Capitolo 7
Mercoledì non aveva mai seriamente preso in considerazione i sentimenti, il lato emotivo della cosa.
Fino a quel momento aveva deciso solo di non pensarci seriamente, di lasciare che i fatti si sviluppassero secondo il loro naturale corso, ma non aveva mai neanche teorizzato la possibile presenza di un interesse.
Gli Addams erano una famiglia strana e macabra, anche l’amore tra Morticia e Gomez diventava soffocante, e non aveva mai sentito un suo parente parlare di attaccamento sano e coccole. Mercoledì era l’estremista in una famiglia a cui interessavano tutte quelle cose definite “sbagliate”, quindi perché si ritrovava a pensare ad un'unica persona più spesso di quello che vorrebbe ammettere?
Con Tyler non era così, con Tyler si sentiva costretta a fargli dei favori per non essere in debito con lui, o perché pensava che avesse rischiato la vita per lei, ma il suo nome non infestava la sua testa come faceva quello della bionda, che invece viveva nell’impulso del momento. Non era in debito con lei e non agiva in base a cosa l’altra volesse, agiva per la sola volontà di farlo, ed era questa che non riusciva a spiegarsi.
Poi c’era la questione del contatto fisico, completamente sconosciuto a lei prima di incontrare Enid, che sembrava adorare lo spazio personale della corvina. E il fatto di star iniziando ad abituarsi la rendeva nervosa, non era da lei un comportamento simile e non riusciva ad ipotizzare teorie che non vedessero il lupo come una specie di alchimista che le iniettava veleni per alterare il suo io.
Poi Xavier aveva detto quella cosa, le aveva detto del possibile coinvolgimento romantico, ma non ci aveva mai pensato seriamente. Non si era mai creduta capace di amare e quando Tyler comparse le emozioni che le faceva provare erano deludenti. Non si aspettava che qualcosa di cui i poeti parlano dall’alba dei tempi potesse essere così insipida e piatta, mortalmente scontata.
Poi c’era Enid, che la infastidiva fino a volersi strappare i capelli e la disturbava con tutti quei drammi scolastici che a lei non erano mai minimamente importati, ma era interessante. Le suscitava curiosità il fatto che avesse delle reazioni così diverse dalle sue ma che non avevano un perché dietro. Enid faceva qualcosa per il gusto di farla, per il brio del momento, non per vendetta o controllo mentale, Enid era la definizione opposta di monotonia, e lo era anche lei, solo in modo diverso.
Non riusciva a capire perché il suo nome fosse rimasto in testa e questo la disturbava, ma supporre di avere dei sentimenti d’affetto per Mercoledì era troppo, e non voleva avere la presunzione di parlare di qualcosa che stava iniziando a conoscere solo ora.
Guardò l’orario e decise di smetterla di logorarsi ancora su qualcosa che non riusciva a risolvere, e poi stava diventando buio.
~~
Bianca chiese a Yoko di passarle un libro, e quando le loro dita si sfiorarono nel farlo, era possibile sentire la temperatura della stanza scendere di dieci gradi. La tensione tra le due era così evidente che mentre tutti facevano finta di leggere un libro per la causa, i loro occhi erano puntati sull’intermittente scambio di parole alternato a sguardi imbarazzati che le due si lanciavano.
Enid si spostò vicino alla sua migliore amica, e con la scusa di aiutarla ad interpretare una frase scritta in maniera strana, le chiese cosa stesse succedendo tra le due.
<< Ok, te lo dico, ma tu devi promettermi di non dare di matto. >> la avvertì Yoko.
<< Si si, quello che vuoi, ora parla >> le rispose frettolosa l’altra.
La vampira sospirò prima di parlare << Io e Bianca ci siamo lasciate >>
<< Cosa!? >> urlò Enid che ebbe gli occhi di tutti puntati addosso in meno di un secondo.
<< Ecco, appunto>>
<< Scusate, sapete come sono le traduzioni dei libri… >> disse il lupo per togliersi dall’imbarazzo del momento.
