36
Baekhyun era sveglio. Il piccolo Jisoo gli dava dei problemi. Quella notte era stato particolarmente irrequieto. Dato che non aveva la febbre, Baekhyun ritenne che piangesse per un altro dentino.
Si calmava soltanto se lui lo teneva in braccio e passeggiava. Baekhyun riteneva che fosse suo dovere occuparsi del piccolo di notte: la servitù aveva bisogno di riposare. La mandò a dormire e rimase a camminare per la camera tenendo in braccio il nipote.
In ogni caso non sarebbe riuscito a chiudere occhio. Era in un tale stato di confusione! Avrebbe voluto non aver assistito allo scontro tra Chanyeol e suo fratello Sehun. Oddio, sarebbe stato meglio non vedere quella scena orribile.
Chanyeol era stato molto crudele. Se non lo avesse visto coi propri occhi, non lo avrebbe ritenuto possibile. Prendere a calci un ragazzo ferito e indifeso... No, non avrebbe mai creduto il marito capace di un comportamento tanto deprecabile.
Sarebbe scoppiato a piangere per l'umiliazione inflitta al fratello, se Kyungsoo non l'avesse scoperto sul retro e non fosse accorso da lui.
Aveva cercato di convincerlo a ritirarsi, ma ormai era troppo tardi. Quella sera a cena Baekhyun non aveva avuto la forza di affrontare il marito. Rimase di sopra, a occuparsi del nipote. Chanyeol non mandò nessuno a chiamarlo. Probabilmente non si era neppure accorto della sua assenza a tavola. No, con tutta probabilità il marito era troppo assorto nell'escogitare un nuovo attacco contro il cognato.
Naturalmente Chanyeol aveva sentito la mancanza di Baekhyun. La cena venne servita un'ora più tardi del solito per far fronte agli impegni di Chanyeol, e Aroh era convinta che Baekhyun fosse già a letto.
<<Sembrava molto stanco>> osservò.
Kyungsoo attese che la domestica si fosse ritirata in cucina e poi presentò la propria spiegazione.
<<Volevo parlarvi da solo per raccontarvi che cosa è successo oggi,>> esordì <<Baekhyun probabilmente vi evita. Scommetto che sia questa la ragione della sua assenza>>
<<E per quale motivo lo farebbe?>>
<<Ha assistito al vostro scontro con Sehun>>
<<Dannazione. Come diavolo è potuto accadere?>>
<<La responsabilità è mia>> disse Kyungsoo <<Come mi avevi ordinato, ero rimasto ad attendere Baekhyun. Dopo cinque minuti buoni, alzando gli occhi per caso, ho visto un lembo di stoffa azzurra. Era il suo vestito. Era sul tetto dell'edificio e spiava da una delle finestre più alte. Quando l'ho raggiunto era troppo tardi. Aveva già visto tutto>>
Chanyeol scrollò il capo.
<<Dannazione>> borbottò.
Kyungsoo annuì <<Aveva un'espressione terribile>> continuò <<Sembrava... distrutto. Senza dirmi niente si è girato e si è allontanato>>
<<Posso immaginare benissimo cosa stia pensando. Non capirà mai. Forse è un bene che sia già andato a letto. Domani cercherò di fargli capire>>
Taeyu si unì a loro. Chanyeol si sforzò di accantonare l'incidente con il marito, concentrandosi sul rapporto del soldato riguardo le possibilità di rinforzare il palazzo. Le notizie però confermarono ciò che Chanyeol già sospettava; la struttura non era abbastanza solida da essere salvata.
La conversazione continuò fino a mezzanotte. Chanyeol alla fine salì in camera sua, aspettandosi di trovare Baekhyun addormentato.
Invece non lo trovò affatto. La camera era vuota. Il suo primo pensiero fu che lui lo avesse abbandonato. Era una reazione stupida e irrazionale, ma lui non c'era e, dannazione, a quell'ora avrebbe già dovuto essere a letto. Il cuore prese a martellargli forte in petto. In bocca sentiva quasi il sapore della paura. Se avesse lasciato il palazzo, non sarebbe sopravvissuto fino al mattino. Improvvisamente Chanyeol ebbe l'impressione di vivere l'incubo che aveva avuto la notte che erano arrivati dal re. In sogno Baekhyun si era smarrito nella foresta e lui non era riuscito a raggiungerlo.
