Scontro nell'ufficio della Umbridge

Sira's pov
Lo sguardo trionfante di Malfoy è  posato su di me, altri serpeverde hanno preso Ginny, Jack, Luna, Ron e Neville, tenendoli con presa salda sulle loro braccia.
Stringo i pugni nel vedere la Umbridge strattonare Harry con violenza sulla sedia.
Harry mi lancia uno sguardo preoccupato, vuol dire solo una cosa.
Mio padre non è a Grimmould place

La donna  squadra Harry, con un sorrisetto maligno dipinto sulle labbra.
"Stava andando da Silente, non è vero?" Chiede schifosamente, mentre il ragazzo si gira nella sua direzione.
"No" risponde secco.
"Bugiardo!" Esclama aspra dandogli uno schiaffo in pieno viso.
Cerco di avvicinarmi ma Malfoy mi punta più intensamente la bacchetta.

Punto lo sguardo verso la porta dove è apparso il professor Piton che squadra la situazione in modo neutro.
"Mi ha fatto chiamare, signora preside?" La Umbridge si gira verso di lui a pugni chiusi.
"Piton, Si. È arrivato il momento per le risposte che lui voglia darmele o no.
Ha portato il veritaserum?" 
Piton si guarda intorno e poggia lo sguardo su Harry per poi passare a noi; e infine nuovamente alla Umbridge.
"Ha consumato tutte le mie scorte per interrogare gli studenti, professoressa" risponde Piton.

"Ma può prepararne dell'altro, no?" insiste; con voce, che diventa ancora più leziosa, succede quando si incazza.
"Certo" risponde Piton, arricciando le labbra. "Dato che serve un intero
ciclo lunare perché sia pronto, dovrei poterglielo consegnare più o meno
fra un mese".
Fiu Siamo salvi.
"Un mese?" gracida la Umbridge, gonfiandosi come un rospo. "Un mese? A me serve adesso, Piton! Ho appena sorpreso Potter che usava il mio camino per comunicare con una o più persone sconosciute!"
"Ma davvero?" commenta Piton, mostrando il primo vago segno d'interesse mentre si volta a guardare Harry. "Be', non mi stupisce. Potter non ha mai avuto un'eccessiva inclinazione a seguire le regole della scuola".
I suoi occhi scuri guardando Harry, che sostiene il suo sguardo.

"Voglio interrogarlo ora!" urla la Umbridge nuovamente. Oh è cocciuta.  Piton distoglie lo sguardo
da Harry per poi fissarlo sulla grassa faccia tremolante di collera. "Desidero che lei mi fornisca subito una pozione che lo costringa a dire la verità!"
"Gliel'ho già spiegato.
La mia provvista di Veritaserum è finita. A meno che non voglia avvelenare Potter - e le assicuro che in tal caso avrebbe tutta la mia simpatia - non posso aiutarla.
Purtroppo la maggior parte dei veleni agisce troppo in fretta e non lascia
alla vittima il tempo di dire la verità". Dice riposando lo sguardo su mio fratello.
Piton si volta verso l'uscita intenzionato ad andarsene, certo neanche se lo pagano ci da una mano, sto Renato Zero.

"Ha preso Felpato!" urla d'improvviso Harry. "Ha portato Felpato nel posto dov'è nascosta!"
Piton si blocca, le dita già sulla maniglia della porta.
"Felpato?" esclama la professoressa Umbridge, con sguardo avido che
scorre da Harry a Piton. "Che cos'è Felpato? Dov'è nascosta che cosa?
Che cosa significa, Piton?"
Piton si volta.
La sua espressione è impassibile, spero solo che abbia capito il codice.
"Non ne ho la minima idea" risponde gelido Piton, si volta nuovamente e questa volta lascia per davvero la stanza.

Voce Narrante
La Umbridge stava per uscire dai gangheri tanto è che avrebbe usato la maledizione crucio su Harry pur di avere informazioni.
Ma Hermione si intromise, improvvisando la situazione; dicendole che avevano finito di completare un'arma, che Silente aveva ordinato di costruire per impossessarsi del Ministero.

Sira non riusciva a capire l'intento dell'amica, voleva guadagnare tempo? O aveva un piano? Sta di fatto che la preoccupazione per il padre cresceva sempre di più, sudava freddo oramai.
Hermione convinse la Umbridge a seguirli per vedere quest'area, quindi  nell'ufficio erano rimasti solo i serpeverde e i membri dell ES.

Sira cercava un modo per svignarsela via da quel luogo, e scappando dalle grinfie dei serpeverde, ma per farlo avrebbe dovuto metterli fuori gioco, ma aveva bisogno di aiuto.
Spostò lo sguardo ai suoi compagni, se avessero avuto le bacchette sarebbe stato più facile, ma Malfoy aveva le bacchette di tutti e non credeva che gentilmente gliele avrebbe date.
Non aveva neanche una caccabomba in modo da creare un diversivo.

Sapeva solo che la sua collera era  talmente tale da stringere le nocche fino a farle sbiancare, le unghie si erano conficcate nella pelle, ma lei non sentiva niente, avrebbe voluto trovare un modo per riprendersi le bacchette, ma era ignara su quello che gli stava accadendo fisicamente.

Il suo corpo stava mutando e lei non se ne rendeva conto fino a trovarsi a quattro zampe sul pavimento.
"GRRRRRR".

Malfoy si girò verso quel suono e vi si trovò difronte un cane lupo che gli ringhiava contro.
Il ragazzo gli puntò la bacchetta, ma prima di poter lanciare un incantesimo, il cane si fiondò su di lui  incastrandolo tra le possenti zampe.

Malfoy emise un rantolo rauco e cercò di liberarsi, ma Artemid bloccò il polso di Malfoy, quello armato di bacchette, e lo strinse tanto che il biondo dovette aprire la mano e lasciar cadere le bacchette.

