Vittorie e soddisfazioni
Voglio dedicare questo capitolo ad una persona speciale Frfuzzy, lei sa. ❤️🌈
Erano passati alcuni mesi da quella notte monzese fatta di fiocchi di neve e dolci melodie.
L'amore tra i due ragazzi continuava a crescere di giorno in giorno, diventando sempre più forte e dandogli la parvenza di essere invincibili. Si stavano vivendo giorno per giorno, anche se a volte la distanza cercava di metterci lo zampino e rovinare le cose, loro insieme erano più forti. Più forti, innamorati e follemente felici.
Filippo non smetteva di macinare successi, l'album appena uscito era andato subito nei primi posti delle classifiche, era piaciuto alle persone arrivandogli dentro il cuore come solo le sue parole sanno fare e ora stava per calcare il grande palco del Coca Cola Summer Festival.
Irama
Giugno 2016
Erano stati mesi intensi, vissuti a pieni polmoni e talmente tanto veloci da darmi la sensazione di farmi girare la testa. Il disco stava andando bene, era entrato nelle classifiche e soprattutto ero riuscito nel mio intento: arrivare dritto al cuore delle persone che mi seguivano, riuscendo a toccare le corde più profonde della loro anima portando un pezzo di me nelle loro vite. In questi mesi avevo avuto la fortuna immensa di incontrare tanti di loro, avevo sentito il loro affetto travolgermi come un'onda, ero riuscito a godermeli al massimo, persona dopo persona arricchendo il mio cuore sempre di più.
Qualche settimana fa ero stato in Svizzera con Ludovica, Lorenzo, Alessandro un grande amico regista e alcuni membri del team della Warner per girare il videoclip di "Tornerai da me" che sarebbe stato il prossimo singolo in rotazione radiofonica.
Mi ero divertito davvero tanto, per la prima volta avevo voluto sperimentare scrivendo con Lorenzo la sceneggiatura per il video, avevamo passato intere notti insonni per cercare di creare qualcosa di decente e dare il giusto spazio a tutte le idee che ci frullavano nella mente, ma alla fine il risultato era stato davvero ottimo. Il tocco finale l'aveva dato quel diluvio che ci ha colto completamente impreparati, ma che in realtà ha dato il giusto pathos al momento, ha aggiunto la giusta intensità alla canzone, con quelle gocce di pioggia cadute dal cielo che sono riuscite a renderlo talmente giusto da farmelo sentire sulla pelle proprio come quando avevo preso la penna in mano e iniziato a scriverlo lasciandomi trasportare dai brividi che si creavano sull'epidermide.
Ero in ansia, nonostante non fosse la prima volta su un grande palco, davanti a tantissime persone, non riuscivo comunque a vivermela bene, il pacchetto di sigarette appoggiato sul tavolino era ormai finito anche se ad ogni mozzicone spento l'ansia sembrava aumentare senza lasciarmi scampo.
Come al solito al mio fianco nel camerino c'erano Ludovica e Lorenzo, che erano intenti a scattare delle fotografie e a prendersi gioco delle mie paranoie e delle mie ansie.
"Ecco a voi un raro esemplare di Irama o anche soprannominato Mr Paranoia perché nelle sue vene non scorre sangue ma ansia a fiumi" con la sua videocamera Lorenzo non smetteva di avvicinarsi zoommando sulla mia faccia, prendendomi in giro, ovviamente supportato dalla mia fidanzata "lo potete vedere nel suo habitat naturale, un camerino saturo di fumo, perché dovete sapere che questo raro esemplare di Plume si nutre solo di sigarette fino ad intossicare tutti gli esseri che gli gravitano intorno e farli morire lentamente" la voce di Ludovica mi faceva così ridere, risultava impostata, quasi si fosse calata perfettamente nel ruolo della voce narrante dei documentari naturalistici.
"La dovresti seriamente piantare di fumare così tanto, non ti fa bene" disse poi avvicinandosi seria e togliendomi la sigaretta dalla bocca spegnendola in un posacenere poco distante da noi.
"E voi dovreste seriamente smetterla di prendermi per il culo, una volta non funzionava così. Mi supportavate, una volta eravate ancora amorevoli nei miei confronti, ora invece con questa vostra amicizia mi boicottate!- dissi con un'espressione triste in volto e un tono leggermente amareggiato, anche se non sembrava che i due stessero credendo alla mia farsa - specialmente tu, bro ti ricordi "a chi ci sarà sempre"...io e te...contro tutto e tutti..." dissi dandogli una spinta con la mia spalla contro la sua.