Scosse la testa. Doveva calmarsi, si disse, per riuscire ad analizzare a fondo la situazione. Il marito non aveva assolutamente nessuna ragione per lasciarlo. Lui era stato gentile e paziente. Mio Dio, se gli fosse accaduto qualcosa, non sapeva cosa mai avrebbe fatto.
Doveva essere razionale e affrontare la situazione con calma.
Uscì di corsa dalla camera e cominciò a urlare il suo nome a ripetizione, poi imboccò il corridoio a lunghi passi.
Quando passò davanti alla camera di Jisoo, la porta si spalancò di scatto e Baekhyun apparve sulla soglia, guardandolo con aria severa. Teneva in braccio Jisoo. Che piangeva.
Chanyeol si sentì così sollevato vedendolo, che si accigliò.
<<Cosa diavolo stai facendo?>>
<<Abbassa la voce, Chanyeol>> lo ammonì seccamente <<Spaventi il bambino>>
<<Perché non sei nel tuo letto?>>
Non riusciva a controllare la rabbia. Era così felice di vederlo che aveva voglia di urlare; si rese conto di averlo appena fatto e allora gli venne quasi da ridere. Lui era sano e salvo. Non lo aveva lasciato.
E lui stava diventando pazzo!
Fece un profondo respiro e con voce più calma disse: <<Jisoo ha bisogno di dormire, Baekhyun. Se lo devi tenere in braccio, fallo domani>>
<<Vuole essere tenuto in braccio adesso>> replicò lui.
Chanyeol scrollò il capo <<Dallo a me>>
<<Vuoi smetterla di dare ordini? Sono sfinito>>
<<Allora vai a letto>>
Non lo avrebbe capito mai.
<<D'accordo>> dichiarò <<Andrò a letto>> Lasciò Jisoo tra le braccia del marito e uscì dalla camera <<Occupati tu di lui>> gli ordinò.
<<Forse puoi convincerlo a dormire gridando>>
<<Io non grido mai>> Chiuse la porta dietro di sé.
Quando Baekhyun raggiunse la loro camera, era scosso dall'ira. Dio avrebbe dovuto essere dalla sua parte, giusto? E allora perché gli aveva fatto sposare un uomo così impossibile? Non era possibile amarlo. Era arrogante e testardo e pretendeva di averla sempre vinta lui. Nel suo carattere non c'era un briciolo di altruismo.
Aveva osato alzare la voce con lui! Chanyeol non lo aveva mai fatto prima. Non gli piaceva. Quella constatazione lo fece fermare a riflettere. Voleva che lui cambiasse, vero? No, riconobbe con se stesso. Voleva che lui rimanesse esattamente com'era.
Baekhyun non ci capiva più niente. Era la stanchezza, si disse. Si addormentò non appena posò la testa sul cuscino, ma si svegliò un'ora dopo quando si girò per raggomitolarsi vicino al marito e trovò il letto vuoto. La mente gli si schiarì subito.
Il piccolo doveva dare qualche problema a Chanyeol. Si infilò la vestaglia e corse a piedi nudi lungo il corridoio.
Si precipitò nella camera di Jisoo, ma si fermò di scatto. Sorrise allo spettacolo che gli si presentava davanti: Chanyeol e Jisoo erano profondamente addormentati. Il marito era disteso sul letto. Si era tolto solo gli stivali ed era ancora completamente vestito. Jisoo dormiva a pancia in giù sul suo petto. Aveva la bocca aperta e stava bagnando tutta la tunica del marito.
Chanyeol teneva stretto il piccolo con entrambe le mani. Baekhyun chiuse dolcemente la porta e rimase a lungo in silenzio a osservarli.
Ora le cose gli erano chiare: ogni confusione nella sua testa era scomparsa e sapeva esattamente perché si era innamorato di Chanyeol. Lui era tutto ciò che avrebbe potuto desiderare da un marito. Era dolce, gentile e, in futuro, sarebbe diventato anche amorevole. Si ripropose di non darsi per vinto. La prossima volta che lui avesse perso la pazienza, si sarebbe ricordato di quella notte.
Si avvicinò al letto con l'intenzione di mettere Jisoo nella culla senza svegliare il marito, ma nel momento stesso in cui gli toccò la mano, lui aprì gli occhi e l'attirò vicino a sé. Tenendo sempre Jisoo con una mano, fece sedere Baekhyun sul letto.
Lui gli si distese accanto e chiuse gli occhi.
<<Baekhyun?>> La sua voce era poco più di un sussurro.
<<Sì?>> mormorò.
