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"Marty!"

"Vige!!"

"Ti è piaciuta la sorpresa?"

"Si, tanto. Non vedo l'ora che sia l'11"

"Eheh... Ti dico solo una cosa... È dedicata a te"

"Wow, seriamente?"

"Si"

Intanto sento parlare Fab con qualcuno al telefono. Poi sento un nome familiare. Ermal. Lui alza la voce, stanno discutendo.

"Vige devo andare, ci sentiamo più tardi per messaggio"

"Va bene Marty a dopo"

Riaggancio e raggiungo Fab in soggiorno ma lui non se ne accorge. Ha il vivavoce e io sento tutto.

"Ermal daje aò"

"Scusa, io non ce la faccio più"

"Smettila! Io so contro sta cosa. Ma quando mai??"

"Domani sono da voi!"

Chiude la chiamata e io corro di sopra. Ermal viene qui, da noi.
Torno di sotto facendo finta di niente e mi siedo sul divano vicino a Bizio.

"Tutto bene papà?"

"Insomma... Domani verrà Ermal perché dobbiamo parla'"

"Ok. Ti voglio bene"

Mi appoggio al suo petto e lui mi stringe forte.

"Anche io"

"Papà mi racconti di nuovo come mi avete trovata?"

"Di nuovo?  Ma l'ho fatto avant'ieri"

"Lo so, ma mi piace troppo"

"Me ne so' accorto"

Ride e inizia a raccontare.

"Come ti abbiamo raccontato in 14 anni, io e papà semo amici dal liceo, un giorno stavamo a cammina' pe le strade de n'paesino sardo e vedevamo una specie di cosa rosa a terra, ce semo avvicinati e t'abbiamo trovata"

Qui arriva la parte più bella e ogni volta che mi raccontano la mia storia, piango.

"È stato amore a prima vista, nun ne abbiamo parlato con nessuno, poi nel 2007 io e papà abbiamo preso strade diverse diventando tutti e due famosi ma nun ce semo arresi. Avevi solo due anni ma eravamo matti di te. Eri na bimba molto vivace, anche mo lo sei, quindi nun t'abbiamo mandata in orfanotrofio e io e papà facevamo di tutto pur di stare insieme. Nel 2012, nun abbiano più resistito, sei stata scoperta e ai 13 anni hai iniziato a viaggiare con noi. Nun sappiamo esattamente quando sei nata però abbiamo messo er 3 de settembre perché t'abbiamo trovata quer giorno"

"Però un nome più bello potevate anche darmelo eh"

"Perché Martina Mobrici nun te piace?"

"Si, mi piace, però è più bello Giorgia come nome"

"Ma Giorgia Mobrici fa cagare e poi andava di moda e sai come Siamo, non siamo di quelli che seguono la moda"

Mi alzo dal suo petto e mi asciugo le lacrime. Mi sorride.

"Daje, va a prendere la chitarra che almeno facemo quarcosa"

"Ok"

Il giorno dopo...

Mi alzo e quando scendo di sotto, trovo anche Ermal.

"Papà!"

"Ehy piccola!"

Ci abbracciamo, mi portano in giro per Roma insieme. Durante il pranzo, diventano seri. Mi sale l'ansia, non mangio quasi nulla, lascio la pasta nel piatto.

"Tesoro, dobbiamo parla'. Promettimi na cosa"

"Cosa?"

"Nun t'arrabbia perché è difficile pure pe' noi"

"Ok..."

"Ermal parla te"

"Ok... Ecco... Io e papà crediamo che tu ormai sia abbastanza grande per poter fare le tue scelte. Ti disturba viaggiare così?"

"No, ormai ci sono abituata, perché?"

"Perché... Stavamo pensando di portarti in orfanotrofio..."

"Cosa? Ma state dando di matto?"

"Ma così è troppo pesante per te..."

"Si certo, o magari siete voi che non mi volete più"

Me ne vado in camera mia piangendo e lasciandoli da soli.

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