"Esatto a chi ci sarà sempre a dirti che sei un coglione! Io e Ludo siamo troppo in sintonia quando c'è da parlare male di te, mi dispiace Fil ho trovato in lei tutto ciò di cui avevo bisogno." disse ridendo Lorenzo e dandomi un leggero schiaffo dietro alla testa, per poi abbracciarmi e far ridere anche me.
Forse era proprio quello che mi serviva, ridere di gusto con le due persone più importanti della mia vita, che infondo erano anche le uniche in grado di placare la mia infinita ansia riuscendo a farmi vivere quell'esperienza nel migliore dei modi. Avevo sempre quella grande certezza nella mia testa: comunque sarebbe andata, qualunque cosa fosse successa, loro sarebbero stati sempre lì, ad un passo da me pronti ad accogliermi.
Ludovica
Era arrivato il momento per Filippo di risalire sul palco e cantare di nuovo "Tornerai da me" per decretare poi chi sarebbe stato il vincitore della categoria Giovani di quest'anno.
L'esibizione precedente era andata davvero bene, nonostante la solita ansia prima di salire sul palco, era riuscito a spaccare e a guadagnarsi gli applausi di quel pubblico, arrivando dritto al cuore della gente, come ha sempre voluto fare.
In questo momento stava cantando alcune strofe con la sua solita energia, con quella luce negli occhi capace di illuminare qualsiasi cosa, con la carica e la voglia di spaccare quel palco, godendosi ogni istante, cercando con i suoi occhi quelli delle persone sotto quel palco che cantavano per lui, che erano lì solo per lui mentre Lorenzo con la sua videocamera riprendeva ogni istante, rendendolo eterno. Mentre io, dietro le quinte, in mezzo a persone che nemmeno conoscevo, continuavo a pensare a quanto fosse cresciuto in quei mesi, a quanta emozione cresceva in me ogni volta che lo vedevo su un palco, a quanta strada avesse fatto, passo dopo passo macinando successi, a quanto fosse grande la sua capacità di arrivare dritto al cuore delle persone, ma soprattutto a quanto fossi orgogliosa di quel ragazzo con le piume che mi aveva segretamente rubato il cuore.
Successe tutto in un istante, mentre ero persa tra i miei pensieri, quasi non riuscì a rendermene conto, Alessia lo chiamò per decretarlo vincitore. Lui era lì, su quel palco, una mano dietro alla testa segno dell'immenso imbarazzo, con in mano un premio e un sorriso da fare invidia, a corto di parole con solo un "grazie" appena sussurrato da donare a tutte quelle persone che agitavano palloncini rossi e bianchi solo per lui e inevitabilmente io, dietro alle quinte, con gli occhi arrossati per la commozione, con le gambe tremolanti e il cuore che sembrava voler uscire dal petto per la felicità.
LudovicaM.
Roma, Piazza del Popolo
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LudovicaM. Questo è solo l'inizio, te lo prometto ❤️🦋💫
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Scese dal palco con gli occhi che gli brillavano e un sorriso a trentadue denti stampato in volto, gli corsi incontro per abbracciarlo e perdermi un po' nel suo profumo.
"È incredibile! Sei incredibile! Ce l'hai fatta!" urlai stringendomi più a lui e lasciando che mi baciasse appassionatamente.
"Bro sono davvero fiero di te!" mi spostai leggermente lasciando spazio a Lorenzo, i due si abbracciarono in un modo talmente intenso come mai li avevo visti fare, poi poco prima di separarsi si guardarono per un attimo fissi negli occhi per dirsi tutto ciò che non aveva bisogno di parole e a me venne istintivo prendere la macchina fotografica per rendere eterno quel momento, per poter risentire per sempre il profumo di quell'abbraccio.
Irama
Dopo ore infinite di interviste e fotografie, tra microfoni e flash di macchine fotografiche, ero finalmente in macchina con Ludovica per tornare in hotel. Ero felice, di una felicità strana, quasi astratta, come se non riuscissi a toccarla ma la sentissi così forte nel cuore, quasi a farlo scoppiare. Ce l'avevo fatta, mi ero guadagnato una grande rivincita. A Sanremo non era andata bene, anche se mi aveva dato la possibilità di firmare un contratto con la Warner, adesso però stringere quel premio tra le mani era stata una soddisfazione immensa, vedere il sorriso di chi mi stava vicino e i loro occhi pieni di cose belle mi aveva dato la sensazione di essere invincibile, di essere esattamente sulla strada che mi avrebbe portato dove sarei sempre voluto andare.
