32
Baekhyun trascorse il resto della giornata col nipote. Trovava Jisoo incredibilmente sveglio. Riusciva ad andare da una parte all'altra della camera con una velocità e un'agilità straordinarie. Se era già così veloce, come sarebbe diventato quando avesse imparato a camminare?
<<Dovremo portare la nostra roba di sotto quando comincerà a camminare>> osservò Seyeon. <<Potete tenerlo un momento? Il generale desidera che questo cassettone venga spostato nella sua stanza>>
Baekhyun cancellò l'ordine del marito.
<<Lascialo qui, Seyeon. Potremo usarlo per le cose di Jisoo>>
Prima di cena, quella sera, Baekhyun aveva contraddetto almeno altri sei ordini di Chanyeol. Lui aveva ordinato carne e Baekhyun fece preparare del pesce.
Dopo aver messo a letto Jisoo, con Aroh che fungeva da balia in attesa di altre sistemazioni, Baekhyun tornò nella sala. Il lungo tavolo era stato spostato al centro della stanza. Baekhyun lo fece spostare nella posizione originaria. I servi fecero come lui ordinò, perché gli erano estremamente fedeli.
Baekhyun credeva che Chanyeol non si fosse neppure accorto che i suoi ordini non erano stati eseguiti. Non disse nulla a proposito della posizione del tavolo e mangiò anche una bella porzione di pesce. La cena fu veramente molto piacevole. Kyungsoo e Jongin si unirono a loro e gran parte della conversazione riguardò il progetto di ampliare la proprietà ,Chanyeol però non entrò nel dettaglio del piano.
<<Intendi costruire un nuovo giro di mura o rinforzare quelle solidissime che ci sono già?>> domandò Baekhyun.
<<No, signore, le mura non sono solide>> osservò Jongin.
Baekhyun rivolse la propria attenzione al ragazzo.
<<Davvero?>>
Jongin dopo aver risposto però aveva riportato la sua attenzione su Kyungsoo, era talmente affascinato che non ricordava neppure di che cosa stessero parlando. I suoi incantevoli occhi scuri lo distraevano. Il suo sorriso gli rubò il cuore. Riusciva a stento a respirare.
Il gomito che lo colpì nel fianco lo aiutò a ritrovare la concentrazione. Si voltò e vide lo sguardo esasperato di Chanyeol.
<< Jongin? >> lo richiamò.
Il vassallo balzò in piedi al richiamo del generale, rovesciando uno sgabello. Imbarazzato dall'essere stato colto in fragrante dal suo capo si affrettò a rimediare, si inchinò profondamente a Chanyeol e corse fuori.
<<Cosa gli è successo?>> domandò Kyungsoo, che si era distratto dalla conversazione.
<<Voi>> rispose Baekhyun.
Kyungsoo raddrizzò le spalle.
<<Cosa volete dire? Praticamente non gli ho rivolto parola. Non posso essere stato io a turbarlo>>
<<Per tutta la cena si è comportato in modo strano, non vi staccava gli occhi di dosso, vero Chanyeol?>>
Aspettò che il marito confermasse con un cenno del capo.
Kyungsoo li osservò confuso, poi spostò l'attenzione sul piatto del ragazzo.
<<Forse non si sentiva bene. Non ha toccato cibo>>
Baekhyun sorrise. Jongin non stava male. Il ragazzo non aveva mangiato perché era stato troppo occupato a lanciare occhiate al corvino. In fondo era veramente un bel ragazzo riconobbe Baekhyun.
Kyungsoo si sorprese dell'improvviso sorriso di Baekhyun. La trovò una reazione alquanto strana alla sua ipotesi che Jongin fosse malato. Baekhyun però mise da parte la faccenda, per il momento, e tornò a guardare Chanyeol. Anche lui sorrideva. Non sapeva perché il marito fosse soddisfatto, ma decise di sfruttare l'occasione.
<<Come sta Sehun?>>
Chanyeol scrollò le spalle. Poi cambiò argomento.
<<Kyungsoo, appena hai finito, fai riunire la servitù>>
<<Perché vuoi riunire la servitù?>> gli chiese Baekhyun.
<<Perché voglio parlare con loro>>
Lui non fece caso alla sua espressione accigliata.
<<La maggior parte di loro sono già andati a letto, marito. Si alzano prima dell'alba tutti i giorni>>
Chanyeol non gli diede ascolto.
