Il ragazzo non voleva crederci, era il killer. Era davanti a lui, era terrorizzato.. solo ricordare come quell'essere lo aveva ucciso, decise di correre dagli altri.. doveva avvisarli, il Killer era tornato, ora avrebbero potuto programmare la loro vendetta.

-Per quale motivo stai correndo Benson?-

In tutto questo tempo, Carly era cambiata. Era diventata più rigida e fredda con tutti, anche con suo fratello.

-L'ho visto. È tornato.. il purple guy è qui!-

-Non sarà come l'ultima volta?-

-No. Ne sono sicuro.. quello sguardo e quella divisa non me la dimenticherò mai-

Disse il ragazzo, era adirato e bramava vendetta. Non avrebbe mai dimenticato come era stato ucciso, in quale modo orrendo gli era stata strappata la vita senza alcuna pietà. Carly, dal canto suo, stava ammirando il bastone da passeggio che reggeva in mano.

-Che cosa facciamo?-

In lontananza si sentì il rumore della porta che si apriva. La ragazza chiuse gli occhi ed iniziò a pensare.

-Lasciamo la guardia in pace almeno per questa notte. Da domani inizia il vero inferno.-

Dopo aver detto quelle parole, la ragazza iniziò a far roteare il bastone per poi battere la punta sul pavimento di legno del palco. Sembrava che preferisse utilizzare il cervello piuttosto che la forza bruta.

Fu in quel momento che scoccarono le sei del mattino. Tutti ritornarono ad essere dei robot, quelli che sarebbero rimasti ad essere per l'eternità. Videro la guardia passare davanti, tutti i tre ragazzi presenti sul palco rimasero a fissare la divisa viola che la guardia indossava. Viola, come ciò che rappresenta. La morte.