Trentadue

Torino, 6 agosto 2017

"Spiegami perchè siamo qui dentro da tre ore e ancora non ti sei decisa" sbuffo distrattamente, mentre aspetto Monica provare l'ennesimo vestito dentro al camerino. 

"Perchè non ho trovato il vestito giusto! E tu dovresti essere un po' più entusiasta" replica la mia amica alzando la voce per farsi sentire.

Non è che odio lo shopping, solo che sono abituata ad entrare in un negozio solo quando ho i soldi per potermi permettere qualcosa, do una rapida occhiata, provo i vestiti presi in considerazione e scelgo alla velocità della luce. Monica invece ci sta mettendo una vita a scegliere, anche se ogni vestito le sta divinamente. (D'altronde, con un corpo così, le starebbe bene anche un sacco della spazzatura addosso). 

"Questo com'è?" La mora esce dal camerino con un vestito rosso acceso che le arriva appena sopra al ginocchio, fasciandole perfettamente il corpo e mettendo in mostra il suo fisico statuario. Le sue gambe sono infinitamente lunghe già normalmente, ma con i tacchi vertiginosi che ha ai piedi sembrano non finire mai.

"Ti sta davvero bene, penso sia il migliore finora" dico sinceramente, bevendo l'ultimo sorso di champagne dal bicchiere. 

Nei negozi di lusso i commessi ti portano un flûte con champagne francese, altro che Zara, dove puoi portare al massimo sei capi in camerino.

"Sicura che non mi faccia il culone?" Si guarda allo specchio di profilo, cercando difetti che non ha.

"Sei impazzita? Non avresti il culone nemmeno se non facessi crossfit per un mese" scuoto la testa e mi alzo in piedi avvicinandomi alla mia amica. "Sei bellissima e con questo vestito Mire impazzirà, te lo garantisco" le do una leggera pacca sul sedere e scoppiamo a ridere come due idiote davanti allo specchio.

"Allora lo prendo, mi piace da morire" si guarda un'ultima volta allo specchio e batte le mani felice, per poi tornare in camerino a spogliarsi.

Prendo il cellulare per ingannare l'attesa e vedo una notifica fin troppo familiare che mi fa raggelare il sangue nelle vene ogni volta. Una email da parte dell'università. Deve essere l'ultimo esame che ho dato settimana scorsa. Perchè ogni volta mi viene più ansia a scoprire il voto piuttosto che a fare l'esame stesso?

"Oh mio Dio!"

"Che c'è, stai male?" Monica esce di corsa dal camerino con i propri vestiti addosso, visibilmente preoccupata.

"Non ci credo..." lascio cadere la frase senza staccare gli occhi dallo schermo del mio cellulare.

"Parla, Olivia, mi stai facendo preoccupare!"

"Ti ricordi l'ultimo esame che ho dato?"

"Sì, mi avevi detto di non aver studiato molto... Com'è andato?"

"Ho preso 25" alzo finalmente gli occhi verso Monica, che mi abbraccia sinceramente felice per me.

"Quanto sei secchiona! Meno male che non avevi studiato! Non posso avere un'amica falsa, che in più mi fa venire un infarto con i suoi misteri per dirmi un voto" scoppia a ridere scompigliandomi i capelli. "Beh, serve una ricompensa" mi fa un sorriso malizioso.

"Non fare battute sessuali su Federico perchè non siamo da MacDonald's" la fulmino con lo sguardo.

"Scema, che hai capito, intendevo un vestito! Sei tu che hai una mente perversa! Chissà che fate tu e Bernardeschi sotto le lenzuola..." mi fa l'occhiolino e si allontana da me, andando a cercare un vestito che faccia al caso mio.


***


"Mo, sembro un salame" mi guardo allo specchio del camerino, mi vergogno troppo ad uscire così. Io non ho il corpo di Monica e nemmeno l'altezza, i vestiti che stanno bene a lei non possono stare bene anche a me.

"Smettila di dire stronzate e fatti vedere!"

"No, io non ci esco così, prendi una taglia più grande, sembro un insaccato!" Mi lamento, levandomi quel dannato vestito con molta fatica, facendo moltissima attenzione a non strapparlo, dato che, oltre a non andarmi bene, costa anche un mucchio di soldi.

"Ok, prova questo, dovrebbe andare" la mano di Monica fa capolino dalla tenda con una gruccia.

"Se anche questo non mi sta bene o mi fa sembrare un cotechino ce ne andiamo, sono stufa di stare qui" sentenzio, ormai stanca di essere rinchiusa in quel negozio.

"Vedrai che ti piacerà." Non posso vedere la faccia della mia amica ma ho come l'impressione che sia sorridente sulla poltrona di fronte al camerino, le lunghissime gambe accavallate e un braccio sotto al seno che sorregge l'altro con un flûte di champagne in mano.