<<Kyungsoo?>>
<<Sì>> rispose <<Provvedo subito>>
Baekhyun iniziò nuovamente a protestare. Chanyeol posò la mano sopra la sua e cominciò a stringere. Non appena Kyungsoo se ne fu andato, Chanyeol si rivolse a marito.
<<Non provare più a discutere i miei ordini, Baekhyun>>
<<Non stavo discutendo>> obiettò. Cercò di togliere la mano da sotto la sua. Lui non glielo permise <<La mia era solo curiosità. Ti prego, dimmi perché vuoi parlare alla servitù proprio stasera>>
<<D'accordo>> acconsentì lui <<Questa mattina avevo dato precise istruzioni che non sono state seguite. Quelli che hanno osato disobbedirmi verranno mandati via>>
Baekhyun era sbigottito.
<<Mandati via? Ma dove andranno? Sono sempre stati qui. Di certo non vorrai cacciarli via a forza>>
<<Non mi importa niente di dove andranno>> ribatté lui con voce dura.
<<Queste... istruzioni erano estremamente importanti?>>
<<No>>
<<Allora...>>
<<Tutti gli ordini, di qualsiasi genere, vanno eseguiti>> dichiarò lui <<Non sono né i servi né i soldati a decidere la loro importanza>>
Baekhyun era così furibondo di quell'atteggiamento intransigente, che avrebbe voluto gridare. D'altra parte era anche preoccupato per la sua servitù e sapeva che alzare la voce col suo arrogante marito non avrebbe aiutato la loro causa.
<<Non vuoi offrire loro una seconda possibilità? Un solo peccato basta a condannarli?>> domandò.
<<In battaglia un cavaliere non ha mai una seconda possibilità>>
<<Ma questa non è una battaglia>>
E invece lo era proprio, pensò lui fra sé. E il suo avversario era Baekhyun.
Sapeva che era stato lui a cambiare i suoi ordini. Adesso voleva che lo ammettesse.
Allora lui gli avrebbe spiegato con calma l'importanza dell'organizzazione, la necessità della gerarchia e il suo posto nella casa.
Trattenne a fatica un sorriso. Il marito era così indignato che non riusciva a stare seduto. L'addestramento era cominciato.
Con voce pacata disse:
<<Non alzare la voce con me, marito>>
Baekhyun fissò lo per un lungo istante. Non stava scherzando, concluse. Fece un profondo respiro. Non avrebbe permesso che fossero i servitori a essere incolpati per un suo errore di giudizio.
<<Ho una richiesta da farti>>
<<Quale?>>
<<Vorrei parlare con la servitù per prima, se mi concedi quest'intrusione>>
Con gratitudine accolse il suo cenno d'assenso, un bagliore affettuoso nei suoi occhi, senza riuscire a capirne la ragione.
Tutti i servi accorsero nella sala, alcuni già cambiati per la notte. Baekhyun si alzò e si mise davanti al tavolo, le mani intrecciate in grembo, l'espressione serena.
Aroh fu l'ultima a raggiungere la sala. Baekhyun le fece un cenno di saluto.
<<Mio marito mi ha graziosamente concesso di parlarvi per primo>> cominciò. Era contento che la voce non gli si spezzasse, come minacciava di fare il suo cuore <<Oggi il vostro signore vi ha dato degli ordini precisi>>
Parecchi servitori annuirono. Baekhyun sorrise.
<<Io ho cambiato questi ordini. È stato un gesto sconsiderato da parte mia>> aggiunse <<E mi scuso sia con mio marito che con voi per aver creato confusione>>
Per affrontare la parte più difficile fece un altro profondo respiro.
<<In futuro, quando mio marito darà un ordine, voi obbedirete. E se io dovessi inavvertitamente contraddire quella prescrizione, vi prego di rammentarmi che voi dovete seguire gli ordini del vostro signore. Adesso è lui il padrone di questa casa e dovete essergli fedeli sopra ogni altra persona>>
Seyeon fece un passo avanti.
<<Anche sopra di voi?>> domandò accigliata.
Baekhyun annuì.
<<Sì, anche sopra di me. Ci sono altre domande?>>
<<E se siete voi a dare un ordine e vostro marito a contraddirlo?>> chiese Aroh.
<<Dovrete seguire sempre l'ordine di mio marito>>
I servi annuirono. Baekhyun continuò a sorridere.
<<Adesso mio marito desidera parlarvi>>
Senza voltarsi verso Chanyeol, si avviò lentamente fuori dalla sala, sperando che lui non lo richiamasse. Sapeva di non essere in grado di conservare il sorriso ancora a lungo, con la rabbia che provava dentro.
