Vigilia movimentata
Sira's pov
Oggi è la vigilia di Natale e ho intenzione di andare da mio padre, visto che domani non potrò andarci se no potrei dare sospetti.
Con Harry non c'è stato verso di parlare, persino Ron e Herm hanno cercato di farlo ragionare, ma niente.
Sinceramente se mi vuole chiedere scusa lo fa, ma non gliela faccio passare liscia, anche se comunque mi manca e non poco.
Mi sto dirigendo da Remus per la mia prima lezione sul l'incanto patronus, sono un po' in ansia forse è normale.
Percorro l'aula di difesa e arrivo al suo ufficio e busso alla porta.
"Avanti".
Apro la porta e lo vedo in piedi davanti alla finestra e legge un libro.
Lui distoglie lo sguardo dal libro e si gira verso di me "Ciao, Sira", io gli sorrido.
"Ciao, Rem", dico e chiudo la porta.
"Allora come sta la mia figlioccia?" Domanda e chiude il libro che stava leggendo e lo posa sulla scrivania "Non c'è malaccio" rispondo.
Lui mi sorride e si avvicina a me" Pronta per la lezione?", io annuisco.
"Allora Sira. Come ti ho già accennato in precedenza, l'incanto patronus è una magia molto difficile da imparare.
Sei sicura di volerlo fare?", faccio un lungo respiro "Sono pronta", dico con decisione.
Lui sospira e incrocia le braccia al petto "D'accordo", dice "Vieni vicino a me", annuisco, mi avvicino e mi metto di fianco a lui "Prendi la bacchetta", estraggo la bacchetta dalla tasca e la stringo saldamente in mano.
"Ora Sira, per evocare un patronus bisogna pensare ad un ricordo, un ricordo molto felice", bene.
No veramente no, io ricordi felici? Non credo che l'essere frustata sia un ricordo felice.
Posso provare ma non garantisco niente "D'accordo" dico, cerco di rimanere normale, ma dentro ho un nervosismo da far paura "Bene....Ora chiudi gli occhi", ubbidisco "Concentrati, esplora il tuo passato".
Navigo nella mia mente, ma quello che vedo è solo il buio di quella cantina, Samara che mi frusta e tutte le notti che piangevo.
Aspetta! un ricordo c'è l'ho.
Vedo il treno dell'Hogwarts Exspress, salgo su, ed entro in un scomparto vuoto.
Poco dopo entrano quattro ragazzi, Harry, Ron, Hermione e Ginny.
"Hai fissato un ricordo, Sira?" Annuisco "Bene, lascia che ti invada e poi pronuncia l'incantesimo Expecto Patronum".
"Expecto Patronum", dico.
"Molto bene, impugna la bacchetta, ripensa al ricordo e poi pronuncia l'incantesimo".
Faccio ciò che mi dice e mantengo la bacchetta ben salda in mano.
Fisso un punto davanti a me e punto la bacchetta all'orizzonte.
Cerco di concentrarmi sul ricordo, lo vedo come se lo stesso vivendo adesso.
"Expecto Patronum", dico a gran voce.
"Expecto Patronum", ripeto. Niente da fare non ci riesco, ma non voglio mollare "Expecto Patronum!" Grido.
"Sira, smettila!"
"Ma...",
"Non sforzarti, non mi stupisce che non ci sei riuscita è normale, bisogna esercitarsi molto affondo",
"Oh...", sospiro frustrata e sbuffo.
"Non ti preoccupare, ci riuscirai....
Giusto per sapere che ricordo hai scelto?" Domanda e incrocia le braccia al petto e mi osserva con aria curiosa.
"Ecco....ho scelto...la prima volta che...sono salita sul Hogwarts Exspresse...... e ho incontrato i ragazzi", lui sorride "Sarà pure un bel ricordo, Siri, ma purtroppo non è intenso abbastanza per evocare un patronus".
Sbuffo sonoramente, un ricordo felice e intenso. Ma dove cazzo lo vado a prendere? Vorrei che papà fosse qui.
Un minuto! Ma certo! Papà, ecco il mio ricordo felice.
