8
Il mai arrivò esattamente otto settimane dopo.
Il generale Junmyeon si era completamente ristabilito e aveva lasciato il tempio il giorno precedente. Il maestro riferì a Baekhyun di aver sentito il generale Chanyeol chiedere al suo amico di restare al palazzo finché lui non avesse portato il premio dal re.
<<Credo che il premio a cui si riferiva sia tu, Baekhyun>> osservò l'uomo con voce dolente.
<<È una finta>> borbottò il ragazzo.
Per tutta la giornata continuò incessantemente a ripetersi quelle parole. E quella notte non riuscì a chiudere occhio. Poco prima del tramonto Chanyeol aveva inviato un messaggero per ordinare a Baekhyun di prendere la sua roba e prepararsi a lasciare il tempio il mattino successivo.
Il maestro non riteneva il generale un ragazzo che potesse fingere, ma tenne quel pensiero per sé. Per precauzione preparò la borsa da viaggio di Baekhyun e la portò davanti all'ingresso principale, nell'eventualità, remota, che il generale avesse effettivamente un piano d'azione.
<<Forse, se stai pronto, non succederà niente>> suggerì l'uomo.
All'alba Baekhyun era completamente vestito e passeggiava nervosamente per la sua stanza. Indossava il suo Hanbok preferito grigio e blu e il mantello dello stesso colore, per il semplice motivo che aveva ricevuto entrambi in regalo dalla madre e che riuscivano sempre a metterlo di buon umore. La stoffa era troppo leggera per i rigori dell'inverno, ma, dal momento che non doveva uscire, non aveva importanza.
La sua fedele servitrice , Aroh, gli portò il resoconto settimanale un'ora più tardi. La ragazza aveva un carattere buono, inoltre aveva una memoria di ferro, e aveva l'abitudine di ridere quando era nervosa.
Baekhyun la vide entrare ridendo.
<<È proprio come sospettavamo>> esclamò tutto d'un fiato <<Il generale Junmyeon si è sistemato a palazzo per un soggiorno prolungato, e il generale Chanyeol si sta preparando per venirvi a prendere>>
Baekhyu afferrò Aroh per mano e la trascinò verso la finestra. Quindi la fece sedere sulla panca, mettendosi subito al suo fianco.
<<Sei riuscita a scoprire il suo piano per farmi uscire da qui>> domandò.
Aroh scrollò il capo con tanta energia che i capelli gli si scompigliarono.
<<Ci abbiamo pensato tutti, a lungo, ma nessuno di noi ha trovato una soluzione. Il generale Chanyeol è molto prudente. Soyeon ha assunto il compito di origliare i discorsi dei due amici, ma nessuno di loro ha parlato del piano. Eppure il generale Junmyeon dovrebbe essere interessato a sapere come l'amico pensa di strapparvi da qui>>
<<È stata prudente, vero? Non vorrei che finisse nei guai per causa mia>>
Aroh rise nervosamente.
<<Soyeon vi è fedele come il resto della servitù. Darebbe la vita per la vostra salvezza>>
<<Non voglio una tale dedizione. Nemmeno da parte tua. Corri troppi rischi a venire qui tanto spesso>>
<<Il palazzo ora si chiama "Palazzo delle rose>> mormorò Aroh.
Confermò quindi con un cenno del capo, vedendo l'espressione sorpresa di Baekhyun.
<<Hanno dato un nome al mio palazzo?>>
<<È stato Junmyeon. Il vostro generale Chanyeol non sembrava tenerci poi tanto. Anche la servitù adesso lo chiama così, per vostra informazione. È un bel nome, non trovate?>>
Aroh non lasciò a Baekhyun il tempo di rispondere.
<<Devo dirvi la verità. I due generali si comportano come se il palazzo appartenesse a loro>>
<<Quali altri cambiamenti hanno introdotto>> domandò.
<<Hanno trovato uno dei passaggi segreti verso l'esterno sulle mura settentrionali e l'hanno sigillato. Finora è l'unico che hanno scoperto>>
Baekhyun si contorceva le mani nervosamente. Con uno sforzo si impose di smettere.