Baekhyun borbottò tra sé mentre percorreva il lungo corridoio. Suo marito era un villano.
Prima gli aveva portato via la casa e adesso era deciso a sottrargli anche la fedeltà della servitù. Era tutto molto sbagliato e dannatamente squilibrato. Perché doveva essere sempre lui a cedere? Si disse che probabilmente dipendeva dal fatto che il marito facesse parte di coloro che avessero vinto la guerra. Tuttavia lui adesso era il marito di Chanyeol, e lui avrebbe dovuto tener conto delle sue opinioni.
Passando davanti alla sua vecchia camera decise di dare un'occhiata a Jisoo.
Di sicuro la vista del prezioso bambino gli avrebbe ricordato il motivo per cui si sforzava di andare d'accordo col suo ostinato marito.
Cercò di essere più silenzioso possibile per non disturbare il piccolo. Si stava richiudendo la porta alle spalle, quando gli sembrò di notare un movimento alla propria sinistra. Si voltò istintivamente, poi fece per gridare. Una mano gli chiuse la bocca e soffocò l'urlo. Baekhyun venne trascinato contro il muro.
Lottò come un disperato. Morse la mano dell'aggressore mentre gli graffiava il braccio.
<<Dannazione, Baekhyun, smettila. Sono io, Jinyoung>>
Baekhyun si rilasso e suo fratello gli tolse lentamente la mano dalla bocca e lo fece girare verso di sé.
Lui non riusciva a credere che quello di fronte fosse proprio suo fratello.
Era sopraffatto dall'emozione. E terrorizzato.
<<Ma sei impazzito, Jiyoung?>> mormorò <<Perché hai corso questo rischio? Come hai fatto a entrare? Mio Dio, se ti trovano qua dentro...>>
Jiyoung lo cinse con le braccia e lo strinse forte.
<<Sono entrato servendomi di uno dei passaggi segreti. Dovevo vederti, Baekhyun. Dovevo assicurarmi che tu stessi bene. Dio, ho rischiato di ucciderti, vero? Quando ti ho riconosciuto la mia freccia ti aveva già colpito>>
L'angoscia che trapelava dalla sua voce gli spezzò il cuore <<È stato solo un graffio>> mentì.
<<Avevo preso di mira quel generale, ma all'ultimo istante tu ti sei gettato davanti a lui. Perché? Stavi cercando di proteggerlo? Così mi è sembrato, anche se non ha senso. Sapevi che ero io?>>
<<Ti ho riconosciuto, Jiyoung. E ho immaginato che Chanyeol fosse il tuo bersaglio>>
<<Chanyeol? È questo il nome di colui che ti ha catturato?>>
<<Non mi ha catturato>> mormorò <<È mio marito>>
Jiyoung non accolse bene quella notizia. Lo strinse le braccia con tanta forza da fargli venire dei lividi e l'espressione dei suoi occhi manifestava tutta la sua rabbia. Baekhyun scostò le sue braccia e cercò un modo per fargli capire.
<<Devo dirti molte cose>> esclamò <<Non giudicarmi finché non avrai saputo i fatti>>
Prese il fratello per mano e lo condusse dall'altra parte della camera, lontano dal bambino addormentato.
Dalla finestra penetrava la luce della luna. Baekhyun accese una candela e guardò il fratello.
Jiyoung aveva la stessa corporatura di Chanyeol. Aveva i capelli castani e una pelle liscia e senza cicatrici. Era un bell'uomo, nonostante l'espressione accigliata, ma appariva stanco.
<<Non puoi tornare qui>> gli disse Baekhyun <<Chanyeol ha già trovato quasi tutti i passaggi. È solo questione di tempo prima che scopra anche quello che conduce a questa camera. Non voglio che ti accada niente>>
<<Baekhyun, ti hanno costretto a sposare quell'uomo?>>
Non c'era tempo per spiegare tutti gli avvenimenti. E comunque Jiyoung non avrebbe mai capito. Facendo un profondo respiro lui rispose di no.
Lui non voleva credergli.
<<Non ti hanno costretto?>>
<<No>> ripeté <<Sono stato io a scegliere lui. Se qualcuno è stato forzato a questo matrimonio, è stato Chanyeol, non io>>
Jiyoung si appoggiò al davanzale della finestra. Un tuono riecheggiò in lontananza. Baekhyun trasalì. Il fratello incrociò le braccia sul petto e lo fissò.
