Prologo

...

Benarrivati!


Se non siete pratici del fandom di Harry Potter o se non ci bazzicate da un po', vi faccio un breve punto della situazione.

- Il 2 maggio 1998 (cioè nel settimo libro della saga o nell'ottavo film), Voldemort viene finalmente sconfitto.

- Harry Potter sposa Ginny Weasley e ha con lei tre figli: James, Albus e Lily.

- Ron Weasley sposa Hermione Granger e hanno due figli: Rose e Hugo.

- Draco Malfoy sposa Astoria Greengrass e hanno un solo figlio, Scorpius.

- Mangiamorte: gli scagnozzi di Voldemort, che quando uccidono sono soliti evocare il Marchio Nero.

- Babbano: indica i non maghi (Hermione è figlia di babbani)

- Mezzosangue: indica chi discende da maghi, ma ha delle contaminazioni babbane.

- Sanguemarcio (secondo la traduzione attuale dei libri) o Mudblood (com'è in inglese e come lo userò anche io nel testo): dispregiativo di chi ha solo genitori e nonni Babbani.

- Tutti i maghi inglesi frequentano Hogwarts e ci sono quattro case: Grifondoro (Gryffindor) per il coraggio, Tassorosso (Hufflepuff) per l'onestà, Corvonero (Ravenclaw) per l'intelligenza e Serpeverde (Slytherin) per l'ambizione.

Alcuni dei miei OC sono:

- Quasi tutti i Figli di Salazar, tra cui: Dylan Corner, ipotetico figlio di Michael Corner (l'ex fidanzato di Ginny); i Greengrass, ipotetici cugini di secondo grado di Scorpius.

- A scanso gli equivoci si precisa che:

1) I nomi delle Case di Hogwarts li userò in inglese, perché suonano meglio e mi piacciono più della traduzione in italiano.

2) Anche i nomi di luoghi e personaggi saranno in inglese. Esempio: Snape (al posto di Piton), Dumbledore (al posto di Silente), Longbottom (al posto di Paciock). In realtà, questi personaggi verranno nominati pochissimo, però leggeremo diverse volte Knockturn Alley (al posto di Notturn Alley).

3) Anche Mudblood lo lascerò in inglese, perché suona meno ridicolo di "Sanguemarcio" o "Sanguesporco".

4) Non terrò MAI conto di The Cursed Child.

***************


15 agosto 2024

Un debole pop spezzò il silenzio umido e ammuffito del principale vicolo di Knockturn Alley. Una coppia di topi scappò via squittendo lungo il cornicione, mentre un uomo avvolto in un mantello nero superava a grandi passi il nuovo arrivato.

Una strega dai ricci capelli grigi e il volto rugoso continuò a spazzare lo stesso punto dello scalino d'ingresso di quello che doveva essere il suo negozio, privo di qualsiasi insegna, fissando con avida curiosità i sinistri movimenti intorno a lei.

Scorpius Malfoy iniziò a camminare con cautela lungo il vicolo, ignorando i rari ed enigmatici passanti. Si sentiva esposto, vestito com'era alla babbana, ma si era detto che farsi notare poteva rivelarsi utile nel caso in cui avesse avuto bisogno di aiuto.

Giunto alla fine del sentiero svoltò a destra, come da istruzioni, arrivando di fronte all'insegna di un negozio chiuso da tempo. Le finestre erano state sbarrate con assi di legno, le mura in pietra erano orlate da muschio e rampicanti secchi.

Sebbene avesse sempre fatto vanto di possedere sangue freddo ed eccellenti doti magiche, Scorpius non poteva impedire al cuore di accelerare i battiti: il suo sguardo scivolava da destra a sinistra e le orecchie erano pronte a catturare qualsiasi rumore, la bacchetta stretta tra le dita. Quando udì un lieve pop esplodere in fondo della via, la sua mano reagì per istinto.

