Finale Alternativo - Un Anno Dopo 🍋
Ambientato in "Un anno dopo", questo finale alternativo era in realtà il primo a cui avevo pensato, anche se poi come avete già visto ho deciso di eliminare le parti "hot" per dare più risalto ai già pochi, scarsi sentimenti che riesco a riprodurre.
Credo alla fine sia stata un'ottima idea e il risultato mi è piaciuto molto. Ma sapevo che la versione alternativa che state per leggere non avrebbe trovato pace nella mia testa fino a quando non l'avessi scritta. E così, eccola qui...
Ne ho approfittato per aggiungere qualche spiegazione in più che mancava nel precedente finale.
Piccolo riassunto di "Un anno dopo": Rose è andata in giardino a passeggiare con il piccolo Lucius in braccio. Incontra Lily, che le lancia l'Imperius per convincerla a portare suo figlio nel nuovo covo dei FdS, sapendo che non sarebbe mai venuta spontaneamente. Ma il Lucius anziano, che spia Rose quando va in giro per il Manor perché la detesta, corre ad avvisare Draco...
***
"...C'era qualcuno con lei, e somigliava alla figlia fuggiasca dei Potter."
Poteva sembrare che Lucius fosse corso a informarlo perchè nutriva del magnanimo rispetto per la nuova famiglia di suo figlio e per i sentimenti che lo legavano a loro, ma Draco non si lasciava ingannare.
"Lily Potter è qui e tu non ti sei nemmeno preoccupato di mettere al sicuro tuo nipote? Questo è troppo anche da parte tua." Lo rimproverò.
Gli girò intorno e se lo lasciò alle spalle senza aspettarsi un chiarimento. Non c'era niente di buono che Lucius potesse dirgli, e lui doveva correre da Rose e dal bambino.
"Devi ascoltarmi." Tuonò d'un tratto la voce del padre. Draco si fermò. "Ho origliato la loro conversazione. La strega, la figlia dei Potter, ha detto alla ragazzina che il bambino ha poteri fuori dalla norma. Vuole che Lucius discenda nel loro covo e venga nutrito di Magia Oscura. Col nostro Scorpius non eravamo preparati, ma se un giorno sarà proprio Lucius il nuovo Signore Oscuro? Pensaci: forse lasciare che cresca coi Figli di Salazar è la cosa migliore che possiamo fare per lui. E liberarti della Weasley è la cosa migliore che possa capitare a te."
Draco percepì la rabbia salire al cervello. Non aveva tempo per discutere con suo padre, ma dopo ciò che aveva sentito non poteva evitarlo:
"Tu sei pazzo, se pensi che ripeterò gli stessi errori con Lucius! Vuoi rischiare di perdere anche lui? Questo bambino non conoscerà mai le Arti Oscure. Ricordati che se porta il tuo nome è solo perché è così che l'ha voluto chiamare quella ragazzina che tanto disprezzi! Fosse stato per me, tu e mio figlio non avreste avuto nulla da spartire." Lo disse con rabbia, poi aggiunse secco: "Sai, padre, credo sia arrivato il momento che tu e mia madre torniate a casa vostra."
Lucius bofonchiò qualcosa indispettito. Scivolò via in corridoio dopo averlo fulminato con la sua disapprovazione. Orgoglioso com'era, Draco sospettava che entro sera sarebbe andato via dal Manor, forse per non tornare mai più. Non poteva che esserne felice.
Si concentrò su Rose, ma lei fece ritorno proprio in quel momento in camera del bambino. Draco tirò un sospiro di sollievo. Era sana e salva, e il piccolo Lucius dormiva tra le sue braccia mordicchiando il ciuccio.
Si apprestò a darle le sue cure, ma avvicinandosi a lei scorse qualcosa di strano. Lo sguardo vacuo della ragazza sbloccò uno di quei ricordi che credeva ormai sepolti. L'aveva visto succedere in passato, quando operava tra le file del Signore Oscuro: Maghi e Streghe di tutto rispetto che diventavano improvvisamente tranquilli e malleabili dopo che qualcuno - lui compreso - li aveva attaccati con la Maledizione Imperius.
"Stai bene, Rose?" Le domandò cauto, studiando quell'espressione piatta che per la prima volta vedeva apparire sul suo bel viso.
La ragazza annuì.
"Devo scrivere una lettera ai miei zii. Puoi dire agli elfi di portarmi piuma e calamaio?"
"Solo questo?"
Draco era diffidente. Cercava di indovinare quale dovesse essere il piano di Lily: forse le aveva affidato un compito. Intanto, soffriva nel vedere Rose in quello stato e non poterla aiutare.
"Sì. Voglio scrivere quella lettera e stare da sola col mio Lucius." Rispose la ragazza, e sistemò il figlio contro la propria spalla.