<<Il tuo posto è con me>>
La signora Minjun e suo marito, il generale Daehyun delle terre di frontiera, vennero a prendere Jisoo sei giorni dopo. Baekhyun non era stato informato del loro arrivo. Per caso entrò nella sala principale mentre portava dei fiori di primavera fra le sua mani, e li vide. Lasciò cadere tutti i fiori.
La zia di Jisoo teneva in braccio il nipote, coccolandolo come una madre farebbe col proprio figlio. Daehyun era accanto alla moglie e le teneva una mano sulla spalla. Aveva la testa chinata verso il bambino e sorrideva come un padre orgoglioso.
Baekhyun rimase impietrito, dimenticando le buone maniere. Continuava a fissarli, cercando di riprendersi.
Fortunatamente solo Chanyeol notò il suo turbamento. Si avvicinò a lui, proprio mentre si stava chinando per raccogliere i fiori.
<<Lasciali lì>> mormorò, mentre lo aiutava gentilmente ad alzarsi.
Aroh era vicino alla porta e si asciugava gli occhi con la manica. Chanyeol le fece segno di raccogliere i fiori, poi prese Baekhyun per mano e lo spinse avanti.
<<Voglio presentarti il generale Daehyun e sua moglie la signora Minjun>> gli disse.
Baekhyun annuì <<Li ho già conosciuti al matrimonio di Jiyoung, e mi sono sembrate persone simpatiche>>
<<Lo sapevi che sono sposati da dodici anni?>>
Non lo sapeva, ma non gli importava neppure particolarmente. Quello che voleva era strappare Jisoo dalle mani della zia e portarlo di sopra.
Ma non era possibile.
<<Hanno dei figli?>>
<<No>> rispose Chanyeol <<Sorridi, Baekhyun>> ordinò.
Lui obbedì. Il generale Daehyun lo stava fissando intensamente. Era un uomo robusto. Baekhyun ricordò come fosse stato gentile quando lui e la famiglia si erano recati nel suo palazzo per il matrimonio di Jiyoung.
Si scostò da Chanyeol e fece un inchino. La sua espressione era tornata serena. Avrebbe voluto mettersi a piangere insieme ad Aroh, ma sapeva di doversi comportare dignitosamente. Il benessere di Jisoo era molto più importante dei suoi sentimenti. Cercò di ricordarselo.
Con voce che tremava solo impercettibilmente, diede il benvenuto agli ospiti.
<<È un piacere rivedervi>>
Jisoo lo vide e protese le braccine verso di lui. Baekhyun fece per prenderlo in braccio, ma poi cambiò idea e fece un passo indietro.
<<È molto affettuoso>> osservò <<E non ha paura degli estranei. Non tutti i bambini lo sono, invece, sapete>> continuò a casaccio, sperando che Chanyeol intervenisse per fermarlo <<Jisoo è un bambino eccezionale>>
Il barone Daehyun annuì.
<<Già, proprio eccezionale>> concordò <<Sappiamo quanto deve essere difficile per voi separarvene, Baekhyun. Vostro marito ci ha detto che vi eravate molto affezionato al bambino>>
Minjun porse Jisoo al marito, poi avanzò e strinse la mano di Baekhyun. La zia di Jisoo, sorella di sua madre, era una donna robusta, con larghe spalle e gambe persino più larghe. Non aveva un aspetto particolarmente attraente, finché non la si guardava negli occhi, che facevano dimenticare tutto il resto.Aveva, infatti, stupendi occhi castani soffusi di dolcezza.
<<Ci prenderemo cura di lui>> promise.
<<Gli vorrete bene?>> domandò Baekhyun <<I bambini hanno bisogno di essere amati. Mio fratello vi ha spiegato la ragione per cui ha incaricato voi di prendere Jisoo?>>
Minjun si girò verso il marito e questo fece qualche passo avanti, fino a mettersi di fronte a Baekhyun.
<<Sì>> rispose Duncan <<Ci ha spiegato, ma in questo momento non ha le idee chiare, Baekhyun>>
<<Non dovete giustificare il comportamento di mio fratello>> lo interruppe Baekhyun. Fece un profondo respiro, poi aggiunse <<Vi prego di accomodarvi. Vi farò preparare una camera. Ceneremo insieme e...>>
Si fermò vedendo Daehyun scuotere la testa. La tristezza nei suoi occhi avrebbe già dovuto fargli capire qualcosa.