"Siamo nervosi, eh?" Ironizzò una voce maschile giovane, ridendo della bacchetta di Scorpius, minacciosamente puntata contro di lui.

Quando il giovane mago biondo riconobbe il suo interlocutore rilassò le spalle, sebbene non avesse alcuna intenzione di abbassare anche la guardia.

"Devi ammettere che è un incontro piuttosto strano." Asserì, accennando al negozio. "Questo posto è chiuso, e comunque non ho ben capito cosa ti aspettassi di trovare qui che non avremmo potuto trovare altrove. A meno che..."

"A meno che?" Imbeccò l'altro ragazzo. Si ostinava a nascondersi dove l'oscurità era maggiore.

Scorpius radunò il coraggio e lo unì a un principio di rabbia. "A meno che non sia una trappola."

Il solo pensiero che qualcuno osasse sfidarlo lo faceva infuriare più di quanto non lo spaventasse, ma il suo interlocutore rimase impassibile.

"Volevo solo parlarti in un posto riservato e neutrale."

"Riservato e neutrale? Knockturn Alley?" Ripeté l'erede Malfoy, storcendo il naso. "Piuttosto direi viscido e disgustoso."

"Due tratti che caratterizzano bene te e la tua famiglia."

Scorpius si irrigidì e puntò la bacchetta contro di lui. "Attento. Non mi piace il tuo atteggiamento. Cosa speri di ottenere?"

L'avversario rimaneva nell'ombra, ma il suo corpo emanava una fastidiosa sicurezza di sé, sottolineata dal fatto che non aveva nemmeno estratto la bacchetta dalla tasca dei jeans.

"Te l'ho detto, Scorp, devo parlarti. Metti via quell'affare, a meno che tu non voglia duellare."

Qualcosa del modo aspro con cui aveva pronunciato l'ultima parola aveva fatto rabbrividire Scorpius. Sperò che il suo rivale non se ne fosse accorto. Si era sentito indirettamente minacciato, attraverso un messaggio che temeva di avere colto. Non ebbe altra scelta che abbassare la mano.

"Bene, che diavolo vuoi?"

L'avversario prese a compiere dei piccoli passi, riflettendo sulle parole giuste da pronunciare.

"Ti credi molto potente. L'hai sempre fatto. Pensi di avere il pieno controllo di tutto e di poter fare quello che vuoi a spese degli altri. Io sono qui per dimostrarti che ti stai sbagliando."

Il volto di Scorpius si strinse in una smorfia di disprezzo: "Povero illuso! Il capo sono io. Nessuno di voi ha il potere di intralciarmi!"

"E chi lo decide? Tu, con il tuo stato di sangue? Non credevo ti importasse ancora, dato che frequenti una Mezzosangue! Come se non bastasse, la Mezzosangue più pedante e impicciona di tutte! Non hai pensato a noi, a quello che potrebbe succederci se lei parlasse?"

"Lascia stare Rose! Lei non sa e non saprà mai niente, non sono uno stupido. I nostri progetti andranno avanti, sempre se tu non continuerai a opporti! Nessuno di voi sarebbe ciò che è, se non fosse stato per me. Vi ho creati io, quindi comando io! Tutto ciò che abbiamo è opera mia, tutto!"

"Non proprio tutto."

Scorpius spalancò gli occhi. Si accorse dal prurito sulla fronte che aveva iniziato a sudare freddo.

"Anche quella è opera mia, e tu lo sai perfettamente." Ribadì con forza.

Il ragazzo continuò a dondolarsi su e giù per lo spazio limitato della stradina. Scosse la testa, mostrando un sorriso sarcastico:

"Ti sbagli. Ammetto che senza di te non ci saremmo mai riuniti, ma la tua lista di meriti finisce qui."

"Ascolta, mi sono stancato di questa storia." Sbottò Scorpius, senza più riuscire a nascondere l'inquietudine. "Sei qui per conto tuo o ti mandano gli altri? Dimmi cosa volete e facciamola finita."