<<Perché lo hai fatto?>>
Sapeva che la verità non avrebbe fatto altro che fomentare la sua rabbia.
<<In circostanze diverse e se tu potessi conoscere mio marito, capiresti perché l'ho scelto. Chanyeol è un brav'uomo, Jiyoung. È stato molto gentile con me>>
<<È uno dei nemici>>
Pronunciò quel commento come una bestemmia. L'ira nella sua voce gli fece provare una stretta allo stomaco. Ma lo fece anche arrabbiare.
<<La guerra è finita, Jiyoung. Se non ti inginocchierai davanti a Minseok e non gli giurerai fedeltà, sarai ucciso. Ti imploro, cerca di capirlo. Non voglio che tu muoia>>
Lui scosse la testa.
<<La guerra non è finita>> disse <<La resistenza si rafforza ogni giorno che passa. È solo questione di tempo e presto riusciremo a detronizzare quel bastardo>>
<<Non puoi credere a una simile sciocchezza>> esclamò.
Jiyoung si lasciò sfuggire un mesto sospiro.
<<Tu hai vissuto qui isolato, Baekhyun. Non puoi capire. Adesso dobbiamo andare. I miei uomini ci aspettano oltre le mura. Avvolgi Jisoo in qualche coperta. E sbrigati, prima che scoppi il temporale>>
Baekhyun era troppo stupito per reagire. Jiyoung si alzò minaccioso e lui fece un passo indietro. <<Non posso venire con te. Chanyeol è mio marito. Il mio posto è qui>>
<<Non puoi voler davvero restare con lui>>
Il disgusto nella voce del fratello gli provocò un'ondata di nausea. Chinò il capo.
<<Voglio restare qui>>
Trascorse un lungo istante di silenzio. Poi, con voce spezzata, Jiyoung disse:
<<Che Dio abbia pietà di te, Baekhyun. Tu lo ami, vero?>>
Fu solo in quel momento, costretto ad affrontare la verità, che Baekhyun lo comprese.
<<Sì, lo amo>>
Affranto da quella confessione, il fratello sollevò una mano, colpendolo violentemente sul viso. Il colpo lo fece quasi cadere. Baekhyun vacillò, ma si riprese subito. Il viso gli bruciava. Rimase a fissare il fratello, aspettando di vedere cosa avrebbe fatto.
Non aveva mai alzato un dito contro di lui. Jiyoung aveva sempre avuto un carattere difficile, ma sapeva anche essere ragionevole. Era la guerra, si disse Baekhyun, che lo aveva trasformato in uno sconosciuto.
<<Sei diventato un traditore>> disse.
Quelle parole lo ferirono più dello schiaffo. Gli occhi di Baekhyun si riempirono di lacrime. Cercò disperatamente un modo per arrivare al suo cuore.
<<Io ti voglio bene, Jiyoung>> disse <<E ho paura per te. L'odio ti sta divorando il cuore. Pensa a tuo figlio. Jisoo ha bisogno di te. Dimentica il tuo stupido orgoglio e considera il suo futuro>>
Lui scrollò il capo.
<<Mio figlio non ha futuro con loro>> borbottò.
<<Dov'è Sehun?>>
Quel cambio di argomento lo fece infuriare. Possibile che suo figlio significasse così poco per lui da poter essere liquidato senza pensarci?
<<Rispondimi, Baekhyun>> gli ordinò. <<Dov'è Sehun?>>
<<Qui>>
Baekhyun allungò la mano per toccare il braccio di Jiyoung. Lui scostò la sua mano sgarbatamente.
<<Ti prego, non fare così>> mormorò <<Sehun voleva morire, ma Chanyeol non lo ha permesso>>
Il fratello non mostrò alcuna reazione a quelle fervide parole.
<<Dove si trova esattamente?>>
<<Alloggiato insieme agli altri soldati>>
<<Dio, chissà come gli pesa una simile umiliazione>>
<<Chanyeol ha promesso di aiutarlo>>
Jiyoung scrollò la testa.
<<Da' a Sehun un messaggio da parte mia. Digli che non l'ho dimenticato. Che tornerò... presto>>
<<No!>>
Baekhyun non si rese conto di aver gridato. Il suono della sua voce riecheggiò per le pareti. Jisoo aprì gli occhi e iniziò a piangere. Baekhyun accorse vicino alla culla e accarezzò teneramente la schiena del neonato. Jisoo si mise un dito in bocca e richiuse gli occhi.
