Vinda×Queenie

Ehm, sì, non è uno scherzo. Ho scritto su di loro.
Se qualcuno ha problemi di identificazione, Vinda è la seguace di Grindelwald che si vede a Parigi.
Eeeeee non so come sia uscita, spero vi piaccia

-❤-

Categoria: Missing moment
Fandom: Animali Fantastici
Personaggi: Vinda e Queenie
Rating: Verde
Spoiler: Del secondo film

-❤-

Queenie stava osservando la libreria del salotto della casa di Grindelwald a Parigi. Non capiva un solo titolo di quelli che leggeva, riusciva solo a riconoscere il nome di qualche autore nomag. Visto che non sapeva il francese, quello già le sembrava un traguardo.

Dopo aver riconosciuto una raccolta di poesie di Blake si girò e sobbalzò per lo spavento, trovandosi davanti Vinda.

Queenie non era ancora riuscita ad inquadrarla bene: come Grindelwald, anche lei schermava la sua mente così che lei non potesse leggere nulla. Poteva solo basarsi su quel che vedeva, ma Vinda era comunque difficile da capire anche così.

“Annoiata?” le chiese.

“Un pochino, purtroppo qua non ci sono libri in inglese e io il francese non lo capisco…” rispose Queenie un po’ intimidita.

“Appena avremo finito a Parigi ce ne andremo e troveremo qualcosa di meglio.”

Queenie annuì e la donna proseguì: “Posso farti una domanda?”

“Certamente.” rispose l’altra. Aveva il sospetto che le avrebbe rivolto la domanda comunque, anche se avesse detto di no.

“Perché un nomag? Perché ti sei innamorata proprio di un nomag?”

Queenie trovò la domanda strana e non lo nascose: “Non credo di capire la domanda… non è che l’ho scelto, mi sono innamorata e basta.”

“Sarebbe stato più semplice scegliere un mago, non credi? Non avresti tutti questi problemi.”

“Credi non lo sappia? Se non ci fossero problemi non sarei qui.”

“Spero solo la tua scelta non dipenda da qualche odio per i maghi, perché in tal caso sarei disposta a farti cambiare idea.”

“Odio per i maghi? No, no, ma che dici? Sono una maga anch’io, come potrei odiarli?” esclamò Queenie. Aveva una mezza idea di dove Vinda stesse andando a parare e ne era un po’ spaventata.

“Ti chiedo allora questo: come fai a dire che quel nomag sia meglio di noi?”

“Io non… Non è che è migliore, semplicemente lo amo!”

“Hai metri di paragone?”

Tutto quel discorso era così surreale e insensato che Queenie non sapeva più come uscirne. Si prese un paio di secondi e disse: “Vorrei sapere cosa vuoi da me esattamente… Questi discorsi sono senza senso.”

“Se la vuoi mettere così… voglio questo.”

La baciò e Queenie fu troppo incredula per fare qualunque cosa.

Non fu molto più di un bacio a stampo, ma quando si staccò Vinda disse: “Ne puoi approfittare per avere un metro di paragone, se ti serve.”

Queenie era certa non le servisse e infatti non la ricambiò neanche quando venne baciata di nuovo. Nemmeno la respinse però, e questo suo comportamento non lo comprese bene nemmeno lei.

Ad interromperle fu una voce dalla porta.

“Mi dispiace interrompere un momento intimo, Vinda, ma avrei bisogno di te.” disse Grindelwald, un leggero sorriso sul volto.

La donna si staccò, sorrise a Queenie e se ne andò con il suo capo, lasciandola sola.

Queenie realizzò appieno cos’era successo solo in quel momento.

Come lo avrebbe detto a Jacob, ora?

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