Il giorno in cui l'ho abbracciato è stato un momento stupendo, mi sono sentita protetta, al sicuro, in pace.
Quanto vorrei stringermi di nuovo a lui.
"Remus, voglio ritentare",
"Sicura?"
"Si, voglio provare con un altro ricordo",
Lui sospira "Va bene, proviamoci", gli sorrido.
Impugno nuovamente la bacchetta e la punto all'orizzonte.
Ripenso al momento in cui lui mi stringeva a sé, e io ascoltavo il suono del suo cuore " EXPECTO PATRONUM!" Grido.
Dalla mia bacchetta fuoriescono delle strisce di colore argento, ma non appare nulla oltre a questo, ma almeno già è qualcosa e non posso non essere soddisfatta.
Mi deconcentro e Il mio quasi patronus svanisce, però mi gira un po' la testa.
"Brava, Siri, complimenti, sei una strega molto dotata".
Io mi appoggio alla scrivania priva di forze e respiro.
Wow mi ha totalmente prosciugato le energie questo incantesimo" Stai bene, Sira?" Domanda Remus e mi cinge le spalle "Sono solo stanca".
"È normale, ma sei stata molto brava.
Tieni mangia questo", dice e estrae un pezzo di cioccolata dalla tasca e me lo porge, io lo prendo e lo mangio con gusto.
"Mi sento meglio, Remus".
"Bene. Per oggi basta così ti sei esercitata abbastanza ora hai bisogno di un po' di riposo".
Annuisco e gli sorrido.
Annullo le distanze, e mi fiondo tra le sue braccia e lo stringo a me" Grazie, Remus, per tutto" lui non dice niente, mi tiene stretta e mi accarezza i capelli, sono fortunata ad avere un padrino come lui e sono altrettanto fortunata ad avere quel latitante come Papà " In realtà, Sira, sono io che devo ringraziare te",
"Su cosa?"
"Beh.......era da tempo che...nessuno mi parlava e altrettanto mi abbracciava.
Credimi non c'è stato giorno in cui non ti pensavo, avrei voluto crescerti, avrei voluto farti imparare sin da piccola la funzione della magia. L'avevo promesso a tua madre e.......a tuo padre, e io non ho mantenuto la promessa", dice con amarezza.
Mi stacco da lui e lo guardo.
I suoi occhi verdi racchiudono tristezza, amarezza e rabbia.
"Remus......tu stai mantenendo la promessa, non è colpa tua se non ti hanno permesso di dare la mia tutela a te, non potevi farci niente.
Ma ti assicuro che la promessa che hai fatto la stai mantenendo nel migliore dei modi" lui allunga una mano sulla mia guancia e mi accarezza con le nocche.
"Davvero lo pensi?"
"Lo giuro, non te lo direi se non fosse vero".
Lui si sporge verso di me e mi bacia la fronte.
"Credo che ora dovrei andare" dico.
"Ok".
Sorrido e mi stacco completamente da lui.
Percorro l'ufficio e arrivo alla porta "ci vediamo, Remus",
"Ciao, Sira".
Esco dall'ufficio e mi incammino per i corridoi fino ad arrivare in sala comune, vi entro, la percorro e arrivo in camera mia, entro e mi butto sul letto.
Due ore dopo
Sono appena uscita dalle cucine, ho preso del cibo per lui.
Oggi mi insegnerà a diventare Animagus, e ancora non ci credo, non vedo l'ora, sono esaltata!
Ma meglio non saltare per i corridoi sarebbe stupido e imbarazzante.
Percorro il corridoio ed esco dalla scuola.
Finalmente starò un po' con lui, è sempre bello stare in sua compagnia, e sono sicura che un giorno staremo insieme per sempre.
E so anche che dovrò dirgli la verità sul mio conto, ma è sempre complicato.
Quando sono sul punto di dirglielo mi blocco all'improvviso e non ci riesco.
Con questi pensieri sono arrivata al salice schiaffeggiante.
Estraggo la bacchetta e la punto verso l'albero " Immobilus!" L'albero si blocca di colpo.
Via libera.
Arrivo alla buca e salto dentro.
