il pavimento fino a toccare terra, e Draco insieme a me.
Le nostre gambe sono intrecciate in un modo strano.
Poggia le sue mani ai lati del mio viso e la sua fronte sulla mia.
"Calma, Harry, va tutto bene. Ci sono io adesso qui con te" sussurra a fior di labbra.
I nostri nasi quasi si sfiorano.
Chiudo gli occhi, sentendo il suo respiro mischiarsi al mio, diventando sempre più regolare.
Passano alcuni minuti; apro gli occhi, perdendomi nei suoi.
Il mio sguardo cade sulle sue labbra.
Trattengo l'istinto di baciarlo, non voglio rischiare e rovinare tutto.
Invece lo abbraccio, affondando il viso tra l'incavo del collo.
Il profumo della sua pelle mi rilassa ancora di più, come una droga, di cui sono abbastanza sicuro esserne dipendente.
Mi stringe a se, accarezzandomi delicatamente i capelli con una mano.
"Grazie" dico con un filo di voce.
Ebbi la sensazione che stesse sorridendo.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top