"Ok, ammetto che non è male questo" dico, per poi uscire dal camerino. 

"Sei uno schianto" afferma Monica, alzandosi in piedi raggiungendomi davanti all'enorme specchio. "Ti sta benissimo, è semplice ma molto elegante, sembra cucito addosso a te" mi riempie di complimenti, mentre io arrossisco inevitabilmente.

"Grazie, devo dire che non mi dispiace" piego la testa di lato osservando meglio i dettagli del vestito.

E' un abito nero molto semplice, con maniche a tre quarti a pipistrello, la parte superiore è attillata con rose in rilievo ricamate, una sottile cintura in vita, mentre la gonna è ampia in seta, che arriva al ginocchio.

"Usate due preservativi stasera, se no Federico ti mette incinta" mi sussurra all'orecchio Monica, mentre io scuoto la testa arrossendo come un semaforo.

"Cretina" le faccio la linguaccia per poi rientrare in camerino e tornare nei miei umilissimi vestiti.


Chat Whatsapp tra Olivia e Federico

Olivia: Indovina?

Federico: Sturaro ha vinto il Pallone d'Oro? 🥇

Olivia: Quanto sei scemo... 🤦🏽‍♀️
Ho preso 25 all'esame 🎉🎉🎉

Federico: Brava la mia bimba secchiona
Sono fiero di te 💖

Olivia: A che ora hai allenamento oggi?

Federico: Tra 10 minuti cominciamo

Olivia: Passo più tardi

Federico: Vieni qui e insegna a Max come si allena 💁🏽‍♀️

Olivia: Ho un fidanzato scemo, che ci posso fare
Ci vediamo dopo, calciatore 😘

Federico: A dopo bimba 💚


***


"Hola Olivia, ¿que tal?" Mi giro nella direzione della voce e vedo una bellezza divina avvicinarsi a me.

"Hola Oriana, todo bien, ¿y tu?" Saluto l'argentina con due baci sulle guance, mentre lei prende posto accanto a me sulle tribune di Vinovo.

"Oye, no sabía que hablabas español. Todo muy bien, gracias" si siede accavallando le gambe, mostrandomi un sorriso a 32 denti. "Paulo mi sta insegnando l'italiano" aggiunge.

"Ho studiato lo spagnolo per anni a scuola e ora studio inglese, tedesco e russo all'università. Lo spagnolo purtroppo lo parlo poco ma mi piace da morire, in più conosco anche qualche parola di francese" arrossisco, non essendo abituata a elencare le mie abilità linguistiche.

"Que lindo! E' bellissimo sapere le lingue, se hai bisogno di parlare in spagnolo con qualcuno chiamami pure" mi fa l'occhiolino per poi posare lo sguardo sul campo da gioco, dove i ragazzi stanno facendo gli esercizi a coppie.

"Ti ringrazio, vale la stessa cosa per te se vuoi fare pratica con l'italiano, ma te la cavi piuttosto bene" rispondo sinceramente. "Come va con Paulo?" Chiedo, avendo notato il suo sguardo fisso sul suo ragazzo.

"Gracias, sei un amor" stringe una mano nella mia, per poi portarsi le mani sul viso, visibilmente imbarazzata. "Va alla grande, es un chico maravilloso" gli occhi le diventano a forma di cuoricino e penso di averla persa del tutto quando Paulo la vede sugli spalti e le manda un bacio, sfoderando un bellissimo sorriso smagliante solo per la sua fidanzata.

"Siete davvero perfetti, siete una coppia bellissima, davvero" le sorrido girando il volto verso la sua direzione, sinceramente colpita da così tanta dolcezza.

"Anche tu e Federico siete molto belli insieme, lui è cotto y vos también" alza un sopracciglio, cogliendomi in flagrante. 

"Beccata, sono innamorata pazza" sento le guance andarmi a fuoco e non perchè è il 6 di agosto e ci sono quasi 40 gradi all'ombra, ma perchè ogni volta che si parla del mio attaccante preferito il cuore accelera i battiti e uno strano calore si fa strada dentro di me.

"Ti mangia con gli occhi, Olivia" lo sguardo di Oriana si sposta tra me e il mio ragazzo, constatando che non riusciamo a toglierci gli occhi di dosso. 

"Ora devo andare, ci vediamo più tardi, per la partitella devo scendere e andare in panchina, pare che Allegri voglia sentire i miei pareri sulla squadra. Come si dice 'in bocca al lupo' in spagnolo?" Mi alzo e prendo la mia borsa, mentre Oriana fa lo stesso per salutarmi.

