(17)

Wooyoung

Non capii nemmeno io le circostanze in cui mi ritrovai in quella situazione, eppure eccomi qui, ad un tavolo squallido di un bar squallido, insieme ai miei amici e nemici, o almeno cosí credevo.

In realtà Yeosang non era male, era un ragazzo tranquillo e con evidentemente la testa sulle spalle, che riusciva a rapportarsi con tutti senza troppi problemi. Stessa cosa Hongjoong, il quale era una persona molto alla mano e che sin da subito non si era fatto scrupoli nello stare con noi, cosa che invece credevo fermamente sarebbe successa. Seonghwa invece, se devo dire la verità,
mi aveva colpito. Lo avevo sempre visto come un cuore di ghiaccio, freddo come il marmo e senza spirito, ma in realtà era tutto l'opposto: era scherzoso e anche sorridente, e per un attimo sembrò che ci conoscessimo da una vita tutti e sette.

L'unico con cui continuai ad avere dei "problemi" era sempre Choi. Quel ragazzo era un enorme punto interrogativo nella mia vita, e non riuscivo proprio a spiegarmi il motivo. Perchè non poteva essere come con gli altri? Perchè non riuscivo a trovare qualcosa in lui che mi facesse cambiare opinione radicalmente e pensare "non è affatto come me lo immaginavo". Ma in realtà quello che mi preoccupava di più era perchè mi interessava cosí tanto tutto ciò?

«Ancora non ci credo che abbiamo perso.»disse ad in certo punto Seonghwa dopo aver preso un sorso di burrobirra e avvolgendo un braccio attorno alle spalle del suo amico, quello che ormai mi stava sconvolgendo i pensieri da settimane intere.

«Non avevate speranze contro di noi, ammettiamolo.»rispose Jongho con una scrollata di spalle e mostrando uno dei suoi sorrisi più fastidiosi, al che io strinsi le labbra in una linea sottile e guardai la bevanda che avevo di fronte a me. Nonostante avessi capito che quei ragazzi non erano cattivi, avevo comunque paura che potessero reagire male a una qualsiasi provocazione, cosa che però i miei amici non temevano affatto.

«Era scontato vincessimo, dai.»gli diede man forte Mingi bevendo anche lui la sua burrobirra, per poi tornare a tenere una mano sulla gamba del suo ragazzo.

«Oh ma davvero?»chiese poi ironicamente Yeosang che, da quel che avevo capito, nemmeno tifava o seguiva il Quidditch, perciò se parlava era soltanto per fare conversazione probabilmente.

«Già, proprio cosí.»gli rispose Yunho, appoggiandosi con la sua spalla al petto del ragazzo accanto a lui, che ora stava sorridendo con fare vittorioso.

«Allora chiediamo su twitter, visto che ne siete tanto sicuri, no?»lo provocò allora Choi, fine do di bere il drink che aveva ordinando poco prima. I miei occhi finirono subito su di lui e, non seppi perchè, ma lo ritrovai a guardarmi. Io distolsi subito lo sguardo e tornai a dare attenzione agli altri sei.

«Wooyoung era Caposcuola, sicuramente il più conosciuto tra noi. Il tweet può farlo lui.»aggiunse l'ex-Prefetto di Serpeverde e sapevo che me lo sarei dovuto aspettare, ma in un modo o nell'altro speravo che semplicemente mi ignorasse per il resto della serata: ma ovviamente non fu cosí.

«Devo proprio?»chiesi allora, ovviamente non volevo farlo, ma il modo in cui tutti quanti al tavolo mi stavano guardando mi fecero capire che dovevo assolutamente farlo.

«Fallo prima che questa si trasformi in una competizione per chi ha più cromosomi.»commentò Hongjoong portandosi una mano alla fronte e facendo ridere tutti noi con quella sua battuta.

«Nel frattempo che aspettiamo, che ne dite di fare qualcosa?»chiese Jongho non appena ebbi postato il tweet e riposto il telefono in tasca. Io corrucciai le sopracciglia a quella domanda, non capendo perchè se ne fosse uscito in quel modo, ma poi scrollai le spalle con nonchalance: era Jongho, dopotutto, c'era da aspettarselo.

