Passaggi con la bottiglia di plastica (finita malissimo)

Era uno dei primi giorni di università e avevamo appena formato il nostro gruppetto di amici non del tutto normali; quelli che tutti chiamano "nerd" e che parlano solo di anime, videogiochi, film e dello studio of course.
Come sappiamo, i primi di giorni di scuola che sia, alle elementari, medie, superiori e perfino all'università, sono sempre difficili da gestire poiché ognuno reagisce ai cambiamenti in modo differente:

-c'è chi è talmente agitato che durante la lezione fa scuotere il banco e quello del vicino,

-chi è talmente timido e impaurito da non spiccicar parola,

-chi si è svegliato con la luna storta e sta scazzato di prima mattina,

-chi è sempre in ritardo o per un motivo o per un altro,

-chi vuole stare in disparte o perché inizia un altro anno, dove dovrà mettersi a studiare come un matto, e già al pensiero vuole buttarsi giù dalla finestra, o semplicemente perché odia la specie umana

- o addirittura, come la sottoscritta, è così contenta da cambiare aria che ha voglia di sfondare le porte, gridare quanto è felice per questo cambiamento e fare subito amicizie.

Insomma abbiamo capito che ognuno è diverso dall'altro e bisogna accettarlo.

Ma non è questo il punto, anche perché non tutti riescono subito ad integrarsi in un gruppo e ci mettono del tempo a capire con chi, se si può dire, "associarsi" perché a volte ne passa di tempo prima di trovare delle persone che non siano dei totali idioti, vale sia per maschi sia per femmine.

Se posso dire la mia unpopular opinion, tra i gruppi di amici ci sono altri 3 problemi:

1) Se il gruppo non si è ancora formato del tutto e se è ancora "giovane", è facile che il numero dei partecipanti muti nel tempo, che siano 4 o 5 mesi o addirittura 1 o 2 anni.
All'inizio ci si conosce e non è detto che si vada sempre d'accordo perché ognuno ha idee diverse, a cui, però, si può quasi sempre trovare un punto d'incontro.
Quindi sì, il gruppo si puó allargare e quindi si potranno conoscere meglio nuove persone, ma allo stesso tempo, purtroppo, ci saranno persone che si allontaneranno. Basta solo andare avanti e non pensarci troppo.

2) Collegato al punto uno, una volta che il gruppo si è allargato e ha raggiunto una somma notevole come 15 o addirittura 20 persone, il problema maggiore sarà quello di non venire escluso/ignorato/non del tutto integrato. Il problema, a mio parere, si presenta già quando si inizia ad essere in più di 8; ma quando si è in ancora di più, inutile dire che le probabilità salgono notevolmente.
Questo perché in ogni gruppo ognuno viene riconosciuto dal proprio carattere, o dall'aspetto fisico o da altro ancora.
Si direbbero "etichette" che però ci fanno un minimo capire la distinzione tra i membri di un gruppo.
Se infatti si risulta essere troppo noioso/a o insulso/a, o addirittura uno/a che parla troppo o troppo poco, gli altri tenderanno o a spingerti a non esagerare e quindi farti capire il problema o, mi dispiace ma è così, a respingerti.

3) Non andare appunto d'accordo con tutti.
All'inizio si può avere dei conflitti con le persone, è vero, ed è stimato che prima ci si voglia conoscere tra chi ci sembra più simile, chi ci ispiri più sicurezza o con chi abbiamo punti in comune su cui poter parlare.
Il problema sta nel fatto che, se il conflitto arriva fino alle mani, sempre parlando tra membri dello stesso gruppo, può portare o a una rottura o a "un'espulsione" dal gruppo stesso, il che non è affatto bello.
Certe volte sono solo piccole discordie che si possono o risolvere o semplicemente evitare.
In molti casi, all'inizio si pensano delle cose su una certa persona solamente perché non la si conosce bene, poi, magari anche dopo anni, ci ripensi su e ti fai una risata.

Dopo questo luuuungooo discorso potrei incominciare con una delle più grandi figure di cacca fatta, appunto, con il mio gruppo.

Eravamo appena usciti dall'Uni e ci stavamo incamminando verso la metro. Io avevo una bottiglia di plastica in mano e volevo mostrare ai miei nuovi amici quanto fossi agile con essa, così volli sfidare una di loro e incominciammo a lanciare la anche a 2/3 metri di distanza.
Ad un certo punto, però, ci stavano per affiancare dei ragazzi due ragazzi:
un moro con gli occhi nocciola e un biondino dagli occhi azzurri.
Ripassai la bottiglia alla mia amica facendole un gesto, con l'intenzione di smetterla per un attimo.
La mia amica non capendo mi rilanció la bottiglia non solo in modo totalmente scoordinato, ma anche piuttosto forte.
Il finale di questa tragedia è che la bottiglia voló indietro e prese in pieno il biondino in testa; tutto ciò nonostante la mia amica volesse lanciarla avanti e non indietro.

Perfetta coordinazione mi dicono😑, vero Biancaruna?

E niente, siamo giunti alla conclusione.

E a voi è successo di beccare qualcuno in testa con oggetti strani?
E di giocare con le bottigliette di plastica?

Ovviamente scrivete tutto nei commenti, sono sempre molto curiosa di sapere le vostre disavventure.

Ci vediamo con un prossimo capitolo.
Baciiii

Blu<3

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