IL MÉTAMORPHE CATTIVO E I SETTE SCHELETRINI (il lupo e i sette capretti)
C'era una volta, una famiglia felice, composta da uno scheletro di nome Error, suo marito, un métamorphe dall'aspetto scheletrico di nome Ink e i loro sette figli: Palette, che era figlio di Ink avuto da una relazione col suo buon amico Dream; Bluescreen e Radier, figli di Error anche loro frutto di una precedente relazione (autrice: no, né con Blue né con Nighty, sorry per chi li shippa *io non shippo né l'una né l'altra*); Paperjam e Gradient che erano loro figli e infine Blueprint e Moku, quest'ultimi adottati.
La famiglia viveva in una casa molto vicino a una foresta, abitata da métamorphe selvaggi che al contrario di Ink vivevano in maniera semi-predatoria e spesso divoravano anche altri mostri, umani e/o métamorphe.
(Autrice: perché qualcuno dovrebbe dar vita a una famiglia lì allora? Rispondo con una domanda, perché qualcuno dovrebbe costruire case su altopiani a rischio frana, colate di fango e alluvioni? Che ne so, bho)
Sia Error che Ink erano molto preoccupati per la sicurezza dei loro piccoli così un giorno Error, partì per cercare una nuova casa per la famiglia, mentre Ink rimase a badare ai figli. Error era ormai via da tre settimane e i figli iniziavano a sentire la sua mancanza.
"Papà! Quando tornerà Padre!?" Chiese un giorno Pj a Ink
"Tornerà quando avrà trovato una nuova casa in cui possiamo abitare" rispose Ink
"Perché non possiamo restare qui? A me piace qui" Chiese Bluescreen
"Perché qui non vediamo molta gente e voi avete bisogno di un po' più di interazione sociale, e inoltre c'è il pericolo che incappiate in qualche métamorphe selvaggio" disse Ink al figlio acquisito
"Ma...papà anche tu sei un métamorphe e io Pj e Palette siamo mezzi métamorphe, perché dovremmo avere paura?" Chiese Gradient
"Perché, non tutti i métamorphe sono gentili e buoni o civili, come papà, alcuni vivono quasi come animali e potrebbero aggredirci per divorarci" spiegò Palette che era il più grande dei sette col solo risultato di far venire le lacrime agli occhi a Gradient
"Oh no, scusa Gradient, mi dispiace, non volevo spaventarti" Disse Palette prendendo in braccio lo scheletrino di sei anni
"Che ne dite di andare a fare una passeggiata? Possiamo chiedere a Dream di venire con noi, con me e lui i métamorphe selvaggi non vi attaccheranno, i métamorphe selvaggi sono solitamente solitari e non credo che attaccherebbero dei bambini mentre sono con i genitori o più persone" Propose Ink
"Yay!" Gridarono i bambini allegri
Più tardi Dream arrivò alla casa e fu accolto dai piccoli per la quale era come uno zio (anche per Palette, infatti Dream e Ink si erano lasciati quando Palette aveva tre anni e il rapporto che Dream aveva con il figlio era più un rapporto zio-nipote, tant'è che Palette chiamava Dream per nome o con l'appellativo "zio")
"Zio Dream!" Gridarono i bambini andando ad abbracciare Dream
"Ciao ragazzi, come state?" Chiese Dream
"Tutto bene" rispose Palette prendendo in braccio Blueprint
"Mi fa piacere" disse Dream con un sorriso
"Ciao Dream, come stai?" Chiese Ink prendendo in braccio Moku
"Tutto bene grazie"
Ink mise Blueprint e Moku su un passeggino e partirono per la passeggiata, e alla fine arrivarono in un campo fiorito, Ink e Dream fecero scendere Blueprint e Moku dai passeggini
"Mi raccomando non allontanatevi" avvertì Ink
"Ok papà!" Risposero in coro i piccoli
Ink e Dream chiacchieravano seduti sotto un albero mentre controllavano i bambini
"Allora Dream come vanno le cose?" Chiese Ink
"Abbastanza bene, le cose tra me e mio fratello si stanno pian piano sistemando" rispose Dream
"Mi fa piacere, e tra te e Cross?"
