Capitolo 1
Corro per le strade trafficate della mia città, lo zaino sulle spalle strapieno di libri che cerca di rallentarmi. Ma stavolta non posso arrivare in ritardo, non il primo giorno di scuola. È già la terza scuola in cui vado nel corso di due anni, spero che almeno quest'anno tutto vada bene anche se non ne sono tanto sicura. Non è che io combini chi sa cosa, semplicemente non mi trovo bene con nessuno e finisco per litigare con tutti e odiarli dal primo all'ultimo. Ma non lo faccio apposta giuro...è solo che tutte le volte che parlo con qualcuno ho come la sensazione che siamo in qualche modo troppo diversi...non so spiegare bene...
Finalmente arrivo davanti alla mia nuova prigione per il resto dell'anno, è una struttura piuttosto monotona, di un grigio opaco e con varie crepe. Che bello...
Mi avvio verso la porta dove una signorina con la divisa mi accoglie "come ti chiami?" Mi chiede gentilmente scrutandomi dalla testa ai piedi. "Emma" dico incerta dallo sguardo della donna "Emma Ignis" dico poi un pó più sicura. "Classe 1C quarto piano" mi dice la donna dandomi una mappa 3D. Pigio un pulsante e appare la mappa virtuale e in uno di quei corridoi ecco un puntino rosso. "Quella sei tu" mi dice la donna "e qui è dove devi arrivare" e pigia un punto sulla mappa su cui compare una bandierina. "Buona fortuna e ricordati di ridare la mappa al tuo nuovo professore così da poterla utilizzare con i nuovi studenti come te" aggiunge prima di andarsene lasciandomi sola. Inizio a camminare per i corridoi seguendo quella maledetta mappa, senza mai trovare nessuno, molto probabilmente saranno già tutti in classe. Cioè hanno inventato una mappa virtuale e non uno zaino leggero? Anche se in parte è colpa mia perché quando mi hanno detto che avrei potuto prendere tutti i libri al digitale io ho preferito comprarli cartacei, mi piacciono di più.
Arrivo al corridoio giusto e trovo la targhetta con il nome della mia nuova classe "1C". Busso alla porta ed essa si apre meccanicamente e davanti a me compare un professore. "Lei è la signorina Ignis?" dice l'uomo severamente. "Si signore" sussurro evitando di guardare quegli occhi azzurro elettrico. "Si sieda laggiù" dice poi indicandomi un banco vuoto accanto ad una ragazza con i capelli neri. Io mi incammino "la mappa prego signorina Ignis" aggiunge poi. "Ah si eccola" dico posandola sulla cattedra. "Può andare" dice in tono freddo. Io mi muovo in fretta e mi siedo al mio nuovo posto. Non mi giro neppure a vedere la ragazza accanto a me, tanto sarà un'altra di quelle ragazze che credono di essere le regine. "Ciao" mi dice qualcuno timidamente. Mi giro verso la voce e stupita mi rendo che a parlare è stata proprio la mia compagna di banco. "Ciao" rispondo, non voglio conoscerla tanto so che fra poco mi odierà anche lei quindi è totalmente inutile illudermi. "Mi chiamo Amelia Nox" aggiunge poi. "Ok" rispondo ancora distrattamente senza guardarla. "Ma sei sempre così amichevole?" Mi dice lei ironica. "Si problemi?" Le dico. Le mani che iniziamo a scaldarsi e a bruciare come ogni volta che qualcuno mi provoca. "No affatto. Così non avrò nessun motivo per parlarti" risponde tagliente. Sembrava timida all'inizio...e invece guarda un pò questa qui potrebbe pure riuscirci a farmi arrabbiare davvero, penso in parte ammirata per la sua audacia. Poi lei si volta a fissare la finestra e io incomincio a leggere una pagina a caso del libro mentre la lezione continua.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top