Diciannove
Torino, 20 luglio 2017
Stanotte non sono riuscita a dormire, continuavo a pensare a Federico, a tutti i nostri momenti insieme, non vedo l'ora di rivederlo e di stare con lui.
Non ho idea a che ora arriverà, magari deve andare a casa e non avrà tempo per stare con me, forse è meglio scrivergli.
Chat Whatsapp tra Olivia e Federico
Olivia: Hey bel biondino, quanto torni che mi manchi?
Federico: Ciao piccola siamo a Parigi a fare scalo, due ore e sono a casa
Olivia: Altre due ore di attesa?
Federico: L'attesa aumenta il piacere 💋
Olivia: Non dirmi così
Federico: Ti eccito troppo lo so
Olivia: Zitto e sbrigati
Federico: Ho ragione io tanto
Olivia: Scemo
***
Sono davanti all'aeroporto di Torino Caselle, insieme ad un bel gruppo di tifosi juventini in attesa dell'arrivo della prima squadra. Non so perchè sono venuta qui ma non riuscivo più ad aspettare. Mi sono messa la nuova maglietta che mi ha regalato Federico e molti dei Drughi mi hanno chiesto dove l'avessi presa.
"Me l'ha regalata Bernardeschi, abbiamo avuto un piccolo scontro in centro e visto che sono una grande tifosa juventina me l'ha data" spiego. In fondo è una mezza verità, non penso sia il caso di dire a tutte queste persone che io e l'attaccante bianconero ci baciamo spassionatamente ogni dieci minuti.
"Sei forte, Olivia! Vieni, mettiti qui davanti così Bernardeschi ti vede subito" dice Aldo, uno dei Drughi.
Mi posiziono davanti a loro e dopo una ventina di minuti si aprono le porte dell'aeroporto ed escono tutti i calciatori della Juventus, col completo scuro, occhiali da sole e valigia con lo stemma bianconero.
Quanto sono fighi, mio Dio.
Federico mi vede subito e rimane a bocca aperta. Molla la valigia per terra e corre verso di me. Io non so cosa fare, mi imbarazza stare in mezzo alle persone. Vorrei soltanto saltargli addosso e baciarlo come se non ci fosse un domani, ma magari lui non vuole farsi vedere in atteggiamenti intimi con me.
"Che ci fai tu qui?" mi chiede.
"Non potevo più aspettare" confesso, con le guance a fuoco.
"Sei bellissima con questa maglia addosso" sussurra con le mani sui miei fianchi.
"Ti piaccio?" mi mordo il labbro inferiore, non riesco a vedere i suoi occhi per colpa degli occhiali scuri, ma percepisco il suo sguardo su di me.
"Molto" si abbassa e sussurra al mio orecchio, lasciandomi un bacio sulla guancia.
"E bravo Bernardeschi, è la tua nuova fiamma?" Domanda qualcuno dietro di me.
Rimango immobile, imbarazzata, è lui che deve rispondere a questa domanda, fosse per me urlerei "Sì" a tutto il mondo.
"Ci conosciamo da poco, ma sì" allunga un braccio attorno al mio collo e mi stringe a se'.
"Bravo Berna, ci piace Olivia!"
"E' fantastica, lo so" dice, girando il viso verso di me. Io sorrido e arrossisco, non essendo in grado di fare altro.
Ci allontaniamo dall'aeroporto e ci avviciniamo alla macchina di Federico.
"Bella Berna, ci sentiamo per stasera? Porta anche Olivia" dice Medhi Benatia.
"Sì, certo, se no chi lo sente Edin se non ci sei!" Dice Miralem, che si avvicina per salutarmi, seguito dagli altri ragazzi.
"Va bene ragazzi, ci sentiamo più tardi, magari facciamo un salto" taglia corto Federico, si vede che è impaziente di farli andare via.
I ragazzi si allontanano e rimaniamo da soli nel parcheggio. Mi guardo intorno non sapendo che cosa dire. Sto per iniziare a parlare ma sento due mani sui miei fianchi che mi sollevano e mi sistemano sopra al cofano della macchina. Federico si posiziona in piedi tra le mie gambe, che intreccio attorno alla sua vita mentre le mie braccia sono attorno al suo collo, lo attiro a me e le nostre labbra finalmente si congiungono, dopo due settimane di lontananza.
Ci baciamo con passione, nessuno dei due ha la minima volta di staccarsi dall'altro.
"Quanto sei bella, con la mia maglia addosso mi fai impazzire" sussurra sulle mie labbra sfregandole contro le mie.
"Nessuno mi ha mai detto che lo facevo impazzire" ammetto, alzando gli occhi verso i suoi, ancora coperti dagli occhiali da sole. "Quanto sei figo con gli occhiali da sole" mi mordo il labbro e glieli tolgo, riuscendo finalmente a vedere quelle iridi verdi che mi erano mancate da morire.
Infilo i suoi occhiali troppo grandi per la dimensione del mio viso e lui tira fuori il suo cellulare, iniziando a farmi delle foto.
"Che stai facendo?" Scoppio a ridere, imbarazzata dalla situazione.
"Queste me le tengo" dice, riguardando le foto.
"Farò sicuramente schifo" scuoto la testa, attirando Federico a me con le gambe attorno al suo bacino.
"Sei bellissima" mi zittisce fiondandosi sulle mie labbra, travolgendomi con la passione.