<<Non possiamo restare>> disse <<a causa di un'altra promessa oltraggiosa che vostro fratello ci ha obbligato a fargli.>>
<<Gli avremmo promesso qualunque cosa per essere certi dell'incolumità di Jisoo>> intervenne Minjun <<Se non avessimo accettato le sue condizioni, avrebbe preso il figlio con sé sulle colline>>
Baekhyun si avvicinò istintivamente a Chanyeol. Gli bastò toccarlo, per mantenersi calmo. La sua presenza era sufficiente a confortarlo.
<<Qual era questa promessa?>> domandò.
<<Jiyoung ci ha fatto promettere che voi non avreste avuto niente a che fare con Jisoo>> Scrollò il capo <<Quando venne qui aveva i suoi piani. Si aspettava che voi e Jisoo partiste con lui>>
Baekhyun non voleva parlare delle aspettative di Jiyoung.
<<L'unica cosa importante adesso è la sicurezza del bambino>> disse.
Si voltò per accertarsi che Aroh fosse ancora nei paraggi.
<<Potrai piangere dopo, Aroh. Adesso va' a prendere le cose di Jisoo>> addolcì l'ordine aggiungendo <<Ti prego>>
Baekhyun si girò nuovamente verso gli ospiti. Si scostò da Chanyeol, incrociò le braccia sul petto e quindi dichiarò:
<<Voglio da voi due promesse, prima di lasciarvi prendere Jisoo>>
Chanyeol sollevò un sopracciglio di fronte a quel cambiamento nel marito.
Adesso sembrava un comandante.
Daehyun aveva un'espressione confusa.
<<Che promesse?>>
<<Primo, di trattare Jisoo come se fosse figlio vostro>>
Prima che avesse tempo di spiegare la ragione di quella richiesta, i due annuirono energicamente.
<<Secondo, dovete darmi la vostra parola che Jisoo resterà con voi. Se Jiyoung dovesse tornare a reclamare il figlio per darlo a qualcun altro, per qualsiasi ragione, voi glielo impedirete. Se tratterete Jisoo come un figlio, lui ben presto si sentirà... protetto. Resterà con voi d'ora in poi. Non voglio che debba cambiare famiglia un'altra volta ancora. Io...>>
Non riuscì a continuare. Chanyeol gli cinse le spalle con un braccio e lo strinse a sé.
<<Mi hanno già fatto questa promessa, Baekhyun>> disse.
Baekhyun si abbandonò contro Chanyeol.
<<Jiyoung non potrà interferire di nuovo nel destino del figlio>> assicurò Chanyeol.
<<Grazie>> Era stupefatto che Chanyeol avesse già pensato a quella sua preoccupazione, ed era lusingato dell'interessamento da lui mostrato per il benessere di Jisoo.
Un'ora dopo Minjun e Daehyun partivano con Jisoo. Chanyeol ordinò che venissero scortati da un contingente di soldati.
Baekhyun non aprì quasi bocca con nessuno per il resto della giornata. Si tenne occupato in ogni modo. Chanyeol non sapeva come consolarlo. Quando non lo vide comparire per cena, andò in camera loro. Trovò Baekhyun seduto accanto al braciere. Senza una parola, lo sollevò, si mise a sedere prendendolo sulle ginocchia, lo cinse con le braccia e lo strinse forte.
Entrambi rimasero a lungo in silenzio. Poi Chanyeol parlò.
<<È stata una giornata difficile per te>>
Lui non fece osservazioni su quella verità.
<<Loro però non se ne sono accorti a pieno>> aggiunse <<Sono fiero di te, Baekhyun>>
Baekhyun chiuse gli occhi e abbandonò la testa sulla sua spalla.
<<Ti ricordi l'ordine che ti avevo dato?>> gli chiese.
<<Quale?>> domandò Baekhyun <<Ce n'erano così tanti!>>
Ignorando la nota sarcastica lui rispose: <<Quello riguardante il pianto>>
Lui sorrise nonostante tutto <<Ah, sì, la regola numero tre>> mormorò <<Mi avevi detto che non potevo piangere>>
Chanyeol gli baciò la sommità del capo <<Ho cambiato idea>> annunciò con voce impacciata <<Puoi piangere, se ti va>>
Era davvero ridicolo che lui pensasse che un semplice cambiamento nei suoi ordini potesse farlo piangere. Di certo non lo avrebbe fatto solo perché lui le aveva dato il permesso. Inoltre, non gli veniva da piangere.
Gli inzuppò tutta la tunica prima di finire la sua protesta, poi cominciò a singhiozzare. Lui non cercò di fermarlo. Continuò a stringerlo forte finché non si fu calmato.