"Oh, tra me e Cross va molto bene! Ho la sensazione che voglia chiedermi di sposarlo! Non ne sono sicuro ma ho questo presentimento!" Disse con gioia Dream
"È davvero grandioso!" Rispose Ink
"E tra te ed Error?" Chiese Dream
"Tra me ed Error va più che bene! Quando ci siamo fidanzati faceva fatica a rapportarsi con Palette e io facevo fatica con Bluescreen e Radier ma poi lui ha passato una giornata con Pally e io una giornata con Screen e Radier e ora Error considera Palette praticamente suo figlio e lo stesso vale per me con Screen e Radier anche se ho ancora qualche piccola difficoltà con Radier. Error mi ama e io amo lui ed entrambi amiamo i nostri figli." rispose Ink
"Sono contento. Allora era destino che io e te restassimo amici e incontrassimo rispettivamente Cross ed Error" disse Dream
"Ai ragazzi manca Error e io sono ancora preoccupato. E se è successo qualcosa ad Error? E se qualche métamorphe selvaggio attacca i piccoli e io non riesco a difenderli?" Si preoccupò Ink guardando i sette figli, sorridendo con un accenno di preoccupazione
Palette stava disegnando con Pj sdraiato sul prato, Gradient leggeva un fumetto e Bluescreen e Radier giocavano con Blueprint e Moku
"Sono così giovani, sono fantastici e hanno un futuro luminoso davanti, non mi perdonerei mai se succedesse qualcosa a uno di loro. E se poi succedesse qualcosa a uno di loro o peggio ancora a tutti loro? E se poi Error ritenendomi responsabile mi lasciasse?" Ink si angosciò all'idea
"Ink, Error ti ama con tutta la sua anima, non ti lascerebbe mai, specialmente nel momento del bisogno e sappi che se hai bisogno di me, io ci sarò sempre, sei il mio migliore amico nonché padre del primo figlio che ho avuto e anche se vi trasferirete io troverò sempre il modo per vedervi e aiutarvi" disse Dream
"E se succedesse qualcosa ad Error? Cosa dovrei dire ai ragazzi se succedesse qualcosa ad Error? E cosa farei io senza di lui!?" Ink ormai aveva le lacrime agli occhi
"Ehi, sta tranquillo, qualunque cosa accada potrai sempre contare su di me, Cross e i ragazzi e non succederà niente ad Error, è forte e lo sai" Dream abbracciò Ink
"Grazie" disse Ink
"Ehi pa! Stai tradendo padre con il tuo ex!?" Gridò Gradient
"Eh eh no ragazzi, tranquilli" ridacchiò Ink
"Papino, pelché piangi?" Chiese Blueprint che avendo 4 anni non diceva bene la R
Ink si asciugò le poche lacrime che gli stavano cadendo, quando il suo cellulare squillò, lo tirò fuori e vide che a chiamarlo era Error, Ink era felice
"Aspettate un attimo ragazzi mi sta chiamando vostro padre" disse Ink
"Padre! Dopo c'è lo passi!?" Chiese Bluescreen
"Certamente" disse Ink per poi rispondere
"Ehi Ruru!......tutto bene, io, Dream, e i ragazzi siamo usciti a fare una passeggiata......hai trovato la casa adatta a noi!? È fantastico! Sono così felice e dove si trova?.......è perfetto! Così Dream può anche venire a trovare i ragazzi senza doversi teletrasportare continuamente!......Error, lo sai che tra me e Dream non c'è altro che amicizia, lui è già fidanzato e io sono un métamorphe scheletro sposato.......quando torni?.....Domani?.....È fantastico! Aspetta ti passo i ragazzi che gli sei macato!" Disse Ink per poi passare il cellulare prima a Palette che poi dopo aver finito di parlare lo passò agli altri e infine lo ripassarono ad Ink
"Sono felici che stai per ritornare.......Ok ti saluto, ci vediamo domani.....Ti amo anch'io, ciao" La chiamata terminò
"Allora siete felici che vostro padre torna domani!?" Chiese Dream
"Si!" Risposero i ragazzi per poi riprendere a fare ciò che stavano facendo
Non sapevano di essere osservati. Un métamorphe selvaggio dall'aspetto scheletrico stava infatti aggirandosi da quelle parti in cerca di prede e aveva visto in lontananza il gruppetto, aveva ascoltato la conversazione. Il métamorphe indossava una felpa blu sopra una maglietta bianca con sopra un cerchio rosso, indossava pantaloncini neri e pantofole rosa e le sue orbite erano completamente nere e da esse colava un liquido nero.