"Vieni, andiamo a casa" sussurra con il respiro affannato, a causa dei nostri baci.
Salgo in macchina e Federico guida verso casa sua. Ogni tanto mi giro verso di lui per ammirare i suoi lineamenti, mi piace guardarlo mentre è concentrato sulla strada, con la mascella pronunciata e gli occhi fissi davanti a se'.
"Mi consumi se continui a guardarmi" dice, sorridendo in un modo assolutamente sexy.
"Non posso farne a meno" mi mordo il labbro e appoggio la testa contro il sedile.
Arriviamo a casa di Federico dopo mezz'ora e non appena entriamo mi prende in braccio e inizia a baciarmi. Mi avvinghio a lui, sentendomi sicura e protetta tra le sue braccia mentre gli spettino i capelli e lui mi porta sul divano, facendomi stendere sotto di lui.
"Fede, ti devo dire una cosa prima" dico, mentre lui mi bacia il collo.
"Dimmi" sussurra mordicchiandomi la pelle sensibile.
"No, sul serio, riguarda Veronica" dico tutto d'un fiato. Federico si alza di scatto, come se si fosse appena bruciato. Sapevo di attirare la sua attenzione se gli avessi detto subito chi riguardava.
"Che cazzo c'entra Veronica?"
"Senti, voglio dirtelo perchè mi sembra la cosa migliore da fare. Mi sono arrivati dei messaggi mentre eri via... non lo so se è Veronica, ma credo proprio di sì."
Mostro i messaggi a Federico. Sono seduta a gambe incrociate in un angolo del divano, mentre lui è intento a leggere quei pochi messaggi che ci siamo scambiate. Spero non reagisca male.
"E' lei?" Dico sottovoce, quasi per paura della sua reazione.
"Quella puttana" dice, serrando la mascella e componendo il numero con il mio cellulare. "La rovino" dice arrabbiato.
Non volevo scatenare un putiferio, adesso succederà un casino solo per colpa mia...
"Senti, brutta stronza, cosa cazzo pensavi di fare? Prenditela con me se sei incazzata, cosa c'entra Olivia? E' finita, Veronica, è finita! Non ti voglio più vedere ne' sentire, mi hai usato per due anni e adesso voglio vivere la mia vita senza di te, mettitelo in quella testa di cazzo che ti ritrovi va bene? Se mandi un altro messaggio a me o a Olivia vado dritto dai Carabinieri e ti denuncio per molestie su minore. E lì poi rido io, brutta puttana. Addio!"
Federico ha urlato per tutto il tempo e ora ha il respiro affannato e la vena sul collo pulsante. Mi alzo dal divano e lo guardo mordendomi il labbro inferiore. Questa scena mi ha fatto eccitare, che ci posso fare?
Sono una brutta persona.
"Scusami, mi sono incazzato" mi dice, riprendendosi.
"E' stato eccitante" mi avvicino a lui lentamente mordendomi il labbro.
"A me ecciti tu con la mia maglia addosso" sussurra lui un paio di toni di voce più bassi del solito.
Le mie ginocchia stanno tremando, le gambe stanno per cedere e il mio cuore sta ballando la samba nel petto. Mi sta guardando in QUEL MODO che mi fa sciogliere, ha i capelli spettinati e la maglietta è attillata in modo che io possa vedere tutti i suoi muscoli. Riesco persino a contargli gli addominali.
"Questa ti eccita?" Faccio la finta tonta, indicando la maglietta.
Annuisce avvicinandosi a me.
"Cosa mi stai facendo, Liv..." si avvicina sempre di più finchè non sento il suo respiro sulle mie labbra.
"Quello che mi stai facendo tu" sussurro mentre allungo un braccio e gli tocco gli addominali da sotto la maglietta.
Federico sussulta al mio tocco e allunga le mani per posarle sui miei fianchi, ma le ritrae pensando alla mia reazione dell'ultima volta.
Lo guardo negli occhi e gli prendo le mani posandole sui miei fianchi, che accarezza dolcemente, mentre io continuo a toccargli gli addominali. Prendo l'orlo della sua maglietta e gliela tolgo lentamente, ammirando il suo fisico scolpito.
Può essere che in queste due settimane sia diventato ancora più grosso?
"Hai fatto palestra?" Gli chiedo, tastandogli i pettorali con le mani.
"Sì piccola, ti piace?"
"Dio mio, sì" annuisco mordendomi il labbro inferiore.
Mi allontano leggermente da lui e mi tolgo lentamente la maglietta che mi ha regalato, la appoggio sul tavolino del salotto e rimango in reggiseno davanti a lui.
Sono molto imbarazzata, non posso negarlo, ma il modo in cui mi sta guardando Federico mi fa capire che non devo avere paura di lui, il suo sguardo è sincero e capisco che mi vuole veramente.
"Sei bellissima, Liv" è l'unica cosa che riesce a dire.
"Senti chi parla."
D'altronde, con quel fisico e quel bel faccino farebbe dubitare a qualsiasi uomo della propria eterosessualità.
Eccomi, sono riuscita a scrivere un nuovo capitolo, che ne pensate? Finalmente Olivia si è sbloccata, ma chissà se riusciranno ad andare fino in fondo questa volta. Lo scoprirete nel prossimo capitolo!
A presto,
C.
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