Mechanical Instinct
23 Agosto 2010, ore 12.30
-Dove vorresti andare dunque?- chiese Sam mentre litigava con la forchetta e gli spaghetti, era tornata sei ore fa dal lavoro e non era del tutto sveglia, e molte volte sembrava persa nel vuoto come se stesse pensando a qualcosa. -Andrò a Toronto, David, così si chiama il Detective, mi ha detto che questo sabato ci saranno le selezioni per l'accademia di polizia, certo dovrò fare il test d'ingresso quindi prima do la conferma e prima posso studiare ciò che mi chiederanno, tutto qui- disse Melanie mentre finiva il suo piatto di pasta per poi alzarsi e poggiare il piatto nel lavabo del lavandino della cucina. -Non se ne parla nemmeno!- disse Sam alzandosi di scatto per poi andarsene senza dire più nulla, Melanie la guardò andarsene per poi iniziare a sparecchiare la tavola ed a lavare i piatti.
23 Agosto, ore 16.00
La ragazza si trovava sul divano, ancora lì a fissare il volantino consegnatole da David stamani alle dieci mentre Sam dormiva, era indecisa, un lato di lei voleva andarci ma l'altra voleva rimanere lì con sua sorella, pensava che poi arrivata a Toronto si sarebbe pentita della scelta fatta, forse perché avrebbe pensato di aver abbandonato sua sorella. Ella si distese sul divano, sapeva che presa una scelta non si poteva tornare più indietro, ci pensò bene prima di prendere il suo telefono e il biglietto da visita di David tra le sue mani, La ragazza sospirò decidendo la cosa migliore sia per lei che per la sorella -So che mi odierai Sam. Ma non posso lasciare un maniaco a piede libero- disse per poi iniziare a comporre sul telefono il numero privato di David. -Si pronto? qui è il Detective Manganiello che parla, come posso aiutarla?- Disse la voce di un uomo al telefono, -Ehi David, sono Melanie Puckett- disse la ragazza con voce stanca e stressata -Ehilà, non mi aspettavo una risposta così tanto veloce! quindi...- La ragazza non diede all'uomo il tempo di finire di parlare dichiarando di voler iscriversi alla scuola di Toronto, l'uomo rimase un attimo in silenzio cercando di concepire ciò che il suo orecchio aveva sentito -pronto?- disse la ragazza dall'altra parte del telefono leggermente preoccupata a causa del silenzio dell'uomo, -Ci sono, ci sono. Mi ero incantato un attimo.. ehm.. che dire, va bene. Puoi partire già domani mattina per Toronto, gli esaminatori vogliono tenere d'occhio i futuri studenti in modo da capire che tipo di Detective diventeranno, in quegli anni mi sentivo osservato- disse David in tono divertito cercando di far cambiare umore alla ragazza, cosa che non funzionò -ad ogni modo, dovrai stare per molto tempo in quell'accademia, quindi se vuoi veramente partire cerca di salutare tutti oggi stesso- disse il detective per poi dire alla ragazza che alla scuola ed all'iscrizione ci avrebbe pensato lui, i due si salutarono e si diedero appuntamento al giorno dopo alle cinque del mattino davanti casa della ragazza.
Giorni nostri
il killer viola iniziò a ridere di gusto, per iniziare a camminare per la piccola cucina della pizzeria -Allora, Detective, le è piaciuto lo spettacolo che le ho offerto?- disse tra le risa mentre la guardia sentiva i passi del killer sempre più vicini, in silenzio la ragazza si sporse cercando di trovarlo, e lo vide di profilo non molto lontana da lei, tornò subito alla sua postazione facendo il minimo rumore, iniziò a pensare ad un piano che decise di chiamare "Salvare Trina ma allo stesso tempo non farsi ammazzare", essendo che il nome "Salvarsi il culo e portarlo a casa" era già stato preso, sempre in silenzio girò attorno al suo nascondiglio e si avvicinò alla ragazza a terra, la vide agonizzante ma cosciente, si avvicinò a Trina rassicurandola e promettendole la libertà, ella era confusa e Melanie capì che era meglio muoversi se non voleva aggravare la situazione della ragazza, si guardò attorno e vide il killer viola di spalle davanti a sé, il suo cuore pareva essersi fermato per un istante, le parve di essere in una specie di videogioco ed in quel momento doveva scegliere se salvarsi le chiappe e scappare dalla cucina rifugiandosi poi con un cadavere ambulante in ufficio oppure prendere la pistola che si trovava sulla cintola di Trina e fare fuoco? la voglia di fare fuori un assassino per ripulire la città dal veleno che la stava infettando era alta ma aveva imparato una cosa nella scuola di polizia, ed era quello di prendere come esempio un personaggio dalle grandi doti intuitive, ed era da allora che aveva conosciuto Batman il più grande detective mai esistito nella storia della Dc Comics e se aveva imparato qualcosa dal cavaliere oscuro era "Se tu dovessi mai uccidere un assassino, il numero degli assassini nel mondo rimarrebbe lo stesso" e se ci pensava, aveva ragione, rinunciò alla tattica omicida e mise in pratica quello che il suo prof di psicologia criminale adorava chiamare "Istinto meccanico"
4 Dicembre 2010, Accademia di polizia. Toronto, Canada
Sembravano passati anni da quando era entrata a far parte dell'accademia, le lezioni erano iniziate a Settembre e tutto filava liscio come l'olio, ma la cosa che preoccupava di più la ragazza era il silenzio di sua sorella niente chiamate o messaggi da parte sua e David aveva scoperto che Sam si comportava in modo sospetto da quando aveva finito i turni al Circus Baby Pizza World, David sospettava che le fosse successo qualcosa ma le acque si calmarono agli inizi di settembre, David riuscì a parlarle per poco mentre si dirigeva in un sito in costruzione.