Il métamorphe guardava i piccoli scheletri con uno sguardo sadico
"Mhm, quei ragazzini hanno un aspetto così tenero e delizioso, devono essere davvero gustosi, peccato che il papà e l'amico siano con loro, magari posso scoprire dove abitano e appena il papino si distrae...eh eh" ridacchiava tra se e se il métamorphe
Più guardava gli scheletrini e più gli veniva fame e gli veniva l'acquolina alla bocca, già immaginava le loro grida di paura e le loro suppliche, le loro ossicine tra i suoi denti e il sapore fresco della loro polvere, i bambini o i cuccioli erano tra le sue prede preferite perché il sapore della loro polvere/carne era sempre più fresco e più gustoso di quello degli adulti e il métamorphe non vedeva l'ora di assaggiare quei piccoli scheletri dall'aria così invitante e appetitosa. (Autrice: vaffanchiurlo Killer)
"Andiamo ragazzi! È ora di tornare a casa!" Gridò Ink andando a prendere Blueprint e Moku per rimetterli sul passeggino, Dream accompagnò Ink fino a casa, salutò l'amico e i "nipoti" e si teletrasportò a casa.
"Papà! Guarda cos'ho disegnato!" Gridò Pj mostrando orgogliosamente a Ink un disegno che rappresentava Ink ed Error che si tenevano per mano con un cuore rosso tra le loro teste e accanto a Error e Ink c'erano lui e i suoi fratelli e sopra c'era scritto in corsivo "Happy family forever", Ink era commosso dal disegno, che era anche fatto molto bene per essere stato fatto da un bambino di 9 anni.
"È bellissimo Pj! Lo incorniceremo e lo appenderemo nella nostra nuova casa!" Disse Ink
"Davvero!?" Chiese lo scheletrino dalle orbite fucsia
"Certamente! Lo mostreremo anche a tuo padre domani, sono certo che gli piacerà" disse Ink
Anche gli altri fratelli si complimentarono con Pj per il bel disegno.
"A proposito, domani dovrò andare a fare la spesa perché domani torna vostro padre e dobbiamo preparargli un bel pranzo per il ritorno, ok?"
"Va bene papà!" Risposero in coro i ragazzi come avevano imparato a fare
Il métamorphe, il cui nome era Killer, aveva seguito il gruppetto fino a casa ed era riuscito a sentire tutto e sapeva che il giorno dopo i ragazzi sarebbero stati soli e vulnerabili. Il métamorphe soddisfatto delle informazioni si allontanò rimanendo tuttavia in zona per non rischiare di dimenticarsi la strada per la casa delle sue vittime.
Il giorno dopo, la mattina presto, Ink si preparò ad uscire
"Allora ragazzi, io vado a fare la spesa, mi raccomando non aprite a nessuno a meno che non siate assolutamente certi al 200% che sia io, ok?" (Autrice: se sei così preoccupato che ti costava portarli con te?)
I bambini annuirono con convinzione
"Palette, hai tu la responsabilità finché non ci sono" disse Ink al figlio più grande
"Va bene!" Disse Palette
Ink salutò i figli e andò a fare la spesa, Killer lo osservò ghignando
"Vai pure paparino, fai pure con calma così potrò mangiarmi i tuoi figlioli con più tranquillità, mi dispiace che non potrai avere la loro polvere eh eh. Sembra che oggi pranzerò da re." mormorò Killer leccandosi la bocca per poi avviarsi verso la casa di Ink
I ragazzi intanto stavano facendo un po' quello che più gli andava in soggiorno: Palette dipingeva; Bluescreen ascoltava la musica sul cellulare; Radier mangiava un arancia; Pj si allenava a cambiare forma; Gradient anche; Blueprint giocava con macchinine, costruzioni e lego e Moku dormiva sul tappetino applicato in soggiorno apposta.
