Capitolo 6
Con l’inizio delle lezioni le ricerche erano rallentate, esaminavano meno libri in una settimana ma riuscivano comunque a mantenere un passo costante, non che questo li aiutasse più di tanto, i risultati sotto “foglie che ti fanno girare la testa e vedere cose” non portavano da nessuna parte oltre che da uno spacciatore.
Eugene e Bianca si erano proposti per analizzare le foglie, ma senza sapere cosa cercare era dura individuare qualcosa di anomalo, anche perché essendo vicini alla Nevermore, gli alberi potevano contenere sostanze supplementari rispetto a quelle normali.
Ad un certo punto qualcosa si smosse, in una normale seduta di lettura Yoko si schiarì la voce e disse << Ragazzi, penso di aver trovato qualcosa>>
<< E’ utile o è solo qualcosa che ha vagamente a che fare con quello che stiamo cercando? >> chiese Mercoledì che aveva assistito a tre “qualcosa” della vampira che aveva segnalato la sintesi clorofilliana e l’esistenza dei puffi.
<< Dai lasciala parlare, tanto non mi sembra che abbiamo molte opzioni >> Enid difese la sua amica.
<< Come vuoi. >> rispose Mercoledì senza ribattere.
Era da quando la bionda le aveva detto che era single che andava avanti questa storia, e gli altri iniziarono a notarlo. La corvina non contestava più le idee dell’altra con la stessa passione di prima, ovviamente le minacce di morte erano comunque all’ordine del giorno, ma sembrava che solo per il lupo significassero esattamente il contrario.
Yoko riprese il discorso << In questo libro c’è scritto che Crackstone torturava le streghe col ducking stool, cioè le legava su una sedia attaccata ad un palo sospeso su un fiume e le lasciava affogare con la scusa che le streghe non sopravvivevano in acqua. Poi quando morivano semplicemente slegava la sedia dal palo lasciandole sul letto del fiume. >>
<< Oltre ad essere un enorme dispendio di legna, in che modo questo ci aiuta? >> chiese Mercoledì che ricevette un’occhiata storta per la sua inesistente empatia.
Yoko guardò Enid e quest’ultima ci mise un po’ a capire, ma ad un certo punto realizzò cosa volesse trasmetterle telepaticamente l’altra e saltò in piedi lodandola.
<< Volete renderci partecipi di questa epifania? >> chiese Bianca a nome di tutti.
<< Scusate, è solo che Yoko ha appena formulato una teoria geniale, non me lo sarei mai aspettata e->>
Enid venne interrotta da Lucas << Vabbè, tenetevi pure i vostri segreti. >>
<< Ok ok, scusateci, quello che vogliamo dire è che l’acqua ha memoria, se qualcosa sta causando quello che è successo a Xavier è sicuramente l’acqua, forse ha assorbito l’essenza delle streghe, l’ultimo sospiro, o qualcosa del genere, non lo so >> disse Yoko illuminando il resto della gente.
<< Quindi >> domandò Ajax molto perplesso << vogliamo basarci su una citazione di Frozen per un mistero reale? >>
<< Hai idee migliori? >> chiese Enid.
<< No, procediamo. >> concluse Ajax voltandosi verso Mercoledì. Per quanto gli dispiacesse ammetterlo, era lei il capo di quell’operazione.
La corvina aspettò qualche secondo prima di parlare << L’idea di Yoko è la migliore fino ad ora, e visto che non abbiamo altre piste… Eugene, Bianca, domani inizierete ad analizzare i campioni che vi porteremo, chi si propone per cercare le foglie? >>
Xavier ed Ajax conoscevano il posto, quindi alzarono la mano, Enid era un lupo e in una foresta faceva sempre comodo, Divina si offrì perché una sirena in un modo o nell'altro serve sempre, Mercoledì e Yoko accompagnavano.
<< Qualcuno si ricordi di portare una bottiglia vuota, voglio raccogliere l’acqua dal letto del fiume per vedere se c’è qualcosa anche lì. Qualche obiezione riguardo qualunque cosa? >> chiese Mercoledì, ma nessuno si oppose.
<< Benissimo, dopo cena andremo nel bosco, fatevi trovare pronti >>
Così la corvina congedò tutti andando direttamente in mensa per anticipare il pasto così da avere tempo libero dopo.
