Prologo
Certe notti rimaneva sveglio nel più denso buio.
Altre notti azzardava a mettere un piede nel mondo di sopra, eppure era sempre la notte ad accoglierlo. La luna splendeva nel cielo.
I suoi familiari non lo cercavano più di tanto, i rapporti erano intricati, pieni di segreti, false promesse e nessuno poteva mai sparire. O quasi. È quello che lui aveva sempre fatto.
Scappa dalla famiglia.
Le ultime parole del padre, prima che lo uccidessero.
L'ultimo suo insegnamento, prima che gli trapassasse il petto.
Il suo pensiero tetro, detto con tristezza mentre lui, invisibile, affondava la lama, mentre il fratello minore gli bloccava le mani ed il terzo fratello le gambe.
Nessuno aveva pensato di premergli una mano sulla bocca, nessuno aveva impedito che lui, Ade, non si sentisse terribilmente nel torto.
Solo ed assassino.
C'erano stati i fratelli a sostenerlo, ma lui non voleva stare con loro a causa del rimorso.
Lui aveva scelto il sottosuolo, il mondo nero che rispecchiava la sua anima.
Quando però il dolore era troppo acuto da essere soppresso, lui fuggiva e nessuno lo notava. O meglio, nessuno poteva farlo.
E fu all'aria aperta, sotto quel cielo di stelle che si innamorò.
Era come il pallido colore della luna in una serata nebbiosa, solo che la nebbia era la sua anima e il pallore l'amore.
Lei era dolce, più giovane e di un'eleganza naturale.
Lui era grezzo, come una pietra appena dissotterrata.
Lei era semplicemente uscita con delle compagne per ammirare la luminosità delle stelle, di nascosto.
Lei si muoveva con un leggero disagio, aveva una risata cristallina, che faceva battere il cuore dell'uomo.
Lui spaventato era scappato.
Ma si può scappare ovunque e mai sottrarsi all'amore.
Così iniziò a guardarla mentre ammirava un fiore, mangiava con le compagne e si tuffava in un fiume. Lui era lì, che ardeva all'ombra, imponendosi ogni volta di non divulgarsi mai di più.
Non riusciva a non sorridere, a non guardarla compiaciuto, a non tornare più in dietro.
La vide all'età di dieci anni correre sui prati, a quella di tredici arrossire davanti ai ragazzi, all'età di sedici anni il desiderio bruciava rovente come non mai.
E per tutto il sottomondo andavano dicendo che il re era innamorato.
Un amore oscuro.
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