All'improvviso sentirono bussare alla porta, Palette, Pj e Gradient avvertirono che la presenza dietro la porta era un métamorphe ma non poteva essere il loro papà perché era uscito da poco, Palette si preoccupò che potesse essere uno dei métamorphe selvaggi che abitano la foresta e avvertì i fratelli
"Aprite la porta, sono il papà! Sono tornato!" Disse la voce dietro la porta ma i piccoli non erano stupidi e capirono che quella non era la voce del papà
"Sappiamo chi sei! Sei un métamorphe selvaggio! Papà Ink non ha una voce così brutta!" Gridò Radier
"Vai via! Noi non ti apriremo!" Gridò Palette
Killer, furioso sbatté ripetutamente sulla porta, ma questa rimase chiusa, così Killer si allontanò per pensare a un modo in cui potesse ingannare i ragazzi
Pensò per ore e alla fine gli venne un idea, andò a comprare un pezzo di gesso e lo mangiò sperando che la sua voce diventasse un po' più morbida come quella di Ink e sulla strada si esercitò ad imitare la voce di Ink.
Arrivato alla casa bussò alla porta
"Ragazzi! Sono papà! Sono tornato!" Chiamò Killer imitando Ink
I ragazzi stavolta ebbero dei dubbi
"Palette, Pj, Gradient?" chiese Radier
"Non saprei, è di sicuro un métamorphe ma non so se è papà, la voce sembra la sua" disse Palette, Pj e Gradient annuirono
"Dovremmo aprire?" Chiese Bluescreen
"La voce sembra quella di papà" disse Gradient
Bluescreen stava per aprire, quando Palette ebbe un idea
"Papà! Potresti alzarti le maniche e mostrarci le tue braccia!?" Gridò Palette, all'inizio gli altri erano confusi ma poi capirono
Killer, stupidamente si tirò su la manica della felpa fino alla spalla e sporse il braccio alla finestra
I bambini videro che le ossa del braccio non erano tatuate e capirono che dietro la porta non c'era Ink ma il métamorphe
"Tu non sei papà! Papà ha le ossa tatuate, tu no!" Gridò Pj
"Vattene blutto cattivo!" Gridò Blueprint
Killer era furioso prese il suo coltello e cercò di sfondare la porta con esso, i bambini vedendo il coltello conficcarsi nella porta tremavano di paura, Moku e Blueprint piangevano, Bluescreen e Radier cercavano di calmarli, Pj abbracciava Gradient ed entrambi tremavano mentre Palette stava davanti a loro per difenderli se necessario. Fortunatamente per i bambini un coltello non era adatto allo sfondandamento di una porta di legno massiccio e alla fine Killer si stancò e fu costretto a cercare un altro modo per ingannare gli scheletrini.
Pensa e ripensa decise di andare da un pittore fingendosi un métamorphe non selvaggio e si fece pitturare dei disegni sul braccio. Soddisfatto Killer se ne andò e tornò alla casa
Arrivato alla casa bussò nuovamente e chiamò
"Ragazzi! Aprite! sono io, papà!" Disse Killer imitando Ink
La voce sembrava quella del loro papà ma ricordando l'ultima volta, Bluescreen chiese
"Tirati su la manica e facci vedere il braccio papà Ink!" Gridò il bambino
Killer sorrise furbescamente e tirandosi su le maniche mostrò il braccio, vedendo il braccio "tatuato" i bambini sorrisero convinti fosse il papà ma Blueprint che era accucciato a terra vicino a Moku intravide le pantofole dalla fessura della porta
"Pelché papi ha delle pantofole losa?" Chiese lo scheletrino di 4 anni
La frase insospettì i ragazzi che si chinarono e videro dalla fessura della porta le pantofole rosa
"Papà, perché hai delle pantofole rosa se sei uscito con le tue solite scarpe?" Chiese Palette capendo di aver sgamato di nuovo il métamorphe
Questa volta Killer furioso cominciò a sbattere sulla porta ma vedendosi la porta ancora chiusa, iniziò a cercare di sfondare la porta con la magia
"Stavolta non sono il vostro papà!" Gridò Killer furioso
"Vattene!" Gridò Gradient
"No no ragazzi, adesso sfondo la porta e mi prenderò le vostre vite!" Gridò Killer scagliando ossa contro la porta
I bambini si misero davanti alla porta per bloccarla mentre Palette, Bluescreen e Radier, che erano i più grandi utilizzavano la magia per cercare di indebolire gli effetti della magia dell'altro
Dopo un po' Killer si stancò e la sua magia si indebolì anche perché non troppo abituato ad usarla ma la porta rimase intatta
Killer pensò e pensò e alla fine andò ad un negozio di scarpe e rubò un paio di scarpe simili a quelle di Ink
Arrivato alla casa Killer mise le scarpe davanti la fessura della porta, controllò che i tatuaggi pitturati non fossero rovinati e chiamò imitando la voce di Ink
"Ragazzi! Aprite la porta! Sono papà!"
