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<<Siete un ragazzo molto coraggioso, Baekhyun>> disse Jongdae <<La bimba che avete salvato è la mia amata, nipote. Siamo tutti in debito con voi>> Tacque per dare un'occhiata penetrante a Baekhyun, quindi aggiunse <<La piccola è una di noi, ma questo non sembra aver fatto differenza per voi, vero?>>

Baekhyun scrollò il capo. Avrebbe desiderato che Jongdae dimostrasse meno sollecitudine. Si guardò alle spalle e lanciò a Chanyeol un'occhiata significativa, come per dire "aspetta quando saremo soli".

Lui gli strizzò l'occhio.

<<Siete voi il responsabile di tutto ciò, Chanyeol>> mormorò Baekhyun.

Jongdae udì le sue parole.

<<No, caro. È stato solo un incidente>> disse. Poi fece segno alle guardie di aprire la porta della camera di Baekhyun ed entrò risolutamente.

Chanyeol fu costretto a spingere Baekhyun dentro.

Il quarto d'ora successivo fu una vera tortura per lui. Mentre l'energico compagno del re dava ordini, il suo guaritore personale – un vecchio rugoso di nome Samchol, apparentemente bisognoso di un guaritore egli stesso – arrivò insieme a tre serve. Le donne lasciarono l'occorrente sul cassettone di legno, si inchinarono a Jongdae e uscirono.

Chanyeol era in piedi di fianco a Baekhyun, con le mani strette dietro la schiena, mentre il medico iniziava le cure. Jongdae era vicino alla finestra, con le braccia conserte e lo sguardo acuto come quello di un falco fisso sulla coppia.

Baekhyun aveva rifiutato di stendersi sul letto. Era seduto su uno sgabello con la schiena dritta, l'espressione priva di qualsiasi emozione e lo sguardo nel vuoto.

Samchol era su un altro sgabello di fronte al paziente. Gli pulì le scottature con acqua fredda, poi gli spalmò un denso unguento brunastro dalla punta delle dita fino ai gomiti.

La disinfezione con l'acqua gli aveva bruciato da impazzire, ma l'unguento rinfrescante aveva avuto un prodigioso effetto lenitivo. Baekhyun non si era reso conto di essersi appoggiato alla gamba di Chanyeol, Jongdae però l'aveva notato, e non poté fare a meno di sorridere.

<<Gli rimarrà qualche cicatrice>> sentenziò Samchol, dopo aver fasciato le braccia di Baekhyun con candide bende di cotone.

Chanyeol aiutò l'anziano guaritore ad alzarsi. Le giunture di Samchol scrocchiarono più forte dei ceppi che scoppiettavano nel braciere.

<<Vi farò avere un sonnifero>> disse a Baekhyun <<Vi allevierà il dolore e vi aiuterà a riposare>>

<<Grazie>>mormorò lui.

Era la prima parola che pronunciava dall'ingresso del medico, questo rivolse un ampio sorriso. <<Tornerò domani per cambiarvi la fasciatura>>

Baekhyun lo ringraziò nuovamente. Lo sguardo penetrante di Jongdae intanto si muoveva incessantemente dall'espressione serena di Baekhyun a quella preoccupata di Chanyeol.

<<Vi fa male adesso, Baekhyun?>> chiese Chanyeol

La compassione con cui gli aveva rivolto quella domanda lo fece quasi crollare.

<<Non azzardatevi a essere gentile con me, mascalzone>>

<<Chanyeol, volete lasciarci un momento soli?>> gli ordinò Jongdae.

Lui non voleva andarsene, né Jondgae faticò a capirlo. Il generale compì comunque il suo dovere, come gli era stato richiesto, ma indugiò sulla porta lanciando un'occhiata severa a Baekhyun prima di inchinarsi e uscire dalla camera.

<<Perché tutto quel broncio?>> chiese Jongdae.

<<È il suo modo di dirmi 'vedi di comportarti bene'>> spiegò Baekhyun.

Jondgae si avvicinò a Baekhyun e gli scostò i capelli dal viso in un gesto premuroso.

<<Il generale ha semplicemente compiuto il suo dovere portandovi qui. Perché lo biasimate tanto?>>

Baekhyun scrollò le spalle.

