Staring at the ceiling in the dark
Same all empty feeling in your heart
'Cause love comes slow and it goes so fast
Well you see her when you fall asleep
But never to touch and never to keep
'Cause you loved her too much and you dived too deep

Let Her Go - Passenger

Aria è sveglia dall'alba e mi scoppia la testa. Guardo Mic che passa a Sam la tazza del caffè; si muovono per la cucina e trovano sempre il modo di toccarsi per caso. Neanche un bisogno vitale impedisse loro di allontanarsi oltre un certo limite. Conosco quella sensazione. Il brivido del contatto con Lucia, nella ricerca di una continua conferma che non fosse solo una bella favola è ancora ben inciso dentro di me, tanto da farmi stare male anche adesso, seduto a tavola nella cucina assolata. È una di quelle giornate in cui un brivido elettrico mi scorre sotto pelle e vorrei strappare e rompere. Distruggere ogni cosa mi passi tra le mani.

Aria sbatte la tazza, il coperchio salta via e mi ritrovo coperto di latte. «Cazzo!»

Mi alzo e spargo latte sul pavimento. Mic ride. Sam mi passa uno strofinaccio e trattiene un sorriso. Le brillano gli occhi, non l'ho mai vista splendere così. Aria batte insieme le mani per farsi i complimenti. Mi tolgo la maglia imprecando di nuovo mentre lei canta: «Azzo, azzo, azzo». Sono un fratello terribile.

«Me la guardate un attimo? Mi vado a cambiare» brontolo. Aria fa un sorriso di quelli che riserva solo a me e non riesco neanche a sgridarla mentre mi schizza altro latte sbattendo sul tavolo le mani.

Salgo di sopra, mi cambio e saluto Vanessa che trasporta un cesto di biancheria da stendere. «Ti aiuto».

Me lo passa con un verso di sollievo. «Grazie, Chris, sei un tesoro».

Con le madri ci so fare. Anche con la mia non ero male, ma la situazione era molto più complicata lì. Non che Vanessa e Zanna riescano a non discutere per ogni cosa: sembrano cane e gatto, lei vede tutto rosa, lui tutto nero. E si scontrano. In questo periodo parlano spesso di Frog, dei rischi che corre lui per cercare di sovvertire l'ordine delle cose e del pericolo che si avvicina a questa casa e che tutti fingiamo di non vedere. C'è una falla nel sistema, grande come un meteorite, altrimenti quel sasso non sarebbe arrivato fino alla finestra e la camera non avrebbe preso fuoco. Loro pensano che non sentiamo le loro discussioni, ma questa casa ha muri troppo sottili. Zanna sa che presto dovrà diminuire la scorta e la protezioni intorno alla casa. È quello che più lo mette in allerta, insieme alle continue minacce che arrivano per posta e che strappa senza aprire, alla preoccupazione quando Vanessa va in tribunale o quando noi usciamo. Tace, stringe i denti, sa che non possiamo chiuderci in casa, che soprattutto Mic deve essere libero.

Rientro in cucina insieme a Vanessa. Mic abbraccia Sam che è appoggiata al bancone della cucina. Si dividono in fretta, appena ci sentono entrare. La madre di Mic finge di non vedere ed esce in giardino a stendere i vestiti. Io mi fermo a braccia conserte sulla porta e so benissimo che espressione ho in faccia perché Mic schiocca la lingua sul palato e sbuffa. «Non hai da fare, Christian?»

«Un'idea ce l'avrei». Metto le mani nella tasca dei jeans e tiro fuori le chiavi della moto di Zanna. Le ho prese nel suo studio la sera in cui gli ho portato i soldi.

Lui alza lo sguardo su di me e capisce. Volevamo già farlo tanto tempo fa, quando ero sempre in questa casa perché conteneva tutto ciò che più amavo.

Lui lancia uno sguardo teso alla porta.

«È in servizio, torna stasera» dico.

Mic accenna un sorriso poco convinto. «Tu sei pazzo».

Sollevo le spalle. «Allora, ci stai?»

Sam prende in braccio Aria. «Io non voglio essere coinvolta in qualsiasi cosa abbiate in mente. Se ti fidi, Chris, gioco con Aria. Così sei libero». Mi studia ancora un secondo e mi sento ribollire dentro. Penso che sia meglio passare la giornata lontano da lei. «Sembri stanco».

«E tu sei bellissima, invece. Cosa avete combinato ieri? Anche Mic sembra meno pallido e tormentato del solito». Allungo una mano e libero un frammento di roccia di una strana sfumatura blu dai capelli di Sam.