I ragazzi rifletterono attentamente, la voce sembrava quella del papà
"Papà mostraci il braccio!" Chiese Pj
Killer mostrò il braccio e i bambini videro che era tatuato
"Oh, pensate che sia quel métamorphe!? Non abbiate paura, sono io, papà!" Gridò Killer
Pj si chinò e vide le scarpe
"È papà! Aprì la porta" disse Pj
Killer sentendo questo sogghignò e prese forma semi-tigre (autrice: il lupo aveva rotto ammetiamolo)
Palette aprì la porta ma appena lo fece, un grido di paura si levò nella casa, davanti a loro non c'era il loro papà ma uno scheletro coperto di strisce nere, un muso simile a quello delle tigri e orecchie e coda da tigre bianche con strisce nere, sulle mani aveva artigli affilati e aveva le zanne. I bambini iniziarono a tremare anche se i più grandi cercavano di tremare un po' meno non riuscendo a fare molto.
"Ma guarda un po' che bel pranzetto che ho davanti." Ridacchiò Killer leccandosi la bocca e facendo arretrare un po' di più i piccoli
Palette si mise davanti i fratelli in posizione protettiva, papà aveva dato a lui la responsabilità e non avrebbe permesso che fosse fatto del male ai suoi fratelli
"Uh? Che vorresti fare ragazzo?" Disse Killer
"Se vuoi mangiare i miei fratelli dovrai prima vedertela con me!" Disse Palette prendendo forma semi-cane e iniziando ad attaccare Killer
Gli altri non sapevano che fare, da una parte volevano aiutare Palette ma lo sguardo che il fratello rivolse loro era un chiaro e indiscutibile "scappate, nascondetevi"
I bambini corsero a nascondersi: Radier si nascose in un armadio, Bluescreen si nascose in un barile, Pj si nascose nel forno dopo aver nascosto Blueprint e Moku sotto il letto, Gradient invece si nascose in un pendolo
Palette intanto lottava contro Killer tra ossa, telecinesi e graffi e morsi alla fine Killer diede una "zampata" a Palette stordendolo e lo sollevò tenendolo per il collo
"Credevi davvero di potermi battere moccioso? Tu sei il più grande, spero di non saziarmi troppo con te, se no non avrò più posto per i tuoi fratellini" disse Killer con voce malevola
L'ultima cosa che Palette pensò fu:
"Mi dispiace papà, ti ho deluso"
Poi il métamorphe lo mangiò in un sol boccone
Killer deliziato andò a cercare gli altri scheletrini, non gli ci volle molto per individuare Blueprint e Moku che piangevano sotto il letto, afferrò Blueprint e Moku e li mangiò in un boccone, furono più facili da ingoiare perché erano più piccoli
Agli altri scheletrini nascosti salirono le lacrime agli occhi quando sentirono il pianto dei fratellini più piccoli svanire
In poco tempo Bluescreen fu scovato e afferrato, tentò di lottare ma la presa del métamorphe era più forte,
Sentendo il grido di Bluescreen, Radier uscì dall'armadio nella speranza di riuscire a salvare almeno il suo gemello ma si bloccò con le lacrime alle orbite quando vide il gemello essere mangiato in un sol boccone
Il métamorphe si voltò verso di lui ghignando sadicamente mentre Radier non riusciva a muoversi
"Aww cosa sono quelle lacrime? Non hai motivo di piangere, presto sarai di nuovo con i tuoi fratelli" disse Killer per poi afferrare Radier e ingoiarlo intero come gli altri
Killer trovò poi Paperjam, il quale si dimenava cercando di liberarsi, cercò anche di prendere forma semi-gatto per graffiare il métamorphe e funzionò ma ciò non fermò Killer che in un attimo stordì il bambino e lo inghiottì. Gradient tremava nel pendolo temendo che presto sarebbe arrivato anche il suo turno.
