Voldemort
Harry's pov
Il dolore che ho alla cicatrice è un qualcosa di indescrivibile, e come si mille aghi fossero conficcati in tutto il corpo.
Codaliscia avanza sempre di più con una specie di fagotto in braccio e una bacchetta.
Il fagotto si volta e la cicatrice brucia sempre più.
Stringo gli occhi, vedo il volto ossuto e risecchito del fagotto.
Il volto di Voldemort.
Vedo Cedric puntare la bacchetta verso quel traditore.
"Chi sei? Che cosa vuoi?" Urla Cedric con rabbia.
"Uccidi l'altro" dice una voce strascicata e serpentina.
"Avada Kedavra!"
"NOOO" urlo.
Voce narrante
Un lampo verde colpì il tassorosso.
Il suo corpo si levò in aria e ricadde al suolo.
Cedric aveva gli occhi aperti, privi di ogni emozione, occhi che un tempo sprizzavano di gioia, ora erano vuoti come l'oblio.
Le sue labbra, prima sorridenti e rassicuranti, ora erano impassibili, incapaci di non sorridere più.
Harry's pov
No.
Cedric, no.
Il ragazzo giace senza vita a pochi metri da me, le lacrime cercano di uscire, ma devo reprimerle, non devo dimostrarmi in balia della tristezza davanti a Voldemort.
Mi volto verso Codaliscia, questo mi punta la bacchetta e mi solleva dal suolo, mi conduce davanti a una statua della morte.
La statua si anima e mi blocca con il suo bastone, imprigionandomi.
"Agisci, Ora!" Dice la voce di Voldemort.
Codaliscia si allontana da me e si avvicina ad un calderone posto difronte alla statua.
Quel lurido, getta il fagotto dentro il calderone, si volta verso di me e punta la bacchetta sulla lapide.
"Osso del padre donato senza consenso" dice e subito un'osso vola dentro al calderone.
Si mette la bacchetta nella giacca e estrae un coltello, allunga il braccio sinistro sul calderone e punta il coltello sulla sua mano.
"Carne del servo sacrificata con consenso....AHHH".
L'uomo si taglia la mano e questa si getta nel calderone, si volta nuovamente nella mia direzione e si avvicina con il coltello in mano, lo punta sul mio braccio sinistro e mi strappa la manica.
"E sangue del nemico prelevato con la forza".
"AAHHH!"
Il coltello penetra nel mio braccio in un taglio non molto profondo: Codaliscia si allontana e si riavvicina al calderone.
"Il Signore oscuro sorgerà di nuovo" detto questo getta tre gocce del mio sangue nel calderone.
Sento un bruciore per tutto il corpo e inizio ad urlare, ho la vista offuscata riesco a vedere solo il calderone in balia delle fiamme, ma nient'altro perché il dolore che provo mi costringe a chiudere gli occhi.
La cicatrice smette di far male, io apro lentamente gli occhi.
Una sagoma scura è in piedi e respira pesantemente, questa cammina verso l'ex malandrino.
"La mia bacchetta, Codaliscia" dice con voce sibilante, Voldemort.
Minus estrae la bacchetta, si china in avanti e la porge al suo signore.
Voldemort prende la bacchetta e alza la testa verso l'uomo.
"Allunga il braccio" dice.
"Oh padrone, grazie padrone" dice Codaliscia con beatitudine e allunga il braccio senza mano.
"L'altro braccio, Codaliscia!" Esclama Voldemort impaziente.
Minus allunga il braccio destro e Voldemort lo preme con la bacchetta.
Dei tuoni cominciano a rimbobare , alzo la testa verso il cielo.
Le nuvole formano la sagoma di un teschio.
Il marchio nero! Dal teschio escono delle figure, che volano verso Voldemort e atterrano intorno a lui, questo li guarda uno per uno.
"Benvenuti, amici miei. Tredici anni sono passati, eppure eccovi qui davanti a me, come se fosse soltanto ieri.
Mi confesso, davvero, deluso grandemente.
Non uno di voi ha tentato di trovarmi".
Voldemort si avvicina velocemente a loro e gli toglie le maschere e questi cadono per terra. Tom si avvicina all'ultimo mangiamorte rimasto in piedi.
"Nemmeno tu, Lucius"
Malfoy?
Lucius Malfoy un mangiamorte?
Avrei dovuto aspettarmelo!
Soprattutto quando lo vidi da sinister al secondo anno e ha rifilato il diario a Ginny.
Che pezzo di merda.
"Mio signore, se avessi captato un qualunque segno o un sussurro..."