<<Perché sembrava così contento di farlo>> osservò <<E poi biasimarlo mi fa sentire meglio>>

Alzò lo sguardo e fece in tempo a scorgere il sorriso di Jongdae.

<<So che  è un vostro fedele suddito, maestà. Probabilmente voi lo stimate, ma io devo confessarvi di trovarlo insopportabile>>

<<Vi ha maltrattato?>>

<<No>>

<<Allora perché lo trovate insopportabile?>>

<<È maleducato, arrogante e...>> Baekhyun tacque vedendo l'espressione divertita di Jongdae. Quella reazione lo lasciò sconcertato. Dopo tutto stava insultando uno dei cavalieri preferiti del re, no?

<<Se Chanyeol vi avesse lasciato al tempio, la mia adorata nipotina sarebbe rimasta gravemente ustionata prima che i nostri prodi cavalieri avessero potuto salvarla. Vedete dunque che è stata la volontà del cielo a farvi essere presente, per salvare la piccola. Non siete d'accordo?>>

Il tono della sua voce non sembrava ammettere obiezioni.

<<Sì, sono d'accordo>> rispose Baekhyun. In cuor suo però sapeva che Jongdae aveva torto. Il suo arrivo lì non era affatto una conseguenza della volontà divina. Era stata una decisione di Minseok, e nient'altro.

<<Ditemi cosa vedete quando guardate Chanyeol>>

Baekhyun trovò quella richiesta alquanto bizzarra. Non voleva parlare ancora di Chanyeol. D'altronde sarebbe stato maleducato da parte sua non rispondere alla domanda.

<<Vedo una persona testarda>>

<<E poi?>>

<<Un presuntuoso>> aggiunse.

Jongdae era perplesso.

<<Presuntuoso, avete detto?>>

Baekhyun assentì.

<<Lo so che non volete stare a sentire i difetti del vostro generale, ma Chanyeol è presuntuoso. Sa bene di essere affascinante>>

<<Spiegatemi esattamente che cosa ve ne pare del suo aspetto esteriore>> lo esortò Jongdae.

Baekhyun comprese dall'espressione decisa di Jongdae che il ragazzo non avrebbe desistito, finché non avesse avuto la risposta che voleva. Lui allora decise di rispondere senza addolcire la verità delle sue opinioni.

<<È di bell'aspetto e lo sa. Devo anche ammettere di aver ammirato i suoi splendidi occhi. Avrei dovuto essere cieco per non notarli. Ha anche un profilo forte>>

<<Avete notato anche quello, vero?>> domandò Jongdae, sorridendo.

<<Sì>> confermò Baekhyun con un sospiro <<Ma poi, ogni volta che si mette a farmi una delle sue ramanzine, mi dimentico di quanto sia attraente, e provo solo il desiderio di gridargli addosso. Adesso ditemi però perché sorridete. Sto insultando uno dei vostri generali e mi aspettavo che vi offendeste per questo>>

Jongdae scrollò la testa.

<<Voi mi state mostrando ciò che avete nel cuore>>

<<Chanyeol non significa niente per me>> sbottò Baekhyun con enfasi.

<<È un barbaro. Ha i modi di un..." Stava per dire che Chanyeol aveva i modi di un traditore, ma si riprese in tempo. <<... di un bruto>>

Jongdae annuì e si avvicinò alla porta.

<<Vi farò mandare qualcuno per aiutarvi a cambiarvi d'abito. Avete intenzione di tornare nella sala per far continuare la contesa?>>

Baekhyun assentì. Voleva concludere il più presto possibile quella tortura

<<Vi avverto, tuttavia, maestà>> disse prima che Jongdae uscisse <<Non sarò buono. Renderò impossibile la vita di colui che mi sposerà>>

Per Baekhyun si trattava di una vera e propria minaccia, ma Jongdae lo fraintese. Con un sorriso gentile gli disse:

<<Non denigratevi così. Sono certo che possedete tante buone qualità da rendere felice vostro marito per il resto dei suoi giorni>>

<<Ma io volevo dire...>>

Baekhyun non ebbe la possibilità di spiegarsi che Jongdae era già uscito. Subito dopo Namsoo ed Hechul si precipitarono nella camera, e l'attenzione del giovane venne tutta assorbita dal tentativo di trovare un modo per sottrarsi alle loro mani. Era deciso a restare solo e a non cambiarsi d'abito.

