Day4: 15 minutes
Lan Zhan percorreva i silenziosi corridoi di Gusu dopo le ultime lezioni di guqin; nei suoi occhi non c'era più il vuoto di qualche anno prima, non c'era più la tristezza perché lui era ritornato a vivere, ora nei suoi appartamenti c'era qualcuno che lo aspettava, qualcuno che lo avrebbe stretto, qualcuno che gli avrebbe permesso di essere sé stesso, qualcuno che non avrebbe mai guardato unicamente ai suoi errori, qualcuno da proteggere e da amare. Naturalmente quella persona era il suo Wei Ying, in un altro corpo, con un altro aspetto, ma era il suo Wei Ying, tanto amato e tanto ricercato Wei Ying.
I passi che lo separavano dal suo amato erano più del previsto, o almeno così sembrava; gli mancava a ogni minuto della giornata, gli infastidiva il fatto di restare così tanto tempo, tante ore, lontano da lui, ore che sembravano secoli a confronto. Gli infastidiva dover compiere i suoi compiti e stare lontano da lui perché gli mancavano i suoi continui importuni e i tentativi di distrarlo in tutti i modi, spesso anche i peggiori, quelli di quando lo tentava e provocava in modo sfacciato.
Appena entrò nel Jingshi, percepì qualcosa di insolito: troppo silenzio. Quel silenzio lo aveva irrigidito e non poco, lo aveva spaventato e allo stesso tempo lo aveva reso teso e nervoso; la paura di perdere Wei Ying proprio ora che era riuscito finalmente a renderlo suo, faceva sì che lui stesse sempre in continuo stato di allerta, di panico non appena non lo sentiva e di agitazione quando la mattina pensava di non trovarlo più tra le sue braccia. Cercò nelle varie stanze, ovunque, ma della voce di Wei Ying non c'era traccia. Aveva controllato che ci fossero le scodelle, che i libri fossero al proprio posto, nel caso avesse deciso di leggerne qualcuno - un caso molto raro considerando quando Wei Ying reputasse noiose quelle letture - e aveva controllato che non era fuori la stanza. Restava soltanto la camera che aveva escluso a prescindere in quanto era davvero troppo presto per essere già lì, a meno che non stesse male. Quel pensiero lo agitò esattamente come il primo che aveva avuto e quindi accorse così veloce che spalancò la porta furioso, non credendo a ciò che stava vedendo.
Wei Ying aveva aperto il guardaroba di Lan Zhan e aveva passato in rassegna tutti gli abiti che c'erano, identici e monotoni. Quando la porta si spalancò, Wei Ying si girò di scatto; aveva soltanto uno dei pantaloni bianchi di Lan Zhan, il petto nudo e la veste esterna che gli accarezzava la pelle morbida e chiara. Lan Zhan ne restò pietrificato: vederlo seminudo con la sua veste addosso lo eccitava, ma lo faceva anche infuriare, si era preoccupavo e si era spaventato non poco. Probabilmente la sua paura non era molto visibile, forse nessuno si era mai accorto quanta paura avesse di non trovarlo più in camera al ritorno, o di non averlo più sul suo petto la mattina appena sveglio. Nessuno, prima d'ora, aveva notato il terrore nei suoi occhi. Nessuno sapeva quanto avesse bisogno di sapere sempre e comunque che Wei Ying lo aspettava in camera, che lo aspettava come lui lo aveva aspettato per tutti quegli anni; forse, la verità, era che lui non credeva di meritare di essere aspettato, forse lui credeva di non meritarlo perché non c'era stato, non aveva fatto abbastanza e forse ora cercava in tutti i modi di rimediare.
Wei Ying si voltò sorridendo, in modo scherzoso, ma quando il suo sguardo incrociò quello di Lan Zhan capì che c'era qualcosa che non andava in lui, nello sguardo della persona che amava, il dorato dei suoi occhi risultava più cupo, più scuro, insicuro e impaurito. Wei Ying lo aveva capito, aveva imparato a riconoscere l'intensità dello sguardo, il colore delle pupille e il modo in cui si dilatavano quando si spaventava sul serio. Si avvicinò lentamente, la mano destra sfiorò i capelli lunghi e morbidi di Lan Zhan, il viso pallido e morbido, le orecchie che solitamente arrossivano, la fronte, dove c'era il coprifronte che ora poteva toccare, prendere e tenerlo con sé.