"Ahia!" Cazzo! Che male, credo che mi sono presa una storta alla caviglia destra, fantastico.
Mi siedo per terra, e mi massaggio il punto dove sento dolore.
Ma proprio adesso che devo andare da papà mi becco una storta? Che vita di merda.
Con fatica mi rimetto in piedi, e piano piano inizio a camminare.
Se prima ci mettevo un'ora ad arrivare, oggi ci ho messo una vita, ma per fortuna sono qui.
Devo arrampicarmi verso la botola.
Caviglia non mi deludere ora.
Mi aggiusto la borsa sulle spalle, e inizio ad arrampicarmi.
Se la botola fosse aperta sarebbe più facile.
Mannaggia la caviglia.
Ci sono quasi devo solo aprirla, mi fermo un attimo per riposarmi due minuti.
Con un colpo secco della mano la botola si apre.
E si schianta al suolo e produce un bel rumore.
"Aylin!" Giro la testa di scatto alla mia destra, e vedo papà vicino alle scale.
"Sirius!.......Ehm potresti darmi una mano?" Chiedo impacciata.
Lui annuisce "Resisti" dice e si avvicina, si china davanti a me.
Mi prende per le braccia e le tiene strette, e mi tira su e io mi appoggio a lui.
"Cosa è successo? Perché non sei riuscita a salire? Borsa pesante?"
"Hey piano con le domande. Primo non ho la borsa pesante.
Secondo ho preso una storta alla caviglia destra mentre ero nel tunnel..."
"E sei venuta fin qui con la caviglia che ti fa male? Saresti dovuta tornare indietro!"
"Eddai, Sirius, una semplice storta alla caviglia non ha mai ucciso nessuno" ribatto, lui alza gli occhi al cielo, e mi fa ridere quando lo fa, e non riesco a trattenermi, per cui do libero sfogo alla mia risa.
"Non ridere".
Io mi zittisco subito, e affogo in gola le ultime risate anche se con fatica.
"Forza....Andiamo su" dice lui.
Io annuisco.
Ci avviciniamo alle scale, e ora sorge un problema.
Ho la caviglia dolorante e le scale sono pericolanti, come cazzo faccio a salire?
"Hey, vuoi una mano?" Papà mi desta dai i miei pensieri e si mette di fianco a me.
"Un piede casomai" ribatto ironicamente.
Lui scoppia a ridere, e io gli faccio un'occhiataccia.
"Ahahah...scusa, ma siamo pari adesso. Su dai appoggiati a me".
Io lo guardo allibita.
"In....che senso?".
Lui non mi risponde, mi prende il braccio e lo circonda intorno alla sua vita e lui mi stringe le spalle con il sui braccio.
Credo che sono diventata un peperone, perché ho caldo alle guance.
Iniziamo a salire le scale, attaccati.
Dio non vorrei staccarmi più è una sensazione stupenda.
Ma Ahimè siamo arrivati nella stanza.
Papà mi conduce ai cuscini rattoppati e mi fa sedere su di loro.
Stendo la gamba destra, e mi si allieva un po' il dolore.
Papà si mette in ginocchio affianco alla mia gamba e porta una mano sulla caviglia.
"Ahi!" Mi mordo il labbro dal dolore, e cerco di non lamentarmi.
"Ti consiglio di andare in infermeria, appena torni al castello, anzi io direi che dovresti andare già da adesso".
"Lo so che sono una seccatura per te, Sirius, però..."
"Non ho detto che sei una seccatura, Aylin, ma è pericoloso venire qui con i dissennatori ad ogni angolo",
"So cavarmela, Sirius" lui mi guarda negli occhi, è preoccupato! Che sappia chi sono? No, impossibile, mi avrebbe fatto un bel discorso.
Lui sospira" va bene. Vogliamo iniziare queste lezioni?",
Io sorrido a trentadue denti e annuisco" Sei il migliore" sussurro..
Salve Gente rieccomi dopo un lasso di tempo , ma ho avuto un sacco da fare e per farmi perdonare ho fatto un capitolo bello lungo spero vi piaccia.
Ciao ciao.
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