"Buena suerte, Olivia, todo estará bien" mi abbraccia stringendomi forte a lei e scendo dalle tribune per dirigermi sulla panchina. 


***


"Buongiorno mister, mi ha richiesta per la partitella di oggi?" Saluto Allegri a bordo campo, mentre mi infilo gli occhiali da sole, dato che il campo non ha nemmeno un filo d'ombra e mi faccio una coda alta, per levare i capelli dalla faccia.

Sono pronta. Non posso fallire.

"Ciao Olivia, sì, ti ho richiesta perchè una ventata d'aria di nuovo e di diverso può solo che fare bene, soprattutto prima dell'inizio del campionato. E ti prego, chiamami Max e dammi del tu" l'allenatore bianconero sfodera uno dei suoi sorrisi e la tensione cala.

"Va bene Max, quindi posso fare ogni commento? Spiegami come funziona questo scambio di opinioni" ci avviciniamo a centro campo, dove i ragazzi sono già in cerchio, pronti a dare sfogo alle loro qualità nell'ultima parte di allenamento.

"Per oggi hai carta bianca, oggi sei me. Fai finta di essere l'allenatrice della Juventus, con tutti gli obiettivi e gli obblighi della società. Fai finta che questa sia la partita più importante della stagione e fammi vedere cosa faresti. Non avere paura di sbagliare, è solo un allenamento, ma certe dinamiche magari sono troppo vecchie e c'è bisogno di cambiare." Sono scioccata ma al tempo stesso eccitata per l'opportunità che sto avendo.

"Va bene mister, ho capito." Nella mia testa ho un sacco di idee ma devo cercare di riordinarle il più in fretta possibile e ricavarne qualcosa di buono.

"Ah, dimenticavo, fatti rispettare, a volte sono delle bestie" conclude Massimiliano Allegri, mettendosi in fianco a me, ma più indietro.

Chi di voi non ha mai desiderato di essere l'allenatore della propria squadra del cuore? Finalmente sta succedendo e non riesco a ricordare un momento in cui mi sono sentita così fiera di me.

"Buongiorno ragazzi, oggi quest'ultima mezz'ora di gioco si svolgerà in modo un po' particolare rispetto al solito, come potete notare..." inizio il mio discorso da neo-allenatrice, mentre i ragazzi della prima squadra bianconera hanno tutti gli occhi fissi su di me.

Avere la loro attenzione, fatto.

"Bimba, ma che bel..." Federico si avvicina a me sorridendo, ma forse non ha ben chiaro il mio ruolo in quest'ultima parte di allenamento.

"Il mio nome è coach Diviani, Bernardeschi. Quello che sono per te fuori da qui rimane fuori." Mi rivolgo a lui personalmente, facendogli fare un passo indietro e ricacciandolo al suo posto nel cerchio. Poi riprendo il mio discorso, parlando stavolta a tutti i bianconeri.

"Sul campo da gioco non esistono mogli, fidanzate, problemi esterni e quant'altro. Esiste la squadra, il compagno in difficoltà, correre più veloci degli avversari e questo pallone. La squadra è la vostra famiglia e vincere non è nient'altro che dare il massimo non solo per se stessi, ma per la propria famiglia. Non siamo una squadra qualunque, noi siamo la Juventus e siamo una grande e bellissima famiglia. E non c'è niente di più importante di portare questa famiglia alla vittoria."

Federico, così come il resto della squadra, rimane sbigottito sentendo le mie parole. 

Farmi rispettare, fatto.

Prendo il fischietto e me lo porto alla labbra, pronta a dare inizio alla partitella, dopo aver diviso i ragazzi in due squadre. E mentre sento il rumore quasi fastidioso del fischietto, sento che non c'è cosa che mi renda più felice del calcio. 


Eccomi qui, bella gente, con un nuovissimo e freschissimo capitolo! Chiedo infinitamente scusa per la lunga attesa ma ultimamente non avevo idee e nemmeno il tempo per scrivere. Cosa ne pensate? Fatemi sapere con stelline e commenti perchè sapete che ci tengo tantissimo. 

Volevo fare un commento anche su Juve-Inter ma purtroppo non sono riuscita a vedere la partita venerdì, dato che avevo una festa a cui non potevo non andare. Che dire? Marione Mandzukic, grazie di esistere. Vincere con l'Inter è sempre bello, diciamocelo, forse ancora di più che contro il Napoli.
Vediamo che succede mercoledì, perchè dobbiamo assolutamente vincere contro gli Young Boys per prenderci il primo posto del girone che ci appartiene! 
Ora me ne vado che questo spazio autrice sta diventando troppo lungo, e come sempre:

PACE AMORE E FINO ALLA FINE FORZA JUVENTUS ⚪⚫

A presto,

C.

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