Day 5: Rainy Day With Rainbow

Ai meandri delle nuvole, anche i giorni di pioggia erano meravigliosi. Wei Ying era lì solo da poco tempo come studente ospite, ma aveva ben presto scoperto, che se ad Approdo del Loto la pioggia rendeva molto più faticose le sue attività, a causa dell'innalzamento dei corsi d'acqua e dei potenziali allagamenti, la scuola Lan di Gusu, trovandosi in alto tra le montagne, non aveva di questi problemi. Quella mattina infatti si era svegliato stranamente all'alba sentendo il rumore dei tuoni e il ticchettio della pioggia che batteva sugli alberi fuori dalla sua stanza. Jiang Cheng e Nie HuaiSang non si erano svegliati e lui ne aveva approfittato per fare un giro per la scuola. Erano a malapena le 5 del mattino, quindi nom infrangeva il coprifuoco per una volta, ma era sicuro di riuscire a rimediare a quella mancanza, combinando qualche guaio strada facendo.
Generalmente non apprezzava la pioggia, forse per qualche ricordo legato agli anni passati a mendicare per le strade, o semplicemente perché la associava a maggiori difficoltà nelle sue attività ad Approdo del Loto, però quella mattina la pioggia sembrava particolarmente piacevole. Il cielo era scuro, ma non eccessivamente coperto e la pioggia rinfrescante. Per una volta, aveva deciso di camminare con calma invece di correre in giro infrangendo le regole, e facendosi rimproverare dai Qiambei infastiditi per il rumore appena svegli. Mentre camminava accarezzando le foglie umide e scostandosi i capelli bagnati dal viso, aveva visto una collina che certamente aveva già visto centinaia di volte ogni mattina, ma non si era mai soffermato ad osservarla, a causa dei suoi ritardi. Quel giorno però aveva tutto il tempo del mondo e si era avvicinato, notando i bambù che si ergevano tutto intorno, circondando la zona e lasciando uno spazio più libero al centro, dal quale si sentiva attirato. Poco dopo infatti si era sdraiato sull'erba fresca e umida, e aveva deciso di suonare qualche nota con il dizi. Aveva imparato da piccolo, quando suo zio gli aveva detto di scegliere uno strumento da padroneggiare e lui si era trovato particolarmente a suo agio con il dizi, il flauto traverso. Nel giro di pochi mesi, si era dimostrato molto capace e portato per la musica, e aveva raggiunto un livello tanto buono da essere in grado di riprodurre una melodia dopo averla ascoltata una sola volta. Non aveva mai pensato di usare la musica nel modo in cui veniva usata a Gusu, come arma, come strumento da affiancare alla spada e come un oggetto per suonare veri e propri incantesimi. Lo usava più per suonare qualcosa di carino alle ragazze con cui si dedicava alle sue solite frivolezze, o per noia, ma quel giorno gli era venuto in mente di tirarlo fuori e lo teneva sempre nella sua manica per sicurezza, quindi ci aveva messo poco tempo per estrare il suo dizi nero, con varie decorazioni di fiori di loto viola su tutta la lunghezza e una nappa viola intrecciata con dei fili d'argento, e iniziare a suonare una delle musiche tipiche dei periodi di festa a Yunmeng. Grazie alle sue doti, la melodia ricordava il canto degli uccelli, il lieve fruscio del vento e il tintinnio dei campanelli tipici di casa sua, molto rilassante e coinvolgente. Anche lui si era lasciato trasportare a tal punto dalla musica ed era tornato a casa sua, in una delle sere di festa nei grandi campi di loto, che non si era reso conto che un ombrello bianco era entrato nel suo campo visivo e gli copriva leggermente il viso dalla pioggia. Senza fare il minimo rumore, Lan Zhan sentendo la musica si era avvicinato volendo rimproverare chi aveva infranto le regole di primo mattino, ma non si sarebbe mai aspettato di trovarsi davanti Wei Ying, sdraiato al centro della collinetta sotto la pioggia a suonare quella melodia tanto delicata. Anche lui ne era rimasto stupito e per un attimo non era neanche riuscito a parlare; non pensava che Wei Ying fosse in grado di suonare con tanta precisione e dedizione, pur essendo il quarto discepolo in classifica. Si era ripreso in fretta però e si era avvicinato, "È vietato suonare a quest'ora", aveva detto con il suo solito tono freddo, senza far notare la reazione di pochi istanti prima.
Wei Ying solo dopo averlo sentito parlare si era accorto di lui e della sua vicinanza, quindi si era seduto e aveva interrotto la melodia ancora a metà, "Non si può neanche suonare ora Lan Zhan? Non te lo sarai mica inventato per attaccare bottone con me, vero?" aveva chiesto subito senza perdere tempo, per provocarlo.
"Ridicolo", aveva risposto come al solito Lan Zhan, non sapendo in che altro modo commentare il suo atteggiamento.
"Tutto qui? Neanche smentisci le mie accuse? E sono io quello ridicolo dei due?" aveva commentato scoppiando a ridere e spostandosi le ciocche cadute davanti agli occhi.