L'altro ragazzo si fermò, la schiena dritta, scrutandolo con vivo interesse senza tradire alcuna emozione, come se stesse studiando da lontano una creatura bizzarra e pericolosa.

"Io mi fidavo di te." Affermò costui, con una nota amara nella voce. "Ti ammiravo, ero pronto a seguirti dappertutto. Ho fatto qualunque cosa per te. Insieme ci siamo spinti lontano, dove non avrei mai sperato di arrivare. All'inizio sembravi un buon leader; sembrava impossibile che tu potessi deludermi. Invece l'hai fatto."

"Non l'ho fatto!" Lo interruppe Scorpius. "Quello che tu non capisci è che..."

"Mi hai tradito, e non te lo perdonerò mai." Tagliò corto quell'altro. "Ci hai traditi tutti. Per questo credo che sia arrivato il momento che tu esca di scena. Non ho preso nessun accordo coi nostri amici, ma so che a loro non dispiacerà. Il vento non soffia più a tuo favore, lo sai. Siamo stanchi della tua arroganza, profondamente delusi dalle scelte che hai fatto. Non ti vogliamo più al comando, Scorpius! Era tempo che qualcuno si decidesse a dirtelo."

"Non puoi escludermi!" Il mago biondo aveva gli occhi infuocati, la bacchetta di nuovo tesa e pronta ad entrare in azione. "Se credi che ti abbia tradito, non oso immaginare cosa farai quando andrò a denunciarvi tutti. Prova a cacciarmi fuori, e lo farò!"

L'altro rise sinceramente:

"Denunciarci?" E rise più forte. "Scorpius Malfoy che minaccia di denunciarmi! Giuro che non ero preparato a questo! No, proprio non me lo aspettavo! Dove sono finiti i tuoi modi molto persuasivi? Perché non mi hai ancora scagliato un Avada Kedavra, o magari un Cruciatus? In fondo, è ciò che sai fare meglio."

Il giovane Malfoy si guardò intorno. Aveva percepito un movimento nei pressi della via principale ed era sicuro che qualche audace impiccione stesse origliando. Non che fosse un problema. In realtà, poteva essere la sua unica opportunità di salvezza. Se il suo compagno cercava lo scontro, e se davvero era entrato in possesso di ciò che lui temeva, non c'erano speranze per lui.

"Non voglio testimoni." Dichiarò Malfoy inaspettatamente, ma alzò la voce e sperò invece di attirare l'attenzione. "Non vedi che qualcuno ci sta spiando?" Indicò delle ombre in lontananza che immediatamente si dispersero.

"Ancora una volta mi sorprendi." Riprese il rivale. "Sai bene che questa gente ha da perdere più di te. Nessuno si farà gli affari nostri. Credo invece che tu stia cercando di prendere tempo. Non hai paura di quella marmaglia e neanche di me, piuttosto di qualcosa che ho io..."

Fu allora, quando il rivale impugnò la bacchetta, che Scorpius comprese che la situazione stava per precipitare. L'aveva riconosciuta e sapeva che contro di essa non avrebbe avuto speranze. I suoi polmoni smisero di respirare prima del tempo, credendo di dover rinunciare alla lotta.

Milioni di pensieri gli attraversarono la mente. Stava per morire giovane, troppo giovane. Rose, cosa avrebbe pensato lei? E suo padre, cosa avrebbe fatto adesso? Quanti sogni infranti, quante strade percorse a metà. E a cosa era servito percorrerle, se questa era la fine? Almeno avrebbe rivisto sua madre.

In qualche modo, fu proprio il pensiero della madre a infondergli coraggio.

"Expelliarmus!" La bacchetta non si mosse dalla mano del nemico. Scorpius se l'era aspettato, e tornò a gridare con rabbia: "Avada Kedavra!"

