(16)

San

Non sapevo come o che cosa fosse successo quel giorno, l'unica cosa certa era il fatto che in quel momento mi ritrovavo seduto tra Jeong Yunho e Jung Wooyoung e che ora stavamo litigando tra noi per le squadre che tifavamo. Gli unici a non essere interessati infatti sembravano essere Hongjoong e Yeosang i quali infatti erano rimasti in disparte rispetto a noi.

«Quello era un evidente fallo!»esclamò ad un certo punto Song Mingi indicando un azione appena accaduta e poi mangiando quello che a me sembrò un popcorn. Io mi voltai disgustato verso di lui per quello che aveva appena detto e cercai di fare finta di niente, ma Seonghwa non fu dello stesso parere.

«Ma quale fallo, quel giocatore dovrebbe prendere più mazzate in realtà, vediamo se poi la smette di piangere a caso.»disse infatti infastidito dalle parole dell'altro.

Erano almeno un paio di ore che eravamo a quella partita e ancora nessuno dei due cercatori sembrava aver trovato il boccino d'oro. Noi d'altro canto commentavamo ogni mossa e ogni volta che un giocatore segnava imprecavamo contro i tifosi della squadra avversaria. Quasi sembravamo tutti amici, ma ovviamente era evidente una sorta di tensione al centro dei posti.

Infatti vicino a Jung c'era seduta mia sorella, la quale ogni tanto cercava di creare anche una piccola conversazione con il ragazzo, e ciò iniziò a farmi innervosire quando vidi che dall'altra parte lui sembrava ricambiare l'interesse.

Non sapevo il motivo per cui ogni volta che lei poggiava una mano sul suo braccio mi sentivo improvvisamente irrigidire, e in realtà non volevo nemmeno saperlo, però le parole di quel ragazzo continuavano a ronzarmi in testa dall'inizio della partita.

"Sei geloso?"

E se lo fossi davvero? Certo, ci avevo scherzato su con lui, giusto per stuzzicarlo un po', ma cosa succederebbe se lo fossi davvero? Una cosa era dirlo tanto per, un'altra era esserlo davvero. E se lo ero allora c'era un altro problema che non volevo nemmeno pensare di affrontare: potrei aver avuto una cotta per lui.

Girai leggermente la testa facendo finta di guardare la partita, anche se in realtà era ovvio che stavo guardando proprio quel ragazzo che ora mi scombussolava i pensieri. Ero stato con dei ragazzi o con delle ragazze in passato, ma mai mi ero sentito così tanto confuso come con lui. Non sapevo cosa volevo, ero sempre stato sicuro di odiarlo o comunque di non sopportarlo, e ora tutte queste nuove sensazioni all'improvviso non mi ci facevano capire più nulla.

Tutto ad un tratto anche lui voltò la testa verso di me e i nostri occhi si incontrarono. Fui sicuro che in un'altra situazione e con un'altra persona gli avrei subito risposto male soltanto perchè mi stava guardando, ma in quel momento non riuscii a trovarne le forze. Semplicemente mi concentrai sul suo viso, un viso sul quale soltanto poche settimane prima avevo avuto la possibilità di lasciare baci e carezze e dove proprio in quell'istante avrei voluto così tanto lasciarne tanti altri. Non ci capii più niente mentre lo guardavo e lo studiavo, dal piccolo neo sotto all'occhio alla mascella visibile, giurai che sarei potuto rimanere a guardarlo per altre ore.

Purtroppo però quel lanciarci occhiate finì quasi subito a causa di un boato che si sollevò. Distogliemmo lo sguardo e lo puntammo sul campo, dove mi fu evidente la vittoria dei Cannoni di Chudley dopo che il loro cercatore aveva appena trovato il boccino d'oro.

«Cazzo.»imprecai infatti appena me ne accorsi e mi portai le mani tra i capelli, così come fecero anche Seonghwa e Hyejin appena se ne accorsero. La rabbia che provai nel momento in cui sentii gli altri ragazzi esultare fu tanta, ma sparì del tutto quando sentii una mano poggiarsi sulla mia coscia e poi un respiro tra il collo e l'orecchio.

«Hai perso, Choi.»mi sussurró il ragazzo al mio fianco ed io deglutii, non tanto per le sue parole ma per il tono di voce che aveva usato e che, in un altro momento, mi avrebbe fatto ritrovare con un bel problemino tra le mie gambe.

Mi voltai verso di lui e lo trovai a pochissimi centimetri dal mio viso, esaminai per la millesima volta ogni suo più piccolo dettaglio prima che venisse separato da me e trascinato in un abbraccio vittorioso con i suoi amici.

Allora anche io mi alzai in piedi e raggiunsi i miei, dove vi trovai anche mia sorella che ora mi stava guardando in una strana maniera.

«Che succede tra te e Wooyoung?»mi chiese infatti quando fummo più lontani dal gruppetto del sopracitato, allora io mi sentii andare in fiamme a quella domanda perchè non sapevo bene cosa dirle.

«Niente, cosa dovrebbe succedere?»risposi cercando di fare finta di niente, ma ovviamente non potevo pretendere di scamparmela in quel modo.

