Capitolo 22
Jamie pov
Sono passate esattamente due settimane da quando ho acquistato la casa e tra tre giorni ci sarà il compleanno di Alex. Nonostante l'impegno utilizzato per l'arredamento della casa, sono comunque riuscito a trovare il regalo per la mia bellissima fidanzata ed in questi giorni andrò a ritirarlo.
I giorni appena passati sono stati veramente intensi, abbiamo fatto imbiancare tutto mentre sceglievamo i mobili che, grazie a delle mie conoscenze, abbiamo ricevuto in meno di 5 giorni dall'ordine. Così facendo siamo riusciti ad arredare da zero almeno il soggiorno, la nostra stanza, la cucina e i bagni. Abbiamo lasciato una stanza vuota una stanza da letto, che sarà quella dove ci sarà la camera del bambino, e due stanze le abbiamo arredate con i mobili delle nostre vecchie camere da letto.
La nostra camera è in fondo al lungo corridoio del piano superiore e si trova nella parte della casa più esposta al sole. Alexis si è assicurata che fosse tutto perfetto e ovviamente non poteva che essere così. Il nostro letto dà le spalle a delle grandi vetrate con delle tende color nocciola dietro le quali si cela la magnifica vista del giardino. Nella parete principale, oltre alla porta che conduce al corridoio, ci sono altre due porte: quella di destra arriva alla cabina armadio mentre quella di sinistra porta al nostro bagno. Ovviamente la prima stanza è stata la stanza a cui Alexis ha dedicato più attenzione, che ha ordinato un bellissimo mobile in mogano che percorre le tre pareti della stanza. La parte sinistra è la sua mentre quella di destra sarà destinata ai miei vestiti. La parte centrale, sarà divisa equamente ed è composta da tanti piccoli ripiani rettangolari, concepiti come spazio per scarpe e borse, che io, ovviamente, sfrutterò in altro modo.
Abbiamo già incominciato a portare le nostre cose nella nostra futura casa, anche se siamo sommersi di valigie e scatoloni. Ovviamente Alex si rifiuta di mettere i nostri vestiti nell'armadio prima di averli lavati tutti. Fortunatamente mia madre si è offerta di darci una mano ed in questi giorni ha continuato a fare avanti e indietro da qui a casa sua, assieme a mia sorella, il suo fidanzato e mio padre. I due mi hanno aiutato con gli scatoloni e con tutte le faccende che riguardano noi uomini. Le cose più pesanti ed ingombranti le ho fatte montare dagli addetti, però quello che posso preferisco farlo da me.
Mentre Alexis, mia madre e mia sorella sono nel seminterrato a continuare con lo stiro dei vestiti, io e i miei due aiutanti ci concediamo una pausa. Rimango in soggiorno e mi avvicino al mobile che si trova sotto televisore sul quale c'è appoggiata la foto di mia sorella e sulla parete c'è la tela con la foto di mia madre. Alexis ha insistito tanto perchè le portassi, anche se io in realtà ero tentato di non farlo. Tiro fuori dalla tasca il mio telefono e compongo il numero di mio cugino Oliver.
Dopo il terzo squillo risponde Lexy: «Pronto Jamie».
«Ciao carissima, tutto bene?» chiedo.
«Si, tutto bene. Voi? La mia dolce cugina come sta? Scusa se ho risposto io ma Oliver è impegnato in una riunione importante» ribatte lei euforica.
«Tranquilla! Noi tutto bene! Stiamo sistemando le cose che abbiamo portato con il trasloco» inizio ma vengo interrotto.
«Hey!!! Mi sono persa qualcosa?».
«Credevo che qualche pettegola ti avesse informata, che ne so, tipo Alex, mia madre o mia zia!» controbatto, ma evidentemente così non è stato».
«Non ne sapevo niente, giuro! Con chi devo arrabbiarmi per non avermi informata, con Elin o con Alex? Ma scusami caro, hai bisogno di qualcosa? Come mai chiamavi Olly?».
