Al Ministero

Voce narrante
"Tieniti stretta a me, Sira"
"Mi prendi in giro, Harry? Siamo sul nulla per forza devo stringermi a te" disse lei mettendo le braccia intorno alla vita di Harry, Abbassò lo sguardo sulla lucida testa nera del suo Thestral e deglutì.
"Ministero della Magia, ingresso dei visitatori, Londra, allora" disse, incerto. "Ehm... se sai... dov'è..."
Per un attimo l'animale rimase immobile; poi, con un movimento sinuoso che per poco non disarcionò  Harry e Sira, le ali si spalancarono; il Thestral si acquattò lentamente per scattare verso l'alto quasi in verticale, costringendo Harry ad aggrapparsi con braccia e gambe per non scivolare all'indietro sulla groppa ossuta, Sira emise un grido di sorpresa e aguattò la testa sulla schiena dell'amico.

Quando emersero d'impeto oltre i rami più alti e si librarono nel tramonto rosso sangue, chiusero gli occhi ed Harry premette il viso contro la morbida criniera.
Non avevano mai viaggiato a una tale velocità: il Thestral sfrecciò sopra il
castello battendo appena le grandi ali; l'aria ormai fresca schiaffeggiava il
viso di Harry; strinse gli occhi contro il vento impetuoso, si voltò indietro e vide i suoi sei compagni curvi sul collo delle loro cavalcature
per proteggersi dalla sua scia.
In un baleno si lasciarono alle spalle Hogwarts e Hogsmeade; sotto di loro scorrevano montagne e burroni.
"Harry, ho paura...che..lui..."
"Non temere, è ancora vivo lo sento.
Lo salveremo" disse Harry girandosi di poco nella sua direzione, Sira invece rimase con la testa china sulla schiena di Harry.

Sira's pov
È strano volare su qualcosa che manco si può vedere, ma se serve per salvare mio padre farei questo e altro.
Mia madre mi aveva avvertito ma non capivo che significato aveva quel sogno ora lo so, farò di tutto pur di salvarlo fosse l'ultima cosa che faccio.

Alzo la testa e vedo che la notte è scesa portando già le sue prime stelle, in lontananza vedo delle luci, Londra è vicina e quindi anche il ministero.
Il cuore mi batte forte non so se per la paura o per l'agitazione, ma è una sensazione bruttissima.
Spero solo che non sia troppo tardi.
Devi lottare papà.
Devi farlo per tutti e due.

Il mio stomaco fa una capriola, il Thestral ha puntanto verso terra.
Ci stiamo abbassando  stiamo per atterrare, io stringo Harry sempre di più e mi preparo all'impatto verso il suolo.

Il vento si è fermato.
Alzo la testa dalla schiena di Harry; siamo in una strada molto scura i lampioni emanano una luce fioca ma la visibilità è quasi nulla.
Harry salta giù e aiuta anche me a scendere.
Io ed Harry ci scambiamo uno sguardo preoccupato.

Il ragazzo porta una mano sulla mia guancia e mi accarezza.
"Lo troveremo, Sira." Annuisco con un groppo in gola e impedisco alle mie lacrime di uscire.
Devo avere i nervi saldi.

Ci giriamo alle nostre spalle dove i nostri compagni sono atterrati.
Scendono dai destrieri invisibili e si avvicinano.
Jack si mette al mio fianco e guarda Harry con occhi socchiusi in due fessure.
"Cosa facciamo ora?" Chiede ad Harry.
"C'è un entrata qui...venite".
Insieme ci incamminiamo verso una vechia cabina telefonica, posta vicino a un cassettone.
Harry la apre e ci fa entrare per poi chiuderela alle sue spalle.  

"Il più vicino al ricevitore faccia il numero sei due quattro quattro due!"
grida Harry.
Ron esegue, e per riuscirci deve torcere il braccio.
"Benvenuti al Ministero della Magia. Per favore dichiarate il vostro nome e il motivo della visita". Dice una voce femminile in tono freddo
"Harry Potter, Ron Weasley, Hermione Granger, Ginny Weasley, Neville Paciock, Luna Lovegood Sira Black, Jack Turner... Siamo qui per salvare qualcuno, a meno che il Ministero ci riesca prima di noi!"
"Grazie" dice la fredda voce femminile. "Il visitatore è pregato di raccogliere la targhetta e assicurarla sul vestito".
Mezza dozzina di spille rotolano fuori dalla fessura di metallo che di
solito sputa le monete di resto. Hermione le prende e le passa in silenzio a tutti.
Guardo la mia targhetta sopra vi è scritto.
Sira Black, Missione di Salvataggio.