Millicent Bullstrod lasciò Jack e si avvicinò ai due, ma prima che potesse scagliare una fattura contro Sira, quest'ultima lasciò andare Draco e si fiondò su di lei mordendole il braccio, un urlo strozzato uscì dalla bocca della serpeverde ma questo non la fermò.

Jack approfittò della situazione e prese le bacchette dei compagni, riuscì a distrarre sia Crabbe che Goyle così da poter dare ai ragazzi le proprie bacchette cominciando vari duelli.  

Sira invece era occupata ad affrontare sia la Bullstrod che Malfoy, ma lei aveva un grosso vantaggio, Millicent non poteva usare il braccio per maneggiare la bacchetta visto che gli faceva male, poteva farla cedere ma con Malfoy che la proteggeva non poteva fare molto.

"STUPEFICIUM!" Gridò il biondo, ma la lupa riuscì a schivarlo, balzando al lato opposto.
"Brutta insolente, sei pure un animagus!  Ma senza bacchetta non puoi fare niente, sono in vantaggio rispetto a te" disse con un ghigno il serpeverde.
Sira gli ringhiò contro nuovamente, e il pelo gli si arruffò.

"Non andrai da nessuna parte" disse in tono minaccioso Malfoy.

Questo lo dici tu.

Pensò Sira, guardava i suoi compagni duellare contro i serpeverde e si rese conto che questa storia doveva finire al più presto.
Suo padre era in pericolo e nessuno gli avrebbe impedito di salvarlo.

Sira cacciò fuori gli artigli, in modo da far capire che non era finita, Malfoy tentava di colpirla ma la lupa era troppo veloce per lui, e quindi il serpeverde si stancava più facilmente.

Sira, approffitò della sua debolezza e gli saltò addosso per poi  balzare sulla scrivania e atterrare davanti alla porta.

Jack vide quello che fece e si rese conto di avere ancora la bacchetta dell'amica tra la mani.

Mise fuori gioco Goyle con uno schiantesimo, prese la bacchetta di Sira e gliela lanciò.

"Sira prendi!" Esclamò il Grifondoro.
La giovane vide il gesto di Jack, e prima che la bacchetta toccasse terra si ritrasformò prendendola in mano e senza indugio la puntò verso Malfoy e la Bullstrode accanto a lui, intenta ad aiutarlo a rimettersi in piedi.
"PIETRIFICUS TOTALUS!" urlò  Sira con un ghigno.
Malfoy e la Bullstrod vennero pietrificati e gli altri serpeverde sconfitti.

I cinque ragazzi raggiunsero la loro compagna all'uscio dell'ufficio.
"Sei stata grande!" Esclamò Ron sorridente.
"Grazie, ma adesso andiamo a cercare Harry e Hermione, prima che questi si riprendano".
Così dicendò cominciarono a correre verso il ponte coperto, ma mentre lo percorrevano videro Harry e Hermione tornare.
Sira raggiunse suo fratello e lo abbracciò.
"Ho temuto il peggio" sussurrò al suo orecchio per poi staccarsi.
"Come vi siete liberati?" Chiese Harry.
"Bhe è una lunga storia, posso solo dirti che le tue lezioni hanno dato dei frutti" disse Sira.
"Ma lasciamo perdere, adesso. Harry, cos'hai scoperto nel camino? Tu-Sai-Chi ha preso Sirius
o...?"
"Sì" rispose Harry., mentre la cicatrice tornava a bruciare di dolore.
Sira chinò lo sguardo e strinse di nuovo i pugni.
"Sono sicuro che è ancora vivo, ma non so come fare a raggiungerlo in tempo"
Tutti tacquero, preoccupati: il problema sembrava insormontabile.
"Be', dovremo volare, no?" disse Luna col tono più pratico che Harry le
avesse mai sentito.
"Allora" la interruppe lui irritato. "Prima di tutto, non dovremo fare un bel niente se in quel 'dovremo' ti ci metti anche tu; secondo, Ron è l'unico ad avere una scopa che non sia sorvegliata da un troll, quindi..."
"Io ce l'ho, una scopa!" disse Ginny.
"Sì, ma tu rimani qui" ribatté Ron.
"Chiedo scusa, ma quello che succede a Sirius mi sta a cuore quanto a
te!" esclamò lei, sporgendo la mascella in un modo che ricordò straordinariamente Fred e George.
"Tu sei troppo..."cominciò Harry, ma Ginny lo interruppe decisa: «Avevi tre anni meno di me quando hai lottato contro Tu-Sai-Chi per la Pietra
Filosofale, ed è grazie a noi che Malfoy è bloccato nell'ufficio della Umbridge e se Sira ci va allora anche io andrò..."
"Sì, ma..."
"Facciamo tutti parte dell'ES" gli ricordò a voce bassa Neville. "Era perprepararci a combattere Tu-Sai-Chi, no? E questa è la prima occasione di fare davvero qualcosa... o era solo un gioco?"
"No... certo che no..." rispose Harry nervoso.
"Allora verremo anche noi" concluse Neville con semplicità. "Vogliamo aiutarti".
"Giusto" annuì Luna, sorridendo allegra.

Sira ringraziò mentalmente tutti i suoi amici che erano disposti a salvare suo padre, ma in un certo senso la giovane aveva paura che ormai era troppo tardi.

Buona domenica a tutti signori eccomi spero che il capitolo sia di vostro gradimento ho pianto sangue per farlo spero ne sia valsa la pena.
Fatemi sapere con un commento cosa ne pensate e noi, spero, ci rivedremo presto.😘😘😘

Ps: E auguri a tutti i Michele/A che oggi sono santi per un giorno.

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