«Guarda, secondo me più con mia madre e mia zia, Alex è stata molto impegnata in queste due settimane. Comunque chiamavo per sapere se verrete alla festa a sorpresa di Alex, avevo già informato Olly».
«Che domande, certo che verremo Jamie» ride Lexy.
«Perfetto! Olly dovrebbe già sapere tutto, poi se volete potete rimanere qui a dormire».
«Non vogliamo disturbare ma grazie comunque, sei molto caro!» è mai possibile che questa ragazza è sempre così gentile ed educata?
«Guardate che non create nessun disturbo, di spazio ne abbiamo da vendere!» insisto io.
«Non so, ne parlerò con Olly e ti faremo sapere... Ora ti devo lasciare caro, sta salendo un cliente, ci vediamo venerdì, dai un bacio alla mia amichetta».
«Perfetto, a Venerdì! Salutami quello stronzo di mio cugino» scherzo.
«Sarà fatto!» ci salutiamo nuovamente e chiudiamo la comunicazione.
Faccio giusto in tempo ad attaccare che le tre belle lavanderine mi raggiungono. Per fortuna Alexis sembra non essersi accorta di niente. La mia bella fidanzata si avvicina e l'attiro a me per darle un grosso bacio. Mi volto verso mia sorella e mia madre, che ci guarda sorridente. Quando ha saputo della gravidanza di Alexis era troppo impegnata a far ragionare me per elaborare la situazione e il giorno che siamo andati a trovarli ha pianto talmente tanto che pensavo inondasse la casa. Ovviamente mai si sarebbe aspettata che in poco tempo diventasse già nonna.
«Jamie, ti sei accorto che si inizia ad intravedere un po' di pancia?» domanda indicando Alexis.
Accenno un leggero sì con la testa e sorrido alla mia bellissima fidanzata. Abbiamo toccato parecchie volte questo discorso, lei continua ad essere fissata con la dieta perché dice di aver paura di diventare una mongolfiera con le gambe, ma fino a quando non vedremo il nutrizionista per la dieta personalizzata per questi mesi dovrà cercare di mangiare bene.
Ormai sono le 17 ed i miei parenti tornano a casa. Finalmente Alexis ed io abbiamo del tempo per riposarci. Questa sarà la prima notte nella nostra nuova casa e non stiamo più nella pelle. Dopo questa intensa giornata, decidiamo di concederci un bel bagno rilassante all'interno della nostra nuova vasca. Dopo averla riempita di acqua calda, entro e faccio sistemare la mia dolce metà tra le mie gambe, in modo che possa appoggiare la sua schiena sul mio petto.
Dopo un ora decidiamo di uscire e di ordinare una pizza per cena. Mentre aspettiamo stiamo tranquilli seduti sul divano a coccolarci.
Alexis Pov
Quando apro gli occhi mi ritrovo spaesata, sono solo due mattine che mi sveglio nella nuova casa e devo ancora abituarmi. Mi volto per cercare Jamie che però si è già alzato, quindi mi stiracchio e mi alzo dal letto per raggiungerlo al piano di sotto. Una volta in cucina, trovo il nostro tavolo apparecchiato alla perfezione e vedo Jamie avvicinarsi a me.
«Buon compleanno, piccola» dice prima di darmi un bel bacio sulla fronte. Mi prende per mano e mi fa accomodare sulla sedia che sta a capotavola, poi corre in cucina a prendere due piatti. Ovviamente anche il mio piatto è abbondante, quindi non credo che abbia fatto distinzione come faceva i primi tempi che facevo colazione da lui.
«Vedi di mangiare tutto» mi sorride. Certo, la fai facile tu... tanto la botte sono io, vero?
Controllo l'orologio sulla parete e segna le 10:30. Jamie ultimamente non sta lavorando e la cosa non mi dispiace, visto che passa il suo tempo con me. Una volta finita la colazione vado a prepararmi e lui sistema la cucina e il tavolo. Quando finisce mi raggiunge in bagno, dove io sto asciugando i capelli, e mi scruta appoggiandosi allo stipite della porta.
«Ancora non mi sembra vero» afferma avvicinandosi una volta che ho spento l'aggeggio infernale.