"Dallo a me questo" lo sfilò lentamente e lo strinse nella mano sinistra, sempre con la mano destra sfiorò le guance e il mento di Lan Zhan che sembrava godersi ogni tocco, ogni gesto trattenendo il respiro.
"Non ti serve con me, no?" disse Wei Ying con tono dolce, tranquillo; sentì Lan Zhan abbassare il petto e rilassarsi appena un po', gli occhi si colorarono nuovamente di ambra dorata, di vitalità. Lentamente poggiò le mani sui fianchi di Wei Ying, non riuscì a sostenere lo sguardo e lo abbassò in direzione della vicinanza del petto nudo; il suo battito accelerò e le sue orecchie arrossirono.
"15 minuti, Wei Ying" furono le uniche parole che disse, con lo sguardo che lentamente saliva dal petto nudo alle clavicole, alle spalle, al collo, al mento, dietro l'orecchio e infine le labbra. Tutti i punti che voleva baciare, toccare, accarezzare, punti che gli avrebbero fatto capire che lui era lì ed era suo.
Wei Ying lo guardò e sorrise; si avvicinò in modo che il suo petto nudo spingesse appena Lan Zhan all'indietro, leggermente ma quanto basta per farlo appoggiare al muro.
"15 minuti, Lan Zhan"
Ci fu un momento intenso in cui i loro sguardi si incrociarono, fiamme e scintille sembravano pervadere i due corpi senza che però fossero realmente visibili. Wei Ying si sollevò sulle punte dei piedi e raggiunse il petto o il collo di Lan Zhan; arrivò al collo e glielo baciò delicatamente, dolcemente e amorevolmente, ma con un leggero pizzico di provocazione. La mano destra di Wei Ying infatti scivolò tra le vesti di Lan Zhan sfiorandogli il petto. Nuovamente Lan Zhan trattenne il respiro, ma stavolta per piacere e non per timore. Non aveva più paura, non aveva più terrore di perderlo. Wei Ying era lì, era con lui, lo amava e stavano davvero bene insieme.
Raccolse tutto il coraggio che aveva, sollevò lentamente il volto di Wei Ying prendendo delicatamente il suo mento. Amava lo sguardo di Wei Ying, amava quando i suoi occhi brillavano nei suoi, amava la luce che emettevano nonostante tutto il dolore che aveva subito. Amava il modo in cui, in 15 minuti Wei Ying era capace di annullare gli anni, le sofferenze, le attese, era capace di annullare le insicurezze di un uomo che appariva sempre così sicuro e perfetto, amava il modo in cui Wei Ying vedesse le sue debolezze e le rendesse il suo punto di forza, debolezze che nessuno aveva mai visto, debolezze che solo con lui aveva il coraggio di mostrare. Erano bastati 15 minuti per amarlo ancora di più, 15 minuti soltanto per riavere la fiducia che ogni tanto crollava per dare spazio alla paura di perderlo.
Per Lan Zhan, quei 15 minuti valevano milioni di volte in più tutta la vita vissuta senza Wei Ying.
~•~•~•~•~•~•
Siamo tornati alla nostra coppia nell Cina continentale.
Lan Zhan ha paura di perdere di nuovo Wei Ying, di non ritrovarlo quando torna o al mattino quando si sveglia. Le debolezze di Lan Zhan non vengono mai notate da nessuno, nessuno nota mai cosa pensa realmente.
Secondo voi, Wei Ying riesce davvero a leggere negli occhi di Lan Zhan ora che lo conosce con occhi diversi? Secondo voi, invece, perché nessuno è in grado di vedere oltre la sua riservatezza e rigidità? E, sempre secondo voi, c'è qualcun altro che potrebbe effettivamente leggere dietro gli occhi di Lan Zhan nel profondo della sua anima?
Fateci sapere cosa ne pensate e se siete d'accordo sui sentimenti di Lan Zhan e sul metodo tutto loro di comunicare.
Buon proseguimento ❤️
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