<<Stai lontano da mio figlio>> gli ordinò Jiyoung <<Non voglio che tu lo tocchi>>
Quelle parole lo fecero sentire peggio di un malato. Si risollevò in tutta la sua altezza e rimase a guardare il fratello.
Jisoo si sarebbe riaddormentato se proprio in quel momento Chanyeol non avesse sfondato la porta. I cardini fecero resistenza, sebbene poca, e la porta sbatté un paio di volte prima di spalancarsi.
Baekhyun sobbalzò. Jisoo scoppiò a piangere.
Chanyeol riempì la porta con la sua figura. Stava a gambe larghe con le mani chiuse a pugno lungo i fianchi. Era una posa da combattimento, alquanto minacciosa, ma fu l'espressione dei suoi occhi a terrorizzarlo.
Baekhyun era ormai in salvo. Chanyeol stava camminando lungo il corridoio quando lo aveva sentito gridare. Allora aveva iniziato a correre. Il cuore gli si era fermato. Si era immaginato ogni atrocità possibile e quando aveva raggiunto la camera di Jisoo era fuori di sé dal panico.
Lui stava bene. Rimase a fissarlo fino ad esserne completamente certo.
Baekhyun fece attenzione a mantenere nascosto al marito il lato sinistro del viso: dal suo sguardo glaciale era chiaro che fosse già furioso; se avesse saputo che era stato il fratello a colpirlo, avrebbe potuto dimenticare di essere un uomo molto paziente e diventare irragionevole come Jiyoung.
Era deciso ad evitare una tragedia, ma non sapeva chi calmare per primo. Il bambino continuava a piagnucolare, nonostante il silenzio di tomba caduto nella camera. Jisoo tuttavia non correva pericoli. Era al sicuro. Chanyeol poteva non esserlo. Improvvisamente Jiyoung fece un passo avanti.
Lui era in mezzo alla stanza tra i due avversari. Jiyoung e Chanyeol lo guardavano entrambi. Si voltò a guardare prima l'uno poi l'altro, poi attraversò di corsa la camera, verso il marito.
Si gettò tra le sue braccia.
<<Ti prego, sii paziente>> mormorò <<Ti prego>>
L'angoscia nella sua voce incrinò l'ira di Chanyeol. Lui lo strinse per un istante, quindi lo spinse dietro di sé e tornò a rivolgere la propria attenzione al nemico.
Il fratello di Baekhyun fece un altro passo verso di lui.
Chanyeol si appoggiò allo stipite della porta. Incrociò le braccia sul petto e fissò il ragazzo. Quell'atteggiamento indifferente confuse Jiyoung.
<<Ti aspettavo prima, Jiyoung>>
Chanyeol pronunciò quelle parole con voce così pacata da far vacillare ulteriormente l'arroganza del fratello di Baekhyun. Ma si riprese subito.
<<Baekhyun ti ha indicato tutti i passaggi segreti?>>
Chanyeol scrollò il capo. Il marito gli stava tirando la tunica. Sapeva che doveva essere terrorizzato e decise di non prolungare la sua sofferenza.
<<Prendi una decisione, Jiyoung>> gli ordinò. Il tono era duro.
Baekhyun cercò di affiancarsi al marito. Lui lo spinse nuovamente dietro di sé. Il suo sguardo rimase fisso sul viso di Jiyoung.
<<Sta a te scegliere>> continuò <<O mi consegni la spada giurandomi fedeltà, oppure...>>
<<Oppure cosa?>> chiese Jiyoung <<Oppure muori? Ti ucciderò prima io>>
<<No!>> esclamò Baekhyun. Sentì qualcuno posargli una mano sulla spalla, si voltò e vide Kyungsoo in piedi alle sue spalle.
<<Chanyeol?>> domandò Kyungsoo.
Senza distogliere gli occhi da Jiyoung, Chanyeol rispose:
<<Porta mio marito nella nostra camera, Kyungsoo. E resta con lui>>
Il ragazzo fu costretto a staccare la mano di Baekhyun dalla tunica di Chanyeol.
<<No!>> esclamò di nuovo <<Chanyeol, il bambino... ti prego, lasciami prendere Jisoo>>
Questa volta fu Jiyoung a gridare il proprio rifiuto.
<<Lascia mio figlio dov'è, Baekhyun. Hai scelto la tua strada>>
Allora lui lasciò andare la tunica di Chanyeol. Rigido e arabbiato uscì dalla camera.
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