"Segni c'erano mio viscido amico e più di un sussurro".
"Vi assicuro mio signore, io non ho mai rinunciato alla vecchia via" dice ai piedi del suo signore, si toglie il cappuccio e si alza.
"Il viso che sono stato costretto a mostrare durante la vostra assenza...Quella è la mia vera maschera".
Lurido stronzo, leccaculo.
"Io sono tornato" dice la voce biascicata di Minus.
Voldemort si avvicina a lui, ed egli si rannicchia su se stesso.
"Per paura, non per lealtà!
Tuttavia ti se mostrato molto utile in questi ultimi mesi Codaliscia" dice Voldemort e con un gesto della bacchetta, fa apparire una mano d'argento al polso di Minus.
"Grazie padrone".
Voldemort si allontana da quel traditore, e si avvicina a Cedric.
"Oh un ragazzo così bello".
"Non toccarlo!" Urlo.
Tutti si voltano verso di me compreso l'assassino dei miei genitori.
"Harry, mi ero quasi dimenticato che tu fossi qui" dice Voldemort e si avvicina a me e mi guarda con i suoi occhi rossi " Qui sulle ossa di mio padre.
Ti presenterei agli altri, ma dicono che tu sei famoso quasi quanto me, di questi tempi".
Dice e si volte verso gli altri.
"Il ragazzo che è sopravvissuto.
Quante bugie hanno alimentato la tua leggenda, rivelerò quello che accadde realmente quella notte di tredici anni fa" dice e si allontana da me.
"Divulgerò come davvero ho perso i miei poteri.
È stato l'amore,vedi, quando la cara e dolce Lily Potter, diede la vita per il suo unico figlio fornì la massima protezione, ah io non potevo toccarlo, era magia antica una cosa che avrei dovuto prevedere, ma non importa non importa, le cose sono cambiate".
Voldemort si avvicina pericolosamente a me con la mano alzata.
"Io posso toccarti, adesso". Voldemort preme il suo dito sulla mia cicatrice, questa comincia a bruciare e io urlo dal dolore e chiudo gli occhi.
Il dolore cessa, io li riapro Voldemort mi è ancora difronte.
"Straordinario quello che poche gocce del tuo sangue riescono a fare eh".
Non so neanche io quello che sto provando, è un misto di rabbia, confusione, odio.
Tom si allontana e la statua schiude le braccia, io cado procurandomi dolore all'addome.
"Raccogli la tua bacchetta,Potter!" Dice.
"Ho detto raccoglila in piedi! In piedi!" Raccolgo la mia bacchetta e con fatica mi rialzo, Tom mi è difronte.
"Ti hanno insegnato a duellare presumo si? Prima ci si fa l'inchino l'un l'altro" dice inchinandosi.
"Suvvia, Harry, le carinerie vanno osservate, Silente non vorrebbe che tu dimenticassi le buone maniere no?" Col cazzo che mi inchino a te.
"Ho detto inchino" dice avidamente e mi punta la bacchetta.
Una forza non mia mi costringe a inchinarmi forzatamente a quell' essere spregevole.
"Bene, e ora CRUCIO!"
Sento come mille lame affilate dentro al mio corpo e continuano a colpirmi ad ogni movimento, io mi muovo in preda al dolore che sembra non finire più.
"Bravo Harry" dice Voldemort.
Io mi piego su me stesso al suolo, mi sembra di non avere più forze.
"I tuoi genitori sarebbero fieri, specialmente la tua lurida madre Babbana" brutto pazzo!
"Expelliarmus!" Urlo ma Voldemort para l'incantesimo.
"Io ti ucciderò, Harry Potter, io ti distruggerò. Dopo sta notte nessuno metterà più in dubbio i miei poteri. Dopo sta notte se parleranno di te, parleranno solo come tu hai supplicato di morire e come io, da signore misericordioso, ti ho favorito".
Deglutisco.
Voldemort punta la sua mano verso il mio volto.
"In piedi!" Voldemort mi rialza.
Ma io faccio in tempo a togliermi dalla sua portata e corro dietro ad una lapide.
"NON VOLTARMI LE SPALLE, HARRY POTTER!VOGLIO CHE MI GUARDI QUANDO TI UCCIDERÓ, VOGLIO VEDERE LA LUCE LASCIARE I TUOI OCCHI".
È la fine.
Non c'è speranza, non c'è aiuto.
Sento Voldemort avvicinarsi.
Ma non morirò così.
Non morirò rannicchiato ad una pietra, come un bambino che gioca a nascondino.
Morirò in piedi come mio padre.