<<Sono brava gente, Baekhyun>>
<<Sì>>
<<Tratteranno Jisoo come un figlio>> osservò Chanyeol.
Lui annuì. Santo cielo, come soffriva nel vederlo infelice.
<<Baekhyun, hai capito perché ho lasciato che portassero via Jisoo, vero?>>
L'angoscia che trapelava dalla sua voce lo confortò più del suo abbraccio.
Dopo tutto si preoccupava dei suoi sentimenti, altrimenti non sarebbe stato così ansioso di fargli capire le proprie ragioni.
<<Non volevi far del male a Jiyoung dato che è mio fratello, ma sapevi che sarebbe tornato se Jisoo fosse rimasto qui. Ti capisco>>
Chanyeol fu sorpreso del proprio improvviso sollievo.
<<Non è tanto difficile andare d'accordo con me>> disse.
Si aspettava fiducioso una conferma ma non la ottenne.
<<Invece sì. Sei un uomo difficile>> obbiettò <<Sehun è migliorato?>>
<<Sì>>
<<Allora non dovrai più prenderlo a calci?>>
Chanyeol sorrise il marito era finalmente riuscito ad affrontare l'argomento che lui sapeva stargli a cuore.
<<Lo stavo spronando Baekhyun, non l'ho fatto per divertimento, Non avresti dovuto assistere alla scena, sai?>>
<<Te lo ha detto Kyungsoo, vero?>> Era indignato.
<< Non ti ha tradito, Baekhyun. Era suo dovere dirmelo. Inoltre, la tua espressione me lo avrebbe fatto capire in ogni caso>>
<<Era mio diritto guardare>> dichiarò <<È mio fratello>>
<<È anche un mio guerriero>> spiegò lui pazientemente <<E questo è un legame molto importante. Di certo lo capisci anche tu>>
Lui no, non lo capiva. Da quando avevano preso il potere, le cose si erano ribaltate. Minseok aveva introdotto un rigido sistema in cui tutti i sudditi del regno avevano un posto preciso, un dovere preciso. Già, dai servi più infimi ai nobili più alti, tutti avevano un posto. Tutti, tranne Baekhyun... o almeno questa era l'impressione che lui aveva. Non c'era posto per lui nel nuovo ordine di cose. Improvvisamente fu assalito da un assurdo terrore che lo fece tremare. Per lungo tempo aveva avuto moltissime responsabilità, e adesso Chanyeol gliele stava togliendo tutte, metodicamente: lui però aveva giurato di proteggere la propria famiglia con tutte le forze. Un tempo aveva creduto che Jisoo e Sehun avessero bisogno di lui per sopravvivere. Adesso Jisoo non c'era più, e presto anche Sehun avrebbe preso la sua strada. Una volta concluso l'addestramento, anche il fratello sarebbe partito alla ricerca del suo posto nel mondo. Sehun non aveva bisogno di lui neppure in quel momento... Era di Chanyeol che aveva bisogno, perché gli insegnasse a essere forte.
Nessuno aveva bisogno di lui. Il palazzo apparteneva a Chanyeol come anche la servitù, che aveva già dato al marito la completa fedeltà. Era giusto così, si disse, perché adesso era lui il signore del palazzo... Ma in quel modo, lui dove veniva collocato?
Baekhyun non riusciva a scrollarsi di dosso il senso di autocommiserazione che sembrava sopraffarlo. Sospirò, si alzò in piedi e si preparò per andare a letto.
Non fece caso che anche Chanyeol si stava svestendo.
Dannazione, detestava provare pietà per se stesso, ma non riusciva a evitarlo. Si sentiva vuoto dentro, e colpevole, perché aveva deliberatamente intrappolato Chanyeol in quel matrimonio. Lui stava cercando di cavarsela al meglio in quelle circostanze.
Baekhyun era in piedi accanto al letto, con indosso solo la sottoveste bianca, la mente confusa, quando Chanyeol gli cinse la vita e lo strinse contro di sé. Chinò la testa per mordicchiargli il collo.
<<Chanyeol, tu non hai bisogno di nessuno, vero?>>
Dato che fino a qualche minuto prima stavano parlando del fratello, lui fraintese la domanda. <<Sono un istruttore>> rispose <<Non dovrei aver bisogno di nessuno>>
Lui si rigirò tra le sue braccia, posandogli le mani sul petto.
<<Devo farti una confessione>> disse <<Vuoi ascoltarla?>>
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