Lo sguardo di Michele taglia l'aria e mi piazza davanti un caffè. «Tieni. Così impegni la bocca e le mani in altro». Non me lo diranno, ma gli equilibri sono cambiati.

Resta da vedere chi si farà più male tra loro due, alla resa dei conti.

«Se vuoi lavorare sulla moto ci sto, ma lascia in pace Sam».

«Le ho fatto solo un complimento, non me la sono mica fatta, io».

Entrambi, se potessero, mi inchioderebbero al muro. Sam prende Aria tra le braccia ed esce in giardino senza una parola e Mic sbatte una mano sul tavolo.

«Non ti arrabbiare, dai. Si vede anche da lontano» cerco di giustificarmi.

Usciamo in giardino e Sam ci guarda passare; un sorriso leggero sulle labbra e gli occhi scuri che riflettono il sole tiepido del mattino. Seppellisco le mie sensazioni più in fondo che posso. I momenti passati con Lucia vanno e vengono, non mi lasciano tregua in questi giorni, ma ogni anno è la stessa storia. Non mi uscirà mai dal cervello e non voglio che lo faccia.

Mic si dirige verso il garage e porta sul piazzale la moto di Zanna.

«Sei sicuro di quello che fai?»

Non ho mai modificato un motore, ma l'ho visto fare. «Dopo la proviamo».

«E stanotte dormiamo fuori di casa, o in una cella».

«Non lo verrà mai a sapere. È un poliziotto, Mic. Guida ai cinquanta orari quando va forte e non la usa quasi mai».

«Mi sa che non lo conosci abbastanza, Chris». Fa uno sguardo strano e non capisco a cosa pensi, ma mi mette i brividi. «Fai un lavoro fatto bene».

Per potenziare la moto devo rimuovere due blocchi all'interno del motore, lavoro in silenzio e Mic mi passa gli attrezzi, alla fine non riesco più a trattenermi: «Cosa combini con la ragazza del fiume?»

«Sam?»

Svito un bullone. «Elena è più forte e conosce le tue carte». Non alzo la testa dal motore della moto, non voglio in nessun caso guardarlo in faccia mentre gli dico queste cose.

«Le mie...» Si blocca e la tensione tra di noi diventa così densa da saturare l'aria anche all'aperto. «Sam è diversa». Una frase che racchiude un mondo. Occhi neri che hanno visto privazione e schiavitù, tormenti che sfoga sulla pelle, la possibilità di riscatto che questa famiglia le offre e poi lui, il ragazzo perfetto, che le nasconde un male terribile allo stadio terminale. La ferirà a morte, molto più di quello che le ha fatto Frog in questi anni.

«È per questo che ti dico che la stai legando a una nave che affonda».

«Non ne sai niente tu» sibila lui.

Gli lancio un'occhiata di rammarico, vorrei davvero essere all'oscuro del dolore che si prova, ma ci sono passato per primo e una cicatrice di quel tipo non la auguro a nessuno, soprattutto a una persona come Sam. «Aprirai una ferita che non si chiuderà più e quando ti invocherà nelle notti insonni o dopo aver sognato di perderti una volta ancora, in mille modi diversi, dopo aver sentito la tua presenza come se fossi davvero tornato, averti stretto tra le braccia, baciato, amato, e poi realizzato che era solo illusione, dopo tutto questo, tu, non potrai esserle d'aiuto». Di nuovo Lucia nella testa, la sua presenza è un tormento e un sollievo. Ripenso ai primi tempi, quando ero convinto che avrei dimenticato il suo viso, non è andata così, lei vive abbracciata ai miei passi in ogni momento. L'amarezza mi sale in gola e si fonde alle mie parole. Gli faccio del male in ogni modo possibile e non ho altra via per stargli vicino e chiedergli aiuto perché lui ha gli stessi occhi e mi fa male anche solo guardarlo e sapere la verità. «Quando Sam andrà in pezzi, tu non ci sarai più».

Sento solo il rumore dei passi di Michele che si allontanano sui ciottoli del vialetto. Rimango solo con i miei ricordi affilati.

🦋 🖤Spazio Fede 🖤  🦋

Vi è mancato Chris? Un po' anche a me. Ci trasporta in un mare di confusione, disperazione e ricordi... modificare la moto di Zanna e renderla più veloce, ci sarà utile?

Secondo voi le parole di Chris hanno un fondo di verità?

Nel prossimo capitolo vedremo un amore lontano. Facciamo un viaggio indietro nel tempo? Diamo più spazio a Chris e ai suoi ricordi?

Vi aspetto

🌙 Notte

Fede