"Vuoi dire, nostro." Specificò Draco, scendendo su di lei per lasciare un bacio sulla fronte del bambino.
Si accorse che Rose aveva trattenuto il respiro e che i suoi tratti erano ritornati per un attimo quelli di sempre. Era attratta da lui, talmente tanto che il desiderio non si era assopito nemmeno sotto l'influsso della Maledizione Imperius.
La vicinanza aveva acceso un brivido anche in Draco. Non entrava in intimità con lei da troppo tempo per negare quanta voglia avesse di portarla a letto. Ogni curva della ragazza era ai suoi occhi un piacere proibito, tuttavia non osava spezzare quel delicato equilibrio che andava avanti da mesi.
"Nostro." Ripetè Rose in un fil di voce, fissandolo negli occhi, assorta.
"Sì, nostro. Siamo la sua famiglia, dobbiamo proteggerlo, dobbiamo tenerlo lontano dalla Magia Oscura. Chiunque ti abbia detto il contrario è un bugiardo."
Rose tentennò. Le sue parole le parvero nuove e sembrò rifletterci. Presto, sui suoi occhi tornò la stessa ombra opaca che era frutto dell'Imperius; Draco però aveva già approfittato della sua distrazione per toglierle Lucius dalle braccia.
Lo adagiò con dolcezza al proprio petto, e cercò di scacciare la paura di perderlo che l'aveva attanagliato fin dal primo istante. Lo accompagnò fino alla culla, lo avvolse tra le lenzuola celesti e lo lasciò riposare.
Il suo giovane erede era al sicuro. Ora poteva occuparsi della madre.
Rose aveva seguito il piccolo Lucius con lo sguardo e ancora lo fissava nervosamente. Sembrava che lo rivolesse indietro.
Draco le fu più vicino di quanto non avesse fatto in un anno. Le accarezzò il viso e osservò le sue labbra rosee già dischiuse.
"Tu e Lucius siete tutto ciò che ho." Mormorò. "Credo di sapere come posso aiutarti."
Rose deglutì, e lui la sentì aggrapparsi alla sua veste nera con entrambe le mani.
Draco scese a incontrare le sue labbra. Aveva quasi dimenticato quanto fossero calde, e quanto bollente fosse il resto del suo giovane corpo che andava in fiamme.
Come aveva potuto privarsi di una simile passione per tutto quel tempo? Quel fuoco, capace di sciogliere mente e corpo in fiumi di lava incandescente!
Era beatitudine l'ardore con cui Rose ricambiava i baci, avvertire il suo desiderio carnale nella mollezza dei muscoli che affermavano sottomissione, sapere che poteva prendersi tutto da lei e che non sarebbe mai stato fermato.
Ma la felicità più grande era sapere che tutto questo lo stava provando con lei. Draco non voleva nessun'altra al suo posto, soltanto Rose. Credeva di saperlo già, ma ora che le sue difese erano cadute si rendeva conto di quanto immenso e prepotente fosse l'affetto che lo incatenava alla madre di suo figlio.
Quando la fece sdraiare a letto - nella stanza della ragazza, proprio accanto a quella del bambino - cercò i segni di un miglioramento. La vide travolta dal desiderio, ma ancora incupita dalla nefasta presenza dell'Imperius.
Aprì le gambe per lui, e Rose perse gli ultimi freni inibitori. L'abito giallo paglia di Rose era già sollevato all'altezza del bacino. Non aspettò di spogliarla, le tolse la biancheria intima e subito si spinse in lei. Non aveva incontrato difficoltà e nemmeno lo aveva temuto: sapeva già che l'avrebbe trovata umida e bollente.
Gemettero entrambi al suo ingresso. La schiena di Rose si curvò, mentre i primi piccoli spasmi iniziavano a travolgerla. Draco rimase immobile e concentrato, per resistere all'effetto che quelle onde provocavano in lui. Il piacere non era lo scopo di quell'incontro, o almeno non il suo.
Iniziò a muoversi lento. Con un braccio vicino al suo orecchio, scese a baciarle l'incavo del collo. Rose ansimava e Draco pensò che avrebbe voluto sentire quel suono fino alla fine dei suoi giorni.
Abbassò con forza le spalline del vestito e del reggiseno, la espose nuda e le morse il seno ancora gonfio di latte materno.
Facendo scorrere le mani sulla pelle morbida di Rose, prese consapevolezza di quel corpo che lo aveva accolto e amato, che aveva portato in grembo suo figlio e che lo aveva nutrito.
Quella ragazza che Draco poteva assaporare ancora dopo tanti mesi, era sua. Rose lo aveva tirato fuori dal baratro, non soltanto col suo amore, ma anche donandogli Lucius. Era davvero sua, e lui era stanco di negarlo, arrabbiato per il tempo sprecato, pentito di aver dato retta ai Weasley e di aver lottato inutilmente contro il destino, che li aveva uniti fin da quel lontano giorno del mese di agosto.
