Shadows of the past and the future

-Credi che dovremmo agire adesso?-

--

-Va bene... andiamo allora-

I due apparvero davanti al killer. Appena li vide, cercò di scappare, ma non ci riusciva, la stanza era diventata nera proprio come la scorsa volta.

-Cosa volete da me?-

-Non vogliamo farti del male. Siamo qui per aiutarti-

-Chi siete voi due?-

-Ci chiamano emissari della notte, terrore del buio. Siamo ombre-

-Perché mi ricorda il Team Rocket?-

-Ah bho-

-Perchè siete qui... Ombre?!-

-Vogliamo impedire che qualcuno a cui tieni muoia. La guardia notturna verrà messa nella trappola se tu non agirai-

Il killer sbarrò gli occhi, non poteva lasciare che la guardia morisse, ma come fare?

-... C..cosa devo fare?-

-Devi solo fare quello che pensi che sia meglio per tutti-

-Come posso fidarmi di due tizi che hanno cercato di uccidermi?-

In quel momento le ombre di guardarono, poi rivolsero lo sguardo verso il killer. L'ombra che parlava in binario cercava di togliersi quella maschera d'oscurità che la avvolgeva, per riuscire a rivelare il suo volto, una ragazza dagli occhi verdi e capelli biondi.

-Perchè io sono il tuo passato-

Dal canto suo, l'altra ombra riuscì anche lui a togliersi la sua maschera, rivelando il volto di un ragazzo sporco di fuliggine.

-Ed io sono il tuo futuro-

Il killer rimase a bocca aperta, tutte quelle notizie in un colpo solo...
Le ombre dal canto loro tornarono alle loro forme originali.

-Questo vuol dire...-

-Che tu dovrai morire al posto suo-

-Siamo qui per aggiustare il passato. Per rendere il futuro un pochino più piacevole-

-COME POSSO FARE UNA COSA DEL GENERE... DOPO TUTTO QUELLO CHE HO PASSATO?-

-Vuoi lasciare la guardia nottura a morire?-

-... Io... Non so cosa fare... rivoglio la mia vecchia vita indietro. Vorrei non aver mai incontrato William e non aver mai fatto la conoscenza di Baby... quella Zoccola la odio.-

-Guarda che ti sente-

-Facciamo una cosa, ti lasciamo pensare a quello che tu vuoi fare... il suo destino e nelle tue mani-

E detto ciò, tutto tornò alla normalità.
Dal canto suo, il Killer non riusciva a capacitarsi in che situazione si trovava, doveva decidere tra la sua vita e quella della guardia notturna. Voleva avere un parere, prese le chiavi di casa e la giacca per poi uscire e dirigersi dove abitava Isaac, il datore di lavoro della Guardia notturna.

Ore 5.30 del mattino. Casa di Isaac.

-Che diamine ci fai qui alle cinque del mattino?-

-Dobbiamo parlare.-

E detto ciò, il killer entrò nella casa dell'uomo senza neanche chiedere il permesso.
Egli chiuse la porta e andò a preparare del caffè.

-Quale buon vento ti porta qui?-

-Di sicuro non il vento del Nord-

-Sei sempre con la battuta pronta. Sai.. mi ricordi una persona... che molto probabilmente mi odia-

-O'Brian.. mi hai raccontato la tua storia un bordello di volte.-

-Già... me lo dimentico sempre...-

-Mi chiedo cosa ci faccia tu qui.. tu sei..-

-Sì sono una sottospecie di antenato, ma questa è un altra storia. Ma ora dimmi... perchè sei qui?-

Disse mentre si sedeva a tavola, porse una tazza di caffè al Killer, che accettò.

-Mentre guardavo la televisione, sono apparse due creature. Erano due ombre oscure dagli occhi bianchi. Mi dissero che il destino della guardia notturna era in pericolo, a causa mia loro l'avrebbero messa nella "trappola"-

-Uhm... vai avanti-

-Mi hanno anche detto che loro rappresentano il mio passato ed il mio futuro... e che se non farò qualcosa prima che la guardia arrivi all'ultima notte.. ella morirà.-

-Capisco.-

L'uomo si mise a pensare, sapeva che di sicuro quelle ombre gli avevano chiesto un cambio di anime. Quella del killer per salvare l'anima della guardia notturna.

-Questo spiega la profezia.-

-La.. profezia. Intendi quel monologo che ho sentito tramite una telecamera rotta?-

-Sì-

-Andiamo.. cosa può c'entrare quella cosa con il mio problema?-

-Pensaci. Oggi ho osservato la guardia per tutto il giorno... finchè non l'ho vista entrare nel covo dei pirati.-

-Aspetta... Uno ti tradirà... Foxy dovrebbe tradirmi? Andiamo io ho il pieno controllo degli anima...-

Non diede il tempo alla ragazza di finire che Isaac era scattato in piedi.