Invece Killer (autrice: che probabilmente non sapeva contare) non si accorse di Gradient e pensò di aver mangiato tutti i bambini
"Ah, deliziosi come immaginavo, il miglior pranzo che abbia mai fatto" disse Killer uscendo dalla casa molto soddisfatto
Gradient rimase lì, nel pendolo a paingere la morte dei fratelli finché non si appisolò.
Ink intanto stava tornando a casa con le borse della spesa piene quando da lontano si accorse della porta aperta e danneggiata
"Oh no..." Ink si precipitò verso casa sua e quando vide la casa capì che ciò che più temeva era accaduto:
C'erano segni si lotta soprattutto vicino all'ingresso, tutto era a soccuadro o danneggiato era una vista che sarebbe piaciuta a suo marito se non fosse stato per le circostanze; graffi, e oggetti sparpagliati ovunque, la casa sembrava essere stata colpita da un tornado dall'interno e i suoi figli...erano spariti.
"No.." Ink si sentì le gambe cedergli, raccolse una sedia da terra, ci si sedette sopra e iniziò a piangere, mentre piangeva la sua scarpa toccò qualcosa di vetro e quando guardò in giù vide che erano i frammenti della cornice che aveva messo al disegno di Pj quella mattina. Ink si chinò e scrollò i pezzi della cornice dal disegno, guardare quel disegno e pensare che i suoi figli non c'erano più gli fece abbracciare il disegno stringendolo al petto mentre lacrime arcobaleno cadevano dalle sue orbite.
"Ink!" Chiamò una voce
Ink sollevò lo sguardo verso la porta e vide che era suo marito, Error
"Ink, cos'è successo qui!? Dove sono i ragazzi!?" Chiese Error preoccupato avvicinandosi ad Ink
"E-E-Error!" Ink abbracciò il marito scoppiando in un pianto disperato
Error si dimenticò la sua fobia, (le uniche volte in cui l'aveva dimenticata era stato quando aveva fatto i suoi figli) vedendo il marito così disperato, lo abbracciò e cercò di calmarlo
"Ehi, shhhhh, Inky sono qui, puoi dirmi cos'è successo?" Chiese Error
"U-Un métamorphe s-selvaggio e-è entrato in c-casa e..e..ha mangiato i r-ragazzi!" Rispose Ink tra le lacrime
"C-CoSa?" Chiese Error iniziando a glitcchare
"I-Io ero andato a f-fare la spesa e...e...Oh Error! Sono morti! I nostri ragazzi sono morti!" Piangeva Ink
Anche Error sentì le lacrime salirgli alle orbite quando finalmente metabolizzò la notizia, i suoi figli erano morti.
"Oh, InKy..." Disse Error abbracciando ancora di più il marito
"È..È... È tutta colpa mia! N-Non ti biasimo se vorrai lasciarmi adesso!" pianse Ink
Error rimase stupefatto a quelle parole, davvero il suo Inky pensava che lo avrebbe lasciato? Specialmente in un momento doloroso come la perdita dei figli? Anche Error stava soffrendo per la loro morte e proprio per questo lui ed Ink dovevano starsi accanto il più possibile (autrice: e no, non sto criticando né Toriel né Asgore *anche perché sono per la Asgoriel*)
"Ink, che ti salta in mente!? Io non ti sto incolpando, non potevi sapere che sarebbe successo! Io sto soffrendo come soffri tu e per questo abbiamo bisogno l'uno dall'altro per superare questa perdita. Tu sei colui che mi ha cambiato, ti ricordi com'ero prima? Sei tu che mi hai fatto veramente scoppiare l'anima in petto dal primo momento che ti ho visto, alla faccia del mio ex! Sei colui che mi ha aiutato ad essere un padre migliore per Screen e Radier. Colui che mi ha insegnato che non serve essere direttamente genitore di qualcuno per considerare quel qualcuno proprio figlio (ovviamente si riferisce a Palette, Blueprint e Moku) e colui che mi ha dato altri due figli (ovviamente si riferisce a Pj e Gradient). Ho promesso di starti sempre vicino e così ho intenzione di fare, anche in questo momento difficile." Disse Error con le lacrime agli occhi
Ink continuò a piangere e anche Error piangeva anche se più in silenzio, entrambi piangevano la loro perdita, abbracciati.
