Una Grandissima Pazzia

Giada stava cadendo. Il vento le sferzava il volto con forza, e nonostante fossero appena le 11 di mattina il cielo era cupo, quasi nero.

Padre, ti prego. Se è vero ciò che sento, allora aiutami.

Giada sentì le spalle infiammarsi, e due enormi paia di ali nere le si spalancarono sulla schiena, arrestando la sua caduta. Stava davvero volando!

OK... Ora devo fermare l'aereo.

Era sotto di lei, e si avvicinava al suolo a gran velocità. Giada si tuffò in picchiata e arrivò sotto il veicolo. Tese le mani verso l'alto e sentì un enorme peso piegarle le dita, ma non si arrese. Luci a metà fra il verde e il nero le avvolgevano le mani e si riflettevano identiche sull'aereo.

Lentamente la caduta rallentò, e Giada volò fino a terra, sorreggendo il peso dell'aereo. Atterrò in uno spiazzo vuoto in mezzo agli alberi e si lasciò cadere seduta.

Subito qualcuno la travolse e le puntò una spada alla gola. "Chi sei? Cosa hai fatto a Giada?". "Porco... PERCY! CHE CAZZAROLA STAI FACENDO, IMBECILLE?". "G.. Giada?".

"NO GUARDA MIA NONNA!". "Sei... Sei diversa". La ragazza si alzò in piedi e vide che era davvero diversa. Indossava stivali neri lunghi fin sopra il ginocchio, un vestito bianco con sopra un corpetto nero e un mantello dello stesso colore.

Anche i suoi capelli erano cambiati: erano neri, forse violacei, e arricciati. Anche Annabeth, Nico e Will li raggiunsero, ma non fecero in tempo a dire o fare nulla che delle grida stridule li assordarono. Tre creature mostruose atterrarono di fronte a loro.

Avevano il corpo e le ali di un drago, senza le zampe anteriori, e un pungiglione da scorpione sulla coda.

"Viverne... Mostri romani. Non le avevo mai viste dal vivo..." disse Nico. "Bhe... PREGA DI NON VEDERLE DA MORTO" esplose Giada. La ragazza batté le mani e la spada le comparve in mano. I suoi compagni la imitarono e sguainarono le armi. I tre mostri si scagliarono contro i semidei e la lotta iniziò.

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P. O. V. Nico

OK, queste bestiacce vanno eliminate.

Che pensiero utile... La viverna numero 1 si gettò su Giada, la numero due su Percy e Annabeth e la numero tre su me e Will. Iniziammo a combatterla spalla a spalla.

Will teneva a bada la sua coda e io cercavo di infilzarla con la mia spada, ma la sua corazza era durissima.

Esisterà un mostro con la pelle morbida? Se esiste, di sicuro non arriverà da me. Non sono così fortunato.

A un tratto sentii un grido disumano. Giada si era tolta il guanto sinistro e, mentre con la spada teneva a bada la coda da scorpione, si era alzata in aria. Il mostro la seguì, ma fu un grave errore. Le dita di Giada sfiorarono la testa del mostro, poi la toccarono con più decisione.

Fui costretto a concentrarmi di più sulla mia viverna, ma alla fine riuscii a conficcarle la mia spada dritta in gola. Il mostro si ridusse in polvere. Vidi che anche Percy e Annabeth avevano distrutto il loro nemico. Alzai lo sguardo e vidi la viverna di Giada ridursi in polvere.

Aveva usato i suoi poteri, e aveva ucciso il mostro con un solo tocco.

La ragazza cadde a terra esausta e la sua trasformazione scomparve, lasciandole solo la spada in mano. Giada si rimise i guanti con mani tremanti, togliendosi il gioiello-arma.

"Come hai fatto?" chiese Annabeth con sguardo a metà fra il curioso e il sospettoso. "Ehm... Io...". "Annabeth, invece di preoccuparti, perché non ci dici dove siamo?". "A metà strada tra New York e Los Angeles, credo. Dobbiamo proseguire verso ovest fino a un centro abitato, poi potremo chiedere informazioni.

"Annabeth, non potremmo... ". Percy sussurrò qualcosa alla sua ragazza, e lei sorrise malignamente. Tirò fuori dalla tasca una dracma d'oro e la consegnò al figlio di Poseidone.

"Prego! Ora tocca a te". Sì, mi facevano davvero paura. Soprattutto se avevo capito quello che volevano fare...

"Stethi. O harma diaboles".

No... Nononono!!! Non quello...

Percy lanciò la dracma sul terreno, e quella affondò nella terra; in quel punto si creò un rettangolo rosso sangue, che si solidificò in un taxi di fumo. Il finestrino dal lato del guidatore si aprì e una nonnetta con un occhio solo fece capolino.

"Perseus Jackson... Annabeth Chase. Avete ancora bisogno di noi, a quanto pare! Ma... Chi altro abbiamo qui?".

Lo sguardo della vecchia si fissò su me e Giada, poi disse: "Figlia della Morte... Re degli Spettri...".

Giada sorrise e disse: "Se sapete chi siamo... Potrete tranquillamente farci uno sconto, giusto?".

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