«Che cosa?» chiedo ingenuamente.
«Che tu abbia accettato di vivere con me in questa casa» dice stringendomi a se e da quell'abbraccio nasce un bacio appassionato. Dopodiché Jamie mi solleva e mi prende in braccio per portarmi in camera. Si siede delicatamente sul letto e mi trovo seduta a cavalcioni su di lui. In men che non si dica Jamie si toglie i Jeans e la T-Shirt mostrando il suo fisico scolpito. Dopo un attimo mi ritrovo sdraiata sul letto con Jamie nudo sopra di me, intento a privarmi del mio completo intimo. Dopo gli ultimi baci appassionati entra dentro di me e ci perdiamo nel piacere.
Quando usciamo di casa è ormai mezzogiorno meno un quarto e ci dirigiamo in uno dei più grandi centri commerciali della grande mela. È purtroppo una tappa obbligatoria, visto che sto per esplodere i miei vestiti stanno iniziando a chiedere pietà... entriamo dunque in uno dei negozi per bambini che vende anche abbigliamento premaman. Passo un ora dentro a quel maledetto negozio e non trovo niente chi mi piace, decido quindi di provare gli indumenti che considero per lo meno decenti. Alla fine esco dal negozio con un sacco di cose che nemmeno immaginavo di comprare. Una volta usciti, Jamie ed io decidiamo di concederci una una pizza. Inutile dire che ne ho mangiate ben tre fette, mentre Jamie si è dato all'ingrasso con sette tranci ognuno farcito in maniera differente.
Dopo pranzo, decidiamo di fare un giro nel centro commerciale e, ovviamente, giriamo altri negozi per bambini.
***
Sono quasi le 19 e decidiamo di rientrare a casa... sono stremata, ma Jamie ha già in mente di portarmi fuori a cena.
Quando la macchina arriva alla fine del viale di casa, Jamie parcheggia appena fuori dalla nostra casa perchè tanto dopo dobbiamo uscire nuovamente.
Apro la porta, appendo la mia giacca e appoggio la borsa sul tavolo al centro della stanza d'ingresso. Jamie appende velocemente la giacca e mi precede, correndo in direzione del soggiorno. Vuole impossessarsi della doccia, maledetto!
Mi avvio lentamente dietro di lui, ormai c'è poco da corrergli dietro. Il soggiorno buio improvvisamente si illumina e sento urlare : «SORPRESA!!!!». A momenti ci rimango secca dallo spavento...
Nel nostro soggiorno oltre a Jamie ci sono i suoi genitori, sua sorella con il fidanzato, Vic e Alan che finalmente hanno trovato la via del ritorno, mio fratello, Kate e i due futuri sposi, Lexy ed Olly.
Le lacrime iniziano a scendermi dagli occhi e corro ad abbracciarli uno ad uno.
Quando arrivo da Lexy ci abbracciamo forte, come se non ci vedessimo da anni!
«Tesoro come stai? Ti trovo davvero bene, sei bellissima!» esordisce staccandosi da me.
«Sto benone, a parte per questa mongolfiera che si sta formando... tu come stai?» le sorrido.
«Ma smettila, sei una favola! Io? Impegnata tra abiti da sposa, bomboniere e confetti»
«Bene, almeno non devi girare negozi per comprare vestiti nuovi... i miei stanno chiedendo pietà in tutte le lingue conosciute!» scherzo.
«E sei ancora all'inizio» ridiamo energicamente.
«Invece il lavoro come va? Olly è un buon capo?» chiedo... ancora non abbiamo avuto modo di parlarne.
«L'ufficio è bellissimo, anche i collaboratori sono tutti molto simpatici» ammicca «Olly si comporta benissimo, anche perchè se no facciamo i conti a casa» ridacchia facendo l'occhiolino.
«Hey belle signore, di cosa parlate?» si intromette la sua dolce metà.
«Stavamo sparlando di te» lo prendo in giro e mi guarda divertito.
«Niente tesoro, raccontavo ad Alex che a lavoro sei un angioletto» continua lei, rovinandomi la festa.