"Ti va di non andare subito in hotel? Facciamo uno di quei giri infiniti in macchina come ai primi tempi, come piace a noi..." mi disse Ludovica con aria nostalgica e accarezzandomi dolcemente i capelli. Non le risposi neppure, le sorrisi e accesi lo stereo della macchina facendo partire la voce di Guccini, grande passione in comune e iniziai a cantare insieme a lei, le nostre voci che si mischiavano un po' come le nostre anime ormai divise a metà.
"E sorridevi e sapevi sorridere coi tuoi vent'anni portati così,
come si porta un maglione sformato su un paio di jeans;
come si sente la voglia di vivere che scoppia un giorno e non spieghi il perché:
un pensiero cullato o un amore che è nato e non sai che cos'è."
Le nostre mani unite appoggiate sulla sua gamba, qualche sorriso scambiato e gli occhi felici.
"e sentire i tuoi passi che arrivano, il ticchettare del tuo buonumore,
quando aprivi la porta il sorriso ogni volta mi entrava nel cuore.
Poi giù al bar dove ci si ritrova, nostra alcova,
era tanto potere parlarci, giocare a guardarci,
tra gli amici che ridono e suonano attorno ai tavoli pieni di vino, religione del tirare tardi e aspettare mattino:
e una notte lasciasti portarti via, solo la nebbia e noi due in sentinella,
la città addormentata non era mai stata così tanto bella."
Io e lei in una macchina in piena notte, la città intorno a noi sembrava dormire cullata solo dalle note di quella canzone e dal rumore dei nostri sorrisi.
Finita la canzone, mi venne naturale prendere il mio telefono, collegarlo allo stereo e far partire una canzone. La mia voce appena sussurrata, uscita direttamente dal cuore che le dedica queste strofe con il cuore che sembra scoppiare di felicità e gli occhi pieni di lei.
"Se fossi tu,
al posto mio,
ad osservarti appena ti alzi e ti muovi e con le mani ti accarezzi i capelli.
Se fossi tu,
chissà se riusciresti,
ad indossare per un'ora i miei occhi
e fissarti finché non ti stanchi.
Ma quanto pesa l'anima?
Pochi grandi soltanto
ma I più pesanti che un uomo ha.
Guardo il cielo sopra la città che sta morendo,
penso che forse non te l'ho mai detto
ma era una vita che ti stavo aspettando
Perché non solo sei bellissima
ma la più bella del mondo
mentre ti guardo sognare io penso
era una vita che ti stavo aspettando.
Stringimi adesso
Stringimi adesso
Guardo il cielo sopra la città per cercare il paradiso
e poi lo trovo lì sopra il tuo viso mentre ridi prendendomi in giro
Sei fantastica anche quando sei incazzata con il mondo,
mentre ti guardo sognare io penso
era una vita che ti stavo aspettando.
Stringimi adesso
Stringimi adesso
Stringimi adesso
Stringimi adesso"
Per tutte le volte che mi sono perso nel guardarla dormire, per tutte le volte che ho sentito il suo profumo fin dentro al cuore, per tutte le volte che mi sono goduto ogni sua movenza, ogni suo movimento, ogni suo gesto inaspettato, per tutte le volte in cui avrei voluto fermare il tempo nell'esatto momento in cui le mie labbra si uniscono alle sue, per tutte le volte che con il suo sorriso è riuscita a far ridere anche me, per tutte le volte in cui la nostra complicità mi ha fatto credere che l'amore esiste, per tutte le volte in cui un suo sguardo mi ha fatto sentire invincibile, per tutte le volte in cui sarei voluto sprofondare in un suo abbraccio, per tutte le volte in cui guardandola non ho desiderato nient'altro, per tutte le volte in cui mi ha fatto sentire completo, per tutte le volte in cui i suoi occhi sono stati il mio faro, per tutte le volte in cui mi ha salvato senza nemmeno accorgersene, in cui mi ha fatto sentire l'uomo più fortunato sulla Terra. Per tutte le volte e per ogni volta in cui mi innamoro di nuovo di lei.
L'aveva capito, anche se non le avevo detto che quelle parole fossero dedicate a lei, si era persa in ogni mia frase, guardandomi con due occhi talmente belli da togliermi quasi il respiro, si era vissuta ogni nota commuovendosi un po' e sorridendomi come poche volte aveva fatto.
"Come fai?" mi chiese socchiudendo gli occhi e sorridendo.
"A fare cosa?" le risposi asciugandole con un dito le lacrime sul viso.