Non morirò prostrandomi ai piedi di Voldemort.
Stringo la bacchetta molto forte, prima che il volto serpentino si faccia vivo, mi alzo e tendo la bacchetta pronto ad affrontarlo faccia a faccia.
Tom tende la bacchetta a sua volta.
Sono pronto.
"Expelliarmus".
"Avada Kedavra!"
Voce Narrante.
Un filtro di luce verde sgorgò dalla bacchetta di Voldemort mentre un Giotto di luce rossa esplodeva da quella di Harry: s'incontrarono a mezz'aria, e all'improvviso la bacchetta di Harry prese a vibrare come percorsa da una corrente elettrica; la mano gli si sarò attorno; nemmeno volendo l'avrebbe potuta lasciare....e un sottile raggio di luce ora univa le due bacchette, né rosso né verde, ma di un luminoso oro intenso. E Harry seguendo il raggio con sguardo attonito, vide che anche le lunghe dita bianche di Voldemort stringevano una bacchetta che tremava e vibrava.
E poi-nulla avrebbe potuto preparare Harry per ciò che vide- si sentì alzare da terra. Lui e Voldemort furono entrambi sollevati in aria, le bacchette ancora unite da quel filo di luce d'oro scintillante.
I mangiamorte urlavano, chiedevano ordini a Voldemort.
"Non intervenite! Non intervenite se non ve lo ordino!"urlò Voldemort ai suoi mangiamorte.
Dalla bacchetta di Voldemort fuoriuscì un'ombra che si mise al lato di Harry.
L'ombra era un'uomo anziano e guardava Voldemort.
"Allora era davvero un mago?" Disse il vecchio" Mi ha ucciso, eh sì..stendino, ragazzo..".
Un'altra testa affiorava...e questa testa, grigia, apparteneva a una donna, la sagoma di Bertha Jorkins osservò la battaglia.
"Non mollare adesso!" Gridò, la sua voce echeggiò come quella di Cedric, come da molto lontano. "Non lasciare che ti prenda, Harry...Non mollare!"
Ed ecco che un'altra testa spuntava dalla punta della bacchetta di Voldemort...e Harry nel vederla seppe di chi si trattava...l'unica persona a cui aveva pensato di più quella notte...
L'ombra di fumo di una giovane donna dai capelli lunghi cadde al suolo come Bertha poco prima.
"Tuo padre sta arrivando....Vuole vederti...andrà tutto bene....resisti".
E così fu l'ombra di James Potter sbocciò sulla punta della bacchetta di Voldemort e si avvicinò al figlio, e iniziò a parlargli sottovoce, in modo che il Voldemort, in quel momento spaventato per le vittime che si aggiravano attorno a lui, lo sentisse.
"Harry, quando il contatto si interrompe devi arrivare alla passaporto, possiamo indugiare solo un momento, ma solo un momento hai capito?" Harry annuì.
"Harry riportami a casa, riportami dai miei genitori".
"Lo farò" gli disse Harry
"Fallo ora" disse sua padre "preparato a correre ora".
"ORA!"
Harry puntò la bacchetta in alto e spezzò il collegamento, le ombre si assiedarono contro i mangiamorte.
Harry ebbe il tempo di correre al corpo di Cedric.
"ACCIO!"Urlò la coppa tre maghi gli volò tra le mani e si teletrasportarono via dal cimitero.
Sira's pov
Minuti, ore, secondi, non so quanto tempo sia passato, tutto tace nessuno dice una parola siamo quì in attesa con il cuore in gola.
Pop.
Questo rumore mi fa sobbalzare sul posto.
Tutti cominciano ad applaudire, alzo lo sguardo: Harry è a terra, ma qualcosa non va Herm, un urlo femminile oltrepassa gli applausi.
Io, Hermione, Ron e Ginny ci guardiamo e iniziamo a scendere dagli spalti, intrufolandoci tra gli altri studenti.
Man mano che scendo vedo gli insegnanti intorno ad Harry.
"È mio figlio!" Quest'urlo di dolore da parte del signor Diggoy ci fa fermare di colpo.
"Il mio ragazzo, no, il mio ragazzo" il signor Diggory piange inginocchiato ad un corpo.
Il corpo di suo figlio Cedric.
Buona sera lettori, perdonatemi se ho fatto più Harry pov ultimamente ma il ritorno di Zio Voldy era inevitabile eheh, bhe comunque spero che il capitolo vi piaccia.
Baci bacini.
Ps. E mi dispiace ma la morte di Cedric era inevitabile 😖😭😭 È stato un po' difficile scriverla .
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