Jongdae si affrettò verso la sala. Non si fermò a parlare con nessuno e camminò spedito fino alla piattaforma dove si trovava il marito. Minseok era comodamente seduto sulla sua sedia con un bicchiere di vino.

Jongdae gli parlò all'orecchio. Fu un lungo discorso, durante il quale il ragazzo si asciugò più volte gli occhi col fazzoletto. Al termine di quelle confidenze, Minseok sorrise. Prese la mano del compagno e la baciò.

Il re quindi porse il bicchiere a un servitore e fece segno ai presenti di fare silenzio. Con voce alta e tonante ordinò a tutti i soldati sposati di lasciare la sala insieme a mogli e figli. Gli altri dovevano rimanere al loro posto.

Chanyeol trovò strano quell'ordine, e l'espressione perplessa che comparve sul viso dei suoi amici gli fece capire che anche gli altri erano confusi. Nessuno tuttavia osò chiedere spiegazioni al sovrano. Chanyeol tornò al suo posto in fondo alla sala, perché era il punto migliore da cui poteva vedere la porta da dove sarebbe comparso Baekhyun. Fece un cenno a Kyungsoo e i due amici si appoggiarono al muro, in attesa.

Dopo qualche tempo la porta finalmente si aprì. Tutti, compreso il re e il suo compagno, si voltarono a guardare Baekhyun che faceva il suo ingresso in sala.

Quelli che fino ad allora erano stati seduti si alzarono in fretta. Qualcuno cominciò a battere le mani. Uno dopo l'altro tutti si unirono, finché nella sala risuonò un fragore di applausi.

Re Minseok non si alzò in piedi, ma si unì anche lui all'applauso. Baekhyun non riusciva a capire cosa stesse succedendo. Si fermò di colpo ed ebbe l'impulso di voltarsi indietro per vedere a chi fosse rivolta quella manifestazione di apprezzamento.

Chanyeol aveva intuito la perplessità di Baekhyun, che non si era reso conto che la folla gli stava tributando omaggio. Quel frastuono però non sembrava infastidirlo. No, aveva un aspetto assolutamente sereno.

E bellissimo. Indossava un hanbok blu e Chanyeol trovò che quel colore gli stesse meglio dell'habok bianco che aveva indossato prima.

Il re fece segno a Baekhyun di avvicinarsi, lui esitò una frazione di secondo prima di obbedire.

Chanyeol intanto appariva sempre più cupo, notando gli sguardi lascivi che qualche soldato lanciava in direzione di Baekhyun e a un certo punto fu quasi sopraffatto dall'impeto di picchiare a sangue quegli uomini e lanciali fuori a calci dal palazzo.

In quel minuto di selvaggia gelosia, capì quel che doveva fare.

<<Cos'è che vi fa infuriare?>> gli chiese Kyungsoo.

<<Niente>> borbottò <<Dannazione, Kyungsoo, Baekhyun deve soffrire tremendamente. Guarda le bende. Gli ricoprono quasi tutte le braccia. Dovrebbe andare a riposare>>

<<Questo può deciderlo solo il nostro signore>> osservò Kyungsoo <<Forse ritiene che sia meglio concludere la faccenda>> aggiunse, voltandosi poi nuovamente verso Baekhyun.

A dire il vero lui non sentiva alcun dolore in quel momento. Samchol gli aveva assicurato che l'unguento conteneva uno speciale ingrediente che avrebbe reso insensibili le scottature. E in effetti era proprio così.

Si fermò davanti ai quattro gradini che conducevano alla piattaforma. Anche se avesse voluto, non sarebbe riuscito a inchinarsi, perché non poteva afferrare con le mani il vestito e inchinarsi adeguatamente.

Minseok notò quel particolare. Si sporse in avanti sulla sedia.

<<Non vi inchinate dinanzi a me?>>

Il suo volto si era oscurato, quando Jongdae intervenne.

<<Non può inchinarsi. Ha le mani fasciate e non può sollevarsi l'abito. Cadrebbe per terra se ci provasse. Baekhyun, caro>> aggiunse quindi, rivolto all ragazzo, <<Piega il capo. Questo farà piacere al nostro re>> lo invitò.

Minseok annuì, dimostrandosi soddisfatto della soluzione escogitata da Jongdae.

Baekhyun si rese conto che avrebbe potuto sfidare il re, se avesse voluto.