"A farmi sentire sempre nel posto giusto. Sei il mio posto felice Fil." mi sussurrò prendendomi la mano e baciandola dolcemente.
"Guarda sono le 04:04, esprimi un desiderio!" disse Ludovica con la voce vivace di una bambina e chiudendo gli occhi, non le risposi subito, la guardai per qualche istante, era bella come non mai e la mia mente pensava solo ad una cosa: non avrei potuto desiderare nient'altro perché tutto ciò di cui avevo bisogno era lì accanto a me, ad un metro dal mio cuore.
Arrivammo in hotel all'alba, il cielo di Roma era leggermente colorato dai toni caldi del rosa quasi fosse un enorme quadro, Ludovica si buttò sul letto con tutto il suo peso addormentandosi poco dopo con il viso contro il cuscino e la bocca leggermente socchiusa, io come ogni notte passata insieme mi persi a guardarla, a scrutare ogni più piccolo dettaglio per poterla ritrovare poi tra i miei sogni.
Sentii la vibrazione del telefono sul comodino, mi alzai piano andando a rispondere fuori dal balcone per non fare troppo rumore e per non rischiare di svegliarla.
"Scusa se ti chiamo a quest'ora, ma sapevo che ti avrei trovato sveglio...sei stato bravissimo stasera Filo! Davvero, davvero un grande, ti confesso che questa povera vecchietta si è messa anche a piangere..." era la voce di mia nonna ed era come se potessi vedere la sua bocca piegarsi in un sorriso al pronunciare quelle parole.
"Grazie nonna, è...è davvero molto importante sapere che sei orgogliosa di me." le risposi sentendomi come rigenerato dopo quelle parole, come se fosse riuscita a ridarmi la carica giusta, sapere di averla resa orgogliosa di me era la più grande vittoria.
"Ludovica dov'è?" mi chiese, era molto affezionata anche a lei e ogni volta che ci sentivamo al telefono parlavamo un po' anche del nostro rapporto.
"Si è addormentata, siamo rientrati da poco ed è subito finita nel mondo dei sogni" dissi ridendo e facendo ridere anche Adri dall'altra parte della cornetta.
"Allora va da lei, va che avrete sicuramente di meglio da fare" sussurrò con un tono divertente e leggermente ammiccante nella voce.
"Ma dai nonna, ma che dici..." dissi leggermente imbarazzato.
"Filo non sono mica nata ieri eh, non hai visto quanti capelli bianchi ho? E poi si vede da come vi guardate quanto vi amate...e tu soprattutto che ogni volta sembri mangiarla con gli occhi...ciao Filo, buonanotte"
"Nonna, nonna aspetta...ti prometto che presto ti regalerò un biglietto per il mio concerto, in prima fila, o meglio dietro le quinte, o dove vorrai...te lo giuro!" dissi interrompendola poco prima che chiudesse la chiamata, avevo bisogno di dirglielo, di farle sapere che il pensiero di regalarle un posto in prima fila ad un mio concerto era sempre nella mia mente, che la prima persona che avrei voluto vedere sotto quel palco sarebbe stata lei, che gli occhi in cui avrei voluto cercare il coraggio sarebbero stati i suoi.
"Filo ricordati una cosa: sarò sempre orgogliosa di te, sei una persona speciale con o senza un microfono tra le mani...ti voglio bene, notte amore! Comunque per il concerto voglio il pass VIP!" rispose ridendo e facendomi scendere qualche lacrima sulle guance.
Mi appoggiai con la schiena al muro del balcone, respirando a pieni polmoni l'aria di Roma. Quella notte, ormai mattina mi sembrava di poter toccare il cielo con un dito, che quelle piume alle orecchie si fossero trasformate in grandi ali con la possibilità di volare alto nel cielo sentendomi invincibile.
Ma si sa che la felicità è una condizione così instabile e che la vita l'attimo prima ti fa sentire invincibile, intoccabile, con le gambe che tremano e i battiti accelerati; mentre quello dopo ti fa cadere al suolo con le ossa rotte e un cuore da ricomporre frammento dopo frammento.
Angolo autrice
Buon pomeriggio a tutti, eccoci qui con un nuovo capitolo di cui non sono totalmente soddisfatta, ma che mi serve come passaggio per i prossimi.
Spero comunque che a voi possa piacere e soprattutto darvi una visione chiara per quello che accadrà nei capitoli successivi!
Vi ringrazio ancora di cuore per le letture, i commenti, i messaggi e per essere semplicemente parte della mia giornata, mi rendete felice! ❤️
Un abbraccio
~R. 🦋
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