<<E la mia camera?>> chiese ancora. <<Chi dei due se ne è impossessato?>>
<<Nessuno>> replicò <<Il generale Chanyeol l'ha fatta chiudere a chiave e non permette a nessuno di entrarci. Quando Junmyeon si ammalò, fu messo nella vostra camera, ma da quando è tornato ha preso la camera più grande. Volete che vada avanti?>>
<<Naturalmente>> disse <<Non devi nascondermi niente>>
<<Diventa sempre più difficile per noi odiare il generale Chanyeol>> continuò con un altro risolino.
<<L'odio è peccato e per questo non dobbiamo farlo. Comunque possiamo sempre disprezzarli, Aroh>>
<<Ma è difficile fare anche questo>> piagnucolò <<Ci ha chiamati tutti insieme al suo cospetto. Noi abbiamo nascosto Yojun dietro di noi, pensando che vedendolo il generale si sarebbe ricordato delle sue menzogne a proposito di voi e di vostra sorella gemella. E sapete cosa è successo? Ci aveva riuniti per lodare Yojun che aveva protetto il suo padroncino. Il generale ha chiesto a Yojun di inginocchiarsi e di giurargli fedeltà. Capite, glielo ha chiesto invece di ordinarglielo!>>
La spiegazione fu seguita da parecchie risatine. Aroh poi si mise una mano sul petto e fece un profondo respiro.
<<Dopo il giuramento lo ha persino aiutato ad alzarsi. Ecco, quel gesto premuroso ci ha messi tutti in subbuglio. Eravamo tutti convinti che volesse la sua testa e non la sua fedeltà. Il generale non alza mai la voce con nessuno. Una volta Seyeon ha versato un intero boccale di vina sul suo piatto, e sapete che lui non ha nemmeno alzato la mano per colpirla? Non ha fatto altro che spostarsi da un'altra parte e continuare a chiacchierare con il suo amico, come se niente fosse>>
Baekhyun non voleva più sentire nient'altro su Chanyeol, il suo comportamento lo confondeva. <<Come sta il generale Junmyeon?>> chiese.
<<Non fa altro che cantare le vostre lodi>> rispose <<Ha raccontato al barone Chanyeol che siete stato voi a prendervi cura di lui, a stargli accanto durante le lunghe notti di febbre, a mettergli un panno umido sulla fronte e a confortarlo>>
<<Io non l'ho confortato>> lo interruppe Baekhyun <<Stavo semplicemente aiutando Seyon. Sai quant'è vecchio e stanco, Aroh. E dato che vegliavo già Sehun, ho solo aggiunto Junmyeon ai miei doveri. Tutto qui>>
<<Il generale Junmyeon sostiene che avete buon cuore. Su, non fate quella faccia! È la verità. Dice anche che spesso e volentieri l'avete battuto a scacchi senza difficoltà>>
Baekhyun sorrise.
<<Junmyeon era stanco di stare a letto>> spiegò <<E per questo continuava a tormentare il maestro per potersi alzare. Ho giocato a scacchi con lui solo per aiutarlo>>
<<Il generale sorrideva, parlando di voi, ma si accigliava ogni volta che veniva pronunciato il nome di Sehun. Ha raccontato di come vostro fratello vi ha buttato addosso il vassoio col pranzo. Allora anche il generale Chanyeol si è fatto serio. Quando si arrabbia diventa spaventoso, vero?>>
<<Non ci ho fatto mai caso>> replicò Baekhyun <<Nessuno di loro può comprendere il tormento che sta vivendo Sehun>> mormorò <<E ora, per favore, parlami di Jisoo. Come sta il mio amato nipotino?>>
Aroh sorrise.
<<Non sta fermo un attimo, adesso che ha imparato a gattonare. L'altro ieri gli è spuntato un altro dentino>>
<<Non è troppo presto?>> domandò preoccupato.