"Il visitatore del Ministero ha l'obbligo di sottoporsi a perquisizione e di presentare la bacchetta perché sia registrata al banco della sorveglianza, all'estremità dell'Atrium".
"Bene!" grida Harry, "
"Adesso possiamo muoverci?"

Sento il pavimento vibrare e mi accorgo che cominciamo a scendere. Vedo il marciapiede farsi sempre più vicino all'estremità del vetro.
Lo oltrepassiamo  e scendiamo sempre più giù.

Una luce soffusa tocca i nostri piedi e ci illumina completamente.
Mi fa una certa impressione questo posto.
L'atrio è deserto, è molto inquietante, e lo è altrettanto non vedere nessun Auror a sorvegliare.
Eppure è il ministero!

Harry sembra non badarci, si incammina e noi lo seguiamo.
Non si sente nessun rumore oltre ai nostri passi è come se fossimo fuori dal mondo.
Questo silenzio è opprimente, il morso allo stomaco è aumentato, spero che non sia troppo tardi, altrimenti ne morirò.

Harry ci guida oltre una fontana, dove vi sono degli ascensori.
Il ragazzo chiama il più vicino e dopo neanche due minuti  è già quì.

Senza dire una parola entriamo tutti nello scomparto ed Harry preme il pulsante con su scritto discesa; le grate si chiudono e cominciamo a scendere molto velocemente.

È strano che non c'è sorveglianza, sembra che sia deserto come se già sapessero che noi siamo qui, ma è impossibile è stata una cosa improvvisa.
Forse è perché siamo venuti di notte?
Non ne ho la minima idea, so solo che dovrebbe almeno esserci una guardia per controllare.

D'improvviso le grate si aprono, segno chiaro che siamo arrivati.
Harry esce dallo scomparto e noi lo seguiamo fino ad un corridoio, dove infondo vi è una porta in mogano verdastra, con il pomello color oro sporco, dove c'è la placca che sta ad indicare il logo del Ministero inglese.

"Eccola qui" dice Harry con tono nervoso.
"Uno di noi dovrebbe rimanere qui, per fare la guardia"
"E come facciamo ad avvertirti, in caso di pericolo?" chiede Ginny, inarcando le sopracciglia. "Potresti essere chissà dove".
"Noi veniamo con te, Harry" dice Neville.
"Ma.."
"Non obiettare, Harry, io vengo con te" dico con voce fredda.
"Non cercare di allontanarci, Potter, anche perché non ci riusciresti.
Dobbiamo salvare il padre della nostra amica, e noi non ci fermeremo adesso" dice Jack affiancandomi.
Harry china lo sguardo.
So già a cosa sta pensando.

Gli prendo la mano sinistra e la stringo delicatamente con la mia.
"Harry, so bene che preferiresti che non veniamo, ma non devi farlo da solo.
Siamo una squadra, una famiglia e ti impedisco soltanto di pensare che devi procedere da solo, perché è esattamente quello che vuole lui.
E questa soddisfazione di vederti inerme, stai sicuro che non gliela daremo"

Il moro alza la testa verso di me.
Lo sguardo che ha è di puro stupore, perché sa che ho colto nel segno.
Ma deve capire che procedere da solo non è la via adeguata.
E io userò tutte le mie forze per impedirlo.

Accenno un sorriso"andiamo a salvarlo, Harry.
Insieme".

Eccomi raga lo so la suspense non manca mai, lo so sono perfida.
Ma nel frattempo perdonatemi per non aver aggiornato.
Cerco di fare tutto quel posso e trovare un po' di tempo per scrivere.
Bhe ora vi lascio godetevi il capitolo.😘😘😘😘

Ps, mi raccomando commentate se avete consigli o per dare un parere.
State fuori dai guai e noi ci rivedremo al prossimo capitolo😉😉😉😉

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