-Cosa vuoi ancora dalla mia vita- disse la ragazza mentre entrava nell'edificio in costruzione -voglio parlarti, tua sorella vuole sapere come stai e cosa stai facendo sono passati molti mesi dall'ultima volta che vi siete viste. quindi..- la ragazza lo interruppe -digli a quella piccola peste che mi hai visto, sto bene e non ho bisogno di un babysitter che mi tenga d'occhio 24 su 7, ora devo andare, addio!- Disse mentre trascinava fuori il detective, e così fece riferì parola per parola ciò che Sam gli aveva riferito.
-Ehy, Seattle ci sei?!- disse il prof della quarta ora cercando di risvegliare dai suoi pensieri l'alunna -Sì ci sono Professor Norton- Disse la ragazza mentre guardava la lavagna e si annotava gli appunti mancanti, -Sai di cosa stavamo parlando allora, non è così?- chiese il Professore con aria di sfida, si diceva che facesse così con tutti gli allievi per vedere se essi avevano ascoltato oppure no, la ragazza esaminò gli appunti in suo possesso e la lavagna concludendo che quella era la lezione dedicata agli "Istinti" umani. -Stava spiegando che l'uomo, per precisare la psicologia dell'uomo, in diverse situazioni innesca in sé una cosa chiamata "Istinto" e che di questa cosa ne esistono tre grandi categorie. L'istinto Meccanico, quello che ti fa compiere determinate azioni come ad esempio, appena vedi un serial killer in casa scappi oppure ti fermi a chiamare la polizia. L'istinto di sopravvivenza è una sorta di Fax simile del primo nominato, a differenza che se vedi un serial killer in casa scappi e basta. E per finire, L'istinto omicida, quello che in caso qualcuno ti faccia un torto, lo ammazzi e basta. La maggior parte delle persone prende decisioni basandosi su ciò che gli dice il cervello, il cuore oppure il corpo stesso, che siano giuste o sbagliate non ha importanza, siamo noi stessi gli artefici del nostro destino.- concluse la ragazza spostando lo sguardo sul suo professore, che sembrava soddisfatto del suo piccolo pargolo, la campanella suonò decretando la fine della lezione.
Giorni Nostri
-La vuoi sapere una cosa Melanie?- disse il killer girandosi e vedendola in difficoltà col il corpo privo di sensi della ragazza in rosa -Se vuoi fare qualcosa di buono ma cerchi di non farti scoprire, evita di fare rumore. Corri, piccolo coniglietto, CORRI!!- tuonò il killer per poi avventarsi sulla sua preda, La guardia lo scansò facendo cadere il corpo inerme di Trina, che si svegliò bruscamente, ella si guardò attorno e vedendo la ragazza e il killer viola lottare per una pistola decise di agire, si alzò di scatto e prese alcune padelle, si rigirò a guardare come stava messa la guardia, e notò che stava avendo la peggio, vide la maschera nera con dettagli oro vicina al volto della sua preda, lo sciacallo non avrebbe mollato la presa per nulla al mondo. -Ehy, Anubis!- urlò la ragazza mentre si avvicinava allo sciacallo in modo intimidatorio -Che vuoi Mehen!- disse Anubis girandosi infastidito. -Ciò che ti crea, ti distrugge!- disse per poi urlare alla ragazza un "Tappati le orecchie" Melanie ubbidì e in men che non si dica, Mehen, Trina per gli amici, iniziò un concerto musicale in Live con le pentole, Anubis iniziò a urlare, la maschera che conteneva il volto del killer iniziò a rifiutare il proprio ospite mostrando un volto con due cicatrici singolari una partiva da sotto il sopracciglio destro per poi arrivare fino all'attaccatura dei capelli, mentre dalla parte opposta, partiva da sopra lo zigomo sinistro e finiva qualche centimetro sotto il mento, Melanie provò a mettere a fuoco il volto di Anubis, ottenendo scarsi risultati anche a causa di Trina che la trascinava via -CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO?- -Ti spiego tutto dopo ok, mi prometti di non uccidermi fino ad allora?- -Forse- disse Melanie sbuffando.
Spazio Autore:
Ciao, per chi si stesse preoccupando per me, sto bene tranquilli e che la scuola mi sta uccidendo e montare video non è la soluzione al problema, ma questa Is Another Story.
Commebtate, votate e ci vediamo al prossimo capitolo che è in preparazione (se non pubblico spesso e perché sto cercando di allungare i capitoli e questo mi richiede moooolto tempo, ora torno a studiare le riprese video. Sciaow)
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