Voleva sposarla. Voleva vederla di nuovo gonfia di un figlio suo.
Accelerò le spinte, colpendo con forza là dove più la sentiva urlare. Le baciò il petto invece delle labbra, per non rischiare di attutire quel suono afrodisiaco fatto di gemiti disperati.
D'un tratto, avvertì Rose contorcersi sotto di lui. L'osservò andare in estasi e si compiacque di se stesso. Continuò a muoversi a ritmi regolari per stuzzicare le sue onde e ascoltarla gemere ancora, ma ormai era accaduto qualcosa.
Rose aveva spalancato gli occhi, come se si fosse appena ripresa da un brutto sogno. In apparenza ignara di ciò che stava succedendo, si guardò intorno, costretta a socchiudere le palpebre a causa del piacere che intanto riceveva.
"Draco, il bambino!" Strillò allarmata, afferrando le spalle dell'uomo per richiamare la sua attenzione. "C'era Lily, mi ha Maledetto, vuole portarmelo via..."
"Shh." Sussurrò Draco, baciandola. "Lui sta bene. Va tutto bene. Ci sono io, non hai niente da temere."
Rose avrebbe voluto correre a controllare, ma Draco la trattenne nel mondo dei sensi. Finì per avvolgere le gambe attorno al suo bacino, per dargli un migliore accesso ai punti che la facevano impazzire.
Quando Draco l'avvertì esplodere una seconda volta, non ebbe più la forza né la ragione di resistere. Si riversò in lei, tenendola ferma per un fianco con così tanta violenza che era sicuro le sarebbero rimasti i lividi.
Rose non perse tempo, e non appena Draco si fu ritirato da lei, si rivestì in fretta e si precipitò in camera del bambino.
Anche Draco si rimise in ordine e la seguì. Rose stava accarezzando la guancia rosea del bambino addormentato, quando lui le passò le braccia attorno alla vita.
Dalla finestra che torreggiava dietro la culla, scorse uno sparviero levarsi in volo verso l'orizzonte.
"Lily ha fallito." Commentò Draco. "Speriamo che abbia imparato la lezione."
"Quale lezione?" Domandò Rose. Ora poteva rilassarsi: si era liberata di Lily e della Maledizione Imperius, Lucius era al sicuro e Draco aveva appena fatto l'amore con lei. Ogni cosa era perfetta.
"Quella di non sfidare i Malfoy."
La strinse forte e le lasciò una scia di baci sulla guancia. Rose socchiuse gli occhi e portò una mano indietro per accarezzare i suoi capelli biondi.
"Io non sono una Malfoy."
Draco intuì che lei stava ancora aspettando la proposta. Aveva ragione: l'aveva già fatta aspettare troppo tempo.
"Lo sarai." Affermò, e a quelle parole il corpo di Rose si mosse in un sussulto. "Molto presto. Ti amo e voglio che tu sia mia moglie."
Rose interruppe la stretta e si girò tra le sue braccia. Scalpitava di felicità.
"Oh, Draco! Tu mi ami? Quanto ho sperato di sentirtelo dire! Abbiamo una famiglia e una vita ancora lunga da spendere insieme. Ora posso dire di avere tutto ciò che ho sempre voluto!"
Draco la strinse forte, e con il mento poggiato alla nuca della ragazza, osservò il suo bambino e poi la donna che lo aveva partorito.
"Anche io." Mormorò, temendo che se lo avesse affermato a voce troppo alta, una forza mistica sarebbe giunta a portargli via tutto.
Ma nulla di simile accadde. Rose non andava da nessuna parte. Per la prima volta in vita sua, Draco non aveva più nulla da temere. Non gli restava altro che di essere felice.
***
Note Autrice.
Questa era quindi la sorpresa di cui avevo parlato nell'altro finale. Il tassello extra in questo grande puzzle.
Spero vi sia piaciuto. Potreste anche farmi sapere quale tra i due finali preferite.
Naturalmente, pur cambiando l'ordine degli addendi il risultato non è cambiato.
Draco e Rose sono destinati a essere felici, una volta per tutte!
L'unica differenza è che qui... vabbè, se non era abbastanza chiaro ve lo dico io: qui si concepisce un fratellino (o sorellina?) per baby Lucius.
Per me era la mancanza di questo concepimento a farmi sembrare incompleto il finale precedente. L'avevo messo in conto fin da sempre, e mi mancava.
Ad ogni modo, la mia avventura con Finite Incantatem, stavolta, è ufficialmente conclusa.
Signori, è stato un onore scrivere con voi.
Amaranthine.
*
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