<<No, no>> lo tranquillizzò <<Jisoo si sta sviluppando perfettamente, per l'età che ha>>
Baekhyun assentì.
<<Vorrei che tu lo avessi portato con te. Sono preoccupato per lui, Aroh. So che tu e Seyeon ve ne state occupando con cura, però...>>
<<Avete preso la decisione giusta. Non potevate sapere di riuscire ad arrivare qui senza essere catturato>> gli ricordò <<E con questo tempo il piccolo si sarebbe preso di sicuro un raffreddore. Tranquillizzatevi, è al sicuro a palazzo. È proprio come avevamo pensato>> aggiunse con un cenno del capo <<I generali non prestano alcuna attenzione al piccolo. Credono sempre che sia il figlio di una delle dame e Sayeon lo porta sempre con sé>>
<<Prego che suo padre sia ancora vivo>> sussurrò Baekhyun <<Tutto questo tempo che passa, senza sue notizie, mi convince sempre più della morte di mio fratello, Aroh>>
<<Non pensate a cose tanto tristi>> lo esortò mentre con il lembo del mantello si asciugò gli occhi <<State passando proprio un brutto periodo, vero? Adesso ascoltatemi. Il cielo non sarà tanto crudele da prendersi sia la madre che il padre di Jisoo. Vostro fratello deve essere ancora vivo. Non dovete abbandonare le speranze>>
Baekhyun annuì.
<<No, non devo farlo>>
<<Il generale Chanyeol crede che siate stato sposato>> annunciò <<Quello sciocco di Jehon è convinto che il matrimonio combinato sia stato celebrato. È diventato lo zimbello di tutti noi, quello lì. Quel traditore fanfarone non sa proprio un bel niente, giusto? Spero che il generale lo butti fuori a calci, quando scoprirà la verità>>
Il tempo a loro disposizione era però poco. Due stallieri, si incaricarono di riportare Aroh al palazzo e appena se ne furono andati, Baekhyun tornò di corsa al capezzale di Sehun.
L'umore del fratello era tempestoso.
Quando finalmente si fu riaddormentato, Baekhyun si chinò sul letto per rimboccargli le coperte. Proprio in quel momento la mano destra di Sehun lo colpì in viso. Fu un caso, perché il minore era addormentato, ma il colpo risultò abbastanza forte da farlo cadere a terra.
Sehun l'aveva colpito proprio sotto l'occhio, e il tremendo dolore che provava gli fece capire che prima di sera gli sarebbe venuto fuori un segno nero sullo zigomo.
Lasciò il fratello e riprese a camminare nervosamente. Ogni tanto si fermava per guardare dalla finestra. Verso la metà del pomeriggio si convinse che, qualunque piano Chanyeol avesse escogitato, qualcosa era andato storto.
Stava per richiudere la finestra quando la sua attenzione venne catturata da un lontano scalpitare di zoccoli. Dalla strada si stava avvicinando un gruppo di soldati. Dovevano essere almeno una cinquantina. Si fermarono ai piedi del sentiero che saliva alla porta del tempio. I soldati fino allora di guardia si unirono agli altri. Con quell'aggiunta, il contingente superava le settanta unità.
Uno dei guerrieri si staccò dal gruppo e risalì il sentiero. Dalla mole del cavaliere e del cavallo, Baekhyun riconobbe Chanyeol.
Dopo tutto allora era venuto a prenderlo.
Baekhyun si scostò dalla finestra, continuando però a tenere gli occhi fissi su di lui.
Era la fine dell'inverno, ma lui aveva già le braccia scoperte. Baekhyun fu scosso da un brivido. Improvvisamente Chanyeol gli apparve invincibile. Scrollò il capo energicamente. Era solo un uomo, si disse. Un uomo che ben presto sarebbe morto congelato, sperò. Baekhyun scorse la spada al suo fianco e vide che era senza fodero. Lui era ancora armato per la battaglia... o per il viaggio fino al re attraverso un territorio ostile.