La porticina del pendolo si aprì e la faccia di Gradient fece capolino
"P-Papà?...Padre?" Chiese timidamente
"Gradient?" Chiamarono i due sentendo la voce
"Papà! Padre!" Gridò Gradient correndo ad abbracciare Ink ed Error con le lacrime agli occhi
"Gradient, cos'è successo, figlio?" Disse Error abbracciando anche lui il figlio sopravvissuto
"È stato terribile padre! Un métamorphe selvaggio è entrato e ha mangiato i miei fratelli" disse Gradient piangendo
"Ma io vi avevo detto di fare attenzione se ero io oppure no" disse Ink ancora in lacrime
Gradient raccontò tutta la storia e spiegò i trucchi del métamorphe
"Pally ha cercato di proteggerci ma non ce l'ha fatta. Quel métamorphe ha mangiato tutti! C-Credevo che per me era la fine ma forse si è scordato di me" Disse Gradient alla fine del racconto
Ad Error, passata la fase shock, salì la fase vendetta. Quell'essere spregevole aveva divorato sei dei suoi figli e lasciato l'unico sopravvissuto traumatizzato e la sua famiglia in lutto, quel métamorphe avrebbe pagato per ciò che ha fatto.
"Inky, tu resta quì con Gradient, io devo andare a far passare a qualcuno un momento talmente brutto che pregherà ogni santo esistente di non essere mai nato" disse Error con una voce che non prometteva proprio nulla di buono
Prima che Ink potesse fermarlo Error era già corso via in cerca di vendetta per la morte dei figli
Ink normalmente sarebbe andato a cercare Error ma non poteva lasciare Gradient solo così rimase con lui per aiutarsi a vicenda nel vano tentativo di elaborare il lutto e sperando che Error non faccia qualcosa di troppo avventato
Error si aggirava furiosamente per la foresta quando vide uno scheletro appoggiato ad un albero, quando vide le orbite e la maglietta dello scheletro capì che quello era il métamorphe che cercava e subito afferrò l'anima del métamorphe con dei fili
"Tu! FiGliO dI pU****a! HaI uCcIsO i MiEi FiGli!" Gridò Error con una voce e un tono che diceva "ti ucciderò lentamente e dolorosamente", glitchando per la rabbia
Killer dopo un po' capì di trovarsi di fronte al padre degli scheletrini che aveva mangiato prima
"Ehi! Dovrò pure mangiare, no?" Disse Killer ghignando
"Mi DiSpIaCe PeR tE, mA tEmO cHe HaI ScElTo Di PrAnZaRe CoN I fIGli DeLlO sChElEtRo SbAgLiAtO!" Gridò Error
Killer con un ghigno tirò fuori rapidamente il suo coltello e spezzò i fili fregandosene del rischio che essi spezzassero la sua anima
"Qualcuno è arrabbiato, eh? Sai stavo pensando, i tuoi figli erano deliziosi, chissà se lo è anche il tuo maritino" ridacchiò malignamente Killer
"NoN. Ti. AzZaRdArE. A. ToCcArE. AnChE. InK!" Error attaccò furiosamente Killer, il quale nonostante il ventre ectoplasmatico insolitamente gonfio cercava di contrattaccare
La lotta non durò moltissimo ma fu senza esclusione di colpi, con Error che nonostante la sua ira riusciva a mantenersi sufficientemente concentrato e Killer convinto di vincere che tentava anche di provocarlo, Error tolse anche il coltello a Killer. Alla fine Error squarciò il ventre magico di Killer con un osso e a quel punto accadde qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato, appena il ventre magico si dissolse, i sei figli che Killer aveva mangiato, caddero a terra, privi di sensi, sporchi, con gli HP un po' bassi (in particolare Palette) ma vivi.