E poi, cosa ne sarebbe stato di Jisoo?

Chinò la testa.

Minseok rise piano.

<<Avete dato prova di grande coraggio>> tuonò, per essere sicuro che tutti sentissero le sue parole <<Avevo pensato di esortare i miei soldati a battersi per avervi, ma adesso ho cambiato idea. Lascio a voi la scelta>>

Lui sollevò la testa di scatto. Il re sorrise di fronte alla sua espressione sorpresa.

<<Sì, sarete voi a scegliervi un marito>> ripeté <<Voltatevi e osservateli bene, mio caro. Adesso sono loro il premio, Baekhyun. Sono tutti soldati valorosi. Esortateli, se volete, interrogateli pure. Se anche doveste impiegare tutta la notte per decidere, che sia così. Aspetteremo. Il matrimonio avverrà non appena avrete scelto>>

Il generale Guyon scoppiò in una fragorosa risata. Si sistemò la tunica rossa che indossava e fece un passo avanti. Uno dei suoi soldati gli diede una gomitata, lanciandogli uno sguardo d'intesa.

Guyon non aveva assolutamente il minimo dubbio che Baekhyun avrebbe scelto lui. Non riteneva neppure di essere troppo precipitoso nel suo giudizio. Conosceva il proprio valore. Era bello, forse il più bello di tutti i generali del regno. Le donne e anche giovani nobili cadevano ai suoi piedi come mosche. E a ragione. Aveva folti capelli corvini, magnifici occhi nocciola, denti bianchi e un carattere deciso. Era anche alto, snello e possedeva la resistenza fisica di tre uomini messi insieme. Che cosa si poteva volere di più?

Sì, avrebbe scelto lui. Doveva soltanto attirare la sua attenzione. Poi gli avrebbe sorriso e lui sarebbe stato maturo per essere raccolto.

Non appena Baekhyun si voltò e iniziò il suo giro tra i soldati, Guyon avanzò e gli sbarrò la strada, sorridendogli. Baekhyun si fermò, alzò gli occhi su di lui e ricambiò il sorriso.

Poi riprese il cammino, passandogli di fianco.

Il generale non riusciva a credere di essere stato rifiutato, protese la mano per toccargli il braccio ma il ragazzo si allontanò.

Guyon si sentì avvampare per l'imbarazzo. Strinse i pugni lungo i fianchi e usò tutta la propria forza di volontà per trattenersi dall'afferrarlo per le spalle e ordinargli di sceglierlo. Con uno sforzo immane, finse un'assoluta indifferenza.

Due dei vassalli preferiti di Guyon si affiancarono al loro signore. Senza far nulla per camuffare la propria rabbia, lanciarono occhiate infuocate a Baekhyun che si stava allontanando.

Baekhyun non aveva la minima idea della tempesta che aveva scatenato. La sua attenzione era tutta rivolta a qualcuno in particolare. Chanyeol. Lui era appoggiato alla parete più lontana e aveva un'espressione profondamente annoiata, quasi sonnolenta.

Però lo stava fissando.

Più lui si avvicinava, più aumentava la sua preoccupazione. Baekhyun cercò di trattenere il sorriso, mentre percepiva chiaramente la tensione nella sala. La maggior parte di quella tensione, pensò, proveniva proprio da Chanyeol. Nessuno dei generali probabilmente aveva apprezzato questo ribaltamento dei ruoli, in base al quale uno di loro, adesso, si era tramutato nel premio tanto ambito.

Avrebbe dovuto provare almeno un po' di compassione per quei poveri soldati. E invece no. Era troppo impegnato a godersi la vittoria.

Era davvero un momento sublime per lui.

Baekhyun continuò a camminare tra i presenti, finché non raggiunse Chanyeol.

Quando fu a pochi centimetri da lui, si fermò. Non disse una parola, ma si limitò a fissarlo lungamente.

Chanyeol stentava a credere che lui fosse proprio lì. Scosse la testa.

Lui assentì.

<<Chanyeol?>> Pronunciò il suo nome in un sussurro, ma lui lo udì chiaramente.

<<Si Baekhyun?>>

Il suo sorriso era irresistibile. Baekhyun gli fece segno di chinarsi, poi si sollevò in punta di piedi e gli parlò all'orecchio.

<<Scacco matto>>

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