Quando tutti tornarono a leggere la bionda chiese all’altra << Tu e Bianca stavate insieme? Quando pensavi di dirmelo!? >>
<< Non voleva che si sapesse in giro, e tu hai un intero blog sui gossip della Nevermore, quindi mi ha pregato di non dirti niente >>
<< Capisco, però perché me lo stai dicendo ora? E devo comunque mantenere il segreto vero? >> chiese Enid per avere conferma.
<< Si devi mantenere il segreto, e te lo sto dicendo perchè se lei può tradirmi, io posso dire alla mia migliore amica che stavamo insieme. >>
<< Cosa!? >> urlò di nuovo il lupo, beccandosi occhiatacce dagli altri.
<< Enid, potresti evitare di urlare? Stiamo cercando di leggere >> chiese tagliente Xavier.
<< Dai non esagerare Xav, sembri troppo Mercoledì >> lo riprese Ajax.
<< Non credo che a Mercoledì dispiacerebbe se Enid urlasse >> rispose ridendo il primo.
<< Dai ragazzi smettetela >> Divina cercò di interrompere la conversazione ma anche lei non riuscì a trattenere le risate.
Enid si guardò intorno e vide tutti ridere, anche Yoko.
<< Ragazzi se era una battuta non l’ho capita >> avvertì il lupo, ma questo fece solo aumentare le risate, e la rese più confusa.
<< Me la spieghi? >> chiese a Yoko mentre fissava il suo libro trattenendo le risate.
La vampira le disse solo << Wenclair >> e l’altra tagliò il discorso prima che potesse nascere.
Dopo qualche minuto Bianca si stiracchiò, si alzò in piedi e avvisò tutti i ragazzi che lei sarebbe andata a cercare Eugene per iniziare le analisi, non ce la faceva più a stare seduta nella stessa posizione senza dare di matto.
Gli altri seguirono il suo esempio e approfittarono del fatto che il sergente Mercoledì non era di pattuglia per chiacchierare un po’. Non è che odiassero la ragazza, ma diciamo che non era il massimo dell’intrattenimento.
L’argomento principale sembrò essere la prova di fine semestre, che consisteva in una serie di domande a crocette su argomenti vari, ma nessuno sembrava saperne di più.
<< Secondo voi faranno fare anche a me il test? Insomma sono arrivato da poco, come faccio a conoscere tutti gli argomenti che avete studiato? >> chiese preoccupato Lucas, era diventato la nuova recluta del club del libro.
<< Non ne ho idea, dovresti chiedere al preside, o all’insegnante di riferimento, ti hanno dato un insegnante di riferimento? >> disse Ajax.
<< Si, quello di scherma, a proposito, che superpotere ha lui? >>
<< Noi non abbiamo i superpoteri >> ribatté Xavier.
<< Amico, tu fai uscire i disegni dai fogli e li fai muovere in giro, come può non essere un superpotere? >> Lucas era scioccato.
<< Giusta osservazione, comunque non ne siamo sicuri, ma pensiamo che sappia controllare la mente >> gli rispose Xavier.
<< Sicuramente non è un lupo >> si intromise Enid.
<< Come fai a dirlo? >>
<< Non ne ha l’odore, cose da lupi >>
<< Ragazzi, il coach Vlad è un vampiro, vi dice niente il nome? >> ribatté ovvia Yoko.
<< Non sapevo il nome ma ora che me l'hai detto è abbastanza ovvio che sia un vampiro. Come fate a non saperlo voi? Siete davvero strani >> concluse Lucas.
Ajax e Xavier si guardarono e con un’ espressione eccessivamente stupita uno chiese all’altro << Siamo strani? Davvero? >> e l’altro rispose << Non me lo sarei mai aspettato, sono sconvolto, non andiamo mica ad una scuola chiamata “scuola per reietti” >>
Entrambi si girarono a guardare Lucas come se fosse appena sceso dalle nuvole, e il ragazzo accettò con classe il fatto che si, loro avevano ragione e in realtà la cosa più strana l’aveva detta lui in quel momento.
Dopo una breve risata, Xavier chiese se qualcuno avesse visto Mercoledì, ma quel giorno la ragazza aveva deciso di viverla in ghost mode, nessuno avrebbe potuto vederla anche se avesse voluto.