Enid, Xavier e Bianca ebbero la sua stessa idea, così la seguirono e mangiarono insieme, non che Mercoledì cercasse compagnia, ma i commensali non la disturbavano più di tanto quel giorno.
I ragazzi iniziarono ad entrare nella mensa per la cena quando Mercoledì ricevette un messaggio, appena vide il mittente si scusò, mise il piatto sul bancone ed uscì dalla mensa stringendo il telefono in mano.
Appena Enid vide la corvina aumentare il passo per allontanarsi dalla folla la seguì. Dopo aver appoggiato il piatto affiancò Mercoledì ma invece di fermarla le disse di andare in camera, una volta arrivate la bionda chiuse la porta e si girò verso la sua compagna di stanza.
<< Allora, cosa ti ha scritto lo stalker? >> chiese la bionda andando direttamente al punto.
Mercoledì la guardò incuriosita << Come sai che mi ha scritto lo stalker? >>
<< E’ l’unica persona per cui potresti essere così tanto interessata al telefono. >> rispose ovvia.
<< Non poteva essere un messaggio da Madre che mi informava della dipartita di Padre? >> nella voce della più bassa si iniziava ad infiltrare il sospetto che l’anonimato dello stalker stava vacillando.
<< Avresti sorriso se fosse una cosa del genere >> il tono di Enid rimaneva calmo e neutrale, poi si diresse verso il letto nero, consapevole che l’altra non avrebbe sopportato i colori del suo.
Quando si sedette la faccia della corvina si incupì più del solito e il modo in cui fissava la bionda era tutt’altro che amichevole, ma l’altra le sorrideva sfidandola, sapeva che era l’unica a potersi permettere tanto con lei, e si voleva godere appieno il privilegio.
<< Allora, come sono venuta nella foto di oggi? >> chiese brillantemente Enid.
Mercoledì la guardò sbalordita, non capiva se voleva essere sospettosa o semplicemente le mancavano proprio parti fondamentali di materia grigia.
<< Dai non sorprenderti, sappiamo tutti della foto con Xavier che ti ha mandato, e visto che ero seduta vicino a te è ovvio che ci fossi anch’io nella foto, poi il fatto che sia nella foto non mi scagiona perchè effettivamente non posso averla fatta io? >> Enid diede voce al suo ragionamento che logicamente filava, ma a Mercoledì venne in mente altro.
<< Quindi mi stai dicendo che lo stalker non è una sola persona ma potrebbero essere complici? >> Mercoledì sembrava star collegando i pezzi e la faccia perplessa della ragazza sembrò una vittoria per la corvina, che ora aveva trovato il sospettato numero uno.
<< Dio no, o forse si? Non lo so Mercoledì non sono io lo stalker, ora puoi farmi vedere il messaggio? >> chiese esasperata la bionda.
Mercoledì era cauta, non si mosse alla richiesta di Enid e la guardava attenta sperando di trovare qualunque cosa sospetta su di lei.
Enid alzò le sopracciglia sbalordita, non ci credeva di essere sulla lista sospettati, però voleva vedere il messaggio per diverse ragioni, quindi col tono più persuasivo che riusciva a riprodurre le disse << Ti prego fammi vedere il messaggio, tanto se sono lo stalker so già cosa c’è scritto ma se non lo sono potrei aiutarti nelle indagini con la mia conoscenza smisurata di qualsiasi gossip esistente alla Nevermore, dai ti prego >> poi la bionda fissò l’altra abbassando la testa e dondolando i fianchi proprio come fanno i cani.
<< Ok, va bene, tieni >> la corvina le diede il suo telefono in mano, poi si sedette accanto all’altra, fissandola per vedere la sua reazione.
Il messaggio consisteva in un’altra gif di lei che moriva, più la preannunciata foto in cui c’era effettivamente anche Enid. Poi c’era un ultimo messaggio di testo che le diceva di andare via e di non tornare.
Era la stessa richiesta di Rowen, anche se quella del ragazzo era più un'esplicita e sollecita intimidazione con minaccia di morte, ma chi bada ai dettagli.
La cosa che la incuriosiva in quel momento però erano le dita di Enid che sbiancavano per la stretta sul telefono e la sua faccia eccessivamente concentrata mentre si mordeva il labbro inferiore.