Tuttavia, il suo rivale era già pronto, e uno scudo magico impedì alla maledizione di produrre il suo effetto mortale.

"Puoi fare molto meglio di così, Scorpius." Lo derise quello, divertito. "Forse non ci provi perché sai di avere perso." Si avvicinò a Malfoy, che si appoggiava alla parete in cerca di un sostegno che le gambe da sole non riuscivano più a dargli. "Perché non scappi?"

Non era un caso che gli facesse proprio quella domanda. Scorpius aveva provato a Smaterializzarsi e non c'era riuscito. Non era più nemmeno in grado di muoversi, ed era una sensazione strana: sebbene le gambe fossero fiacche e deboli, i piedi non si staccavano dal terreno.

"Perché non sono un vigliacco." Gli rispose con voce rauca. Non avrebbe mai ammesso di essersi accorto dell'Incantesimo Oscuro che lo teneva ancorato al suolo. "Dimmi di te, invece. Hai abbastanza fegato da uccidermi, ma cosa farai quando gli Auror inizieranno a indagare sulla mia morte? Qualcuno a Knockturn Alley parlerà, forse in cambio di uno sconto di pena. Ti hanno visto in faccia, hanno ascoltato la nostra conversazione, e capiranno che sei stato tu. Tutto questo non ti preoccupa?"

"No." Rispose l'astuto compagno. "Ti garantisco che non mi ha visto nessuno." Con un colpo di bacchetta, fece vibrare la barriera magica che circondava il suo corpo: era un'evoluzione dell'Incantesimo di Disillusione, che lo rendeva visibile soltanto a chi voleva. "E non ci hanno neanche sentito. Ti hanno visto litigare da solo contro il nulla, ti avranno creduto pazzo e sono scappati."

"E così hai pensato a tutto." Commentò Scorpius, trattenendo la paura crescente. "Ti ho spianato la strada per diventare il nuovo Voldemort. Spero che ti ricorderai di me, quando arriverai in cima."

L'avversario meditò ancora un po' prima di domandargli:

"C'è altro che vuoi dirmi? Non posso credere che vuoi che siano queste le tue ultime parole."

Scorpius deglutì, o almeno provò a farlo prima di scoprire che era diventato difficile. La vista si era annebbiata per colpa delle lacrime che si sforzava di trattenere.

Il suo ex amico gli stava puntando la bacchetta all'altezza del petto. Avrebbe potuto afferrarla, se avesse voluto, ma la sua mano non riusciva a muoversi a causa dell'incantesimo più vile di tutti: la paura.

"Non fare del male a Rose."

Fu l'unica frase che riuscì a pronunciare, l'unica a scivolargli fuori dalle labbra senza neanche doverci pensare. L'altro annuì, con fare comprensivo.

"Ti auguro buon viaggio, Scorp."

Un lampo di luce verde, il sibilo del vento, un rumore sordo e tutto scomparve. Il corpo di Scorpius cadde a terra privo di vita. I capelli e la pelle così chiara e pulita di Scorpius davano l'impressione che quel vicolo buio e lercio fosse per lui una tomba troppo misera. L'assassino si prese qualche secondo per fissare il cadavere, mentre un silenzio innaturale si dipanava attorno a lui.

L'espressione rimasta sul volto dell'ultimo Malfoy tradiva la paura che aveva cercato di sopprimere finché era in vita; dagli occhi aperti scivolavano via le lacrime ormai libere.

Il suo assassino puntò la bacchetta verso il cielo e mormorò un Incantesimo Oscuro. Poi, lanciando un'ultima occhiata al cadavere, si Smaterializzò.

Nel cielo azzurro di metà agosto comparve un segno che il Mondo Magico non vedeva da molto tempo e che avrebbe voluto dimenticare: un teschio, dalla cui mandibola fuoriusciva un orribile serpente sibilante.


***

***

Domande? Dubbi? Confusione? È tutto normale 😂

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top