Johnlock 3

Questa storia si basa su una mia idea per cui Sherlock non è così sfacciato come lo era stato con Jeanine nella 3x3 se l'interesse che prova per qualcuno è autentico... Quindi questa ff non sarà per niente esplicita.
Enjoy comunque

-💙-

Categoria: In-story
Fandom: Sherlock
Personaggi: Sherlock e John
Rating: Verde
Spoiler: No

-💙

A John la pioggia non dispiaceva. Vivendo a Londra, era quasi obbligatorio farsela piacere, visto che era ciò che si vedeva fuori casa per la maggior parte dell'anno.

Bastava stare in casa a scrivere o leggere mentre si beveva un tè caldo, e qualunque problema la pioggia poteva dare veniva risolto.

Odiava invece i temporali. Odiava i lampi, ma soprattutto odiava i tuoni.

Non importava se stava dormendo o se era già sveglio, bastava un tuono ed era di nuovo sul campo di battaglia, gli spari e i botti che lasciavano sordi per qualche istante, le urla degli uomini che andavano a combattere, o cercavano di salvarsi, o erano già feriti e imploravano aiuto.

Orrori della guerra narrati con un semplice tuono.

Quella sera era seduto sul divano a leggere il giornale quando ci fu il primo lampo accecante, così vicino che prima saltò la corrente, lasciando il 221B di Baker Street al buio, e poi fu seguito da un tuono spaventoso.

John si ritrovò a tremare, non più a Baker Street. Era dietro a un muro mezzo diroccato, il fucile sulle gambe e le orecchie che registravano solo un fischio continuo. E lui era ancora intero, ma quelli vicino alla mina che era appena esplosa?

E John non poteva fare nulla. Non poteva riavvolgere il tempo. Continuò a fissare il vuoto, poi il fucile gli fu tolto dalle gambe. No, non il fucile- il giornale.

L'ex militare si girò e vide Sherlock, seduto accanto a lui tra le macerie. Non capì cosa ci facesse lì finché il ricordo non lasciò spazio alla realtà e tornò quindi su quel divano del 221B di Baker Street, accanto a Sherlock.

Lo stesso Sherlock che lo strinse a sé senza dire nulla, e John appoggiò la testa sulla sua spalla, stringendogli le mani. Era sorprendente vederlo così fermo, vista la sua iperattività.

Poi sentì le sue labbra sulla fronte, l'unico gesto che a John ricordava cosa Sherlock davvero provava per lui. Difficilmente il detective dimostrava i suoi sentimenti, soprattutto quelli che riguardavano affetto e amore. Erano piccoli gesti che indicavano quello che provava, e tra questi il bacio sulla fronte era il più esplicito.

Ci fu un altro tuono e John si rannicchiò contro di lui. Stavolta sentì solo uno sparo lontano, coperto dalla voce di Sherlock.

"Non sei più in guerra, John Watson. Sei a casa. Sei al sicuro".

John non sarebbe mai stato al sicuro, soprattutto non con Sherlock, ma tra le sue braccia era facile illudersi di poterlo essere.

E quello bastò per riuscire a superare quella tempesta.

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AVVISO IMPORTANTE
Non ho più ff pronte. Non ho voglia di scrivere, anche se sto aggiornando ancora Racconti sui Fandom.
Ho finito qoaad, ho letto tutto Captive Prince, avrei ship a volontà su cui scrivere. Ma non ho voglia di scriverle.
Quindi d'ora in poi quando scrivo qualcosa, credo direttamente lo pubblicherò. Non sarò così regolare...
Purtroppo anche io non sono sempre vogliosa di scrivere. Spero comunque di tornare presto in carreggiata con nuove ship e nuove ff.
Vedremo come va
La storia non è completata ovviamente, si completerà a 200 capitoli probabilmente. Vedremo.
Buona continuazione~

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