Lan Zhan non aveva potuto fare a meno di notare immediatamente il suo aspetto poco ordinato. Era bagnato dalla testa ai piedi e i suoi abiti completamente stropicciati e pieni di fili d'erba, quindi era intervenuto nuovamente, "È proibito anche avere un aspetto così disordinato."
"Lan Zhan, sul serio? Sicuro di non essere venuto qui apposta per poter sgridare qualcuno? Dí la verità, non puoi fare a meno di punire gli studenti, è il tuo passatempo preferito. L'unica altra possibilità, è che ti piace seguirmi ovunque e fingere di tenermi d'occhio. Se vuoi essere mio amico, basta dirlo eh, ti ho già chiesto più volte di diventare più intimi, ma tu rifiuti testardamente. Se hai cambiato idea dillo, non ti prenderò in giro", aveva ribattuto mentre si appoggiava contro i bambù e roteava il dizi sulla mano.
Lan Zhan era furioso. Quel suo atteggiamento sprezzante riusciva a mandarlo su tutte le furie nonostante il suo contegno perfetto e non riusciva a sopportarlo. Certo che voleva punirlo, certo che lo controllava continuamente, era lo studente più indisciplinato che avesse mai incontrato in vita sua e non poteva accettare di fallire in quel modo nella gestione di un ragazzo, visto che aveva intenzione di dedicarsi all'educazione della generazione successiva di discepoli. Doveva rispondere, sapeva di doverlo mettere in riga, ma non sapeva esattamente cosa dire per metterlo a tacere, neanche il suo Shifu ci era mai riuscito. Inconcepibile. "Indisciplinato", aveva esclamato con indignazione, "Non credo a una parola", aveva poi aggiunto con enfasi, riuscendo a recuperare il controllo solo con molta fatica.
Wei Ying vedendolo in quello stato, non sapeva se ridere o se lasciar perdere e continuare a suonare. Nel dubbio, aveva deciso di cambiare discorso. "E va bene Lan Zhan, scusa. Metto via il dizi e tra poco vado a cambiarmi, va bene?"
Naturalmente Lan Zhan ormai aveva imparato a conoscerlo e non era propenso a credergli, però la sua espressione sembrava sincera, quindi era dubbioso.
"Dai Lan Zhan, quando mai ti ho mentito? Puoi fidarti, faccio il bravo. Ti va di guardare con me le nuvole e dire che forma hanno?", aveva chiesto cercando di farlo calmare. Per quanto amasse la libertà e infrangere le regole, le bacchette usate per le punizioni a Gusu sembravano particolarmente minacciose, un metodo barbaro e inaccettabile per lui.
" No", si era limitato a dire Lan Zhan. Pensava fosse ridicolo mettersi seduto vicino a uno dei suoi peggiori problemi e guardare le nuvole come due bambini. Aveva pur sempre 16 anni, era un adulto.
"Come sei serio. Sicuramente stai pensando che sono un bambino e non vuoi associarti a me, neanche per qualcosa di così innocente", aveva risposto centrando perfettamente il punto.
Lan Zhan era rimasto stupito e lo aveva fissato più intensamente. Generalmente nessuno riusciva a capire cosa gli passasse per la testa, a parte forse suo fratello maggiore. Era strano che Wei Ying ci riuscisse in quel modo, forse era semplicemente bravo a dedurre certe cose.
"Suvvia, non rabbuiarti in quel modo. Guarda! È uscito l'arcobaleno Lan Zhan! Non è bellissimo? Guarda, divide il cielo a metà e passa proprio sopra le nostre teste. Significa che il tempo brutto finirà presto. Non è meraviglioso? Amo vederlo spuntare nel cielo, sembra quasi un ponte immenso e irraggiungibile che collega le nuvole al cielo sgombro. Da piccolo lo disegnavo spesso mentre imparavo a disegnare, perché la pioggia proprio non mi andava giù, ma l'arcobaleno la portava via. Guarda!" aveva continuato a dire felice come un bambino mentre si sdraiava di nuovo a guardare l'arcobaleno e a seguire i suoi contorni con il dito.
Lan Zhan era rimasto in silenzio accanto a lui, ma dopo poco si era avvicinato lentamente, pensando non ci fosse più alcun pericolo vedendolo occupato e aveva chiuso l'ombrello, per poi sollevare il viso e guardare l'arcobaleno sopra la collina. Quel giorno era particolarmente visibile e i colori erano molto accesi. Chiunque avrebbe potuto dire che era uno spettacolo, Wei Ying aveva ragione, e Lan Zhan senza saperlo, avrebbe conservato quel ricordo per moltissimo tempo, come uno dei momenti più tranquilli e spensierati che avesse mai vissuto. Si era appena reso conto che anche Wei Ying poteva avere un'espressione così pacifica e rimanere in silenzio abbagliato da un semplice arcobaleno. Quella svolta rendeva più complicato odiarlo e ignorarlo, ma naturalmente non lo avrebbe mai detto a voce alta, né lo avrebbe ammesso a sé stesso. A un certo punto, aveva anche detto "Mh", come suo solito, per non rovinare il momento di pace che si era appena creato. Wei Ying però sentendo la sua risposta tipica, aveva deciso di interrompere il silenzio, "Ti avevo detto che ti sarebbe piaciuto passare del tempo con me Lan Zhan."

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Oggi di nuovo un piccolo salto nel passato a quando Wei Ying era ospite a Gusu. Una semplice giornata di pioggia, che però forse ha contribuito a creare qualcosa di nuovo. Cosa ne pensate?

~Wei Ying~

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