~~
<<Ehi Mercoledì, fermati un attimo, ho bisogno di aggiornarti. >> Xavier la vide nel corridoio e le offrì una cena alla capanna in cambio di ascoltare -e tenere segreti- le sue questioni.
Mercoledì accettò e mentre mangiava si subì uno sproloquio sul fatto che forse, finalmente, si sarebbe fidanzato.
<< Ma è la ragazza dell’altro giorno? >> chiese la corvina, non riuscendo ancora a capire il soggetto del suo discorso.
<< No no, non mi ha preso molto l’altra ragazza >> smentì subito l’artista.
<< Quindi chi è? >> ripropose Mercoledì.
<< Bianca, so che non dovrei, però siamo cresciuti entrambi da quando ci siamo lasciati, e lei sta mostrando sincero interesse per me, e non lo so è come se rompere fosse quello che ci serviva per riniziare >> disse Xavier con un sorriso involontario sulle labbra.
<< Se lo credi sul serio va bene, almeno disturberai lei per ogni minima cosa >> lo canzonò la corvina.
<< Sei tu che non apprezzi i serpenti che ballano “dammi tu cosita”, era geniale quel disegno >> insistette l’artista.
<< Effettivamente era… interessante >> ammise Mercoledì.
~~
Enid e Mercoledì erano chiuse in camera per la notte ma era sabato sera, e stranamente la bionda non era uscita per andare a qualche festa, quindi ora le due ragazze si trovarono incastrate con i rumori della macchina da scrivere di Mercoledì e della tastiera di Enid.
<< No ok basta facciamo qualcosa ti prego potrei seriamente morire di noia >> la bionda disse tutto d’un fiato spezzando il silenzio creatosi.
<< Lasciami finire di scrivere >> le rispose l’altra senza staccare gli occhi dal foglio.
<< Dai ti prego non ce la faccio più >> la implorò l’altra.
Mercoledì si girò verso di lei << Non ti ho detto di no, ti ho solo chiesto di aspettare >>
<< Ok ok >> Enid si sedette sul suo letto e iniziò a cercare su google idee su cosa fare in un sabato sera monotono.
Trovò diversi risultati, anche se evitò il consiglio da wikihow di “prendersi a cuscinate” e anche i giochi da tavolo, faceva un po’ pena a monopoli, e non voleva sorbirsi la corvina rinfacciarle a vita le sue vittorie.
Optò per un film e iniziò a cercare qualcosa tipo “Omicidio sull’orient express” sapeva che altrimenti la corvina avrebbe messo degli horror, ma quella serata era già troppo noiosa per farla diventare terrificante.
Alla fine scelse Conan, non era spaventoso, ma poteva sfidare le capacità deduttive dell’altra, e forse si sarebbe anche divertita.
Quando finì di scrivere ripose la pagina nuova con le altre, poi Mercoledì prese un paio di cuscini dal suo letto e si avvicinò a quello dell’altra << Suppongo che non hai intenzione di alzarti giusto? E che ci serviranno più cuscini. >>
<< Hai mai pensato di fare la detective piuttosto che la scrittrice? Sei molto brava a risolvere i misteri >> si complimentò Enid.
<< Supponi che non sia una brava scrittrice? >> le chiese la corvina prendendola in contropiede.
<< No! I-io, volevo solo dire che- che sei brava a capire le cose, tutto qui non p->> cercò di giustificarsi il lupo mannaro.
<< Enid, stavo scherzando. >>
<< Ah, è difficile capire se scherzi se non sbatti neanche le palpebre>> ribatté.
<< E’ questo il bello >> la corvina si sedette sul letto dell’altra cercando una posizione comoda sui cuscini.
Enid avviò l’anime e le due ragazze passarono tutta la serata a ipotizzare ad iniziò episodio chi fosse il colpevole, o meglio, Mercoledì le diceva chi fosse ed Enid passava tutto l’episodio a capire come ci fosse arrivata, facendo le teorie più strampalate che venivano sempre respinte dalla corvina. A quest’ultima divertiva la caparbietà con cui l’altra provava qualsiasi strada, alcune volte si permise anche di accennare un sorriso, ma Enid non disse mai nulla, consapevole che se l’avesse fatto l’altra avrebbe smesso, e non voleva che smettesse, non l’avrebbe mai voluto.
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