Chanyeol si fermò a metà del sentiero e rimase a lungo a fissare il tempio più in alto.Che cosa aspettava? Credeva davvero che lui sarebbe uscito? Scrollò di nuovo la testa e sorrise tra sé. Quel ragazzo sarebbe potuto restare lì per il resto dei suoi giorni, per quanto gli importava. Non si sarebbe lasciato intimidire tanto facilmente.
Chanyeol inviò un messaggero al tempio e attese finché fu certo che Baekhyun avesse ricevuto il messaggio.
Il maestro trovò Baekhyun in piedi vicino alla finestra.
<<Il generale chiede che guardiate fuori dalla finestra, Baekhyun. Dice di avere un messaggio per voi>>
Baekhyun si spostò al centro della finestra, in modo che Chanyeol potesse vederlo. Teneva le braccia conserte, cercando di apparire sereno e sicuro di sé.
Non sapeva se lui riusciva a vedere la sua espressione, ma non voleva correre rischi. Era preoccupato, ma il ragazzo non se ne sarebbe reso conto. Inoltre, si ripeté ancora una volta, la sua era tutta una finta.
Chanyeol aspettò di vederlo alla finestra, quindi spostò lentamente le coperte che proteggevano il neonato che teneva in braccio.
Jisoo era profondamente addormentato, ma fece una smorfia non appena l'aria fredda lo colpì. <<Tornerai al caldo tra un attimo>> gli promise Chanyeol.
Sollevò il bambino in aria e attese una reazione.
Non tardò a venire. Baekhyun scomparve improvvisamente dalla finestra. Nella stanza rimase l'eco delle sue grida oltraggiate.
Jisoo aveva appena riempito i polmoni per far sentire anche le sue grida, quando Chanyeol lo avvolse dolcemente nelle coperte. Il calore tranquillizzò il bambino che cominciò a succhiarsi diligentemente i pugnetti chiusi.
Quel suono buffo fece sorridere Chanyeol. Scostò leggermente le coperte per vedere il viso del piccolo e venne ricompensato con un sorriso. Quattro dentini splendenti, due sopra e due sotto, furono messi in mostra quando Jisoo si tolse la mano di bocca. Aveva il mento e le guance bagnate di saliva. Con un gesto impacciato Chanyeol lo asciugò, poi pensò di poter sistemare nuovamente il bambino semplicemente coprendogli il viso.
Il piccolo però era di parere diverso. Arcuò la schiena, emise un grido acutissimo e indisciplinato e cominciò a scalciare.
Chanyeol non aveva assolutamente alcuna esperienza con bambini così piccoli.
Non riusciva a capire perché Jisoo fosse tanto contrariato. Il bambino stava al caldo, era protetto, e questo sarebbe dovuto bastare. Dopo tutto Chanyeol aveva atteso pazientemente che Sayeon avesse finito di nutrirlo. Il piccolo non aveva proprio niente di cui lagnarsi.
Chanyeol scostò la coperta dal viso del bambino.
<<Dormi>> gli ordinò con voce dolce ma ferma. Jisoo smise di piagnucolare giusto il tempo per sorridergli. Aveva un aspetto proprio ridicolo con quel ciuffetto di capelli dritti. Chanyeol non poté fare a meno di sorridere anche lui.
Decise quindi di aver trascorso abbastanza tempo a coccolare il bambino, e di nuovo sollevò le coperte sopra il suo viso.
<<Adesso devi dormire>>
Jisoo ricominciò a gridare. In quel momento Chanyeol scorse Baekhyun.
Scendeva di corsa per il sentiero, con i capelli arruffati, senza curarsi del freddo, perché nella fretta di raggiungere Jisoo non si era messo nemmeno il mantello.
Il suo piano aveva funzionato. Chanyeol si sentiva sollevato, e non tanto per essere riuscito a fargli lasciare il tempio, quanto per il neonato che continuava a piangere fra le sue braccia.
Quando Baekhyun raggiunse Chanyeol era senza fiato, ma pieno di rabbia.
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