«Io sono sempre un angioletto» noi ragazze ridiamo a crepapelle mentre lui ci guarda male.
«Vi state prendendo gioco di me?» chiede lui leggermente infastidito.
«Mah, forse solo un pochettino... però sai che ti voglio bene, Olly» lo abbraccio, visto che ancora non ci siamo salutati.
«Cavolo Al, quando sei ingrassata, non riesco più ad abbracciarti» scherza, ovviamente.
Lexy lo rimprovera imbarazzata «Ollyyyy!» ma noi ridiamo della sua faccia che è diventata rossa come un peperone.
«E pensare che siamo solo all'inizio... mi viene da piangere!» continuo a scherzare insieme a loro, ma dopo vado a salutare mio fratello.
«Abbiamo invitato anche mamma e papà» esordisce lui, «ma non sono riusciti a venire». Sorrido e faccio spalluccie, anche se entrambi sappiamo che ci sono rimasta molto male.
«Ragazzi, mangiamo?» chiede Stephanie a tutti i presenti e tutti ci avviamo verso il tavolo della cucina che è stato ricoperto da tante porzioni di pietanze diverse.
La serata procede tra le chiacchierate, Stephanie si vanta di aver preparatu tutto da sola, mio fratello non fa altro che stare appiccicato a Kate, Vic fa lo stesso con Alan... insomma, tutto nella norma!
Io e Lexy siamo sedute sul divano e accanto a noi ci sono Jamie e Olly.
«Allora Alex, come va la gravidanza?» chiede la mia amica.
«Bene! Il dottore dice che il bambino ha dei parametri di crescita perfetti e tra due settimane sapremo il sesso!» rispondo entusiasta.
«Il sesso? Di già?» incalza Olly, «Sarà sicuramente maschio.. Bello e forte come suo cugino». Dopo questa affermazione Lexy lo guarda in cagnesco mentre Olly ride a crepapelle.
«Siamo già a tre mesi» esclama il mio Jamie sorridendo.
«Olly, mi spiace deluderti ma secondo me sarà femmina» continuo io.
«Beh se deve essere maschio, spero che certe doti le prenda da me» afferma nascondendo un sorrisetto malizioso.
«Ciccio, se prende da te siamo spacciati... ti ricordo che quello dotato tra i due sono io!» lo rimbecca Jamie. A questa affermazione la povera Lexy diventa rossa come un peperone e la sua espressione è quasi spassosa.
«Sì certo, ora dici così perché c'è la tua fidanzata» continua il povero ragazzo.
«Dai Olly, sii obiettivo... dobbiamo tirare fuori le foto della squadra di nuoto del College? Ne abbiamo tante scattate nello spogliatoio»... Certo che Jamie è davvero sfacciato alcune volte.
«Ok ragazzi, non esageriamo» li interrompe Lexy cercando di porre freno a questa conversazione.
«Come sono competitivi questi due!» le dico ridendo.
«Sono sicura che da piccoli usavano il righello per fare a gara, a chi cresceva di più» scherza lei, ormai ha raggiunto lo stesso livello di quei due mascalzoni.
«Sì Jamie usava il righello, io usavo il metro!» esclama Olly con fare altezzoso.
«Ma cosa, che quando ti parlava una ragazza ti pisciavi sotto» lo deride il cugino.
«Non mi pisciavo sotto, ero solo un po' timido» ribatte lui offeso.
«Timido? Non l'avrei mai detto» ribatte Lexy prendendolo in giro.
«No, aveva proprio paura! Quando nella confraternita venivano le ragazze per le feste lui stava un po' e poi scappava» continua quella vipera di Jamie, quando ci si mette è davvero fastidioso. Povero Olly...
«Ma non è vero! Semplicemente non mi andava di stare intorno a un gruppo di ragazze che si erano già scopate tutti i miei amici» ribatte lui secco.
«Sì, come no... Sappiamo tutti che avevi una cotta assurda per Erika Bennet!» lo provoca Jamie.