Error, afferrò 'anima di Killer, era tentato di distruggerla ma in quel momento Error vide che i bambini si stavano risvegliando e non voleva rischiare che lo vedessero uccidere qualcuno così strinse la presa sull'anima facendo gridare di dolore il métamorphe
"Se Ti AzZaRdI aD AvViCiNaRtI dI nUoVo AlLa MiA fAmIgLiA, lA tUa MoRtE SaRà CoSì LeNtA e CoSì DoLoRoSa ChE NoN rIuScIrAi Nè a GrIdArE Né a DiRe NeSsUnA UlTiMa PaRoLa, ChIaRo?!" Disse Error con una voce che faceva ben capire che non stava per niente scherzando
Killer annuì rapidamente ed Error lo scagliò lontano (autrice: Team Rocket levati!)
Error prese poi in braccio Blueprint e Moku e prese gli altri con la telecinesi e li portò al fiume vicino casa per lavarli, mentre li lavava fu raggiunto da Ink e Gradient, che vedendo i sei ragazzi vivi, piansero di gioia
Ink Aiutò Error a lavare i ragazzi e chiamarono il loro amico Sci, che viveva nel paese di Dream, per visitarli, i sei ragazzi pian piano si ripresero
"P-papà? Padre? Siete morti anche voi?" Chiese Pj
"Eh, no, non siamo morti, siete voi che siete vivi" disse Ink abbracciando il bambino
"Papà! Papà Error!" Gridò Palette abbracciando i due adulti
Tutti i bambini, una volta ripresisi abbracciarono i genitori e il fratello superstite e poco dopo arrivò Sci, accompagnato da Dream, Cross e Nightmare per controllare i bambini, compreso Gradient
"Stanno bene, sono solo un po' sconvolti e debolucci, dategli queste medicine per tirare un po' su i loro HP e in poco tempo staranno benissimo, Gradient non ne ha bisogno, a parte il leggero shock non ha niente" disse Sci dopo averli visitati porgendo le medicine a Ink
"Grazie Sci" rispose Error.
"Dream, Cross, Night, che ne dite di restare a cena?" Chiese Ink gentilmente
"Sarebbe bello" rispose Dream, anche Cross e Nightmare accettarono (anche se quest'ultimo un pochino a malincuore)
Quella sera Ink preparò un dolce speciale per premiare Palette per aver cercato di proteggere i fratelli ed Error aiutò Ink a incorniciare il disegno di Pj. I bambini tornarono in salute dopo poco e si ripresero dal trauma dopo poche settimane.
Error, Ink e i figli si trasferono nel paese di Dream e il disegno, come promesso fu appeso nel salotto della nuova casa, il paese si ingrandì grazie all'arrivo di altri mostri e umani provenienti da un paese vicino alla foresta, che adesso si stava spopolando a causa dell'ultima aggressione da parte di métamorphe selvaggi. Sci, iniziò a collaborare con Undyne, una dei nuovi arrivati e Ink fece amicizia con Sans, soprannominato Blueberry, che era l'ultima vittima dei métamorphe nel suo vecchio paese, inizialmente il fratello di Blueberry era diffidente verso Ink ma poi iniziò ad accettarlo dopo aver sentito la sua storia.
Dream e Cross si sposarono, tutti si divertirono al matrimonio (anche se Nightmare è dovuto scappare a causa di una ragazza umana-gatto che da tempo gli andava ossessivamente dietro *chissà chi era (fischietta innocentemente)*).
Palette conobbe uno scheletrino della sua età di nome Goth, che in poco divenne il suo fidanzatino e la vita scorreva felicemente, senza più preoccuparsi dei métamorphe selvaggi.
AUTRICE: le età visto che le voglio specificare sono:
Palette 13 anni e due mesi; Bluescreen: 12 compiuti da poco; Radier: stessa età di Bluescreen (in questa storia sono gemelli non identici, ovviamente); Paperjam: 9 anni; Gradient: 6 anni; Blueprint: 4 anni; Moku: 3 anni (siccome non hanno età precise ho improvvisato)
Per chi non lo sapesse, Moku dovrebbe essere uno dei figli della CrossInk e Radier è uno dei figli della Errormare. All'inizio non avevo messo Radier ma poi ho pensato, "ho messo sei, tanto vale fare sette direttamente" e quindi ho messo anche l'unico figlio della Errormare che conoscevo un minimo (stesso discorso per Moku)
e scusate se in questa storia ho perso tempo con una lunga conversazione noiosa, con Bluesnow ho perso tempo con una lunga introduzione quindi... Comunque spero sia venuta bene (anche se poteva venire meglio).
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