Me lo ricordo ancora que morso che mi fece focxy, per il suo mal funzionamento,causato perché la pizzeria non aveva abbastanza soldi per ripararlo. Io quando ero ancora una bambina piccola,decisi di avvicinarmi a focxy salendo sul palco per giocare con lui. Non mi rendevo conto del pericolo che stavo affrontando,perché non riuscivo né ancora a leggere il cartello. Notai che più mi avvicinano, più lui faceva strani movimenti. Mentre continuava  a raccontare storie sui pirati, la sua voce cambiò e diventò  con un tono sempre più basso,con piccoli lamenti, non semplici lamenti, ma lamenti umani, grida disperate di un bambino. Io indietreggia per un secondo, quando notai un pezzo di maglietta arancione, che spuntava da un piccolo foro del suo costume. Avanzati pensando a scoprire quella cosa, sempre più vicina, sempre più vicina, quando ad un tratto,un guardiano gridando disse:<scappa>. Ma non feci in tempo a scappare che focxy mi morse,staccandomi il lobo frontale. Mia madre si mise a piangere e a gridare come gli altri che c'erano nel locale. Un abulanza venne velocissima e mi portò in ospedale. Ma non fece in tempo,perché io ero già morta dal colpo.E ora sono un anima dentro un corpo di una marionetta. Applet,il mio animatronico preferito.Da quel giorno, non rivisti più mia madre e me anche mio padre. Passai una notte tutta sola,non riusciva a dormire,perché qualcuno, mi continuava ad aprire la scatola e puntarmi una luce di una torcia in faccia,ad un certo punto però stufa di quella torcia,decisi di uscire dal pacco per seguire quello che continuava a puntarmi in faccia la torcia per poi rubarglela. Uscita dal pacco, mi accorsi che non ero più nella pizzeria, ma in una casa, e quello che mi continuava a puntare la torcia in faccia, era un bambino. Un bambino in carne e ossa, che quando mi vise,scappò rifugiandosi in camera sua chiedendomi la porta in faccia. Io non capivo ne ancora perché lui stesse scappando da me,ma mi bastò guardarmi allo specchio e stare vicino al bambino per capire.