«Del tipo?»disse Hongjoong ora interessato alla conversazione, dato che avevamo smesso di parlare di squadre, partite e di Quidditch.

«Non so, un gioco, qualcosa.»aggiunse il più piccolo del gruppo, e io purtroppo capii cosa avesse intenzione di fare.

Quando avevo rivelato loro tutto quello che era successo tra me e Choi, tutti e tre i miei amici avevano reagito allo stesso modo, ovvero erano stati felici del mio coming out e che mi fossi interessato finalmente ad un ragazzo, facendo uscire quindi il mio vero lato.

Per questo, nonostante Choi San non stesse simpatico a nessuno di loro tre, erano contenti che avessi qualcuno che mi interessasse in quel modo, e perciò inizialmente avevano provato a convincermi di contattarlo, ma non riuscendoci avevano fatto una promessa: se mai ci fossimo rincontrati, avrebbero fatto di tutto pur di vederci limonare.

Perciò sapevo che quel voler fare un gioco fosse tutto un piano programmato da loro per vedere quel che loro volevano vedere davvero.

«Tipo obbligo e verità?»chiese infatti Yeosang, guardando i suoi amici e poi i miei, come a voler avere conferma da noi che aveva capito bene ciò di cui stavamo parlando.

«Si! Cosí possiamo conoscerci meglio, non vi va?»confermò Yunho. Ora, Yunho era un Tassorosso, perciò era quasi credibile il suo voler conoscere meglio e fare amicizia, ma sapevo perfettamente che sotto quella facciata ci fosse soltanto il loro piano malefico.

«Si dai, perchè no?»lo aiutò Mingi e io sapevo già da ora che ero fottuto e che non sarei uscito facilmente da quella situazione nemmeno provandoci con tutto me stesso. Io mi portai una mano sul viso e poggiai poi il gomito sul tavolo, già stanco di tutta quella situazione.

«Inizio io, dammi quella bottiglia.»ordinò Seonghwa a qualcuno, ma io non ebbi il coraggio di alzare gli occhi per capire con chi stesse parlando, semplicemente presi a pregare silenziosamente tra me e me che non mi facessero fare nulla di eccessivo e con Choi.

«Hongjoong, obbligo o verità?»sentii chiedere poi e io tirai un sospiro di sollievo e alzai la testa dalle mie mani, guardando la scena davanti a me con un po' più di pace e speranza che a me non sarebbe mai toccato nulla.

«Verità.»rispose comunque il ragazzo, andando un po' più sul sicuro, cosa che sinceramente avrei fatto anche io nei suoi panni.

«È vero che hai avuto una cotta per San?»gli chiese e io sgranai gli occhi, puntandoli immediatamente su di lui, cosa che sicuramente non passò tanto inosservata ma che non mi importò. Ora avevano la mia attenzione.

«Piantatela con questa storia, non ho mai avuto una cotta per San.»rispose stizzito, per poi afferrare la bottiglia dalle mani del suo amico e facendola girare, fino a quando puntò di nuovo.

«Yeosang, obbligo o verità?»chiese infatti e quest'ultimo senza nemmeno pensarci rispose subito con "verità". Andavano più sul sicuro, la cosa mi tranquillizzava perchè in questo modo anche io avrei potuto scegliere verità senza problemi.

«Quand'è che tu e Seonghwa vi metterete insieme?»gli chiese alzando e abbassando le sopracciglia velocemente, allora io spalancai gli occhi con fare sorpreso: quei quattro ragazzi avevano più triangoli amorosi di quanto pensassi.

«Mai perchè non mi piace.»disse freddo e prese anche lui la bottiglia, facendola immediatamente girare e, per sua sfortuna, finí su uno che non era tra i suoi amici.

«Yunho, è il tuo turno.»disse infatti con più tranquillità rispetto al tono di voce che aveva usato prima con Hongjoong, fissando comunque il ragazzo indicato dalla punta della bottiglia.

«Obbligo.»rispose Yunho senza farsi troppi problemi, nonostante fosse un Tassorosso, certe volte aveva degli atteggiamenti da Grifondoro che mi facevano dubitare della sua casa di appartenenza.

«Non ti conosco abbastanza da farti fare qualcosa di strano, perciò andrò sul sicuro e ti obbligo a baciare Mingi.»Yeosang ovviamente, da bravo Corvonero che è, ci spiegò tutto il suo ragionamento e lo trovai carino mentre parlava.