-Non hai ancora capito. UNO TI TRADIRÀ, Foxy, UNO MORIRÀ, la guardia notturna, UNO SOFFRIRÀ UN FATO PEGGIORE DELLA MORTE, Tu!-

Il killer iniziò a guardare Isaac.

-Tu ti tormenterai tutta la vita per aver mandato al patibolo tua sorella. Tua sorella Melanie morirà per mano tua. Finchè tu non farai qualcosa per impedire che la profezia si avveri.. il futuro rimarrà quello. Ora hai capito?-

Il killer aveva gli occhi sbarrati. Non voleva credere alle parole di Isaac, ma dovette ricredersi... aveva ragione.

-No... No. Mia sorella non può morire così. Io mi rifiuto di credere ad una stronzata del genere.-

-Ascoltami. L'unico modo per impedire che il futuro si avveri e cambiarlo. So che non abbiamo indizi... ma sappiamo la data in cui succederà, ovvero tra tre giorni a partire da oggi. L'unica soluzione sarebbe sacrificarsi al suo posto... ma non saprei.-

-No, impossibile. in tutta la mia vita trascorsa mi sono resa conto che se ti trovi in difficoltà, e devi prendere una decisione che comporta una complicazione..-

-Esiste SEMPRE una seconda scelta- disse Isaac finendo la frase - Forse non devi per forza sacrificarti tu, però non mi viene in mente nulla. Ad ogni modo, se dobbiamo pensare a qualcosa dobbiamo sbrigarci, tra pochi minuti devo andare alla pizzeria.- disse mentre si alzava e metteva la sua tazza nel lavandino.

Sam si alzò dalla sedia, ed emulando Isaac, mise la tua tazza nel lavandino, per poi mettersi alla finestra che dava sulla città, il panorama era ipnotizzante, i suoi pensieri invasero la sua mente, e nel mentre la città iniziava a movimentarsi, la ragazza cercava una soluzione ai suoi problemi. Di solito i problemi oppure le idee non arrivano da sole, ma quel giorno andò diversamente.

-Come sarebbe a dire che hai perso la piantina della pizzeria? Dannazione Andrea, lo sai che questa è la terza fotocopia che ti stampo.- disse Isaac, al telefono, e nel mentre si dirigeva verso il tavolino del salotto, a Sam venne un illuminazione, come un fulmine a ciel sereno. L'uomo, accortosi della ragazza che cercava la piantina al suo posto, decise di mettere giù la chiamata e dirigersi verso di lei.

-Perchè non mi è venuto in mente prima- disse mentre armeggiava con il foglio che cercava. -loro non potranno mai entrare nella stanza in cui sono morti, questo comporterebbe in loro una paura primordiale, hanno paura di ritornare sulla scena del crimine.- disse mentre si appoggiava sul tavolo con i progetti.

-Che stai farfugliando?- chiese Isaac confuso

-La stanza in cui... vabbé, hai capito. E' priva di telecamere, e per questo che ho potuto agire indisturbata, ma tornando a noi. Durante la sua ultima notte, mia sorella si farà catturare da loro.. non oso immaginare cosa succederà. Ma se riuscissi a attirarli,almeno fino all'entrata della porta, sarei già a buon punto. Però non so come attirarli fino al punto indicato.- Concluse la ragazza, con una nota di disperazione, Isaac sapeva che avrebbe fatto qualunque cosa pur di proteggere di sua sorella.

-Un secondo.- disse l'uomo -Se non sbaglio, hai nominato delle ombre prima. Quindi, se tu chiedi a una delle due ombre di farsi seguire. Non è una brutta idea.- disse Isaac sorridendo. Negli occhi della ragazza si intravedeva un barlume di speranza, forse non tutto era perduto.

Isaac sorrise, e notando che tra cinque minuti sarebbe dovuto uscire di casa, andò in camera sua a prendere qualcosa. Sam lo seguì con lo sguardo cercando di capire cosa aveva in mente quel tipo, lo vide ritornare con un cofanetto in mano, egli lo aprì e mostrò l'anello alla ragazza.

-Quando ti senti giù di morale e credi che tutto sia perduto, ricorda di indossare questo- disse Isaac prendendo un anello blu con un simbolo al posto di un gioiello e glielo porse.- Ricorda sempre di mettere l'anello nel medio della mano destra. E di ripetere queste parole.- disse, per poi prendere fiato.- "In fearful day, in raging night, with strong heart full, our soul ignite. When all seems lost in the war of light, look to the stars, for hope burns bright!"- concluse sorridendo, la ragazza accettò il regalo e lo mise in tasca. Isaac andò a cambiarsi e quando tornò nel salotto, volendo chedere a Sam se voleva un passaggio, ella era sparita. Isaac scosse la testa sorridendo.

-Bhé, lo ha fatto in pieno stile Batman!- per poi uscire e chiudersi la porta dietro di sé.

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