Continuava a fissare il telefono come se stesse per spuntare un unicorno smembrato su di esso, poi la sua gamba iniziò a tremare e la bionda non sembrava neanche accorgersene. Stava guardando un punto indefinito e probabilmente non era neanche in quella dimensione.
Fu la mano di Mercoledì sul suo ginocchio a riportarla a terra, e a portarle anche un rossore sulle guance. Tutta l'attenzione della bionda convertiva sulla corvina che invece era stranamente interessata al modo in cui Enid non riuscisse a chiudere la bocca.
Durò poco però, la ragazza tolse la mano dalla gamba dell’altra e le disse di tenere gli occhi aperti e di riferire qualsiasi cosa le sembrasse sospetta, poi si diresse verso il bagno e si preparò per la loro gita notturna lasciando l’altra con ancora le gote scure.
Mercoledì era già all’entrata della scuola con Xavier, Ajax e Divina quando Enid e Yoko fecero il loro ingresso, leggermente in ritardo.
Mentre si avvicinavano Xavier cercava di continuare la conversazione con la corvina ma notò che la sua attenzione era totalmente centrata sulla ragazza che le lanciava occhiate mentre parlava con la vampira, Mercoledì la squadrò ma più che vedere se fosse vestita adeguatamente sembrava star facendo una scansione a raggi x.
Yoko salutò il gruppo scusandosi per il ritardo e stranamente la corvina sorvolò su questa minuscola svista, e decise di dividersi in tre gruppi. Uno con Ajax, uno con Xavier e un gruppo sarebbe dovuto andare a recuperare l’acqua dal fondo del fiume.
Divina fu l’unica candidata al compito, anche perchè se fosse andato qualcun altro avrebbe rischiato di fare la stessa fine delle streghe.
La sirena però pretese che con lei ci fosse qualcuno disposto a bagnarsi almeno un minimo in caso di necessità, il che era una richiesta lecita, ma l’unica disponibile per il compito fu Enid, anche perché avrebbe preferito spendere la serata con Divina che col suo ex o con un ragazzo che non sopportava.
Così Mercoledì prese Xavier per ovvi motivi, insomma l’altra opzione era l’ex della sua -forse più che- migliore amica, e Yoko prese Ajax.
Così mentre sirena e lupo andavano a fare un bagno notturno, il gorgone subì tutti i gossip di un vampiro e infine i due psichici fecero due chiacchiere.
Sembrava l’inizio di una barzelletta molto triste.
Dopo essersi messo i guanti e aperto una busta di plastica per le foglie, Xavier guardò Mercoledì curioso senza dire una parola però, aspettando che fosse lei a iniziare la conversazione, e quando lei, col suo caratteristico monotono, chiese cosa gli prendesse, lui iniziò ad allungare le sillabe << Allora, dimmi Mercoledì, l’hai già baciata o sei ancora nella fase di negazione? >>
Mercoledì si voltò verso di lui alzando un sopracciglio << Non so di cosa tu stia parlando >>
<< Andiamo sappiamo tutti che tra te ed Enid c’è qualcosa, voglio solo capire se lo sapete anche voi. >> insistette il pittore.
<< Non lo so, quando un interazione umana è comunemente vista come potenzialmente romantica? >> chiese Mercoledì non familiare con le norme sociali.
<< Quando ti manda dei segnali? Non è una legge scritta, può variare. >> rispose Xavier.
<< Tipo i segnali di Tyler? >>
<<Oh no no >> la rassicurò << ignorarlo e non mostrare alcun interesse non è un segnale >>
<< E allora quali sono i segnali? >>
<< Non lo so, flirta? Mostra interesse verso te e quello che ti riguarda? Cerca il contatto fisico? No scherzo, non è questo il tuo caso… La becchi mentre ti guarda più del solito? >>
Mercoledì ringraziò la notte perché era sicura di star sentendo troppo calore in faccia e non voleva scoprire come appariva dall’esterno.
<< No >> rispose troppo tardi per non dare l’impressione che ci avesse pensato più del dovuto, e Xavier lo sapeva.
Accettò la risposta come un’avanzata fase di negazione, poi tornò a cercare le foglie che potevano interessare con la mini torcia che aveva in mano.
Ma perché diavolo stavano cercando foglie blu di notte?
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