«Cosí non è divertente.»commentò Mingi prima di voltare la testa verso il suo ragazzo e incollando le labbra alle sue in un bacio che schizzò subito da zero a cento. Li avevo visti più volte baciarli ma in quel momento, sapendo che tra le persone che li stava guardando c'era anche il ragazzo che mi stava mettendo fin troppa confusione in testa, mi creò una strana sensazione, come se anche io volessi fare con lui quello che stavano facendo loro.

Comunque dopo alcuni attimi si separarono e, senza dire nulla, Yunho prese la bottiglia, facendola girare e finire sul più piccolo del gruppo.

«Jongho, obbligo o verità?»gli chiese e ora io iniziai a temere qualcosa. Sapevo che avrebbero provato in tutti i modi di coinvolgermi per creare un minimo di azione con Choi, perciò ebbi un po' di paura mentre rispondeva.

«Obbligo.»sapevo che lo avrebbe detto, dopotutto Jongho non si faceva problemi nel fare nulla, c'era da aspettarselo da lui. Quello che però non mi aspettai di sentire fu la richiesta che arrivò da Yunho.

«Bacia Wooyoung.»sentii i miei muscoli bloccarsi e tutto ad un tratto avvertii il mio viso andare a fuoco. Sapevo che avrebbero voluto fare qualcosa con me, ma non pensavo che potessero fare qualcosa del genere.

«Wow, baciare il mio migliore amico, mica male.»commentò lui e io sorrisi per nascondere l'imbarazzo quando si avvicinò a me e mi mise una mano dietro la nuca. Poi, con cautela, chiuse lo spazio tra di noi, unendo le nostre labbra in un piccolo bacio a stampo.

Era strano tutto ciò, sentivo come se stessi baciando mio fratello. Le sue labbra erano piccole e morbide ed avevano un buon sapore, probabilmente a causa di quello che aveva bevuto e mangiato fino a poco prima. Ciò mi spinse a schiudere le mie quando provò a chiedere l'accesso con la sua lingua, facendola toccare con la mia.

In un attimo ci ritrovammo a limonare davanti ai nostri amici e a quelli che stavamo conoscendo proprio quel giorno. Inizialmente era stato strano, ma più ci baciavamo e più quella sensazione mi piaceva.

Quando però sentii anche l'altra mano spostarsi sul mio viso, si staccò rudemente da me e quando aprii gli occhi, che nemmeno mi ero reso conto di aver chiuso, mi resi conto della situazione: Choi lo aveva tirato via da me e ora lo stava tenendo intrappolato tra il suo corpo e il tavolo, mentre torreggiava su di lui con fare autoritario.

«Che cazzo fai?»gli chiese Jongho, ora resosi anche lui conto di quello che stava succedendo attorno a lui, ma poi fu azzittito da un pugno che gli arrivò dritto sullo zigomo.

«SAN!»il suo nome scappò per la primissima volta dalle mie labbra e immediatamente mi alzai in piedi ed andai ad interrompere qualsiasi cosa si sarebbe venuto a creare tra i due se nessuno si sarebbe messo in mezzo. Insieme a me anche Seonghwa e Mingi si alzarono, cercando di dividere i due, ed io immediatamente andai dal mio amico per controllare che stesse bene.

«Che cazzo ti passa per la testa, era solo un gioco!»imprecò Yunho contro il ragazzo che ora era trattenuto dal più grande, mentre Yeosang cercava di trovare qualcosa cui curare il piccolo taglietto che si era venuto a creare sul viso di Jongho.

«San, andiamo, ti porto alla tenda.»provò a dire Hongjoong, tirandolo poi per la manica. Io rimasi impassibile alla scena che avevo davanti ma quando guardai negli occhi Choi ci lessi un'emozione che però non riuscii a tradurre.

«Lasciatemi.»ordinò con tono duro ai suoi amici, scrollandoseli di dosso e poi lanciando un'ultima occhiata verso di me, prima di voltarsi e dirigersi verso l'uscita di quel locale, lasciando noi altri sbigottiti a causa di quel suo comportamento.

San un po' geloso, no?

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