«Chi sarebbe Erika Bennet?!» chiede Lexy curiosa dopo l'affermazione del mio fidanzato.
«Una ragazza che veniva sempre alle feste della nostra confraternita, era molto popolare e anche abbastanza zoccola!» risponde Jamie al posto di Olly.
«Interessante!» afferma lei guardando storto il suo fidanzato
«E tu come fai a saperlo?» chiedo, oramai sono troppo curiosa.
«Se la scopava tutti i giorni, ecco come lo sa!» dice Olly come per vendetta
«Sì, ma perché era puttana, non per altro!» cerca di discolparsi lui. Lexy è sempre più scandalizzata, è quasi impietrita dal battibecco di questi due, mentre io non riesco a trattenere le risate.
«Dai basta! Ora ci siamo sistemati e il resto rimane solo un lontanissimo ricordo» afferma ad un tratto Jamie abbracciandomi.
«E che donne abbiamo trovato, altro che Erika Bennet!» continua Olly facendo lo stesso con Lexy, che però gli tira una gomitata sulle costole.
Mentre continuiamo a ridere, Jamie si alza dal divano: «Ragazzi perdonatemi, torno tra un attimo».
Lo guardo allontanarsi e decido i seguirlo, ma quando provo ad alzarmi Olly si rivolge nuovamente a me: «Allora Alex, come va nella nuova casa?».
«Bene, sono solo due giorni che ci siamo stabiliti qui definitivamente e ancora è tutto molto strano» sorrido.
«Non vedo l'ora di vederla, sono sicura che grazie al tuo tocco è fantastica!» afferma entusiasta Lexy.
«Ancora non è finita del tutto, alcune stanze al piano sopra sono vuote o arredate con i nostri vecchi mobili, ma per ora va bene così! L'indispensabile l'abbiamo fatto, il resto si può fare con calma. Se vuoi possiamo andare ora a fare un giro di sopra...».
Non faccio in tempo a terminare la frase perché Lexy mi interrompe: «Magari più tardi, quando torna anche Jamie, lo sai che se non c'è lui Olly diventa insopportabile»
«va bene cara, quando vuoi... Ma in che albergo state questa notte?» chiedo.
«Sempre nel solito, addirittura ci hanno dato la stessa stanza» risponde lei.
«Ma davvero? Ne avete parlato con Jamie? Insomma, qui lo spazio non ci manca e potevate rimanere, anziché andare a pagare un albergo» cerco di convincerli, ma ogni tentativo risulta vano.
«Grazie mille Al, ma va bene così» esordisce Jamie
«Va bene, ma la prossima volta che verrete da queste parti non azzardatevi ad andare in albergo!» insisto nuovamente.
«Vedremo cara!» ribatte Oliver.
Cerco di rispondere, ma le luci si spengono di colpo e nella stanza cala un profondo silenzio. Mi guardo in giro, per quanto sia possibile, e vedo Jamie avvicinarsi spingendo un carrello, sul quale è appoggiata una bellissima torta in pasta di zucchero. Ovviamente è a forma di sacchetto di Chanel, lo stesso che ti danno quando vai a fare shopping. Le candele sulla torta sono l'unica fonte luminosa nell'intera stanza.
Quando Jamie è abbastanza vicino, Stephanie inizia a cantare la canzone di auguri e tutti la seguono in coro. Una volta terminata l'imbarazzante melodia spengo le candeline e le luci si riaccendono mentre tutti battono le mani.
Nessuno aveva mai fatto una cosa simile per me, prima d'oggi. Certo, mio fratello ci ha provato l'anno scorso, ma ovviamente la sorpresa è andata in fumo visto che l'ho sentito parlare della festa con una delle mie amiche... che furbo!
Sento delle lacrime rigarmi le guance da quanto sono commossa e Jamie si avvicina per stringermi tra le sue forti braccia. Le sue mani accarezzano delicatamente i miei fianchi mentre con le sue labbra sfiora dolcemente le mie. So già come finirebbe se fossimo da soli e da come mi guarda capisco che sta pensando la stessa cosa.