«Vallo a dire alla tensione sessuale che c'era fino a cinque secondi fa.»disse ironicamente infatti Yeosang, e io in quel momento soltanto capii che ovviamente tutti si erano resi conto che c'era qualcosa tra di noi, qualcosa che io in un certo senso pensavo fosse sparita nel momento in cui mi aveva voltato le spalle e aveva abbandonato la carrozza del treno quel giorno.

«Un minuto di più e scopavate in mezzo a noi.»gli diede man forte Seonghwa, alzando e abbassando velocemente le sopracciglia con fare perverso, io alzai gli occhi al cielo: come mi era venuto in mente di non fare scambio posto con quel ragazzo?

«Ti piace Wooyoung?!»mi domandò infatti mia sorella alzando troppo la voce, dopo aver ricevuto una sorta di certezza in più da parte dei miei amici; io mi avvicinai a lei e le tappai la bocca con la mia mano, per poi controllare con un'occhiata che i ragazzi vicino a noi non si fossero accorti di nulla.

«Abbassa la voce, anzi, stai zitta.»dissi io con tono molto basso, rendendo evidente il nervosismo che stavo provando in quel momento. Jung Wooyoung non poteva piacermi, non mi sarebbe mai piaciuto, come mi era potuto saltare in mente prima soltanto pensarlo?

«Fai cosí perchè è vero, San, lo sai anche tu.»ribattè ancora una volta Hongjoong e soltanto a quel punto mi allontanai da tutti e quattro e chiusi gli occhi, scuotendo la testa e cercando di togliermi le loro parole dalla testa.

«Basta, smettetela tutti.»dissi freddo, poi afferrai il polso di mia sorella e senza pensarci nemmeno un attimo la iniziai a tirare via per poi dire: «tu te ne torni a casa, non voglio farti da babysitter.»

«Ma che ti prende? Perchè ti comporti cosí ora?! Sei tu quello che stavi per saltare addosso a Wooyoung, mica io!»sbottò lei quando si rese conto che avevo iniziata a tirarla verso le scale degli spalti per portarla fuori e smaterializzarci per farla andare a casa.

«Si, come se non gli sbavassi dietro.»mi lasciai sfuggire a bassa voce ma purtroppo lei riuscí a sentirmi e si bloccó su un gradino.

«Che cosa...sei geloso di lui?!»mi chiese ancora alzando la voce e io dovetti chiudere gli occhi: certo che però non riuscivo davvero a tenermi nulla in bocca, me la stavo davvero cercando quella dannata situazione del cavolo.

«Hyejin...»cercai di avvicinarmi a lei ma subito si scansò come se scottassi. Rimasi immobile allora, aspettando che succedesse qualcosa o che dicessi qualcosa, ma ovviamente non fui pronto alle parole che disse dopo.

«Tu credi che mi piaccia Wooyoung? E nonostante ciò continui a flirtarci come se io non ci fossi nemmeno?»capii immediatamente a ciò che stava cercando di dirmi: che anche se piaceva anche a lei io me ne ero fregato e avevo pensato soltanto a me stesso, come era già successo in passato quando le avevo rubato il ragazzo. Io non dissi nulla e abbassai lo sguardo a terra, in quel momento le urla dello stadio erano passate in secondo piano per me, era come se mi ritrovassi in un'enorme boll.

«Ci hai scopato?»mi chiese subito dopo, e io mi ritrovai immediatamente a scuotere la testa come negazione, anche se ci eravamo andati molto vicini quel giorno sul treno. Allora lei annuí e poi mi sorpassò, ma prima di riprendere a scendere i gradini si voltò verso di me e aggiunse: «Per tua informazione, Wooyoung non mi piace, ma tu sei una merda, San.»

Detto questo sparí per le scale e io non ebbi nemmeno la forza di inseguirla. Sapevo che mi ero comportato davvero come un pessimo fratello, e perciò ora non ne valeva nemmeno la pena di cercare di parlarle.

«Dov'è Hyejin?»mi chiese Yeosang non appena fui tornato al piano dove eravamo stati fino a quel momento, io scrollai le spalle e mi avvicinai al mio gruppetto, che ora si era avvicinato a quello del ragazzo per il quale avevo appena litigato con mia sorella. 

«Se ne è andata.»risposi soltanto senza scendere in dettagli e ringraziai i miei amici per non aver chiesto nient'altro, in quel momento non mi andava affatto di parlare di quello che era appena successo.

«Volete...andare a mangiare qualcosa tutti insieme?»chiese ad un certo punto una nuova voce e, quando tutti ci girammo verso gli altri quattro amici, mi resi conto che era stato Jeong Yunho a parlare, il quale si era beccato subito un'occhiataccia dal più basso del gruppo.

«Che c'è? Non é una cattiva idea.»cercò di difenderlo il suo ragazzo circondandogli le spalle e poi rivolgendo l'attenzione verso di noi. Io non ebbi nemmeno il tempo di dire che volevo soltanto andare a casa che fu Seonghwa a parlare.

«Va bene, andiamo.»questa volta fui io a rivolgergli un'occhiata di fuoco ma lui non mi degnò nemmeno di uno sguardo mentre iniziava a scendere le scale insieme agli altri ragazzi.

Quella giornata non sarebbe più finita.

Adesso arriva il bello hehet

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top