Prologo
Kenny lasciò vagare lo sguardo sullo scenario che davanti ai suoi occhi si stava svolgendo. Lento e trasparente, proprio come quel essere e quell' essenza, di cui agli occhi di chi assistevano, vedevano inerme e con dei tubi conficcati sotto alla pelle, inchiodato senza vita nel lettino attaccato a dei fastidiosi macchinari che emettevano dei lenti bip, si presentava impassibile.
Vedeva come quelle persone li stessero intorno, senza alcun potere per aiutarlo. Arresi del tutto, davanti all'evidenza che fra poco il suo cuore si sarebbe fermato. Sapeva che cosa sarebbe accaduto fra non molto, perché se stesso era stato spettatore della sua vecchia vita passata e ridotta in polvere soltanto all'età dei suoi vent'anni
Continuava a starsene seduto nel vuoto in quel limbo buio, lasciando che la sua mente si collegasse con la persona nelle critiche condizioni. Una figura nell'attesa della nebbia gli si avvicinò, standosene con le braccia dietro la schiena, i suoi occhi ciechi e bianchi persi a guardare un punto non ben precisato. Sembrava che fosse così, ma in realtà stava osservando la figura che gli dava la schiena. Sarebbe servito a qualcosa stavolta nel parlargli ? O ancora una volta le proprie parole sarebbe risultate soltanto come dei lenti echi ?
Kenny si voltò appena, nell'esatto momento in cui sentí una mano rugosa posarsigli sulla spalla nuda e dalla pelle fredda. In fondo erano solo loro dentro quel tunnel senza fine. Lui e l'angelo perduto. Era quel saggio vecchio, che dopo la sua morte era stato molto attento nel fargli da faro. Cercava sempre di fargli capire cosa fosse giusto, oppure sbagliato, ma senza dire dove stava l'errore. Secondo l'angelo perduto, Kenny doveva scegliere per sé, seguire la strada del proprio cuore, doveva capire che sbagliando si imparava. Perciò anche se privo di sentimenti, come un guscio crepato e vuoto, doveva solo tutto ai suoi insegnamenti. Solo tutto a lui.
« Non dire niente. Ho già deciso che lo farò » disse alzandosi di scatto e nel farlo i capelli mossi e scuri si mossero ad ogni passo.
« Solo tu puoi prendere questa decisione. Ma sappi che una volta che la tua essenza svanirà, nessun ricordo vivrà più in te » racchiò l'anziano.
Nota Autrice : storia scritta e ispirata alla copertina del contest di scrittura creativa di VEmisK
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