24b - Non lontano dal cuore
Well, you only need the light when it's burning low
Only miss the sun when it starts to snow
Only know you love her when you let her go
Let her go - Passenger
Spalanco gli occhi nella stanza di Lucia. La pelle coperta di sudore e un grido muto che muore in gola. Sono seduta sul fondo del letto e le coperte mi legano le ginocchia. Il pavimento è pulito, le mie cose appoggiate in un angolo. Il libro di fiabe è sul comodino. Mi alzo e lo infilo nella borsa che porterò con me. Cerco di calmarmi mentre quasi cado in corridoio.
La porta della camera di Mic è accostata. Non la chiude mai. La spingo piano, quel tanto che basta per intrufolarmi dentro. Sta dormendo sul fianco, rivolto verso la finestra, con addosso un paio di boxer. Il lenzuolo è stropicciato da un lato. Mi avvicino. L'immagine del sogno mi è rimasta impressa nella retina e quasi lo rivedo annegare nel suo stesso sangue mentre con l'ultimo respiro mi accusa di aver portato la distruzione nella sua casa. Non permetterò a Frog di trovarmi qui, non gli lascerò rovinare la famiglia che mi ha fatto credere nelle favole.
Tutte le notti, da quando dormo in questa casa, Mic si lamenta nel sonno, allora vado da lui e mi rannicchio sulla sedia della scrivania, con le gambe strette al petto. Anche stanotte sarà così. Mi piace stare in questa stanza perché ogni angolo ha l'odore di lui. È un profumo che unisce tutto quello che Mic fa durante il giorno, tutto quello che è. È un'essenza.
Dalla mia posizione, lontana dal letto dove lui dorme, gli guardo la schiena nuda. Il drago spicca sul suo fianco, nero alla luce della luna. Ripenso alle sue parole. Protegge il mio cuore. È fragile.
Mic si volta verso di me senza svegliarsi e un ciuffo di capelli castani gli cade sugli occhi. Il desiderio di avvicinarmi e scostarlo mi fa formicolare le dita. C'è un'ombra, in fondo alla mia anima, che continua a lanciare un allarme quando penso di toccare e, soprattutto, farmi toccare da qualcuno. So che dovrò superarlo, prima o poi.
Mic geme piano e si stringe al cuscino. Fa male vederlo così e non riuscire a capire cosa lo tormenti. Lo guardo stringere i denti, corrugare la fronte ed emettere quel lamento basso, continuo. Mette i brividi.
Vi ho detto che in questa casa c'è un maleficio, un sortilegio, e anche Mic ne fa parte. La bestia la porta dentro. Una creatura malvagia che non lo lascia in pace e lo corrode minuto dopo minuto. Da qui vedo solo un corpo perfetto, il viso serio e pallido, le labbra strette. Ma c'è qualcosa di terribile sotto, e io non so cosa sia perché lui non mi ha mai permesso di entrare nel suo mistero.
Mi alzo dalla sedia e mi inginocchio accanto al letto. Gli sfioro la fronte che scotta. Abbiamo preso freddo ieri notte alla serra. Lui accarezza il mio braccio a occhi chiusi.
«Hai la febbre. Cerca di dormire» sussurro.
«Resta con me, stanotte».
Non so se sia sveglio o meno. Voglio solo che dorma tranquillo, senza gli incubi che lo tormentano. Allora faccio un profondo respiro per calmare il cuore e mi stendo accanto a lui. Mic mi fa spazio e mi abbraccia la schiena, poi affonda il viso tra i miei capelli. Resto ferma ad ascoltare il suo cuore calmarsi insieme al mio.
«Non c'è più tempo, Luce. Lo senti questo vento?» Lo dice agitato, con paura. Nel delirio della febbre. Chi è Luce? Quale vento?
«Avrai tutto il tempo che vuoi. Cerca di dormire».
Le sue labbra si stirano in un sorriso dolce e apre gli occhi nei miei. «Il tempo non è mai abbastanza» mormora piano. Il celeste delle iridi si vela di un dolore profondo, Mic avvicina il viso al mio e mi bacia le labbra. La sua bocca brucia ogni mia certezza, ogni decisione.
«Ho paura» confesso.
«Non devi. Verrò a prenderti. Ovunque sarai». Adesso è sveglio e nei suoi occhi brilla una luce che mi spaventa. Sei stata tu. Quell'ultima accusa mormorata nel sangue.
Le sue braccia si stringono intorno a me e sono così stanca di difendermi da tutti che mi abbandono nel suo abbraccio e sprofondo in un sonno profondo e privo di sogni.
***
Due dita ghiacciate mi solleticano il braccio. Mi volto di scatto e trovo Chris chino su di me. Lo spettro del sogno mi ghiaccia il cuore, ma lui mi fa segno di fare silenzio.
«Dobbiamo andare. Alzati».
Mi giro nel letto e guardo Mic sprofondato nel sonno. Il tormento che lo angosciava è lontano, ma il suo volto addormentato è così vulnerabile che l'idea di abbandonarlo così indifeso mi distrugge. Gli poso piano una mano sul petto e lui sospira. Altrettanto delicata la sollevo e mi allontano da lui. Se sto facendo la cosa giusta, perché mi sento così meschina?
Chris, davanti a me, non parla, sembra assorto nei suoi pensieri. Ha atteso in silenzio sulla porta che prendessi la mia roba e mi ha dato una mano con il borsone, anche se non è pesante. Usciamo dalla casa addormentata. Sul viale c'è l'auto di pattuglia e Zanna mette in moto appena ci vede scendere verso il bosco. Parte con una ragazza accanto, come ci aveva detto, facendo rumore sul sentiero di sassi.
«Faremo un pezzo a piedi». Chris mi lancia un'occhiata mentre fisso in ansia l'auto di Zanna che si immette sulla strada principale. «Un'auto ci aspetta in un vicolo della stazione».
Annuisco con gli occhi rivolti alle punte delle mie vecchie scarpe.
«Ci saranno gli assistenti sociali ad aspettarci. Proseguirai con loro».
Mi sento afferrare dal panico. «Non vieni con me?»
Chris scuote la testa. «Mio padre mi ha ordinato di fare così».
«Zanna ha detto che saresti stato con me fino al confine». Non so perché insisto tanto su questo punto, in fondo non è importante.
«Davvero?» Nei suoi occhi vedo qualcosa: la scintilla del dubbio. Stringe i denti, poi si volta a guardare la villa e cambia argomento. «Erano anni che non entravo in quella casa».
Proseguiamo in silenzio finché il bosco non fa spazio a una strada asfaltata, da lì tagliamo per i campi e ci dirigiamo in città. Evitiamo le strade più frequentate anche se a quest'ora si muovono poche auto. Il sole sorge sul mare e allunga pallidi raggi sull'acqua tranquilla mentre nel mio cuore governa la tempesta.
🦋 🖤Spazio Fede 🖤 🦋
Ho pubblicato la seconda parte del capitolo perché mi avete scritto da ogni parte nella speranza che la prima parte fosse solo un sogno e in effetti era proprio così. Cosa ne pensate? È la coscienza di Sam che le consiglia di non farsi più trovare per non metterli tutti in pericolo? Io credo proprio di sì.
E Chris? Perché non la porta fino al confine? Sa qualcosa più di noi?
Vedremo. Vi aspetto al prossimo capitolo e se vi è piaciuto... accendete tutte le stelle.
Buonanotte 🌙
Fede
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