Decidiamo di tagliare la torta e ne diamo una fetta ad ogni invitato. Quando finalmente ci sediamo sul divano, scopro con mia grande gioia che questa torta è forse una delle più buone che abbia mai mangiato... dopo quelle di mia madre, ovviamente!
«Allora, che ne dici di aprire i regali?» chiede Jamie. Anche se sono tentata di mangiarne un altra fetta, annuisco leggermente e lui porta via la torta dal carrello per fare spazio ai regali.
Prendo il primo pacchetto che mi capita in mano, ha la carta verde ed un nastro bianco. Sul biglietto leggo una bellissima frase da parte di Lexy ed Olly.
"Con questo simbolo ti auguriamo tanta fortuna e tanto amore. Ti vogliamo bene.. Buon compleanno! Lexy e Olly"
Li guardo e loro mi sorridono, così decido scartare il regalo. Una volta buttata la carta ho in mano una scatola con scritto "Roberto Giannotti". Per un attimo penso siano impazziti, ma poi apro la piccola scatola. Al suo interno trovo una bellissima collana in oro con un ciondolo chiama angeli. Non posso fare a meno di andare ad abbracciarli per il bellissimo regalo.
«Grazie» Dico sorridendo, per poi sbaciucchiameli tutti.
«Non so se lo sai, ma il chiama angeli viene regalato alle donne in dolce attesa come portafortuna e con la speranza che sia una bella e dolce gravidanza» spiega la mia amica.
«Siete davvero dei tesori, grazie ancora!» affermo e mi affretto ad abbracciare nuovamente Lexy.
Quando ci stacchiamo dal nostro abbraccio esordisce: «Ti voglio bene tesoro»
«Anche io» le rispondo sottovoce.
Il regalo successivo è quello di Vic ed Alan. Il sacchetto è inconfondibile, visto che riporta la scritta "Christian Louboutin". Una volta aperto, estraggo dal suo interno una scatola da scarpe, che contiene delle bellissime "Victoria Patent" color Nude.
Mi alzo e vado nella loro direzione per ringraziarli.
«Grazie ragazzi, le metterò sicuramente prima che mi vengano i piedi gonfi» scherzo nuovamente sulle conseguenze che la gravidanza porterà sul mio fisico durante questi mesi e tutti ridono. I miei due amici mi abbracciano e torno ad aprire gli altri regali.
Prendo il grande sacchettone rosso e scopro che è da parte di mio fratello e di Kate. Lo apro e con mia grande sorpresa trovo una scatola marrone, abbastanza lunga, e sul coperchio leggo "Louis Vuitton". Penso di morire.
Sollevo il coperchio e trovo una bellissima Neverfull di dimensioni abbastanza grandi, con la classica stampa riportante le iniziali del marchio e con l'interno color ciliegia. Mi alzo, anche sta volta, per andare a ringraziare. So che mio fratello prende una miseria e immagino quanti sacrifici abbia fatto per questo regalo, nonostante abbia diviso con Kate. Abbraccio la mia amica e subito dopo mio fratello che sussurra «Tanti auguri, sorellona».
Ora è il turno del regalo dei genitori di Jamie, con partecipazione anche di sua sorella e del suo fidanzato. Il loro regalo è contenuto in una semplice busta ed io sono troppo curiosa. Quando la apro trovo un coupon a mio nome per un weekend di relax con accesso libero alla Spa in uno dei più prestigiosi Hotel della grande mela. Non posso fare a meno di ringraziare anche loro per il bellissimo regalo e Stephanie mi spiega che non ha scadenza e che potrò utilizzarlo dopo che nascerà il bambino per concedermi un momento di relax.
Finalmente è il momento del regalo di Jamie, che stava sotto a tutti gli altri. Lo scarto e apro la scatola. Al suo interno trovo una bellissima tela con stampata una delle foto che Jamie mi ha scattato il giorno del mio primo servizio, ovvero quando ci siamo conosciuti.
Appoggio delicatamente la tela sul carrello e abbraccio forte il mio fidanzato. A volte è tutto così perfetto che sembra quasi surreale.
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