Capitolo 12~ Scusa ma devo

Marcy's POV
È passato un bel po' di tempo e la guerra la stiamo vincendo noi blu.
Io e Kenny siamo molto accettati nel gruppo che si è creato e molti mi definiscono il capo dei blu ma io non vorrei esserlo. Ho notato che in questo mese Eren non si è fatto vedere e molti dei nostri combattenti più forti sono morti, molto probabilmente è colpa sua.

Io e Tina in questo momento ci stiamo facendo strada tra la gente che combatte per arrivare a uno dei pochi palazzi che ancora nessuno ha toccato. Quando arriviamo nella zona, tutte le urla e i rumori sembrano svaniti nel nulla ci sono solo io che tengo la mano a Kenny e...qualcun altro, sento la presenza di qualcuno.
Entriamo lentamente nel palazzo e si sentono passi veloci e poi tutto si ferma, sento qualcuno dietro di me quindi mi giro ma non vedo nessuno, mi rigiro e inizio ad osservare meglio il posto in cui siamo. È una grande stanza con dei piccoli pezzi di vetro spaccati a terra, tutta grigia e buia. Ad un tratto si risentono questi passi e allora io mi guardo intorno ma non vedo nessuno.
M:" Marty vai fuori a fare la guardia mentre io controllo meglio questa stanza" dico poggiando una mano sulla spalla di Kenny, ma il mio sguardo rimane verso la stanza vuota e troppo silenziosa per i miei gusti.
K:" Ma Marcy se succede qualcosa? "
M:" Non succederà niente tranquilla " dico girando la testa verso di lei e mettendole l'altro braccio sull'altra spalla.
Lei fa cenno di si con la testa e va fuori. Io mi rigiro verso la sala completamente vuota e inizio a camminare verso il centro, il mio sguardo si posa su delle scale di cemento poi sento nuovamente dei passi così iniziò a guardare tutta la stanza. Sento che quei passi si fanno ancora più veloci e questa volta capisco da dove provengono:dalle scale. Mi fermo esattamente al centro della stanza a fissare quelle maledette scale. Sento dei passi iniziare a scenderle così afferro le spade e da lì arriva una persona che non vedevo da tempo, Simo.
Ha in mano le sue fidate spade e quando finisce di scendere le scale si mette di fronte a me a due metri di distanza.

Ci guardiamo e basta nessuno dice niente so solo che il mio cuore batte a mille e so anche quello che sta per succedere, ci sarà un grande scontro tra noi due e io non voglio che succeda. Certo ha tradito me e Marty ma resterà sempre e comunque il mio migliore amico.
Inizio ad avere il fiatone per la paura di quello che sta per succedere, Simo si avvicina di un passo e io mi allontano di due.
M:" La guerra non ci deve separare "
E:" Scusa ma devo " si avvicina sempre di più a me e io mi allontano di più. Non voglio tutto questo.
M:" Avevamo fatto una promessa, la guerra non ci separerà mai " scuote la testa e si ferma e allora mi fermo anche io.
Poi fa una cosa che non mi aspetterei mai da lui, corre veloce verso di me e solleva la spada per colpirmi ma io mi paro con la mia. Inizio ad indietreggiare con la spada in posizione di difesa e lui fa la stessa cosa ma in posizione d'attacco. E allora capisco che è iniziata la battaglia, io corro verso di lui e lui corre verso di me le nostre spade si incontrano per un secondo e poi si staccano.
Ora ho cambiato posizione in quella d'attacco.

Se la guerra vuole che guerra sia.

Ci avviciniamo l'uno all'altro col fiatone e cerchiamo di colpirci ma non ce la facciamo. Tutti e due ci pariamo con le nostre spade e non ci fermiamo finché lui non riesce a darmi un colpo nel fianco che per fortuna non è tanto grave grazie alla mia armatura. Ci allontaniamo per riprendere fiato e poi inizia ad avanzare verso di me e mi sferra un colpo di spada che mi arriva in piena spalla.

Ho i riflessi troppo lenti.

Mi allontano da lui e mi appoggio al muro, con una mano tengo la spada e con l' altra mi tengo la spalla sanguinante. Lui si riavvicina a me
M:" È questo quello che vuoi? Uccidere un tuo amico? " 
Eren abbassa la testa e dopo qualche secondo la scuote e poi la rialza avvicinandosi a me. Mi prende e mi butta a terra e si riavvicina, io inizio a strisciare all' indietro per evitarlo. Lui si ferma e così io ho il tempo di rialzarmi, quando sono in piedi ci guardiamo.

Mi fa malissimo tutto il corpo per i colpi che mi ha dato ma soprattutto ho paura che possa fare quello che temo, uccidermi.
Stava per avanzare verso di me quando si sente una voce urlare: " Che succede? " Lui si gira di scatto e poi corre verso le scale e scappa.

La voce l' ho riconosciuta subito è quella di Kenny, non saprei mai come ringraziarla per essere entrata in questo momento.
Si avvicina a me e nota tutti i tagli che ho per colpa di Simo. Vedo che ha gli occhi lucidi.
M:" Andiamo ", lei annuisce e usciamo dal palazzo e ci dirigiamo all' accampamento,

Arrivati lì mi portano in infermeria per curare le ferite e quando hanno finito entra Tina a farmi compagnia, vedo subito che le lacrime le rigano il viso così gliele asciugo.
M:" Tranquilla "
K:" Mi dovevi chiamare "
M:" Avrebbe fatto del male pure a te "
K:" Che è successo? " le racconto tutto e sembra molto scioccata.
K:" Giuro che quando lo vedo lo uccido! " Dice questa frase piangendo.
M:" No, noi non siamo come lui "
K:" Noi non siamo come lui non voltiamo le spalle ai nostri amici " continua a piangere e appoggia la testa sul mio petto. Io per tranquillizzarla l' abbraccio e lei sembra molto più rasserenata.
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Ciao gente ora che ho quasi finito la storia per il concorso posso tornare a scrivere questa. Ciauz.
Concorso per ah vedo questa storia non è per un concorso.
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